"Lede la vita privata": il giudice boccia il redditometro

Tu converrai che non può essere un giudice, magari pure monocratico, a stabilire le regole entro le quali i cittadini di uno Stato possono agire. Un giudice condanna una condotta umana contraria alla legge. Non può stabilire, ad esempio, il diritto all'eutanasia o ai matrimoni gay e neppure sugli strumenti che uno Stato di diritto utilizza per reprimere condotte antigiuridiche, anche quelle relative all'evasione fiscale. Questa è una prerogativa dello Stato che rappresenta il popolo e sarà lo stesso popolo a non eleggere i propri rappresentanti qualora lo ritenesse necessario. Noi siamo abituati a vedere la pagliuzza e non la trave. Il redditometro è una grande cazzata e fumo propagandistico. Ci sono altri sistemi per accertare la ricchezza di una persona e che la gente non conosce. E neppure quel giudice è andato a verificare per capire come come lo Stato utilizza per la lotta all'evasione, alle mafie ed alle corruzioni.Con i mezzi che ci sono oggi a disposizione, puoi documentare la quotidianità di un individuo da quando si alza a quando ritorna a dormire. E comunque il redditometro è uno strumento, sì invasivo, ma relativamente innocuo per le persone oneste.



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Enzo ti ho detto che hai ragione, anch'io so che un giudice non può cambiare una legge dello stato, ma può giudicare se un cittadino ha ragione o meno nei confronti dello stato. Infatti, quante cause ha perso lo Stato, d'avanti ai suoi sudditi!
Certamente questa sentenza, sarà causa di concatenazioni a raffica...lo Stato dovrà pur rispondere!
 

Rudi4x4

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"Il redditometro lede la privacy". Dopo le polemiche sul nuovo sistema anti-evasione, a dirlo non è un politico. E' un giudice. La sentenza è un precedente che potrebbe portare a una valanga di ricorsi. L'ha pronunciata un magistrato della sezione di Pozzuoli del tribunale di Napoli, accogliendo il ricorso di un pensionato.
Il contribuente campano ha sostenuto che attraverso il monitoraggio delle spese si possono conoscere anche gli aspetti più privati della vita del singolo cittadino, incluse le spese per cure mediche. E il redditometro finirebbe per passare al setaccio anche le spese per soggetti diversi dal contribuente. Il giudice Antonio Lepre ha ritenuto fondate le proteste e dato ragine al pensionato.
Nel dispositivo della sentenza, il magistrato ha sottolineato che "non c'è alcuna differenziazione tra 'cluster' di 'contribuenti" mentre il redditometro "autonomamente opera una differenziazione di tipologie familiari suddivise per cinque aree geografiche". In sostanza le distinzioni operate dal redditometro sarebbero del tutto arbitrarie. L'invasività dello strumento anti-evasione sarebbe tale, scrive Lepre, da privare il cittadino "del diritto ad avere una vita privata" e di essere "libero nelle proprie determinazioni senza dover essere dover essere sottoposto all'invadenza del potere esecutivo e senza dover dare spiegazioni dell'utilizzo della propria autonomia e senza dover subire intrusioni anche su aspetti delicatissimi della vita privata".
Non solo, secondo il magistrato il redditometro accomuna "situazione territoriali differenti in quanto altro è la grande metropoli altro è il piccolo centro e altro ancora è vivere in questo o quel quartiere". Ad esempio all'interno "della medesima Regione e, anzi, della medesima Provincia vi sono fortissime oscillazioni del costo concreto della vita, così come altrettanto forti oscillazioni vi possono essere all'interno di un'area metropolitana". In questo modo vengono penalizzati i contribuenti delle aree puiù disagiate, che "perderanno anche, per così dire, il vantaggio di poter usufruire di un costo della vita inferiore in quanto gli sarà imputato in ogni caso il valore medio Istat delle spese".
(Affaritaliani.it)
 
