Mi raccontate la prima volta che qualcuno (padre,nonno,ecc..)vi ha portato a caccia

Re: Mi raccontate la prima volta che qualcuno (padre,nonno,ecc..)vi ha portato a cacc

rammentare la prima cacciata non mi va' mi sa' tanto di amarcord e rimpianto per quello che c'era e ora non c'e' piu'.

albe, volti , ombre , fruscio d'ali son ben scolpiti nella mia memoria che vola sulle ali sibilanti di un germano che sicuramente mi verra' incontro la prossima volta................... e sara' la piu' bella senza rimpianti , sospiri , ansie di un bambino che aspettava
il trillo della sveglia . Ed era l'alba della caccia
 
Re: Mi raccontate la prima volta che qualcuno (padre,nonno,ecc..)vi ha portato a cacc

come molti di noi che hanno superato i 50 non ricordo la mia prima giornata di caccia con mio padre, ho una miriade di episodi stampati nel cuore, dico nel cuore perchè mio padre ora non c'è più, albe, tramonti, padelle, tiri impossibili, risate, silenzi interminabili e quei panini con l'uovo sodo e maionese che solo lui faceva così buoni e la prima giornata di caccia con nicola mio figlio e mio padre insieme, ma questa è un'altra storia................in bocca al cocker!!!!!!!!!!!
 
anche io nn dormivo di notte per l'ansia di andare a caccia , mi ricordo la prima fucilata fatta a un fringuello , ancora ora la notte prima di andare a caccia si dorme si , ma un sonno leggero e poco ....
 
Re: Mi raccontate la prima volta che qualcuno (padre,nonno,ecc..)vi ha portato a cacc

Mentre leggevo i vostri post mi s'inumidivano gli occhi. Troppi ricordi di quand'ero giovane con la passione innata per la caccia. Anche mio padre era un cacciatore, ma la maggior parte delle volte non mi portava con se poichè con la solita manfrina mi ripeteva che dovevo studiare e dare ottimi risultati. Quanti pianti a letto quando sentivo che partiva senza avermi chiamato e pensare che non avevo chiuso occhio solo sperando nella sua clemenza!! L'unica mia felicità era quella del suo ritorno per badare ai cani e pulirgli il fucile. Poi un giorno conobbi il falegname di casa (un tempo i mobili si costruivano su misura ed in casa) e quest'ultimo mi dette la possibilità di accompagnarlo alla domenica alla caccia di allodole. E' stato il mio maestro indiscusso di caccia ed anche di vita. Quando ottenni la mia prima licenza a 16 anni, lui mi lasciò per una malattia e da allora ... spesso lo ricordo nelle mie preghiere.

Fabris?????
 
Re: Mi raccontate la prima volta che qualcuno (padre,nonno,ecc..)vi ha portato a cacc

