Purtroppo accade sempre con più frequenza..Ho un sassello al terzo anno di foto che gli è venuta in questi giorni la cataratta a sn..Ma è possibile non trovargli una causa scientifica??

Ciao Andrea,
Anche per me riguarda principalmente quelli che ho da più tempo,almeno3/4 anni soprattutto tordi,e sono tanti colpiti almeno 4/5 forse più da quando ho iniziato tenedo conto poi che ne ho pochi la faccenda si fa seria.

l'anno scorso ho cambiato allevatore e ho preso 4 tb di cova,speriamo che con questi vada meglio,i merli e cesene sembrano invece praticamente immuni alla cataratta e alla cecità(mi sto toccando)ho merli da 7/8/9 che non soffrono affato di problemi alla vista.
 
Purtroppo accade sempre con più frequenza..Ho un sassello al terzo anno di foto che gli è venuta in questi giorni la cataratta a sn..Ma è possibile non trovargli una causa scientifica??

Cavoli Andrea, mi chiedevo la stessa cosa , penso cmq sia difficile comprenderne la causa, ma sicuramente il benessere inteso come pulizia e tutto il resto incida parecchio, cmq chi piu' ne sa in tema meglio e'.......
 
Ciao Andrea,
Anche per me riguarda principalmente quelli che ho da più tempo,almeno3/4 anni soprattutto tordi,e sono tanti colpiti almeno 4/5 forse più da quando ho iniziato tenedo conto poi che ne ho pochi la faccenda si fa seria.

l'anno scorso ho cambiato allevatore e ho preso 4 tb di cova,speriamo che con questi vada meglio,i merli e cesene sembrano invece praticamente immuni alla cataratta e alla cecità(mi sto toccando)ho merli da 7/8/9 che non soffrono affato di problemi alla vista.

Merlo di 3 anni con cataratta ad entrambi gli occhi, cesena di 3 anni con cataratta ad 1 occhio, fai te....
 
Ragazzi fcciamo una statistica di quando succede: età, ambiente, se più presicci o allevati, se succede più col foto o con la chiusa da quando succede più spesso e poi tirando le somme vediamo cosa ne esce.Magari non serve a nulla, oppure magari serve a migliorare anche se di poco l'inconveniente.
 
Difficile Claudio, le variabili in gioco sono molte, ad es. oltre quelle da te citate, potremmo aggiungere: uccelli tenuti in voliera o in gabbiette, numero di soggetti per ambiente, posizionamento delle luci (dislocazione e distanza dalle gabbie), areazione forzata o naturale, se forzata ogni quando avviene il ricircolo d'aria a per quanto tempo, queste son le prime che mi vengono in mente, poi ci sarebbe es. deumidificatore, si, no, idem per ionizzatore, alimentazione. Non è facile.
 
al momento ho una ce, un tb allevati e un merlo e un ts presicci con la cataratta ad un occhio, un tb presiccio con la cataratta ad entrambi gli occhi, quest'ultimo mi e' stato regalato da un amico che lo aveva da 3 anni sotto foto e quando l' ho preso presentava l' inizio di cataratta ad un solo occhio, dopo un anno che ce l' ho io in tradizionale gli e' venuta anche all' altro ( quest' ultimo e' un tb eccezionale, forse anche a causa della cecita' ) lo tengo ancora proprio per questo motivo anche se a caccia non lo porto dicerto, in merito vi metto un articolo sui canarini che ho trovato e ci puo' far comodo per capir le cause.......

