Infarinatura di cosa potrebbe essere la socializzazione.

La purina spiega un tipo di socializzazione che ha poco a che vedere con la leadership, e con le famose tre parole che girano intorno al cane. Le tre parole fondamentali sono: "dominanza-sottomissione-leadership" Le leadership non la si ottiene portando il cane a spasso a fare esperienza. In ogni caso l'intervento di Giovanni è stato utile perchè mi ha dato la possibilità di dare la mia opinione, come sta dando la possibilità a tutti di intervenire per dare la propria opinione.
 
Dio, che tsunami di parole! Che tornado di cose che ci hai gia' detto per anni! Che terremoto di teorie! No, io smetto di risponderti perche' ti ho risposto piu' che abbastanza e con prove concrete, e mi rifaccio invece ai consigli, alle teorie ed alla pratica degli esperti professionisti dell'allevamento e/o addestramento dei cani da caccia, dei quali ho studiato diversi libri con ottimi risultati. E anche alle esperienze che ho avuto con cani addestrati da mio cognato, i cui springers hanno vinto diverse gare (non che io, pero', consideri le gare troppo simili alla caccia vera, sebbene le tecniche d'addestramento siano piu' o meno le stesse) ed il cui Golden Retriever faceva cose incredibili, dal tuffarsi e sparire sotto l'acqua ghiacciata e scura di un lago della Sierra Nevada per un intero minuto per acchiappare una folaga ferita da me e riemergere con la folaga in bocca, ed altre cose incredibili, come cercare di "salvare" i ragazzi che nuotando si allontanavano troppo, raggiungendoli, prendendo un loro braccio delicatamente in bocca, e rimorchiandoli verso riva. Di certo non uno zombie o un cane frustrato o pauroso, sebbene addestrato con metodi a te invisi e da te considerati inutili e controproducenti. Ed era uno splendido cane anche a casa e con familiari ed estranei. Ciao, Germa' e continua a suonare le tue trombe. Io preferisco (e suono) le mie campane. In Bocca al Lupo!
 
No, io smetto di risponderti perche' ti ho risposto piu' che abbastanza e con prove concrete,
Non hai mai risposto, hai creato confusione e disordine, non sai di cosa parli, hai inquinato solo la discussione. I consigli della Purina anche se utili a chi è alle prime armi, non centrano un fico secco, su quello che interessa la leadership.

era uno splendido cane anche a casa e con familiari ed estranei.
Gli splendidi cani non hanno bisogno di essere puniti, non hanno neanche bisogno di bacini e bacetti, hanno bisogno di sicurezza.
 
Anche io aspettavo con ansia che germano si "sbottonasse" un pochino per cosi meglio capire questo argomento che a mio avviso è molto interessante. Il mi modestissimo parere è che trattare argomenti su di un forum non è semplice, lo scrivere delle idee, pur se chiare e ovvie nella nostra testa, non è mai semplice. Io credo che gli argomenti trattati da germano 56 siano davvero degni di considerazione, il problema è stato forse una non chiara esposizione dovuta ovviamente alle dinamiche di un forum.
Cordialmente
 
Nel filmato, i lupacchiotti non vengono puniti , seviziati, non vengono maltrattati, vengono educati, vengono socializzati senza nessuna violenza. Il morso della madre sul cucciolo è sempre controllato. Quando viene l'asciato il cucciolo continua a giocare, non ha nessun blocco psicologico, nulla a che vedere con la punizione inflitta dall'uomo, questa il più delle volte, (specialmente quando non è ben bilanciata) rende il cane squilibrato.
 