Sin da piccolo dormivo in stanza con mio zio Franco,fratello di mia madre scapolo che era cacciatore,aveva ereditato la passione dal padre,nonno Luigi, morto nel '51 e che ricordo davanti alla porta di una stanza come in un sogno (avevo 4 anni!).E allora vedevo fucili,cartucce,tordi d'inverno e tortore a primavera.Credo che la prima volta che sono andato a caccia con lo zio sia stato a 10 anni un pomeriggio al rientro ai tordi sotto la collina che sovrasta il mio paese natio: Fasano di Puglia.Lo zio sparava con un semiautomatico Breda e quel pomeriggio i tordi non ne volevano sapere di cadere.Ad un tratto uno viene stracciato al secondo colpo.Affannosa ricerca della cartuccia sparata e quando la trovo: Fulgor!! Nella borsa di cartucce ce ne erano di tutti i tipi e riuscii a trovare una decina di Fulgor con le quali lo zio prese altri 4 tordi.Quando andava di mattina lui mi portava con se solo se mi svegliavo (naturalmente frequentando la scuola media potevo andare la domenica ed i giorni festivi).Ma io ero sempre sveglio prima di lui.La scena era più o meno questa: suonava la sveglia e lo zio accendeva la luce del comodino e si attardava qualche altro minuto a letto;dopo un pò si addormentava ed allora io lo svegliavo.Dopo alcuni minuti stessa scena.Quando finalmente metteva un piede in terra io in 3 minuti ero già pronto e vestito.Ho fatto il cane nel '57 e nel '58.L'estate del '59 lo zio acquistò un fucile Beretta cal.28 ad un colpo.Lui disse che gli serviva per sparare i piccoli uccelli d'estate, in realtà perchè voleva farmi sparare, e infatti la prima volta che sono andato con quel fucile è stato ad un rientro ai tordi al bosco "Orimini" di Martina Franca.E quel fucile fu per me scuola di tiro perchè,avendo un solo colpo,dovevo mirare bene (ho sempre tirato al volo!).Nella stagione '60-'61 una mattina con il mio 28 ho preso 17 tordi!!! Lo zio mi portava dappertutto tranne che in Calabria,perchè spesso partiva la sera del sabato (quanti pianti mi sono fatto!).Purtroppo una mattina dell'autunno 1961,avevo 14 anni, nella zona di Mesagne mi sorpresero i guardiacaccia e naturalmente mi sequestrarono il fucile.Altri pianti interminabili finchè quel pazzo di mio padre,dopo un paio di mesi,non mi comprò un Beretta S55 cal. 20 (ignoro a chi fu intestato), con il quale ho tirato "di frodo" per poco più di un anno sino al marzo 1963 quando a 16 anni ho preso la mia prima licenza (il prossimo 18 marzo 2013 saranno 50 anni di licenza!!).
Che dire? La caccia mi è entrata nel sangue ed oggi a quasi 66 anni l'entusiasmo è ancora quello di quando ero ragazzino.
Riccardo Turi (17 febbraio 1947)
 
Re: Mi raccontate la prima volta che qualcuno (padre,nonno,ecc..)vi ha portato a cacc

Sentire ancora il cuore in gola, nella speranza che il primo giorno di caccia, sia ancora tuo padre a svegliarti e portarlo al tuo fianco, in silenzio, come facevo quando ero piccolo e in questo silenzio che solo lui conosce fargli capire quanto è stato grande ad insegnarmi questa nobile arte. Grazie a tutti di cuore.
 
Re: Mi raccontate la prima volta che qualcuno (padre,nonno,ecc..)vi ha portato a cacc

La prima volta a caccia fu per me a circa 8 anni a fine agosto ai prispoloni con mio nonno,mi ricordo che mi fece portare la borsina delle cartucce e mi sembrava di essere diventato grande tutto ad un tratto, per arrivare alle feritorie del capanno mi aveva fatto un piedistallo di legno,sul quale saltavo ogni volta che vedevo un uccello.
Da quel giorno ogni stagione mi sento come se avessi ancora otto anni.
 

Giak

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Io mio padre, mi ricordo che quella notte avevo circa 9 anni non ho mai dormito , perche' faceva molto freddo e avevo paura che all'alba sarebbe andato via senza svegliarmi...
 