[h=2]CATARATTA NEL CANARINO[/h] 25 settembre 2008 in

catarata_canarino.jpg


La cataratta è stata descritta in molte specie di uccelli, tra le quali il Canarino (Serinus canaria).
Più frequentemente descritta come fenomeno senile, cioè conseguenza di dismetabolie legate all'anzianità, può in alcune linee di uccelli riscontrarsi anche in soggetti molto giovani.
Nel canarino si conoscono delle predisposizioni di razza nello sviluppo della cataratta giovanile, ad esempio nel Crest bred, nel Norwich e negli Arricciati pesanti.
In questi soggetti , già all'età di 2-3 anni, si ha la formazione di una cataratta ipermatura che si evidenzia come un "puntino bianco" al centro dell'orbita.
Questa patologia, pur non causando una cecità completa, riduce fortemente la capacità visiva del soggetto in questione.
Personalmente l'ho ritrovata molto volte nelle razze succitate, ma occasionalmente anche in linee di Canarini da colore.
Quasi sempre si è in presenza di un ceppo particolarmente selezionato e consanguineo e l'allevatore riferirà che sono affetti da questo disturbo sopratutto i figli di uno o due riproduttori.
Questa esperienza fa ritenere che vi possa essere un'origine genetica, ma la vera causa di questa malattia resta un mistero in quanto non ancora studiata.
Sono stati proposti alcuni interventi terapeutici a base di collirio, il più conosciuto a base di Nazolidina (Minhavez®), ma dalla mia personale esperienza non credo esista ancora una terapia medica efficace.
In altre specie infatti, la cataratta viene trattata chirurgicamente attraverso la facoemulsificazione. Questa tecnica permette di introdurre nell'occhio un piccolo strumento che attraverso l'uso di ultrasuoni sbriciola il cristallino malato, che verrà poi completamente aspirato. Alla fine dell'intervento può essere messa una nuova lente o si può lasciare che sia l'organismo a crearne una nuova.
Ho cercato di affrontare in questi termini la questione con dei Colleghi Veterinari specialisti in oftalmologia, ma sembrano non esserci ad oggi a disposizione degli strumenti abbastanza piccoli per operare l'occhio del Canarino.
Per ora non resta quindi che eliminare dalla riproduzione questi soggetti nell'ipotesi che la Cataratta sia ereditabile e sperare che in futuro escano delle apparecchiature adatte alla cura oftalmologica dei nostri piccoli amici.
Per i soggetti affetti da cataratta si consiglia di alloggiarli da soli in piccole gabbie dove sia agevole raggiungere sia il cibo sia l'acqua. I posatoi ed i beverini non devono mai essere cambiati di posto in modo che l'animale li trovi aiutato dalla memoria anche quando perderà la nitidezza della visione.
 
Ottimo articolo Lorenzo che aiuta a capire meglio il discorso anche se non ci sono soluzioni, a me e' capitato da quando ho i richiami in tre soggetti a distanza di anni l'un dall'altro, due tb e ts e la cosa che mi ha colpito di piu' pero' la posizione della gabbia del richiamo affetto era sempre nello stesso punto vicino alla presa della corrente elettrica e dove ho posizionato il timer beretti, non c'entrera' nulla pero' continuo a chiedermi perche' sempre li .
 
Scusa se insisto Lorenzo,ma come mai una cesena di 5anni apperentemente con catarrata ad entrambi gli occhi,l'anno scorso l'ho chiusata da sola x paura non mangiasse, quest'anno ho deciso di mettera in voliera con le altre. Ebbene vola e mangia come tutte.Quale spiegazione si può dare?
 
Scusa se insisto Lorenzo,ma come mai una cesena di 5anni apperentemente con catarrata ad entrambi gli occhi,l'anno scorso l'ho chiusata da sola x paura non mangiasse, quest'anno ho deciso di mettera in voliera con le altre. Ebbene vola e mangia come tutte.Quale spiegazione si può dare?

non lo so', probabilmente perche' la cataratta non provoca una cecita' totale, ma qualcosa vedano lo stesso, magari piu' buio e ombra ma qualcosa vedano, puo' darsi che in voliera abbia imparato a saguire le altre e si adatta, forse se l' avessi messa in una voliera che non conosceva e da sola, non sarebbe sopravvissuta a meno che non avesse trovato la mangiatoia da sola, ma e' un ipotesi.......
 
