quando organizziamo un pranzo o na cena Roma e provincia?

Re: quando organizziamo un pranzo o na cena Roma e provincia

Re: quando organizziamo un pranzo o na cena Roma e provincia

Gianni ha scritto:
mimetico ha scritto:
ALLORA L'APPUNTAMENTO E' DAVANTI AL RISTORANTE I BISCHERI A VIA DEI LAGHI ALLE ORE 20,00, IL NOSTRO GRANDE GIANNI HA MESSO ANCHE UNA CARTINA, RAGAZZI VENITE ALLA CENA, ALTRIMENTI VE SCANCELLAMO DAL FORUM [lol.gif]

Mimè te chiamo domani sera.
ciao

ASPETTO CON ANSIA [up.gif]
 
Re: quando organizziamo un pranzo o na cena Roma e provincia

Re: quando organizziamo un pranzo o na cena Roma e provincia

mimetico ha scritto:
Gianni ha scritto:
mimetico ha scritto:
ALLORA L'APPUNTAMENTO E' DAVANTI AL RISTORANTE I BISCHERI A VIA DEI LAGHI ALLE ORE 20,00, IL NOSTRO GRANDE GIANNI HA MESSO ANCHE UNA CARTINA, RAGAZZI VENITE ALLA CENA, ALTRIMENTI VE SCANCELLAMO DAL FORUM [lol.gif]

Mimè te chiamo domani sera.
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che omosessuali!!!!!!!! [thumbsdown.gif] [marameo.gif] [Trilly-77-24.gif]
 
Re: quando organizziamo un pranzo o na cena Roma e provincia

Re: quando organizziamo un pranzo o na cena Roma e provincia

Buongiorno a tutti: breve resoconto della cena celebrativa degli utenti romani tenutasi ieri sera!Dunque,sicuramente un plauso al buon Mauro (Mimetico) che si sforza di coinvolgere l’utenza romana alla partecipazione fattiva e non solo virtuale ma che si trova poi a dover fare i conti con il logorio della vita moderna che porta,e’ successo anche a me in precedenti incontri …non e’ un’accusa,verso altri lidi,per cui ci siamo ritovati in pochi all’appuntamento!Erano presenti Gianni (Palomba 70) con il figliolo Matteo,ragazzetto stoico nel sopportare,composto, ore di chiacchiere di cacciatori adulti al quale fa’ da controaltare il padre,che neppure una succulenta bistecca riesce a rallentare le narrazioni balistico/venatorie :D e con il quale condivido lo stesso background storico essendo cresciuti nello stesso quartiere popolare!C’era anche Francesco (Willow 01) persona posata e d’una cultura sicuramente superiore alla mia,ma non per questo distante…anzi,con il quale ci saranno sicuramente altre occasioni per approfondire la conoscenza cultural venatoria.C’era il duo, ritardatario cronico :D , formato da Filippo (Pippo6) e Matteo (Theohunter85) novello nembrotte, che formano ormai un sodalizio dal quale il buon Matteo deve assolutamente sottrarsi per non fare la fine dissoluta del Filippo,ormai dedito solo al sesso (mercenario :D !) e alla caccia (mercenaria pure quella :D !).A meta’ serata s’e’ unito il caro Gianni che e’ molto meno burbero di come appare on line,almeno cosi’ m’e’ parso,che vive ormai in un mondo tutto suo (beato lui!) fatto di botti,papere e tunghsteno,salvo qualche raro momento di ritorno alle origini e venirmi a fregare il posto al ponticello della sughereta :D !Ed infine c’ero io Achille (Erchiappetta)un po’ frastornato dal caldo della giornata per me lavorativa (sai che novita’ :D !) e dalla fi** che pululava nel sabato sera del locale,magari,forse, non ho colto a pieno lo spirito della serata ma che comunque mi riservo di far tesoro delle nuove conoscenze per un prossimo e piu’ partecipativo meeting.Quanto sopra per conoscenza a chi ,magari,voleva partecipare,ma non ha potuto.Un saluto.
 