Io ricordo che , tra il nonno....gli zii....e il mio babbo era molto difficile che rimanessi a casa!!!!!!!
Ma il ricordo,indelebile.....fortissimo.....INDIMENTICABILE è quando mio padre,una sera,prima delle feste Natalizie mi disse.........Paolin........tienti pronto,domani pomeriggio si parte.....CROAZIA.......ISOLA DI PAGO !!!!!!
Ricordo perfettamente che la notte fu completamente insonne....così come il giorno dopo e la sera durante il viaggio.
Notte passata nella casa in riva al mare...vento di bora......puzzo (ma per me molto....molto meglio di Dolce e Gabbana ) di petrolio dalle lampade in uso (unico sistema di illuminazione......parliamo del 1970-72)..fischioni che cantavano a 50 metri dalla mia camera.......chiurli con il loro verso lamentoso....germani,folaghe.....pettegole.....ragazzi,mi commuovo....mi sembra ieri e son passati 40 anni.....
La mattina seguente,sotto una pioggia torrenziale e una bora che faceva suonare le canne della doppietta come fosse un organo del Duomo di Milano, scelgo di andare in lago....da solo.....gli altri tutti a lepri e fagiani.....dicono che al lago ci sarebbero venuti al pomeriggio.
Io avevo pochissima esperienza.....anzi,era la mia PRIMA VOLTA in cui avevo uno schioppo tutto per me ( una doppietta a cani esterni del mio povero nonno materno)...con canne cilindriche da 67 cm,perchè i rimanenti 24 cm,durante la guerra si son.....persi ......(magari in quel periodo si sparava meglio a palla asciutta,con la canna cilindrica)....
[5a]....che ne dite?
Durante la prima grande guerra perse una gamba ....amputata a pezzi....in 3 volte,dovuta a continue cancrene.......durante la seconda guerra oltre a rimanere ferito,da buon partigiano,perde anche un figlio....Romeo......e nel 1957,quando io nacqui,fu per lui come riavere il figlio prematuramente scomparso........un rapporto indelebile nel tempo,quello tra me e mio nonno "GIGIO".....Luigi.....ma riprendiamo il discorso..........
Per la prima volta esco da solo.....due tasche del giubbotto piene di cartucce....stivaloni a coscia del 43 (immaginatevi solo questo.....) e....via per la palude.
Ricordo .......prima fucilata......appena passata l'alba......1 pettegola accartocciata di prima......corro a raccoglierla......parte un germano......sparo....fulminato......non mi passa nemmeno per la mente di ricaricare il fucile e nemmeno di guardare dove metto i piedi......
Una "MOEKA" di quelle che non dimentichi......acqua e fango fino al collo......non importa......fuori!!.....recupero delle due bestie.......ricaricai la doppiettona e ripartii come niente fosse......
Rimasi fino al primo pomeriggio,vagando per la palude,fino a quando terminai tutte le cartucce......e decisi di rientrare.
Una volta in casa il "vecchio capocaccia", ricordo,si chiamava SIME (molto probabilmente....Simone).mi portò subito davanti al caminetto....mi spogliò e mi raccomandò di aspettare il resto della comitiva ,poichè doveva assentarsi per far delle spese necessarie al nostro gruppo.....e al loro rientro saremmo andati tutti alla posta in palude.
Bella roba fece il nostro amico Sime........due minuti dopo ero pronto nuovamente ad immergermi in palude ,fino al collo!!!
Andai nel ripostiglio....presi nuovamente due grosse manciate di cartucce e mi inoltri lungo la siepe che portava al lago.
Percorsi 100 metri,si invola una beccaccia e, presa di prima,mentre ero di corsa per il recupero, mi si invola da sotto i piedi una seconda beccaccia.....forse per lo spavento o per l'inesperienza....sparo senza mirare e padello.
Poi entro nel lago e non vi dico cosa feci fino all'arrivo di mio padre.....al calar del sole ero completamente inzuppato....tremante dal freddo......ma ricordo perfettamente che non persi una sola bestia......ricordo che misi la cartucciera attorno al collo e recuperai tante alzavole....due o tre codoni .....tanti beccaccini .....folaghe......e 1 MAGASSO
Quando mio padre arrivò ero convinto che si sarebbe arrabbiato come una iena....invece lui e tutta la squadra,quando mi videro,si misero a ridere come matti....e alla sera a cena ,tra una battuta e l'altra mi battezzarono JOE MAGASSO........inutile negare che l'acqua santa in quel frangente era grappa di pura vinaccia........
Forse ho reso un pò l'idea di chi sono e di QUANTO SONO "AMMALATO"....ihihihihih.....(magari fossero tutte così le malattie....)
Un abbraccio a tutti i colleghi cacciatori,ciao,Paolo.







