Armi caccia: Le proposte del giudice Edoardo Mori

Potrebbe essere una buona base per poter fare una nuova legge che definisce per sempre tali armi.....altrimenti staremo sempre con l'ansia che potremmo essere denunciati per qualcosa che non è chiaro. E' solo una mia opinione.
Saluti.
 
Mi piacerebbe sapere come sia possibile rendere non tarabile un ottica oltre i 300 mt ?
forse un congegno elettronico che, una volta individuato un selvatico oltre i 300 mt, attivi l autodistruzione ...
fino a non molti anni fa tutti sparavano semplicemente compensando ad occhio sull animale. Forse è' il caso di parlare di cultura venatoria e non inventare nuove norme.
per tutto il resto sono d'accordo con il giudice Mori ..... che è un grande !
 

Alberto 69

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Giovedì 12 Giugno 2014

"Pare che le recenti norme sciagurate sui caricatori siano stata scritte perché al ministero si voleva vietare l’uso venatorio di armi semiautomatiche di tipo militare; ottimo proposito che purtroppo è stato messo nero su bianco da chi non sapeva di che cosa stava scrivendo". Lo dice il Dr. Edoardo Mori, ex Giudice al Tribunale di Bolzano ed esperto in diritto delle armi e della caccia.

"Il problema di queste armi - spiega - è nato quando il legislatore, nel 1977, ha pensato di definire quali armi da caccia le armi lunghe superiori al calibro 22, senza tener conto della loro corrispondenza alle regole dell’arte. Questo errore ha comportato che la norma sul numero delle armi in collezione, che autorizza la detenzione fuori collezione di un numero illimitato di armi da caccia, consentisse a chiunque di detenere un numero illimitato di armi lunghe che nulla hanno a che vedere con la caccia. Non mi si dica che sia una cosa logica che il povero tiratore sportivo che ha sette armi sportive lunghe o corte in cal. 22 o ad aria compressa ne debba mettere alcune in collezione con stanza blindata, allarme e divieto di usarle, mentre il suo vicino può mettere assieme decine di fucili semiautomatici tipo Kalashnikov o AR15, così come se fossero doppiette del nonno".

A tal proposito, secondo Mori, una buona riforma sul tema dovrebbe: dichiarare armi sportive tutte le armi lunghe ad aria compressa o da fuoco a percussione anulare (sarà necessario portare ad almeno 10 il numero delle armi sportive fuori collezione); definire l’arma da caccia come un’arma lunga imbracciabile con canna non inferiore a 45 mm e lunghezza totale non inferiore a 80 cm, munita di eventuale freno di bocca, di alzo ed esclusivamente di congegni ottici di mira (cannocchiale anche con eventuale telemetro, punto rosso) non tarabili per tiro superiore a 300 metri; stabilire che non sono armi da caccia i fucili semiautomatici in versione demilitarizzata o civile di armi automatiche; chiarire ciò che è già chiaro e cioè che le armi in collezione possono essere trasportate ed usate in poligoni.



L'articolo completo :arrow: Una proposta: nuove regole per le armi da caccia a canna rigata
 
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