Re: quando organizziamo un pranzo o na cena Roma e provincia

Re: quando organizziamo un pranzo o na cena Roma e provincia

erchiappetta ha scritto:
Buongiorno a tutti: breve resoconto della cena celebrativa degli utenti romani tenutasi ieri sera!Dunque,sicuramente un plauso al buon Mauro (Mimetico) che si sforza di coinvolgere l’utenza romana alla partecipazione fattiva e non solo virtuale ma che si trova poi a dover fare i conti con il logorio della vita moderna che porta,e’ successo anche a me in precedenti incontri …non e’ un’accusa,verso altri lidi,per cui ci siamo ritovati in pochi all’appuntamento!Erano presenti Gianni (Palomba 70) con il figliolo Matteo,ragazzetto stoico nel sopportare,composto, ore di chiacchiere di cacciatori adulti al quale fa’ da controaltare il padre,che neppure una succulenta bistecca riesce a rallentare le narrazioni balistico/venatorie e con il quale condivido lo stesso background storico essendo cresciuti nello stesso quartiere popolare!C’era anche Francesco (Willow 01) persona posata e d’una cultura sicuramente superiore alla mia,ma non per questo distante…anzi,con il quale ci saranno sicuramente altre occasioni per approfondire la conoscenza cultural venatoria.C’era il duo, ritardatario cronico , formato da Filippo (Pippo6) e Matteo (Theohunter85) novello nembrotte, che formano ormai un sodalizio dal quale il buon Matteo deve assolutamente sottrarsi per non fare la fine dissoluta del Filippo,ormai dedito solo al sesso e alla caccia (mercenaria pure quella :D !).A meta’ serata s’e’ unito il caro Gianni che e’ molto meno burbero di come appare on line,almeno cosi’ m’e’ parso,che vive ormai in un mondo tutto suo (beato lui!) fatto di botti,papere e tunghsteno,salvo qualche raro momento di ritorno alle origini e venirmi a fregare il posto al ponticello della sughereta :D !Ed infine c’ero io Achille (Erchiappetta)un po’ frastornato dal caldo della giornata per me lavorativa (sai che novita’ :D !) e dalla fi** che pululava nel sabato sera del locale,magari,forse, non ho colto a pieno lo spirito della serata ma che comunque mi riservo di far tesoro delle nuove conoscenze per un prossimo e piu’ partecipativo meeting.Quanto sopra per conoscenza a chi ,magari,voleva partecipare,ma non ha potuto.Un saluto.

Il Resoconto fatto dar Chiappetta è [thumbsup.gif] meno il fatto che sembro burbero, quando lo sono me lo dovete dì, probabilmente non me ne accorgo, bella serata fra amici a raccontà di tordi, palombacci, cartucce che spiccano i tordi a 80 mt [rofl.gif] fregnacce varie e gnocca tanta bella gnocca [saporito.gif] , conoscevo il posto è molto vicino a me sapevo delle frequentazioni e delle fiorentine alte 4 dita, qualcuno l'ho visto in difficoltà a "domare" la bestia, l'errore ricorrente è mangiare un primo.
Bella serata peccato per le assenze, anche Ezietto ha marcato visita, nel senso che sè dato malato, datronde ste seratine vanno fatte col principio del "chi cè cè", se no non si riescono a fare, Roma poi è troppo dispersiva è difficile spostarsi da una parte all'altra, poi di sabato.
Comunque come detto da qualcuno, chi era assente ingiustificato andrà in bianco tutto l'anno [Trilly-77-24.gif]
ciao.
 