 
Re: Mi raccontate la prima volta che qualcuno (padre,nonno,ecc..)vi ha portato a cacc

Io non mi ricordo la prima volta perchè ho iniziato a 5 anni e non ho un ricordo preciso però mi è rimasta in mente, da piccolissimo, la prima Cesena, con mio Padre in caccia vagante, mi era sembrata un Tacchino e l'eccitazione per quella cattura la ricordo ancora nitidamente, pensate che sono passati ben più di 50 anni. Altro ricordo forte la prima quaglia sotto ferma, sempre molto piccolo, poi Papà si ammalò e iniziammo la caccia al capanno dove io con la vista ottima dei bambini, mi accorgevo sempre prima degli uccelli che "facevano l'ala" e spostavo il fucile in modo che mio Padre allungando la mano non lo trovasse, riuscendo sempre o quasi a rubargli le fucilate e quanto si incazzava !!! Va be ....ricordi nostalgici ...ma piacevoli.
Mauro
 
Re: Mi raccontate la prima volta che qualcuno (padre,nonno,ecc..)vi ha portato a cacc

Ho cominciato a seguire mio padre a caccia di tordi e fringuelli al rientro quando avevo circa 6 anni ma non mi divertivo , dovevo stare fermo e zitto poi andavo a raccogliere , mai sparato , il babbo era molto severo , poi cresciuto solo caccia alla passera e quando la sera uscivo a volte c'era lo zio paterno e insieme al babbo pianificavano e preparavano per l'indomani , io li schernivo per l'ora dei loro appuntamenti mattutini , quando uscivano io ero rientrato da poco , avevano perso ogni speranza che prendessi la loro passione e si che il babbo ci sarebbe andato a nozze lui che è stato cacciatore vero e gran tiratore , mi avessero regalato PDA e fucile avrei rifiutato , pero' quando mio padre caricava le cartucce , o i giorni prima dell'apertura avevo un languore interno , ero contento anche se la cosa non mi tangeva . Poi un giorno per far contento lo zio materno , non ricordo come e perchè mi feci convincere ad accompagnarlo allo spollo il sabato .
Si parte a buio con la sua Diane , io zitto , infreddolito e **** per aver accettato e lui il mio zio preferito che mi spiega , mi racconta , una radio ! Il paese dorme , le luci tutte spente , vedo il paesaggio come in tv mentre saliamo in collina sopra il Trasimeno . Ci fermiamo dopo aver percorso varie stradine di campagna , mai viste . Saliamo a piedi e al buio a fianco di un oliveto , lo zio mi indica anche dove mettere i piedi , siamo soli nel buio e lui ancora mi spiega a bassa voce .
Spari vicini mi colgono impreparato , c'è altra gente , tanta gente a giudicare dagli spari in varie zone , poi anche lo zio spara , " l'hai visto ?" io non vedo niente ! Ma quando comincia ad albeggiare gli occhi si sono abituati e comincio a vedere quelle saette che sfrecciano , comparire come dal nulla e lo zio spara e ricarica e spara e vari tordi cadono piu' giu' nella macchia , ora li vedo bene , mi ha dato uno zirlo a pompa e mi sembra ancora di sentilo mentre sottovoce mi incita " tizza
tizza " , poi dopo aver raccolto le prede con calma mi da il fucile , un auto 5 browing , ho gia fatto il militare , ho sparato e sono un buon tiratore nelle gare con carabina ad aria compressa ma la prima fucilata mi scombussola , e poi padelle a iosa
e lo zio che mi consiglia e incoraggia finche' finalmente un tordo incontra sfortunato la mia scarica tipo mitra . Finito ?
No è l'inizio ! Mi è piaciuto , non una cosa ma tutto , quanto tempo ho perso , quante emozioni , ripeto l'esperienza col babbo che mi affida il suo S55 cal 20 , che goduria , prendo il PDA . Da allora sono passate oltre 30 licenze e tanti tordi ma soprattutto tanti bei momenti , purtroppo il babbo non c'è piu' e lo zio a smesso da tempo ma la mia passione è fortissima al punto che nonostante un maledetto trauma acustico mi abbia costretto da 20 anni a cacciare solo con piccoli calibri , non tende a sopirsi . Un abbraccio a tutti . Gran bel post , complimenti e grazie .
 
