Lo so che sono solo un vecchio testone e che non servirà a niente, ma ho replicato:
Caro Danilo, ringrazio la redazione per aver pubblicato la lettera e sono grato a te per avermi risposto.
Indubbiamente per un semplice cacciatore è difficile abbattere centinaia di ungulati con ognuno dei principali calibri e magari ad ogni distanza, in modo da maturare un’esperienza sufficiente a controbattere l’esperienza di operatori che fanno della caccia il loro lavoro.
Però l’esperienza che mi deriva dall’età mi porta a mettere in dubbio qualsiasi verità assoluta che mi venga propinata. Ti posso assicurare che l’impressione generale che si ricava leggendo le varie riviste venatorie è che le monolitiche sono la soluzione a qualsiasi problema.
Possibile che con tutti i capi che vi capita di abbattere mai le monolitiche mostrino un limite? O forse sono io che non ho avuto la fortuna di leggere proprio quei pochi articoli dove tali limiti erano evidenziati?
Possibile che i numerosi amici che frequento sul web, taluni dei quali usano con soddisfazione le monolitiche ma che ammettono che non sono adatte a tutti i calibri e a tutte le distanze, e che condividono praticamente all’unanimità i miei dubbi, sbaglino tutti?
Sui rimbalzi poi mi baso sicuramente su teorie altrui, mi auguro di non sperimentare mai di persona, ma non riesco proprio a convincermi che siano totalmente sbagliate e l’argomento è tale che dovrebbe essere affrontato con molta cautela da tutti.
Infine, sei veramente certo che le leghe delle palle in rame o lead free fra qualche anno non si dimostrino dannose quanto o più del piombo che è un metallo che l’uomo usa da sempre e di cui conosce ogni caratteristica?
Mi fermo qui perché vorrei che questo rimanesse un franco confronto e non un battibecco, d’altra parte non voglio dimostrare niente, vorrei solo che certi argomenti fossero trattati con più cautela e con il beneficio del dubbio.
Un caro saluto
Claudio
Caro Danilo, ringrazio la redazione per aver pubblicato la lettera e sono grato a te per avermi risposto.
Indubbiamente per un semplice cacciatore è difficile abbattere centinaia di ungulati con ognuno dei principali calibri e magari ad ogni distanza, in modo da maturare un’esperienza sufficiente a controbattere l’esperienza di operatori che fanno della caccia il loro lavoro.
Però l’esperienza che mi deriva dall’età mi porta a mettere in dubbio qualsiasi verità assoluta che mi venga propinata. Ti posso assicurare che l’impressione generale che si ricava leggendo le varie riviste venatorie è che le monolitiche sono la soluzione a qualsiasi problema.
Possibile che con tutti i capi che vi capita di abbattere mai le monolitiche mostrino un limite? O forse sono io che non ho avuto la fortuna di leggere proprio quei pochi articoli dove tali limiti erano evidenziati?
Possibile che i numerosi amici che frequento sul web, taluni dei quali usano con soddisfazione le monolitiche ma che ammettono che non sono adatte a tutti i calibri e a tutte le distanze, e che condividono praticamente all’unanimità i miei dubbi, sbaglino tutti?
Sui rimbalzi poi mi baso sicuramente su teorie altrui, mi auguro di non sperimentare mai di persona, ma non riesco proprio a convincermi che siano totalmente sbagliate e l’argomento è tale che dovrebbe essere affrontato con molta cautela da tutti.
Infine, sei veramente certo che le leghe delle palle in rame o lead free fra qualche anno non si dimostrino dannose quanto o più del piombo che è un metallo che l’uomo usa da sempre e di cui conosce ogni caratteristica?
Mi fermo qui perché vorrei che questo rimanesse un franco confronto e non un battibecco, d’altra parte non voglio dimostrare niente, vorrei solo che certi argomenti fossero trattati con più cautela e con il beneficio del dubbio.
Un caro saluto
Claudio