Non gioiamo per le esternazioni di un giudice, che ha trovato l'occasione di porsi sulla ribalta. Ancora una volta e' la giurisdizione che affossa la legislazione. E tutto il popolo, che di sovrano non ha più nulla, a battere le mani come se fosse una vittoria. Quando, invece, il giudice, sostituendosi sempre alla volontà del legislatore, assolve lo stupratore perché la ragazza portava i jeans, tutti addosso. E questo, e' un solo caso, ma se ne potrebbero indicarne tanti, specialmente sulla materia che attiene l'attività venatoria. Quindi, una legge va sostituta con un'altra legge, o dichiarare l'illegittimità costituzionale, da parte del potere giudiziario. Non ci può stare che con una sentenza, possa essere abrogata e/o modificata una legge.
 
Non gioiamo per le esternazioni di un giudice, che ha trovato l'occasione di porsi sulla ribalta. Ancora una volta e' la giurisdizione che affossa la legislazione. E tutto il popolo, che di sovrano non ha più nulla, a battere le mani come se fosse una vittoria. Quando, invece, il giudice, sostituendosi sempre alla volontà del legislatore, assolve lo stupratore perché la ragazza portava i jeans, tutti addosso. E questo, e' un solo caso, ma se ne potrebbero indicarne tanti, specialmente sulla materia che attiene l'attività venatoria. Quindi, una legge va sostituta con un'altra legge, o dichiarare l'illegittimità costituzionale, da parte del potere giudiziario. Non ci può stare che con una sentenza, possa essere abrogata e/o modificata una legge.


Perfettamente d'accordo con te...ma fin quando non ci sarà una riforma seria della giustizia (per me la madre di tutte le riforme) assisteremo continuamente a delle invasioni di campo...ciò non toglie la critica sul redditometro che capovolge l'onere della prova...degno solo in uno stato di polizia, in questo caso tributaria.
 
Sono d'accordo con te Enzo, non si può capovolgere l'onere della prova. Viceversa non concordo sulla privacy violata, perchè se il fisco deve fare accertamenti violerà sempre, entro certi limiti, la privacy altrimenti non potrebbe accertare un bel nulla.
 
Non gioiamo per le esternazioni di un giudice, che ha trovato l'occasione di porsi sulla ribalta. Ancora una volta e' la giurisdizione che affossa la legislazione. E tutto il popolo, che di sovrano non ha più nulla, a battere le mani come se fosse una vittoria. Quando, invece, il giudice, sostituendosi sempre alla volontà del legislatore, assolve lo stupratore perché la ragazza portava i jeans, tutti addosso. E questo, e' un solo caso, ma se ne potrebbero indicarne tanti, specialmente sulla materia che attiene l'attività venatoria. Quindi, una legge va sostituta con un'altra legge, o dichiarare l'illegittimità costituzionale, da parte del potere giudiziario. Non ci può stare che con una sentenza, possa essere abrogata e/o modificata una legge.



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Hai ragione Enzo, ma devi ammettere che la motivazione è inattaccabile e che comunque, questo giudice, un pulce nell'orecchio lo ha messo. Che sia l'inizio per rivedere questa legge "assurda", procacciatrice di "illeciti" guadagni per il fisco? Se continuerà così, senza nessuna protesta valida, andrà a finire che ti imporranno cosa comprare al supermercato, in base alle tue entrate. Cosa "devi" mangiare, come ti "devi" vestire, ecc.....A questo punto...la Cina è vicina!
 