Re: Mi raccontate la prima volta che qualcuno (padre,nonno,ecc..)vi ha portato a cacc

Io avevo 5 o 6 anni...non ricordo...ricordo però il primo tordo sul "pesabe" e la prima Ciacola (cesena) sul grateus. La licenza ce l'ho da poco ma non ho mai perso un giorno di caccia da almeno 10 anni, senza contare le almeno 15/20 assenze annuali da scuola!
 
4 dicembre 1969 ricordo la data perché' è' il giorno del PDA a 16 anni (sono di settembre e gli esami c'erano a novembre) andiamo con mio padre ad uccelli (allora si sparava quasi a tutto.... Fringuelli verdoni cardellini passeri ) e fino al 31 marzo, sette giorni su sette. All'imbrunire arrivano ai margini del bosco altri cacciatori e si mettono ai confini con lo sguardo rivolto verso il bosco in una fila di almeno 5 o 6 distanziati di una cinquantina di metri l'uno dall' altro. Io non capivo il motivo visto che era già' scuro e di uccelli non ne volavano più'. Ad un tratto una fiammata esce dalla bocca del fucile di uno di quei cacciatori.... Uno sparo e la beccaccia che cade a terra. All'epoca l'aspetto alla sera ed al mattino era consentito. Io che non avevo mai visto quell'animale mi avvicinò titubante all'uomo domandando "cosa e'?" . " una beccaccia" mi risponde lui porgendomela per farmela vedere. Mi sono innamorato da quel momento dell'animale ed ancora oggi faccio quasi esclusivamente quel tipo di caccia; col cane naturalmente, perché' l' aspetto e' proibito e pure poco sportivo, ma quella fiammata nel buio mi è' rimasta impressa nella mente e negli occhi.
 
Re: Mi raccontate la prima volta che qualcuno (padre,nonno,ecc..)vi ha portato a cacc

Io non me la ricordo, avevo tre anni e mio padre mi portó ad un rientro ai tordi sul fiume ofanto ( in Puglia). Lui peró lo ricorda bene, visto che, mentre camminavamo, lui aveva il fucile sulle spalle ed io mi attaccai al grilletto facendo partire una fucilata...
Comunque da allora, ogni volta che andava a caccia, piangevo per seguirlo e ricordo la rabbia quando mi svegliavo al mattino e vedevo il sole splendere e capivo che ...non mi aveva portato con se!!!
 
Re: Mi raccontate la prima volta che qualcuno (padre,nonno,ecc..)vi ha portato a cacc

Anche io non lo ricordo perchè probabilmente ero piccolissimo, mi ricordo tante scene, andavo spesso con il cugino di mio babbo che era un pò più tollerante con la legge sul porto d'armi...): dalla preparazione del capanno di frasche il pomeriggio, con i fringuelli a branchi che toccavano terra per il vento da sud (che eccitazione anche il vecchio!) alle serate nel capanno del lago a tirare ai passerotti che venivano a mangiare nell'"isola", i primi tiri con il 28 agli uccelletti e ai dischi di polivinile (mio fratello ne aveva una montagna e gli si sparava a fermo e a volo!!!). E poi alle pispole (babbussi) quando gli dicevo dove le sentivo (e spesso non si vedevano, ora le vedo ma non le sento +)

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Io non me la ricordo, avevo tre anni e mio padre mi portó ad un rientro ai tordi sul fiume ofanto ( in Puglia). Lui peró lo ricorda bene, visto che, mentre camminavamo, lui aveva il fucile sulle spalle ed io mi attaccai al grilletto facendo partire una fucilata...
Comunque da allora, ogni volta che andava a caccia, piangevo per seguirlo e ricordo la rabbia quando mi svegliavo al mattino e vedevo il sole splendere e capivo che ...non mi aveva portato con se!!!

