Eccellente competenza. In effetti non avevo affatto valutato il problema pressione lungo la canna. Del resto, ricordo che da ragazzino, i miei quando caricavano le "mezze" cartucce il bossolo di cartone lo tagliavano. Quei segreti sono andati persi ahimé e comunque si trattava di dosaggi con polveri, borraggi e inneschi dell'epoca, ma il criterio balistico (che nasceva dall'esperienza e dalla pratica) ancora regge e ha un perché. Grazie Scotti.Lasciando invariato il bossolo, quindi non vivacizzando la combustione, ottieni una cartuccia che raggiunge al massimo 200/250 bar di pressione.
Probabilmente la velocità sarebbe sufficiente per abbattere un tordo o un merlo entro i 10 metri, ma il pericolo è che l'accensione venga falsata dalla poca massa di piombo anteriore (quindi poco intasamento) e lo sviluppo pressorio nella sua punta massima avvenga (quasi certamente) al di fuori della camera di combustione (cioè al di fuori della parte appositamente testata per le pressioni massime). Quindi in un punto in cui non sono previste pressione elevate (lungo la canna).
Proprio per evitare questi problemi si deve vivacizzare la combustione con i metodi che ho spiegato nei precedenti post. Uno dei quali è proprio la riduzione dell'altezza del bossolo.
Solo una cosa, premesso che il metodo che hai indicato è efficace e non ho dubbi in proposito, se ammettiamo che in una cartuccia come quella da me erroneamente ipotizzata con uno sviluppo pressorio di 200 o 250 bar, potrebbero esserci canne che non resisterebbero a questa pressione o tu ammetti che lungo le canne lo sviluppo pressorio potrebbe incrementarsi? E' giusto una curiosità.