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Hai ragione Enzo, ma devi ammettere che la motivazione è inattaccabile e che comunque, questo giudice, un pulce nell'orecchio lo ha messo. Che sia l'inizio per rivedere questa legge "assurda", procacciatrice di "illeciti" guadagni per il fisco? Se continuerà così, senza nessuna protesta valida, andrà a finire che ti imporranno cosa comprare al supermercato, in base alle tue entrate. Cosa "devi" mangiare, come ti "devi" vestire, ecc.....A questo punto...la Cina è vicina!
Tu converrai che non può essere un giudice, magari pure monocratico, a stabilire le regole entro le quali i cittadini di uno Stato possono agire. Un giudice condanna una condotta umana contraria alla legge. Non può stabilire, ad esempio, il diritto all'eutanasia o ai matrimoni gay e neppure sugli strumenti che uno Stato di diritto utilizza per reprimere condotte antigiuridiche, anche quelle relative all'evasione fiscale. Questa è una prerogativa dello Stato che rappresenta il popolo e sarà lo stesso popolo a non eleggere i propri rappresentanti qualora lo ritenesse necessario. Noi siamo abituati a vedere la pagliuzza e non la trave. Il redditometro è una grande cazzata e fumo propagandistico. Ci sono altri sistemi per accertare la ricchezza di una persona e che la gente non conosce. E neppure quel giudice è andato a verificare per capire come come lo Stato utilizza per la lotta all'evasione, alle mafie ed alle corruzioni.Con i mezzi che ci sono oggi a disposizione, puoi documentare la quotidianità di un individuo da quando si alza a quando ritorna a dormire. E comunque il redditometro è uno strumento, sì invasivo, ma relativamente innocuo per le persone oneste.
 
fin che si trattava delle aziende è ammissibile onde evitare evasioni fiscali è giusto che si debba essere congrui e coerenti .(.anche se per le azienda stesse è un costo aggiuntivo ,che poi si diluisce sui prodotti venduti al dettaglio per cui sui cittadini )
Ma per quanto riguarda coloro che non hanno partita IVA ,dipendenti,casalinghe pensionati ... il redditometro è un vero e proprio abuso da parte dello stato ...
sono io cittadino che dovrei avere il diritto di sapere, dove finiscono i soldi (miei) che tu stato gestisci e in molti casi sperperi a piene mani..
col redditometro, lo stato mi dice che la mia dichiarazione dei redditi non va bene ..e sono io privato cittadino che devo caricarmi anche degli oneri per dimostrare che sbagliano ..sicuramente se ci sara un ricorso servono commercialista o consulente fiscale ed avvocatoche pago io ..attualmente ,le cause tributarie durano in media 15 mesi dopo con tt i casi che si creeranno.... si allunghera sicuramente ...per bene che vada restera l'avvocato da pagare ..
da privato cittadino avro pur il diritto di gestire la mia piccola economia (dopo che mi hanno tolto tutto quanto potevano dalla busta paga )..
invece sarò obbligato a pagare anche le zoccole [hearts.gif] col bancomat perche non posso avere piu di 100€ in tasca....
mancano solo i sensori nella tazza del water e il contatore dell'aria respirata collegati con l'ufficio delle entrate...
 
fin che si trattava delle aziende è ammissibile onde evitare evasioni fiscali è giusto che si debba essere congrui e coerenti .(.anche se per le azienda stesse è un costo aggiuntivo ,che poi si diluisce sui prodotti venduti al dettaglio per cui sui cittadini )
Ma per quanto riguarda coloro che non hanno partita IVA ,dipendenti,casalinghe pensionati ... il redditometro è un vero e proprio abuso da parte dello stato ...
sono io cittadino che dovrei avere il diritto di sapere, dove finiscono i soldi (miei) che tu stato gestisci e in molti casi sperperi a piene mani..
col redditometro, lo stato mi dice che la mia dichiarazione dei redditi non va bene ..e sono io privato cittadino che devo caricarmi anche degli oneri per dimostrare che sbagliano ..sicuramente se ci sara un ricorso servono commercialista o consulente fiscale ed avvocatoche pago io ..attualmente ,le cause tributarie durano in media 15 mesi dopo con tt i casi che si creeranno.... si allunghera sicuramente ...per bene che vada restera l'avvocato da pagare ..
da privato cittadino avro pur il diritto di gestire la mia piccola economia (dopo che mi hanno tolto tutto quanto potevano dalla busta paga )..
invece sarò obbligato a pagare anche le zoccole [hearts.gif] col bancomat perche non posso avere piu di 100€ in tasca....
mancano solo i sensori nella tazza del water e il contatore dell'aria respirata collegati con l'ufficio delle entrate...
bravo la penso allo stesso modo.
 
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