Per te è stato dura ma sicuramente ha capito la lezione, io dovrò fare lo stesso con il mio, ha 6 anni e tanta voglia di caccia che mi fà paura, al primo sgarro che combina torna a casa in 10 secondi, devo dire che l'anno scorso alle allodole si è comportato bene ed ha aiutato nella ricerca dei morti, stando fermo nel capanno quando c'era bisogno. Ci spero molto che venga cacciatore, prenderà qualche rischio in più ma è la vita, ma non gli toglierei mai le gioie infinite della caccia, se venisse con me mi aiutrebbe quando e come vuole e io gli insegnerei, poi prenderà la sua stradae io non mi ci metterò contro, ognuno per la sua via, io tornerò a fare l'eremita dei capannisti.. ciao
 
Re: Mi raccontate la prima volta che qualcuno (padre,nonno,ecc..)vi ha portato a cacc

La prima cacciata con mio padre e mio nonno sull'isola di Procida all'età di 5 anni, da quel giorno è entrata a far parte del mio modo di vivere.
 
Re: Mi raccontate la prima volta che qualcuno (padre,nonno,ecc..)vi ha portato a cacc

Io avevo 6 anni, nel 1958, quando mio padre, dopo tante mie insistenze, mi portò con se a caccia di allodole. Lui cacciatore di colombacci e di beccacce con il cane da ferma?
Non so se lo fece per verificare se ci fosse una passione innata in me.
Partimmo io è lui senza cane, e ricordo i branchetti di allodole che passavano su un campo di erba medica, lui sparava e mi diceva "guarda dove cadono e vai a raccogliere" io le vedevo cadere ed ero convinto di poterle trovare facilmente ed invece niente, non ne ho trovata una. Nonostante questa esperienza negativa, continuai a seguire mio padre ogni volta che era possibile ed a 16 anni (all'epoca era possibile) mi ritrovai con la licenza da caccia. Da allora non ho perso una stagione di caccia anche se ultimamente preferisco la caccia all'estero, poche giornate ma ancora con il gusto di una volta.
PS la prima esperienza mi ha segnata al punto che la migratoria e le allodole in particolare sono la mia selvaggina preferita.
IBAL a tutti Max
 
Re: R: Mi raccontate la prima

Re: R: Mi raccontate la prima

Nella mia tenera Età di 22 anni pratico l'arte della caccia da soli 3 miseri anni...
Figlio di una famiglia il cui padre purtroppo non è mai stato presente e la sua parte l'ha sempre presa mio Nonno. Lo scrivo con la lettera maiuscola perchè il rispetto, l amore e la intesa fiducia che provo nei suoi confronti lo rende il mio vero secondo padre nonostante la vecchiaia.
Io e i miei zii, i miei cugini e mio nonno abitiamo tutti in un piccolo ghetto di case e la mattina del sabato e della domenica la cerimonia della caccia inizia di buon mattino con le luci dei bagni che danno sulle altre case dei parenti che si accendono, come voler dire ci sono anche io,mi sono svegliato e non vedo l ora di passare la mattina a camminare in qualche campo.....ci si veste,ci si riunisce a casa di mia zia che mi prepara come la tradizione vuole, un buon caffè con della buona grappa casereccia (sempre mio Nonno il colpevole) e quando tutti siamo pronti si sale in macchina e si va...
Tutto nasce all' età di 13 anni quando per la prima volta seguo mio nonno a caccia sotto casa nostra in una piccola macchietta,mi ricordo come oggi la sua voce che mi sussurra "stai giu stai giu"....li per li mi accovaccio e mio nonno comincia ad avvicinarsi ad una grossa quercia, quasi a carponi,facendo il più silenzio possibile e badando con lo sguardo sempre le punte dell' albero. A questo punto mi rendo conto del motivo della voce bassa e dell avvicinamento silenzioso...una 20 di colombi avevano deciso di riposarsi su quella quercia e con un battito d ali si sono librati in aria, penso sia stato quello il momento in cui sono realmente diventato cacciatore, la bellezza di quei selvatici, gli spari di mio nonno e 2 selvatici abbattuti, la felicità sul volto di mio nonno..momenti che ricorderò sempre.....mi ricordo benissimo che gli dissi "peccato per il terzo che l avei toccato con qualche pallino e se ne andato" lasciando le penne qua e la...be la sua risposta fu emblematica e mi fece capire davvero tanto della caccia...."Questa e la caccia,ma a dire la verità,me ne sarebbe bastato solamente uno per essere stato contento"....
Da quel giorno la passione è cresciuta sempre di piu,facendo da "cane" a mio nonno, assistendo alle battute con i miei cugini e i miei zii, be a 18 anni finalmente arriva la licenza.
Subito orgoglioso la vado a mostrare a mio Nonno che con frenesia ma senza mostrare mai un pizzico di felicità mi porta di fronte alla sua fuciliera,la apre ed era li, pronto da non so quanto tempo dentro il suo fodero e una cartucciera in cordura avvolta attorno....mi guarda e mi dice..."Questo l'ho comprato quando sei nato te,speravo un giorno che saresti venuto con me a caccia" e dal fodero esce fuori un Beretta A301 71/** che tutt'ora è il mio fucile per tutte le cacce.
Passo ogni giorno con il pensiero che questi sabati e queste domeniche non finiscano mai, nonostante le gambe dolenti di mio nonno che dai sui 77 anni ormai fatica a seguirci negli scacci....
Grazie a mio Nonno per tutto, Grazie alle mattine di nebbia con il vento gelido che ti taglia il volto, Grazie alle albe e ai tanti tramonti visti in mezzo alla natura, Grazie ad ogni Selvatico per le emozioni regalatemi ma soprattutto, Grazie alla Caccia che ha fatto da vero legante di una intera famiglia dove,ben 2 generazioni si trovano riunite ogni sabato e ogni domenica per passare ogni singolo secondo nella serenità della nostra passione e natura...