Nel filmato, i lupacchiotti non vengono puniti , seviziati, non vengono maltrattati, vengono educati, vengono socializzati senza nessuna violenza. Il morso della madre sul cucciolo è sempre controllato. Quando viene l'asciato il cucciolo continua a giocare, non ha nessun blocco psicologico, nulla a che vedere con la punizione inflitta dall'uomo, questa il più delle volte, (specialmente quando non è ben bilanciata) rende il cane squilibrato.
Come si potrebbe ricreare il morso della madre? Intendo con quale azione nostra fisica, in quanto, penso che nessuno voglia mordere il proprio cane, ma ecco, come potremmo ottenere quel risultato li, diciamo educante, che la mamma ottiene con quei morsi sicuramente non inferti per far del male ma per educare? grazie
 
Come si potrebbe ricreare il morso della madre? Intendo con quale azione nostra fisica, in quanto, penso che nessuno voglia mordere il proprio cane, ma ecco, come potremmo ottenere quel risultato li, diciamo educante, che la mamma ottiene con quei morsi sicuramente non inferti per far del male ma per educare? grazie
Se fosse stato tenuto sempre con la madre, un cucciolo di 70/80 giorni ha capito che deve allentare il morso quando gioca con i fratelli, altrimenti se il guaito del fratello fosse troppo prolungato interverrebbe la madre. La madre quando il cucciolo guaisce allenta il morso, cosi fanno fra fratelli.
 
Guardando il filmato si potrebbe ipotizzare che i cuccioli vengono addestrati a difendersi e a reagire, sembrerebbe come se la mamma stia incentivando l'aggressività nei cuccioli. Nei tempi che furono, i cani da difesa e da guardia che non dimostravano di avere carattere sufficiente, durante il gioco li svegliavano a pizzicotti, gli tiravano il pelo da tutte le parti utilizzando il comando "prendilo" o attacca, fino a quando il cucciolo era costretto a reagire.

Per fortuna i tempi sono cambiati, però c'è ancora qualcuno che per incentivare l'aggressività del cane utilizza il bastone con la scossetta.
Poco importa se il cane difende per paura o per protezione. I morsetti dati dal cucciolo sulle scarpe del padrone o sui pantaloni, o anche sulle caviglie, sono segnali di dominanza, denotano nel cucciolo un forte carattere. Sono segnali che possono farci capire con chi avremo a che fare.

Dopo le cure parentali il rapporto con la madre si trasforma in un rapporto di dominanza-sottomissione. In natura nulla gli è più concesso come nel periodo delle cure parentali, quando al cucciolo gli era permesso di fare quasi tutto. A questo punto bisogna chiedersi prima di portare il cucciolo a casa, chi fra il cucciolo e il padrone è quello che deve farsi accettare. Chi parte con il piede giusto non ha bisogno di punizioni per ottenere. Ovvio che siamo sempre nel campo delle ipotesi e delle opinioni.
 
Ritornando ai piccoli morsi che il cucciolo di forte carattere rifila al padrone per "gioco" per intenderci quelli ci faranno capire con chi avremo a che fare, anche noi faremo capire al cucciolo con chi lui avrà a che fare, per farglielo capire non bisogna lamentarsi dei morsi, bisogna assumere una posizione di indifferenza, non bisogna reagire, bisogna lasciarlo da solo e andare via.

Lo abbiamo intaccato nel suo interesse, andando via gli abbiamo tolto l'oggetto del suo interesse. E' un punto importante ai fini della socializzazione perchè il cucciolo per interesse si venderebbe la madre.

Un dei punti fermi che bisogna avere per socializzare è quello che bisogna tenere sempre presente che il cucciolo sia da piccolo che da grande si muove sempre per un suo interesse, bisogna capire quali sono e sfruttare questi suoi interessi come rinforzi positivi, in alcuni casi possono valere più del bocconcino.

Cosi facendo incentiviamo il cane a pensare a come fare per ottenere, insegniamo il cane ad interagire con il padrone. Con me funziona, credo che possa funzionare anche con quelli che hanno voglia di interessarsi al cane è capire il cane. Un cane che ha capito cosa deve fare e molto diverso dal cane che non ha capito ed è costretto a fare.
 
Avevo scritto che portare la discussione sul personale avrebbe spento l’argomento che invece merita di essere discusso e approfondito, invito quindi tutti a proseguire il dibattito .

