AHAHAHAHA!!!!! Pero' mia moglie che e' tornata tre giorni fa da Anchorage, dove c'e' una salumeria italiana con prodotti d.o.c. importati dall'Italia m'ha portato un kg di prosciutto di Parma. Gia' ne e' partito quasi una meta'! Poi ogni tanto mi bevo un chinotto artigianale. Un mio amico siciliano mi ha mandato due grosse bottiglie di concentrato. Ne aggiungi una cucchiaiata a un bicchiere di acqua di seltzer, aggiungi uno spicchietto di limone, ed e' favoloso. Nel passato, prima che tutte le bibite venissero imbottigliate, c'erano, sia da voi che da noi, dei locali dove c'era una "fontana" di acqua gassata e tanti sciiroppi. Chiedevi un chinotto, un tamarindo, questo o quell'altro, e il barista metteva la dose giusta di essenza nel bicchiere e poi tirava giu' la leva della fontana per aggiungerci l'acqua di seltzer, gassata con l'anidride carbonica, e uno spicchietto di limone se ci andava. C'erano anche bevande non gassate, come l'orzata.
Io mangio e bevo "internazionale." Adoro il cibo cinese, il sushi e il sashimi giapponesi (accompagnati da sake, vino di riso, riscaldato), il caviale russo, lo stoccafisso norvegese, i formaggi francesi e olandesi (e quelli italiani, pure), il baccala' portoghese, il curry indiano, gli spiedini di maiale alla filippina, il lechon filippino (porcellino lattonzolo), ecc. Quando ero in Italia mi feci scorpacciate di cibi filippini ottimi. Il suocero di mio fratello era l'ambasciatore delle Filippine in Italia, e molto spesso l'ambasciata faceva delle feste incredibili, con cibi favolosi. Oltre all'immancabile lechon c'era il pancit, le empanadas, le lumpia. L'unica cucina che non mi piace e' quella messicana. Usano due spezie che non mi piacciono affatto, il cilantro e il cumino. Pero' i piatti dove non le aggiungono sono buoni. Il "flan" messicano, una specie di creme caramel e' fantastico, ma non buono come la panna cotta italiana o la simile creme brulee francese.
Della cucina americana mi piacciono la torta di mele, i pancakes, i waffles, la bisteccona alla brace, il "Boston butt" di maiale, i gamberi di fiume americani bolliti di stile "Cajun" (della Louisiana), il caviale dei Nativi dell'Alaska fatto con le uova di salmone, e tante altre cose. Insomma, la panza mia e' una fogna dove confluiscono cibi e bevande da tutte le parti del mondo! E a differenza delle nazioni da cui provengono, non fanno mai guerre fra di loro...
Caro Giovanni vedo con piacere che anche tu sei un fan dell'erotismo alimentare!
Cosa sarai mai?
Avevo letto che i neuroni che si attivano per mangiare, spendere, e fare all'amore, come si diceva un tempo , sono i medesimi.
E inevitabilmente, quando dei tre fatti ci si può dedicare solo al cibo, se si ha la fortuna di aver dinnanzi un piatto prelibato si sta molto, molto bene.
Per quanto mi riguarda mi dedico alla cucina con passione e mi piace sperimentare piatti nuovi, non riesco a leggere le ricette e a ripeterle, mi annoio da morire quando leggo 200 grammi di questo 22 di quest'altro, è molto più affascinante aprire il frigo e cercare di miscelare a dovere cosa abbiamo o andare al mercato e farsi venire un idea brillante.
Di base ripercorro strade molto tradizionali dalla scafata, all'abbacchio al forno o alle fritture sia di verdure che di pesce , e tanto altro.
Come di certo ho già scritto, perdonatemi se mi ripeto, in occasione del mio compleanno mi affatico ai fornelli per 3 giorni e siamo al tavolo sempre in tanti dai 25 ai 30 e trovo fantastico vedere come a tavola accompagnando il tutto con del buon vino le persone a me care si rilassino ridano e scherzino.
Oggi il cibo è diventata un altra cosa, sempre più persone comprano me.....cce surgelate già pronte o si ordinano a casa cose varie, se interplellate ti dicono che non gli piace cucinare e che non hanno tempo, in realtà non ne hanno voglia, e per molti poi l'ossessione di essere sempre magri gli mette un tappo da damigiana in bocca.
Peggio per loro.
Non a caso il proverbio recita così: A tavola prese moglie un frate.
Immagino anche che dipenda da cosa si è vissuto nell'infanzia o nell'adolescenza, a casa mia mamma cucinava bene per non citare la nonna; ogni occasione era buona per mangiare e bere e poi giocare a carte. I pranzi per le festività sembravano sempre matrimoni, forse perchè essendo nato nel 1958 i miei genitori , e zii e amici avevano ricordi della guerra quando si mangiavano i famosi nientini senza pane e per esorcizzare tanta penuria alimentare, glie davano giù a crepapelle.
Inoltre variare con cucine di altra natura è sempre molto interessante e stimolante , anche se talvolta ci sono delle spezie che mi fanno orrore, una volta sgamate le evito e non mi fermo.
In passato per lavoro ho viaggiato e devo essere sincero ho sempre mangiato bene. Basta non fare come fanno in molti: cercare la pasta o la pizza fuori dello stivale, bisogna essere curiosi, conoscere il cibo di un popolo equivale a capirne anche la mentalità.
Peccato che sei così lontano altrimenti ti invitavo a cena.