Siamo Cacciatori e ne siamo Fieri!
 
Re: Mi raccontate la prima volta che qualcuno (padre,nonno,ecc..)vi ha portato a cacc

Non ricordo di preciso quando mi ai trasmesso i geni per fare di me un cacciatore,sicuramente ho iniziato di segurti quando ancora ero molto piccolo,ma vorrei ringraziarti PAPA' anche e sopratutto adesso che non ci sei piu'. GRAZIE per tutto .CIAO
 
Non ricordo la mia prima volta, non la ricordo perché forse non c’è stata una prima volta, posso dire di essere nato con la fortuna di assaporare giorno per giorno il piacere di inseguire un sogno , di farlo crescere di seguire una chimera – una strada gia percorsa da mio padre , di camminare affianco a lui , forse i miei giorni piu belli di caccia non avevo il fucile , e non penso superassi di molto il metro di altezza, tutto era magia e mistero, tutto era velato da una sorta di misticismo di silenzio dovuto, di aria rarefatta e sospesa , di freddo intenso da negare, di coraggio da dimostrare , di sensi allo spasimo, ricordo che guardavo sempre un po piu in là , un po oltre il cane , o il confine immaginario di dove mio padre poteva vedere, un po piu in la per avere il merito di averlo visto di averlo sentito, quante ne inventavo da bravo cacciatore , e la pazienza di mio padre a darmi ragione a dirmi “a si l’ho visto dopo ripassiamo” e io con un punto di vergogna a gongolarmi.
Ma forse i ricordi piu belli sono le notti ad aspettare mattina , il primo giorno l’apertura e immancabilmente per anni mi sfuggiva da sotto il naso!! mio padre che da buon padre e solo ora lo capisco sgattaiolava via silenzioso , quante lacrime !! quante maledizioni gli tiravo a lui a mia mamma e al mondo , settimane ad aspettare e poi lasciato a casa come un bambino a singhiozzare( non avevo piu di 6-7 anni) , una rabbia che ora è dolce ora è panna montata è quel qualcosa in piu che ora vale e vale piu di cento fucilate a segno, e poi ad aspettare il ritorno alla finestra e costringerlo a ripartire con o senza cane almeno per una mezzora sotto casa, quanti fagiani e starne coccolate e accarezzate , quanti ali aperte per rifarli volare nella mia mente , quanto mi mancano quei momenti e quanto spero di riviverli con mio figlio fagottino di un anno e mezzo
Ciao la caccia non è lo sparo è l’attesa …..
 