Capire cosa sia la “socializzazione” di un cane non è semplice ancor di più metterla in pratica, credo che sia quest’ultima ad attirare antipatie , mi spiego: in un normale manuale di addestramento canino c è scritto cosa si deve fare per ottenere dal cane il rispetto di un comando, fai questo ottieni questo; se si segue il metodo della socializzazione,come ottenere che il cane faccia o rispetti un comando non è chiaro allo stesso modo,non è chiaro come si dovrebbe operare a differenza del consolante manuale. Di questo dobbiamo discutere Nicola, come mettere in pratica il metodo perché alle persone interessa sapere come, attraverso la socializzazione, possono portare il cane al guinzaglio senza fare la corsa, come ottenere il riporto, ecc. ecc.
 
Ciao Martino, io socializzo per ottenere la sottomissione spontanea del cane, socializzo per avere la collaborazione del cane, socializzo per conquistare la leadership e continuo a socializzare per mantenerla. L'addestramento non c'entra con la socializzazione.

La socializzazione serve a rendere l'addestramento più facile e veloce. Soprattutto ad ottenere senza forzatura. Ovvio che bisogna avere anche una infarinatura sull'addestramento, non è possibile far eseguire alcuni esercizio solo con la forza della leadership. Chi socializza deve essere sempre dalla parte del cane, il cane i nostri addestramenti convenzionali non li può capire.

Un cane ben socializzato potrebbe essere portato a caccia con pochissimo addestramento, il collegamento fa parte della socializzazione e non dell'addestramento. Un cane collegato che rientra dopo essere chiamato può andare a caccia dappertutto. Con la socializzazione si può far capire al cane che il leader viene prima della selvaggina. Se lui caccia è per concessione del padrone, tutto quello che fa è per concessione del padrone.

E' naturale che il cane va condizionato nel modo giusto. Anche il leader, a caccia non può pretendere un buon controllo sul cane, se fin da piccolo, ha preso il cane dal box, lo ha portato sul terreno di caccia e lo ha lasciato cacciare. E' ovvio che così facendo ha involontariamente condizionato il cane in modo classico. Il cane quando vede il terreno di caccia ha una reazione viscerale, non riesce a controllare quel tipo di risposta, in gergo sta pensando con la pancia.

Ho più volte detto che Ivan Pavlov insegna. I cani che al solo vederlo sbavavano era perchè non riuscivano più a controllarsi. avevano una risposta ormonale che glielo impediva. Più o meno accade la stessa cosa con i cani che in giardino sono bravi soldatiti e slegati in terreno libero diventano sordi a qualsiasi richiamo. Martino, hai visto che è lungo spiegare tutto per filo e per segno.
 
Bene, cominciamo a vedere la luce in fondo al tunnel, per dirla con una banalità, ora però caro Nicola cerchiamo di stilare un vademecum per i novizi perché altrimenti tutto ciò che si scrive rimarrebbe distante dalla realtà .
Intanto possiamo cogliere un distinguo ( …e che distinguo) tra la “ socializzazione” e “ addestramento”: le due cose non vanno intese come sostitutive una dell altra ma vanno integrate; se ciò che ho scritto ti sembra corretto, partiamo dall arrivo del cucciolo in casa e stabiliamo cosa fare , soprattutto se il cucciolo non arrivi proprio in “casa” ma è destinato a restare separato dal proprietario ed eventuale famiglia. Questo ultimo distinguo non va affatto sottovalutato, ci sono differenze enormi tra il cucciolo che condivide lo spazio famigliare con quello( sfortunato) che vivrà da subito nel box.
 
Martino, per essere una infarinatura ho scritto abbastanza, senza contare quello che ho scritto negli anni passati.
Intanto possiamo cogliere un distinguo ( …e che distinguo) tra la “ socializzazione” e “ addestramento”: le due cose non vanno intese come sostitutive una dell altra ma vanno integrate;
La socializzazione viene prima dell'addestramento, quindi una buona socializzazione rende il cane più collaborativo e più ubbidiente. Dopo la socializzazione, si integra con l'addestramento. Si aggiunge l'addestramento in base agli obiettivi prefissati e in base alle capacità addestrativa che ha il padrone del cane. Si aggiunge il piccolo al più grande, ovvio che il piccolo sta per addestramento e il grande per socializzazione.

