Argomento interessante quanto moooolto vario.
Dipende dai luoghi.... Cibo e acqua sono gli, attrattivi....
Domani cercherò di indicare come mi regolo io..
Premetto che per me la caccia al cinghiale all' aspetto è di gran lunga la più bella e complicata metodologia con cui si può far nostro il suide.
Richiede grande conoscenza delle abitudini della preda e.....non è assolutamente detto che basti.
Il cinghiale è animale notturno, al buio si sente più sicuro, in selezione, quindi con orario limitato ad un' ora dopo il tramonto e un' ora prima dell' alba, ci sono periodi in cui l' unico modo per intercettarlo è aspettarlo vicino alle lestre, mentre in altri periodi, sono molto redditizi i coltivi magari con vicino acqua.
Il periodo migliore è la tarda primavera/ estate quando le giornate lunghe (e soprattutto le notti corte) obbligano il suide ad iniziare la ricerca del cibo quando ancora c ' è un pò di luce. Si sente sicuro in quanto erbe alte e vegetazione rigogliosa gli permettono di nascondersi facilmente.
Il mangiare non gli manca certo e anzi può scegliere in base alla maturazione e "per comodità" (da privilegiare campi coltivati vicino all' acqua e alle fitte rimesse).
Nel periodo invernale (in autunno io mai fatto aspetti) le cose cambiano tantissimo.
Il cibo scarseggia ma le notti lunghe danno il tempo per la ricerca e gli danno sicurezza.
Per la selezione, viste le limitazioni di orario, è il periodo peggiore mentre dove concesso foraggiare e non ci sono vincoli di orario le possibilità di far caccia sono comunque buone.
In selezione paga aspettare qualche ritardatario la mattina al rientro, vicino alle rimesse, scegliendo appostamenti che consentano di sorvegliare "trottoi" nello sporco, tra spine e rovi, ottimi gli slarghi nel mezzo al bosco, "biancane", campi abbandonati da tempo dove la vegetazione stà riprendendo il sopravvento........vedere un cinghiale in un campo a febbraio marzo è cosa molto rara.