Re: Mi raccontate la prima volta che qualcuno (padre,nonno,ecc..)vi ha portato a cacc

Non ricordo la prima volta, son passati più di 50 anni, ricordo che già a 5/6 anni andavo e le prede erano in genere conigli.
 
Re: Mi raccontate la prima volta che qualcuno (padre,nonno,ecc..)vi ha portato a cacc

Ero piccolo.. abitando in campagna era facile seguire mio padre, mio nonno ed il cugino a caccia. Chi andava lo seguivo senza parlare e gli passavo sempre la cartuccia.
 
Re: Mi raccontate la prima volta che qualcuno (padre,nonno,ecc..)vi ha portato a cacc

haha io ricordo dapiccolo quando mio padre andava ad allodole e gli facevo da cane da riporto
poi ogni scusa era buona per sparare qualche colpo,ricordo quando si fermavano al bar prima di arrivare in zona caccia mentre l'oro facevano colazione e caffè io già ero pronto con stivali e cartucce per mollare i primi colpi mentre loro si preparavano, magari si potesse tornare a quei temi come mi mancanooooo
 
Re: Mi raccontate la prima volta che qualcuno (padre,nonno,ecc..)vi ha portato a cacc

avevo 5 anni,dopo tante insistenze che feci a mio padre per portarmi a caccia,decise che al mattino dopo mi avrebbe portato con lui.Per la frenesia , la felicità non dormii neanche tanto che andai a svegliarlo ancora prima della sveglia!andammo a tordi,ora non ricordo bene con esattezza quanti pezzi facemmo però una cosa è certa,anche se sono passati quasi 20 anni ricordo che furono un mix di emozioni uniche.......sono arrivato a 24 anni e con quasi 7 anni di licenza e vi assicuro ancora che la mattina prima di andare a caccia sveglio mio padre prima della sveglia ahahahah!ciao a tutti!
 
Non ricordo la mia prima volta, non la ricordo perché forse non c’è stata una prima volta, posso dire di essere nato con la fortuna di assaporare giorno per giorno il piacere di inseguire un sogno , di farlo crescere di seguire una chimera – una strada gia percorsa da mio padre , di camminare affianco a lui , forse i miei giorni piu belli di caccia non avevo il fucile , e non penso superassi di molto il metro di altezza, tutto era magia e mistero, tutto era velato da una sorta di misticismo di silenzio dovuto, di aria rarefatta e sospesa , di freddo intenso da negare, di coraggio da dimostrare , di sensi allo spasimo, ricordo che guardavo sempre un po piu in là , un po oltre il cane , o il confine immaginario di dove mio padre poteva vedere, un po piu in la per avere il merito di averlo visto di averlo sentito, quante ne inventavo da bravo cacciatore , e la pazienza di mio padre a darmi ragione a dirmi “a si l’ho visto dopo ripassiamo” e io con un punto di vergogna a gongolarmi.
Ma forse i ricordi piu belli sono le notti ad aspettare mattina , il primo giorno l’apertura e immancabilmente per anni mi sfuggiva da sotto il naso!! mio padre che da buon padre e solo ora lo capisco sgattaiolava via silenzioso , quante lacrime !! quante maledizioni gli tiravo a lui a mia mamma e al mondo , settimane ad aspettare e poi lasciato a casa come un bambino a singhiozzare( non avevo piu di 6-7 anni) , una rabbia che ora è dolce ora è panna montata è quel qualcosa in piu che ora vale e vale piu di cento fucilate a segno, e poi ad aspettare il ritorno alla finestra e costringerlo a ripartire con o senza cane almeno per una mezzora sotto casa, quanti fagiani e starne coccolate e accarezzate , quanti ali aperte per rifarli volare nella mia mente , quanto mi mancano quei momenti e quanto spero di riviverli con mio figlio fagottino di un anno e mezzo
Ciao la caccia non è lo sparo è l’attesa …..



......[thumbsup.gif].....e ora pensa a tuo figlio......te lo dico per esperienza vissuta....avere il proprio figlio per compagno di caccia è una cosa IMPAGABILE !
Tanti grossi ibal.
Ciao,Paolo.
 
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