I nostri nonni e bisnonni capivano poco o niente di addestramento e di socializzazione, eppure avevano i cani ubbidienti. Trattavano il cane senza umanizzarlo, il cane doveva fare il cane, era l'ultima ruota del carro della famiglia. Si cucinava di più, per far mangiare anche il cane, che comunque mangiava gli avanzi. Non mi sembra che venivano maltrattati, almeno non tutti maltrattavano i cani. I cani venivano e vengono maltrattati da quelli che non capiscono il cane. Felice Delfino è stato uno dei primi ad applicare un tipo di addestramento "gentile" i risultati gli davano ragione.

se ciò che ho scritto ti sembra corretto, partiamo dall arrivo del cucciolo in casa e stabiliamo cosa fare , soprattutto se il cucciolo non arrivi proprio in “casa” ma è destinato a restare separato dal proprietario ed eventuale famiglia.
Prima dell'arrivo del cucciolo in casa bisogna, preparargli il posto, bisogna pensare a un posto dove il cane potrà avere un proprio spazio, e dove potrebbe andare a rifugiarsi per sentirsi più sicuro. Con il tempo, un poco alla volta capirà dove potrà andare e dove gli sarà vietato andare. Bisogna portare il cucciolo spesso fuori casa per i bisogni corporali, in particolar modo subito dopo i pasti. I consigli di Purina vanno bene, come vanno bene tutti quei consigli scritti su tutti i libri che servono ad integrare il cucciolo nell'ambiente familiare. Idem per il box, tutto deve essere rivolto al benessere del cane.

Non vanno bene quei consigli dove parlano del cucciolo come un essere indifeso, dove il padrone per farsi accettare dal cucciolo lo deve trattare come un bambino. Abbiamo parlato più volte dei periodi e di cosa avviene fra la madre e il cucciolo dopo il periodo delle cure parentali. Per socializzare bisogna continuare a fare quello che ha iniziato la madre.

Dopo le cure parentali il rapporto fra madre e cucciolo si è trasformato in un rapporto di dominanza-sottomissione, bisogna continuare a mantenere questo rapporto. Se lo si vuole mantenere non siamo noi a dover farsi accettare dal cucciolo ma deve essere il cucciolo a lottare per farsi accettare dal padrone. Questo è il primo passo per poter stabilire la leadership.
 
"La socializzazione è un processo di educazione che permette al cucciolo di imparare il modo corretto di comportarsi quando interagisce con persone estranee, altri cani e altri animali. La socializzazione può anche aiutare il cucciolo ad avere una migliore relazione con il proprio proprietario e ad abituarsi ad affrontare una vasta gamma di ambienti e scenari senza problemi."

Quello sopra scritto da Purina è giusto, però Purina non sa cosa è più utile nella socializzazione del futuro cane da caccia. Sicuramente condizionare il cucciolo nel modo giusto e nei tempi giusti allo sparo e all'acqua, è più importante di abituarlo ad andare in ascensore.

I periodi di inizio per avvicinare il cucciolo allo sparo e all'acqua non sono importanti, sono importanti non superare questi periodi, per i cani è meglio fare tutto entro i 4 mesi. In previsione di questo è molto meglio iniziare con i cuccioli nati in primavera.

Preciso: anche se un cucciolo di 70/80 giorni assorbisse tutto perchè ancora inconsapevole, deve essere sempre avvicinato allo sparo e all'acqua con le dovute cautele. Intorno ai 9/10 mesi, cioè prima del vero abbattimento, anche se il cucciolone ha già ricevuto il battesimo del fuoco, la cautela non deve mai essere troppa. In questi casi bisogna sempre esagerare nel prevenire, anche perchè in alcuni casi non c'è stata medicina che è riuscita a curare la paura dello sparo.
 
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