Se facciamo caso alla postura degli uccelli con cataratta si capisce benissimo che ci vedono meno o addirittura non ci vedono. La pulizia è la prima che scarterei subito in quanto nonostante abbia la stanza leggermente umida la pulisco ogni giorno eccetto il pavimento della voliera che lo pulisco una volta alla settimana.
Per la cataratta secondo me, come già detto più volte in altri post, ci vorebbe uno studio da parte dei ricercatori veterinari, ma come si evince dall'articolo di Lorenzo,per ora non cè il giusto interesse.
 
quest'anno ne ho uno anch'io..un ts del2009....è il quinto caso aso in 40 anni di stabulazione...il primo caso lo ebbi 28 29 anni fa un ts ad un occhio...non davo luce...davo RDS sbriciolato...ma dopo un anno e mezzo è svanita da sola...glia altri casi : dopo qualche anno un tb vecchio allevato che peggiorò....
su questi ultimi 3 casi con foto..: una ce entrambe gli occhi prima uno poi l'altro di oltre 8anni nel 2007(sempre RDS pellet)...il miglior ts di 13 anni nel 2010 come la ce...(sempre RDS pellet)..oggi quello sopra citato..accenna un occhio con piccola opacizzazione..mescolavo nico/RDS da inizio ottobre..a gennaio proseguito con RDS
in questi ultimi 3 casi mi ricordo perfettamente chsi è manifestata sempre durante fine la muta...
(non mi posso lamentare..ma mi scoccia perchè sono sempre i migliori) .anche un amico quast'anno un ts anche lui durante la muta..però il suo è vecchio..
per tordocc: come dice maurizio è complicato stilare banca dati di variabili..però non è impossibile..secondo me ci vuole qualcuno che si impegni seriamente e si tenga in contatto spesso anche con + di un veterinario perchè ognuno deve riportare tutte le versioni..e questo secondo me è pesantino da svolgere..ma non impossibile..
io è già da un mese che stò raccogliendo in formazioni sui vari mangimi ...e vi dico che non sempre ti rispondono esaustivamente..inoltre quando tiri fuori
la cataratta...diventa diffidente..allora ti promette che ti farà sapere .....aspetta e spera....quasi sicuramente non approderò a nulla se non a crearmi confusione...
ciao
 
In trentanni di stabulazione personalmente i problemi di cataratta li ho avuti con i bottacci, sasselli e ce per adesso un solo caso (sassello di 3 anni) sempre usato rds, il mio sospetto di questo guaio credo che sia dovuto alla luce...tutti i richiami erano quelli più nascosti alla luce
 
io è già da un mese che stò raccogliendo in formazioni sui vari mangimi ...e vi dico che non sempre ti rispondono esaustivamente..inoltre quando tiri fuori
la cataratta...diventa diffidente..allora ti promette che ti farà sapere .....aspetta e spera....quasi sicuramente non approderò a nulla se non a crearmi confusione...

Non fa nulla Rinaldo, tentare non nuoce, credo che tutti insieme si possa cmq arrivare a capire cio' che e' meglio o peggio per i ns richiami per tutto quello che serve a loro in tutti i sensi, secondo me quello che hai scritto puo' essere un buon punto di partenza...........ci si deve organizzare un attimo ma si puo' fare....ciao
 
Ho sentito alcuni "anziani" capannisti e in un primo momento sono stati restii nel dire o confermare che anche a loro capitavano di questi problemi. Ebbene tutti quelli intervistati hanno ammesso i fatti di cui sopra, ne più ne meno di quello che capita a noi adesso. (Chi prima un occhio, poi l'altro, un occhio rosso e altri "danni" agli occhi e anche loro non si capacitavano dei fatti.) Quando si parla di mangimi, gli "anziani" dicono che "allora" li facevano loro con farine varie per cui rispetto a noi escludono la "forza" del mangime stesso. Concludendo in poche parole, sarebbe bello che ci mettesse mano un veterinario con la "passione" per risolvere anche in parte questo problema.
 
La cosa interessante sarebbe quella di poter verificare se anche in natura gli uccelli possono manifestare (ed eventualmente con che incidenza) sintomi come catarrata o cecità...ma purtroppo penso che questa comparazione sia se non impossibile almeno di difficile attuazione. La prima cosa che mi viene in mente sarebbe quella di verificare se le strutture di inanellamento per scopi scientifici tengono una registrazione anche dello stato di salute dei soggetti catturati...
 
