PAGLIACCIATE

di Antonio BUONO*
I Carabinieri Forestali di Polla, hanno denunciato una guardia ambientale che nel bagagliaio della propria auto aveva taniche con residui di olii e carburanti, proprio mentre proveniva da una zona in cui si propagava un grosso incendio.
Oramai queste notizie, “non fanno più notizia”, da una regione all’altra e tra un incendio e l’altro, è chiaro che si tratta di dolo e che i piromani hanno interessi particolari poiché ne traggono specifici profitti.
In ogni caso, accorgersi che ad incendiare i boschi, spesso viene rilevato si tratti di vigili del fuoco volontari e talvolta stagionali e, sulla falsariga di chi dovrebbe fungere da protettore con l’altisonante appellativo di “guardiano dell’ ambiente”, lascia quantomeno interdetti.
In merito, la legge vigente fa il suo corso, poi tutto passa inosservato… l’anno dopo si ricomincia con le stesse sceneggiate.
Ma c’è un ma, e la domanda si pone spontanea: quei pagliacci vestiti da ambientalisti, sempre assenti in casi di incendi, sempre pronti a sbandierare la bandiera dell’ambientalismo, nei casi di cui sopra, che ne pensano?
E perché se venisse preso un cacciatore a fare la brace per il pic nic scatenetebbero l’inferno inneggiando alla chiusura della caccia sul tutto il pianeta? Perché?
Che pagliacciata viene ad essere mai questa?
*cacciatore a vita
Portavoce Nazionale MSE
Coordinatore MSE ischia