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Gianni ha scritto:
erchiappetta ha scritto:
Buongiorno a tutti: breve resoconto della cena celebrativa degli utenti romani tenutasi ieri sera!Dunque,sicuramente un plauso al buon Mauro (Mimetico) che si sforza di coinvolgere l’utenza romana alla partecipazione fattiva e non solo virtuale ma che si trova poi a dover fare i conti con il logorio della vita moderna che porta,e’ successo anche a me in precedenti incontri …non e’ un’accusa,verso altri lidi,per cui ci siamo ritovati in pochi all’appuntamento!Erano presenti Gianni (Palomba 70) con il figliolo Matteo,ragazzetto stoico nel sopportare,composto, ore di chiacchiere di cacciatori adulti al quale fa’ da controaltare il padre,che neppure una succulenta bistecca riesce a rallentare le narrazioni balistico/venatorie e con il quale condivido lo stesso background storico essendo cresciuti nello stesso quartiere popolare!C’era anche Francesco (Willow 01) persona posata e d’una cultura sicuramente superiore alla mia,ma non per questo distante…anzi,con il quale ci saranno sicuramente altre occasioni per approfondire la conoscenza cultural venatoria.C’era il duo, ritardatario cronico , formato da Filippo (Pippo6) e Matteo (Theohunter85) novello nembrotte, che formano ormai un sodalizio dal quale il buon Matteo deve assolutamente sottrarsi per non fare la fine dissoluta del Filippo,ormai dedito solo al sesso e alla caccia (mercenaria pure quella :D !).A meta’ serata s’e’ unito il caro Gianni che e’ molto meno burbero di come appare on line,almeno cosi’ m’e’ parso,che vive ormai in un mondo tutto suo (beato lui!) fatto di botti,papere e tunghsteno,salvo qualche raro momento di ritorno alle origini e venirmi a fregare il posto al ponticello della sughereta :D !Ed infine c’ero io Achille (Erchiappetta)un po’ frastornato dal caldo della giornata per me lavorativa (sai che novita’ :D !) e dalla fi** che pululava nel sabato sera del locale,magari,forse, non ho colto a pieno lo spirito della serata ma che comunque mi riservo di far tesoro delle nuove conoscenze per un prossimo e piu’ partecipativo meeting.Quanto sopra per conoscenza a chi ,magari,voleva partecipare,ma non ha potuto.Un saluto.

Il Resoconto fatto dar Chiappetta è [thumbsup.gif] meno il fatto che sembro burbero, quando lo sono me lo dovete dì, probabilmente non me ne accorgo, bella serata fra amici a raccontà di tordi, palombacci, cartucce che spiccano i tordi a 80 mt [rofl.gif] fregnacce varie e gnocca tanta bella gnocca [saporito.gif] , conoscevo il posto è molto vicino a me sapevo delle frequentazioni e delle fiorentine alte 4 dita, qualcuno l'ho visto in difficoltà a "domare" la bestia, l'errore ricorrente è mangiare un primo.
Bella serata peccato per le assenze, anche Ezietto ha marcato visita, nel senso che sè dato malato, datronde ste seratine vanno fatte col principio del "chi cè cè", se no non si riescono a fare, Roma poi è troppo dispersiva è difficile spostarsi da una parte all'altra, poi di sabato.
Comunque come detto da qualcuno, chi era assente ingiustificato andrà in bianco tutto l'anno [Trilly-77-24.gif]
ciao.

Gianni per fare una cosa carina avevo aperto un'altro post questo caccia/cena-de-noantri-romani-t18390.html
 
Scusate l'O.T., ma leggendo questa vecchia discussione ho pensato a Roma, e ho buttato giu' questo pippone:

Ogni tanto quando tramonta il sole, l'ora "che volge al disio e ai naviganti intenerisce il core," mi viene il magone, pensando alla citta' che mi diede i natali, nel lontano 1948. E ogni volta che questo sconforto discende su di me, forse masochisticamente (la lingua batte dove il dente duole), accendo il computer, e su YouTube cerco Lando Fiorini, Gabriella Ferri, Gigi Proietti, ed ascolto "Barcarolo Romano," "Quanto Sei Bella, Roma," "Casetta de Trestevere," canzoni di una volta, pre-rap, pre-efebi ed efebe (ebeti ambedue le categorie) di sesso incerto che dimenano il culetto in qualche spettacolino televisivo da poco conto, pre-cassonetti rovesciati e ratti e cinghiali che pasteggiano nell'immondizia, pre-immigrati illegali che si lavano il culo nelle fontane di Roma, pre-politicanti che fanno i papi, e pre-papi che fanno i politicanti, pre-smog, pre-stupri giornalieri, pre-occupazioni di case private, pre-borseggiatrici Rom impunite, pre-_____ ... Chi ha la mia eta' se la ricorda, quella Roma... Era la Roma dei cinema -pidocchietti--film e rivista, militari meta' prezzo--delle arene parrocchiali all'aperto con sedie di legno e spettatori intenti a guardare i films di Rascel, di "Stanlio e Ollio," della Magnani e di Aldo Fabrizi, di Jerry Lewis e Dean Martin, di Pietro Germi--roba da "Nuovo Cinema Paradiso" ben censurata dal parroco prima di essere mostrata a famiglie piccolo-borghesi che durante l'intervallo fra i due tempi cenavano con panini imbottiti di frittata avvolti in carta oleata e portati da casa in buste di carta.

Era la Roma delle gite domenicali ai Castelli, della fava e pecorino del Primo Maggio, della corriera con targa E.I. che portava a Ostia i bambini dei militari, della spiaggia libera, dei vecchi che giocavano a carte sotto l'ombrellone mentre i ragazzi giocavano con i tamburelli e le piastrelle, le mamme-chiocce che si assicuravano che nessuno facesse il bagno per almeno tre ore dopo il pranzo di melanzane alla parmigiana fredde e coagulate e melone tenuto in ghiaccio, e che nessuno bevesse bibite fredde se sudato...

Era la Roma de "Il Messaggero" con "Avventure in Citta' " e titoli con enormi caratteri che sciorinavano per settimane quei rarissimi fattacci di cronaca nera, come il ritrovamento del corpo decapitato di Antonietta Longo alla Culla del Lago (di Albano), o la morte misteriosa di Wilma Montesi sulla spiaggia fra Ostia e Torvaianica dopo un festino con droghe al quale avevano partecipato personaggi importanti e percio' intoccabili. Ma di questi fattacci ce ne erano pochissimi. Forse due o tre all'anno. Oggi invece piu' di una dozzina giornalieri, e nessuno ci fa piu' caso. Roma s'e' indurita--il suo cuore collettivo e' diventato di cuoio...

Beata ingenuita'. Quando Papa', con la sua prima auto, una Millecento con le "frecce" che spuntavano dai lati e lampeggiavano quando si doveva girare, decideva di portarci a fare un giro per Roma dopo cena, io domandavo a Mamma chi fossero quelle signorine che aspettavano vicino ai lampioni dalle parti del Foro Romano anche dove non c'era la fermata dell'autobus. "Aspettano i merli," mi rispondeva Mamma. E se insistevo a chiedere delucidazioni, mi faceva tacere, pena uno "sganassone."

Ah, la pizza alla Taverna Appia, il cocomero comprato ad una bancarella a notte inoltrata, con "l'attasto," una piccola piramide tagliata dal mezzo del cocomero per dimostrarne il bel colore rosso ed il dolce sapore. E c'erano i semi, da sputare, dulcis in fundo..

Chi si ricorda la vecchietta all'angolo, con una sedia per se' ed uno sgabello per la sua mercanzia povera, che vendeva le "fusaje" prese con un mestolo bucato dalla bacinella smaltata dove erano immerse in un liquido di dubbia origine e le serviva in un cartoccio di carta? E i caldarrostari? E il mercatino all'aperto di Via Enea? Il silenzio notturno ed il riverbero vibrante sul marciapiede dei passi dei primi che uscivano all'alba per andare a lavorare? Oggi come fai a sentirlo, con tutti i motori che rombano e i claxons che strombettano, gli aerei che passano? Ed il rumore delle saracinesche dei negozi che venivano aperte? Il grido dell'arrotino? Il pianino trainato da un somarello? Le battaglie rumorose di ragazzini con cerbottane e cartoccetti? Il battimuro?

