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Perche' il chiaro Dt....e' sempre il chiaro Dt ! Ciao Fabio
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Complimenti Fabio! Oltre che per l'eccellente carniere anche per l'abilità nella scrittura...confermo che pur non avendo più la partecipazione di un tempo questa rimane sempre la mia parte del forum preferita!Visto che ti piacciono i racconti di caccia " bagnata ", lascio quello della mia ultima giornata trascorsa in appostamento assieme al mio storico compagno non che cofondatore del " chiaro d.t. ", ovvero quella di mercoledì della scorsa settimana, che poi di acqua c'è stata solo quella del lago, ma a farci compagnia anche un vento sostenuto.
Dopo qualche giorno di stanca passato l'eccellente movimento di una decina di giorni prima con le anatre che una volta comparse, in fretta e furia son sparite, il 20 novembre, forse con la complicità di un vento sostenuto da ponente qualche movimento s'è visto e ne abbiamo goduto io e Roberto
All'ingresso in capanno, con l'acqua increspata avremmo avuto opportunità di carniere su una manciata di alzavole che stazionavano nella parte più buia del chiaro, ma seppur in orario non azzardiamo il tiro perchè l'esperienza di sparo a fermo con onda e su alzavole già abilmente protette con mezzo busto sotto la linea di galleggiamento, avrebbe creato più la possibilità di ferimenti che quella di successo. Poi il cielo grigio neanche ci avrebbe permesso una felice visuale all'involarsi dei selvatici.
Passano quindi i minuti aspettando che il chiarore dell'alba prendesse il sopravvento, quando veniamo distratti dal riconoscibile canto di una fischiona che come un fantasma si posava tra le 2 stampate a centro lago vicinissima al capanno e ben visibile.
In fondo al lago altri fischioni erano in sosta già a buio.
E qui comincia il dilemma del cacciatore di acquatici “ **** “ . Il cacciatore **** è quello che, magari con grandi sacrifici economici, non può permettersi di dedicare attenzioni venatorie ai becchi piatti in costosissime valli nel nord Italia dove per un appostamento in botte ed una decina di uscite annue non bastano cifre a 4 zeri preceduti da un numero che va da 5 a 9 a seconda del prestigio, del servizio, della cura dell’Habitat e tutto comunque direttamente proporzionale poi alla presenza di selvatici.
Quindi qual è il dilemma ? Quello di fare carniere il più pingue possibile approfittando di quella che spesso è l’unica occasione che si presenterà nella giornata ed il tempo a disposizione è poco, perché l’istinto delle anatre ormai furbe è quello di lasciare lo sguazzo non appena si paventi un cenno di pericolo per loro.
Solo il gran vento ci aiuta ed è a nostro favore per nascondere gli inevitabili seppur minimi rumori di noi nel capanno anche se poi è a sfavore per le azioni di caccia che speriamo comunque si presentino nel prosieguo della giornata. Abbiamo la fischiona a tiro facile, 5 alzavole, sempre a tiro ma sul buio e nascoste a tratti dalle onde e poi l’altro branco di fischioni ben lontani e visibili solo con il cannocchiale.
Mentre la luce si fa strada le alzavole si allontano a nuoto, il branchetto rimane là, come la fischiona davanti al capanno. Decidiamo sull’uovo oggi piuttosto che la gallina domani, perché basterebbe un colpo lontano di qualche collega a vanificare il tutto. Così facciamo e la fischiona viene incarnierata e dà lì inaspettatamente per quasi un ora viviamo di un discreto movimento di uccelli.
Dapprima una coppia di mezzani sorvola in curata il chiaro posandosi sui 70 mt. poi una simpaticissima alzavola dopo un primo giro d’ispezione si posa in acqua a brevissima distanza. La lasciamo stare, sperando che quei 2 uccelli distanti in qualche modo si fossero avvicinati. Il vento li spingeva verso di noi, ma appena fatti 10 mt. tornavano indietro mentre la più piccola delle anatre nuotava da una stampata all’altra curiosando tra le sagome di plastica che sbattevano tra le onde.
