Veneto: Incidenti provocati da cinghiali, si al risarcimento

Alberto 69

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Giugliano in Campania (NA)
Incidenti sui Colli provocati dai cinghiali, sì al risarcimento dei danni
Una legge approvata dal Consiglio veneto autorizza la Regione a stipulare apposite polizze.
Sì all’abbattimento delle specie selvatichei cinghiali nei Parchi

PADOVA. I danni provocati dai cinghiali nell’area del Parco dei Colli Euganei non saranno più un problema. Almeno nelle intenzioni del Consiglio regionale, che ha approvato a larghissima maggioranza (46 “sì” e un’astensione) la legge che finanzia un fondo per il risarcimento dei danni causati dalla fauna selvatica.
Il testo, presentato dal consigliere Stefano Peraro (Udc) e sottoscritto da Stefano Valdegamberi, Raffaele Grazia, Paolo Tosato e Gianpiero Possamai, definisce i meccanismi di risarcimento dei danni alle produzioni agricole e zootecniche causati dalla presenza di animali selvatici e per la riduzione del loro numero nelle zone in cui è preclusa l’attività venatoria, nonché il risarcimento dei danni alle persone e agli automezzi lungo l’intera rete stradale regionale.
Un problema presente in tutta la regione e in particolare nelle aree dei parchi naturali dei Colli Euganei e della Lessinia per quanto riguarda i cinghiali, mentre nelle aree protette e nella montagna veneta concerne soprattutto gli ungulati. Il testo, che prevede una copertura finanziaria di 200 mila euro, stabilisce la creazione di un fondo per concorrere alla prevenzione e al risarcimento dei danni causati dalla fauna selvatica.
Tra i danni risarcibili quelli alle produzioni agricole o zootecniche e ad opere approntate e funzionali alla produzione agricola e zootecnica; saranno risarcibili anche i danni causati a persone e veicoli dall’impatto con animali selvatici che attraversano le strade. A questo proposito è prevista una specifica polizza assicurativa regionale per concorrere al risarcimento.
La norma prevede anche il contenimento della popolazione di specie selvatiche, la possibilità di avvalersi dei cacciatori residenti nei relativi ambiti territoriali, adeguatamente formati anche sulla scorta delle linee guida definite dall’Istituto nazionale per la fauna selvatica per questo tipo di abbattimento selettivo.
«Con questo provvedimento», sostiene Peraro, «abbiamo raggiunto un triplice risultato. Per la prima volta è prevista la possibilità di ristoro per i danni provocati dalla presenza di fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche e agli automezzi attraverso l’istituzione di un apposito fondo in capo alla Giunta regionale. Si ristabilisce così una equità nei confronti dei produttori agricoli che vedono molto spesso le loro importanti produzioni di qualità devastate dalla presenza dei cinghiali».
La dotazione finanziaria non è molto “robusta”, ma è «una prima risposta, che potrà negli anni essere adeguatamente rifinanziata in occasione del bilancio», è convinto Peraro. «Inoltre viene prevista per l’ente Gestore, nel nostro caso il Parco Colli, la possibilità di attivare, oltre ai metodi selettivi per il controllo della specie, speciali piani di abbattimento, utilizzando in modo responsabile anche i cacciatori residenti nella zona adeguatamente formati. Adesso non bisogna perdere altro tempo e usare in modo equilibrato le possibilità previste dalla legge».
 
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