Guardiamo la parte positiva:
Di Pietro, Fini, Cesa, Ferrero… Ecco i trombati delle elezioni
Martedì, 26 febbraio 2013 - 09:06:00
Le elezioni Politiche sanciscono, oltre a una conclamata ingovernabilità, delle esclusioni eccellenti: tra i big restano fuori dal Parlamento Gianfranco Fini, Antonio, Ingroia, Antonio Di Pietro, Giovanni Favia, Angelo Bonelli, Oliviero Diliberto, Paolo Ferrero, Oscar Giannino, Marco Pannella, Emma Bonino, Francesco Storace. Salvo sorprese dagli italiani all'estero non ci saranno parlamentari di Fli, Rivoluzione Civile, Idv, Prc, Pdci, Radicali, La Destra, Forza Nuova, Casa Pound, Ms-Ft, Fare per fermare il declino. Fratelli d'Italia avrà deputati ma non senatori. La lista Crocetta e il Grande Sud avranno un senatore ciascuno.
Ma tra i partiti è l’Udc quella ha subito i maggiori tagli di parlamentari visto che la sua percentuale non va oltre u misero 1,77%. Non torneranno in Parlamento Paola Binetti, Lorenzo Cesa, Rocco Buttiglione, l’ex ministro dell’agricoltura Mario Catania, Giuseppe De Mita, Ferdinando Adornato, Marco Calgaro. Poche possibilità anche per Mauro Libè, da sempre uomo di punta del partito. Al Senato lo scudocrociato non riuscirà ad eleggere nemmeno Roberto Rao, pupillo di Casini.
Il voto ha praticamente dissolto Futuro e Libertà: non entrerà a Montecitorio Italo Bocchino vicepresidente del partito. Nessuno spazio neanche per Roberto Menia. Colpisce anche l’esclusione di Giulia Bongiorno: per lei una doppia batosta, vista la sconfitta alle Regionali del Lazio. Fuori anche l’ex viceministro Mario Baldassarri, vicino a Monti, e uomini legatissimi a Fini come Giuseppe Consolo e Alessandro Ruben. L’unico finiano a ottenere un seggio a palazzo Madama è Benedetto Della Vedova.
Anche il giornalista e spin doctor di Monti, Mario Sechi, rimane fuori dal Senato visto che in Sardegna la lista Monti non superato la sogli di sbarramento dell'8%
Guido Crosetto, capolista in tutte le circoscrizioni del Senato per Fratelli d’Italia, rischia di rimanere fuori da Palazzo Madama. Fuori salvo sorprese Giuseppe Cossiga, anche se per un soffio. Escluso pure l’ex governatore siciliano Raffaele Lombardo, che aveva scelto una nuova alleanza con Berlusconi dopo anni di feroce conflitto. Doccia gelata, infine, per Michele Samorì, a capo del Mir