Il Tevere che "te serve da cintura" oggi passa fra banchine coperte di siringhe usate, lascito dei mille drogati che le frequentano, ci muoiono, o spingono qualche turista malcapitato in un'acqua dove se non anneghi muori avvelenato da chissa' quali tossine, contagiato da chissa' quali batteri... Papa', il cui ufficio dell'INAIL era vicino al Tevere, dopo avermi fatto passare una barbosissima mattinata mentre lavorava, durante la quale razziavo da tutti i rotoli di carta assorbente nei vari uffici le "barchette" metalliche (ve le ricordate?) che mantenevano la loro forma ovale, poi mi portava sulla banchina, sulla quale si discendeva su lunghissime scale, dalla quale gettavo in acqua le barchette e le vedevo allontanarsi con la corrente.

Il fascino della StazioneTermini, con treni che arrivavano e partivano, e l'odore del catrame di cui le traversine erano impregnate. Oggi la puzza di immondizie gettate sui binari da gente strana, coperta fino agli occhi da panni neri, si mescola con quella delle feci dei gabinetti pubblici e persino quelle lasciate sui marciapiedi da gente di paesi-latrina, come li chiamava Trump.

A tredici, quattordici anni, mi piaceva farmi una grande camminata dall'Appio-Tuscolano fino a Via Luciani, ai Parioli. Mio zio era direttore del Cinema Roxy, e scroccavo un'entrata, col beneficio aggiunto che mi potevo vedere anche un film "vietato ai minori." Zio non era affatto bacchettone, e mi voleva bene come fossi il figlio che non ebbe mai. E al ritorno dal cinema, al buio, passavo per Viale Aldrovandi e Villa Borghese per arrivare a Via Veneto e poi scendere verso la mia zona. Immagina oggi un ragazzino, o anche un adulto che abbia il coraggio di passare a buio per Villa Borghese!!!

Tanti anni fa, dal sommo di Monte Cavo, sopra Rocca di Papa, si vedeva tutta Roma e le sue luci scintillanti. Al tramonto si vedeva anche una striscia di mare, arrossata dal sole che vi annegava lentamente. Le ultime volte che ci sono andato, in cerca di ricordi, Roma era coperta da una coltre bluastra di smog. Invece dei rondoni, al tramonto, si vedeva un incessante transito di gabbiani che dalle discariche tornavano al mare ormai invisibile.

Piazza Santa Maria degli Angeli, a Trastevere. Quante ore passate, io e Pamela (una Californiana bionda alta un metro e ottantaquattro, l'ultima delle mie ragazze prima del matrimonio con la mia attuale moglie), seduti sui gradini della fontana, vivendo la vie de boheme, cenando con mille lire di pizza bianca ed un fiasco di Frascati nella sua soffitta di Campo de' Fiori, facendo piani che non si avverarono mai, sognando sogni infranti dal risveglio in una realta' ben diversa da quella sognata. E oggi come sara' questa bellissima piazza? Non so, ne' voglio saperlo. Se e' cambiata anch'essa, come siamo cambiati Pamela ed io e tutti quelli che il tempo ha preso a picconate, non voglio vederla.

Nostalgia? Tanta. Dicono che puoi tirar fuori un romano da Roma, ma non puoi tirare Roma fuori da un Romano. Ma quando esamino i miei sentimenti, analizzo la mia nostalgia, purtroppo mi rendo conto che sono analoghi a cio' che si prova per un carissimo estinto, per una Mamma morta da tanto. I ricordi sono bellissimi, ma chi mai vorrebbe andare a riesumare un cadavere e vederlo in uno stato di decomposizione? Ecco cio' che sento oggi per Roma--almeno quella Roma che amavo--e che e' scomparsa da tanto. E mi devo accontentare della canzoni di una volta--una specie di requiem per Roma..