Passano i minuti, quando un volo di 3 alzavole ci distrae dalle attenzioni su quelle 2 anatre che poi identificheremo come fischioni, le 3 alzavole richiamate dal canto della simpatica femminuccia che giocava tra gli stampi si mettono vicine, decidiamo di sparare 2 rimangono in acqua, la terza al volo viene fermata, ma il vento la trascinerà all’interno del canale alle nostre spalle, sporchissimo, e non verrà recuperata ..... peccato.
Roberto non manca comunque di riprendermi per non aver sparato alla quarta, ovvero la simpatica anatra che ci aveva tenuto compagnia e che era dalla mia parte, ma ho ritenuto che meritasse una ricompensa. Raccogliamo gli uccelli in acqua e diciamo che già i momenti vissuti ci appagavano e valevano la pena dell’alzataccia e del vento che ci pigliava a schiaffi.
Decidiamo di prepararci un bel caffè, ma veniamo distratti dal volo di un’altra alzavola che si rimette tra l’erba e l’acqua dalla parte opposta alla nostra. E’ sempre Lei ? Prendo il binocolo e vedo che è un maschietto, comincia a brucare l’erba, ogni tanto 4 passetti in acqua, ma da lì sembra non voglia spostarsi fin quando un falco la punta, tanto da farla involare, prende vento al culo e ci viene incontro, tra il falco ed il piombo ha optato per quest’ultimo, ma per lei, evidentemente la fine era segnata. Aggiungiamo questo maschietto al carniere e finalmente prendiamo il caffè.
Rifletto sulle condizioni della cacciata ed è evidente che il vento è sfavorevole e nessun capanno oltre quello centrale ( ce ne sono 3 in totale ) ci permetterà di sfruttare eventuali azioni se non sparando al volo agli uccelli in curata tentando comunque tiri limite e per questo decido di mettere in canna e serbatoio tungsteno, lasciando a Roberto che non ha la canna adatta eventuali tiri a distanze “ umane “.
5 alzavole in volo da Mare ci distraggono, fischiamo, vengono in curata e come volevasi dimostrare accoppano le ali alle nostre spalle e ci sorprendono calandosi lontanissime. Roberto prova un azione decisamente sballata, fa un giro assurdo tentando un avvicinamento a mò di Viet cong ma non fa altro che scacciarle, sparo ad una che comunque si era involata avvicinandosi nonostante fosse ad una distanza dove chiunque difficilmente avrebbe alzato l’arma, ma io so le potenzialità della mia, caricata con il tungsteno e con un anticipo che solo tantissimi colpi al piattello mi ha reso istintivo, la fulmino nel cielo lasciando incredulo l’amico compagno di avventura.
Passa il tempo con avvistamenti molto sporadici di formazioni di Germani lungo il mare, 2 mestoloni tagliano il nostro chiaro senza curare ed un Codone dopo un accenno di interesse capisce che è meglio non fidarsi.
E’ mezzogiorno, il socio che non salta un pasto neanche se si presentasse la Belen nuda cerca di convincermi a lasciare il capanno a vantaggio di pici all’aglione, ma io non mollo e vengo premiato. Nel giro di 15 minuti 2 alzavole singolarmente rimarranno a pancia all’aria in acqua nonostante si fossero posate molto oltre il segnale dei 50 metri.