La cosa interessante sarebbe quella di poter verificare se anche in natura gli uccelli possono manifestare (ed eventualmente con che incidenza) sintomi come catarrata o cecità...ma purtroppo penso che questa comparazione sia se non impossibile almeno di difficile attuazione. La prima cosa che mi viene in mente sarebbe quella di verificare se le strutture di inanellamento per scopi scientifici tengono una registrazione anche dello stato di salute dei soggetti catturati...

penso che in natura appena un uccello manifesta un minimo problema di salute, scatta subito la selezione e lo sistemano i predatori o la fame........
 
La cosa interessante sarebbe quella di poter verificare se anche in natura gli uccelli possono manifestare (ed eventualmente con che incidenza) sintomi come catarrata o cecità...ma purtroppo penso che questa comparazione sia se non impossibile almeno di difficile attuazione. La prima cosa che mi viene in mente sarebbe quella di verificare se le strutture di inanellamento per scopi scientifici tengono una registrazione anche dello stato di salute dei soggetti catturati...

Per chiedere ai vari centri in funzione a scopo scientifico si puo' fare, mandando magari una semplice mail e si vede cosa rispondono, oppure magari se qualcuno conosce direttamente i gestori delle strutture meglio ancora..........si chiede direttamente.
 
La cosa interessante sarebbe quella di poter verificare se anche in natura gli uccelli possono manifestare (ed eventualmente con che incidenza) sintomi come catarrata o cecità...ma purtroppo penso che questa comparazione sia se non impossibile almeno di difficile attuazione. La prima cosa che mi viene in mente sarebbe quella di verificare se le strutture di inanellamento per scopi scientifici tengono una registrazione anche dello stato di salute dei soggetti catturati...

esatto e semplicemente se e con che frequenza passano questi soggetti sotto le loro mani,poi condivido anche io il fatto in qualche modo la natura fa il suo sporco dovere quando tali problematiche si presentano,comunque sarebbe interessante
 
La cosa interessante sarebbe quella di poter verificare se anche in natura gli uccelli possono manifestare (ed eventualmente con che incidenza) sintomi come catarrata o cecità...ma purtroppo penso che questa comparazione sia se non impossibile almeno di difficile attuazione. La prima cosa che mi viene in mente sarebbe quella di verificare se le strutture di inanellamento per scopi scientifici tengono una registrazione anche dello stato di salute dei soggetti catturati...
Quando venne Pezzotti da noi, gli fu posta la domanda sulle cause di questo problema ed a parte non avere una risposta definitiva, disse che anche alcuni soggetti di cattura erano stati trovati con la classica pallina bianca.
 
voci che già sentii anchio sia da amici che roccolatori.....aq uest'ultimi è capitato anche a loro di prendere un soggetto già con la pallina sull'occhio...
rimane cmq (un leive dubbio se sia effettivamente cataratta)...potrebbe essere anche una lesione..
ciao
 
per la mia esperienza dico questo,i rari casi di merli o sasselli erano soggetti vecchi di tanti anni mentre ho avuto anche quattro casi in un anno di tordi anche giovani con cataratta, in maggior parte allevati, da 2 anni ho cambiato mangime e mi sono messo di impegno serio con la pulizia della stanza ed ho anche messo una lampadina con meno watt, e devo dire che fino adesso non ho avuto più casi.
 
HO provato ad inviare una mail a tre quattro osservatori ornitologici a scopo scientifico appartenenti al centro inanellamento italiano , un paio al nord, un paio al centro e uno al sud, chiedendo loro se non gli era mai capitato di catturare volatili con problemi agli occhi, la risposta inviatami dal gent.ssimo sig Giuseppe La Gioia, ornitologo, che ringrazio e' questa:

Carissimo
non è infrequente catturare un uccello con un occhio cieco, ma non so dare una percentuale precisa. Tali esemplari non sembrano essere particolarmente menomati nella vita selvatica.
Cordialmente

Giuseppe La Gioia

Certo i problemi inerenti alla discussione di questa stanza non sono risolti, pero' almeno la risposta c'e'.
 

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