L'ultima volta che sono andato a Roma, tredici anni fa, non ho voluto gettare una moneta nella Fontana di Trevi come avevo sempre fatto prima... Avevo visto abbastanza.
 
Roma bella m'appare... non esiste più. Non esiste piu perché è cambiato il mondo - in peggio - e Roma è diventata terra di conquista da parte di chi ha saputo sempre parlare bene al popolino e razzolare male nella quotidianità . Ma al Romano non glien'è mai fregato nulla di questo cambiamento perché nessuno gli toglierà mai la pizza con la mortazza, Porta Portese e il calcio. A chi ha sempre amato questa città - e puoi scommetterci che con sempre meno - rimangono i ricordi in bianco e nero che hai descritto tu ed un magone grande così per il tempo che c'è sfilato tra le mani e c'ha reso.... adulti, che ha cambiato i lampioni da quelli gialli all'acetilene ai nuovi a led.. dalle strade bianche fino a quelle in san pietrino fino all'asfalto pieno di buche & rattoppi
Però solo una cosa voglio aggiungere andando un pelo indietro nel tempo.
È scritto in tutti i libri di storia di questo mondo : Roma ha vinto.
E a me questo già basta !!
Arrivederci Roma...
 
E questa ce la devo da mette...

Gabrie', sei sempre stata e sarai sempre la mejo! Io me te ricordo quanno abbitavi de fronte a casa mia a Via Muzzio Scevola, ma ancora nun te conosceva nisuno. Te chiamavamo tutti Jovanka, perche' ciavevi er coraggio d'anna' in giro co' li capelli sforbiciati quasi a zzero... Ce parevi matta, e chi lo sapeva che 'n giorno saresti addiventata la voce de Roma!

 
Roma....come per tutto....ha un prima e un dopo "globainsozzazione" :

chi ha vissuto il "prima" ha grosse difficoltà ad accettare il dopo....chi vive nel "dopo" puo' forse ricordare il prima qualora avesse superato abbondantemente gl'anta, ma se sta' tra i cosiddetti "millenials".....non sapra' mai che s'è perso.
 
Ho avuto la fortuna del paesano che per "studiare" ha vissuto gli anni delle scuole superiori a Piazza Capranica tra Pantheon e Montecitorio per andare poi a lezione, rigorosamente a piedi all'istituto Valadier. Passavo tranquillamente dentro il palazzo di giustizia per cercare di accorciare i Km da fare, non c'era lo sbarramento di oggi.
Da ragazzetti si andava a giocare con il pallone sotto il braccio al Circo Massimo e la sera a passeggiare a fontana di Trevi e zone limitrofe in cerca di qualcosa che poteva capitare. Era obbligatoria la tappa per il caffè alla tazza d'oro.
Ho avuto poi la fortuna di lavorare in I.R.I in via Veneto, questa volta da pendolare essendo ritornato in paese. Tutto il centro di Roma lo conosco a memoria.
Sono stato tantissimi anni senza ritornare nelle zone del Pantheon, ci sono ritornato una decina di anni fà d'estate e non c'era più il profumo della Roma che ricordavo da ragazzo, ma ho trovato i sanpietrini intrisi di un puzzo tra urina e pesce lasciato a marcire nei sacchi di plastica dai ristoratori che non vedevo l'ora di tornarmene a casa.
Evidentemente abituato a respirare l'aria della campagna non riescivo più a sopportare quel caldo afoso umido e puzzolente che per fortuna non ha inciso sui bei ricordi di allora.
Ora indubbiamente preferisco la campagna e i rientrini a tordi sotto casa dove scendo a piedi.
 

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