Roberto insiste sulla sortita in trattoria, mentre noto in lontananza per 3 volte colombacci sorvolare bassi un canneto e la terza volta che il compagno mi vede osservarli con il binocolo in mano, ridendo, mi fa : “ se prendi pure un colombaccio …. Rinuncio al pranzo “ Neanche ci penso 2 volte, faccio 5 minuti di camminata ad andare, 5 minuti di attesa sul posto, 5 minuti per tornare con un colombaccio e si rimarrà entrambi a cacciar anatre
La sosta al vicino ristorante non avrebbe comunque cambiato nulla perché le ultime occasioni arriveranno intorno alle 3, un fischione con un incredibile volo in curata, sempre distante non resiste alla forza dirompente delle fantastiche mg2 tungsten, mentre l’ultima anatra della giornata sarà sempre un alzavola che calato il vento si poserà comunque vicina per il comodo tiro del socio.
Avremmo potuto attendere sino al gong, ma conoscendo cosa ci avrebbe aspettato in termine di traffico, al rientro a Roma, decidiamo di avviarci, soddisfatti di un carniere inaspettato in una giornata seppur ventosa, ma priva di pioggia ed a memoria in oltre 20 anni di caccia in quel sito, mai è accaduto di godere di voli così frequenti a quelle condizioni meteo.
Racconto lungo riservato all'amico Hunterski e a chi avrà la pazienza di leggerlo, con allegato mucchietto perchè m'è sparita la stanza protetta dedicata ai carniere. Se i moderatori ritenessero inopportuna la vista " pubblica " possono benissimo " cestinarlo "
Vedi l'allegato 2004289
Bravo. Fino all'alba era il momento delle anatre, poi x scaldarsi si faceva un giretto a beccaccini e poi si mettevano gli stampi x le pavoncelle , che nelle fredde giornate cominciavano a girare in tarda mattinata .... Adesso passata l'oretta delle anatre è finita la giornata !!! Personalmente di prendere tutto quel freddo e umido x quelle poche occasioni ( che spesso non riesci nemmeno a sfruttare x continuo calo di "allenamento") ne ho quasi abbastanza e non so se rinnovero' il chiaro .....BG a tutti i lagaioli : direi che non abbiamo sul forum la partecipazione di un tempo solo xche' i lagaioli calano di continuo , visto che oltre alle mille imposizioni e vessazioni che si trovano di continuo , le orde dei controllori assatanati che cercano sempre di fregarti con le distanze orari acciaio e altro, uccelli da padule ne arrivano sempre meno nelle valli del centro e del sud , rimanendo a quel che dicono ammaliati nelle valli venete dove l'ambiente e' superlativo e dove mangiano montagne di governo . La passione e' sempre tanta , ma molti ormai si dedicano al cinghiale e ai colombacci che sono costantemente in aumento e i carnieri annicheliscono le nostre prede lacustri. Poi uccelli di ripa spariti come i beccaccini che una volta riempivano le ore post alba ed ora ne vedi uno ogni tre giorni. Le pavoncelle proibite , i pallini di acciaio e anche voprrei dire in ultimo , che tutti si aspettava il tempaccio e il freddo, invece ora si guarda con sospetto perche' appena c'e' un filo di ghiaccio arrivano i solerti vigilates che ti mandano a casa , minacciando verbali e penali........................ ditemi come possiamo aumentare le file dei lagaioli ???? cmq noi resistiamo
Ciao Federico, rispondo per la mia esperienza e quindi ciò che leggerai sarà solo un esame dell'evolversi negli anni della situazione relativa alla caccia agli uccelli acquatici nel mio contesto del litorale viterbese.BG a tutti i lagaioli : direi che non abbiamo sul forum la partecipazione di un tempo solo xche' i lagaioli calano di continuo , visto che oltre alle mille imposizioni e vessazioni che si trovano di continuo , le orde dei controllori assatanati che cercano sempre di fregarti con le distanze orari acciaio e altro, uccelli da padule ne arrivano sempre meno nelle valli del centro e del sud , rimanendo a quel che dicono ammaliati nelle valli venete dove l'ambiente e' superlativo e dove mangiano montagne di governo . La passione e' sempre tanta , ma molti ormai si dedicano al cinghiale e ai colombacci che sono costantemente in aumento e i carnieri annicheliscono le nostre prede lacustri. Poi uccelli di ripa spariti come i beccaccini che una volta riempivano le ore post alba ed ora ne vedi uno ogni tre giorni. Le pavoncelle proibite , i pallini di acciaio e anche voprrei dire in ultimo , che tutti si aspettava il tempaccio e il freddo, invece ora si guarda con sospetto perche' appena c'e' un filo di ghiaccio arrivano i solerti vigilates che ti mandano a casa , minacciando verbali e penali........................ ditemi come possiamo aumentare le file dei lagaioli ???? cmq noi resistiamo
@nicola73 non pensavo ci si riuscisse a scendere nell'Arno, passando dai vari ponti, ho sempre visto degli argini molto alti e con angoli di pendenza superiori ai 70°, comunque ti volevo chiedere se per il recupero dei selvatici avevate il cane oppure avete usato qualche altro metodo, perchè immagino la corrente sia forte
ah ecco, come non dettoNon è l'Arno, sono andato sul Po.
va che il passo e' strano e tu lo sai.... non posso dir la stessa cosaFinito anche novembre.
Purtroppo i segni lasciati dalla delusione fortissima di ottobre faticano a rimarginarsi nonostante qualche fucilata si faccia sempre. Niente di che, ma almeno ci si alza per qualcosa. Certo è che quello che è mancato ad ottobre, oramai non si recupera più.
Io non ci sono mai andato lungo l'Arno, ma conosco persone che ci vanno e in alcune giornate sparano o diversi acquatici, dei colombacci non mi hanno mai detto, però la penso come te: di solito lungo le rive ci sono diversi pioppi con le edere di cui i colombi ne sono ghiotti da metà dicembre in poi.ah, non lo sapevo, ma ad acquatici o colombacci, te lo chiedo perchè spesso sulle pioppete lungo i fiumi e corsi d'acqua, se c'è l'edera, generalmente si tirano diversi colombacci
ti confermo l'ottimo trend dei tuffatori, io ci convivo tutti i giorni, confermo bene anche i foschioni, e le canapiglie nella norma dopo un'anno (lo scorso) eccezionale. Il germano aime' sta un po' soffrendo la pressione e la mancanza di habitat, sarebbe ora di gestirlo come un a specie stanziale. Le folaghe sono in forte difficolta' anche da noi, una volta sul lago erano la specie piu' abbattuta, ora quelle che ci sono son pure laureate (mio malgrado perche' le adoro)Nelle valli venete x quello che so o visto, annata molto buona x i fischioni. Stabili su buoni livelli i codoni, mentre in leggera crescita sono le presenze ed abbattimenti di moriglioni e morette seppur rare.
Male i mestoloni invece, le folaghe (in netto calo di presenze), le canapiglie ed i germani.
Alzavole presenti nelle riserve private in gran numero, ma quest’anno sembrano laureate cum laude x evitare fuori di farsi abbattere in quantità anche nelle giornate più propizie.
Vedremo le ultime settimane se cambia qualcosa.
Le valli venete ...., come se dovessi scegliere x andare in ferie tra un hotel a 5 stelle in un'isola deserta e una stamberga nelle vicinanze di un campo rom . Quello che non sopporto proprio è che lì è permessa la pasturazione e x il resto dei comuni mortali noNelle valli venete x quello che so o visto, annata molto buona x i fischioni. Stabili su buoni livelli i codoni, mentre in leggera crescita sono le presenze ed abbattimenti di moriglioni e morette seppur rare.
Male i mestoloni invece, le folaghe (in netto calo di presenze), le canapiglie ed i germani.
Alzavole presenti nelle riserve private in gran numero, ma quest’anno sembrano laureate cum laude x evitare fuori di farsi abbattere in quantità anche nelle giornate più propizie.
Vedremo le ultime settimane se cambia qualcosa.