Strano, mi trovo in questa discussione senza aver neppure fatto uscire la doppietta fuori casa....la colpa è di essere residente nel Lazio, pre-apertura sospesa il giorno prima...ma questa è ormai roba vecchia per chi calca questo forum.
Non me ne vogliate, non sono su queste righe per far pesare a voi i miei lai o la delusione per il mio stato d'animo, solo per aggiungere testimonianza...dal 1° seguo questa discussione per percepire "quel profumo" attraverso i vostri resoconti...
Sabato, alle 04,45 si sbarrano egualmente gli occhi, si va a zonzo trascinandosi tra le camere di casa...un pò dopo il pendolo, in salone, "singhiozza" 5 volte, l'eccidio della vana attesa fino alla sera precedente (un barlume di speranza s'e' resecato nel tardo pomeriggio) ha fiaccato l'animo nel sussulto d'un rito mancato.
Penso che non devo affiancarmi a nessuno, stamane, l'appuntamento con gli altri è caduto con l'inutile desiderio.
Si va egualmente, decido, senza schioppo ma con la voglia di partecipare con occhi e anima ad un cerimoniale che corre avanti alla bramosia.
Si stilla tra le narici l'odore di caffè, s'insegue, con lo sguardo, il "caprioleggiare" del fumo di "cicca" ...indosso il gilet verde bottiglia con le cellette vuote...si va.
Sullo spiazzo del fosso trovo due macchine ferme, mi ricordo che qualcuno ha deciso di far correre (e magari incontrare) i suoi setter. "Inspallo" il seggiolino e nella campagna tanto serena quanto deserta m'avvio in "quell'angolo"...saranno quasi le 07,00 quando osservo la prima coppia di tortore sulla stoppia di girasole, un'altra singola dopo una manciata d'attimi...una merla nel roveto, uno stormo di cornacchie incredule di tanta inquieta quiete. Una "puntarella" di cinque "fijotti" (seconda covata) e, ancora, due adulte.
Son diminuite rispetto a martedi, penso, in quattro giorni, complice il temporale nel centro nord, la tramontana, il taglio del girasole, hanno indebolito il numero di effettivi. Pochi anche i gruccioni, oggi, qualche rondine, un'averla, passeri...storni in quantità più che discreta...quattro germani sul fosso...il "ratteggiare" d'una gallinella.
M'ha raggiunto , intanto, un "giovanotto" sui 70...mustacchi bianchi e berretto calcato sulla fronte. "S'è già vista quarcuna ?" nomina in un accento romano non troppo greve: Che vuole, sono qui da poco, qualcuna è spollata ma dobbiamo aspettare per le altre...C'hanno fregato 'm pieno sti fetenti, prosegue l'uomo. Non faccio in tempo a rispondere...Tan ! Dall'altra parte del fosso.Quattro occhi s'interrogano! Tan!! Di nuovo. Sobbalzo sullo sgabello, "andiamo a dirglielo !" Annuncia il vecchio.
La passeggiata non è lunga, troviamo il tizio con un Benelli al principiare d'un macchiotto...candido come un arciprete fa : "Ahò ! Nun ne casca una.."
Forse ho esagerato nel prendere spazio alla discussione. L'incauto sparatore, esortato dalle nostre dimostrazioni, coglie baracca e burattini celandoli nel cofano d'una "Panda".
Ancora una trentina di tortore motteggiano l'etere e s'involano incontrollate tra gli zeppi alti di girasole. Un pò di chiacchiere ancora, una sigaretta, racconti d'altre annate. A sole quasi alto si va via. Al "baretto" del borgo, col vecchietto e l'incauto cacciatore si consuma definitivamente la mia pre-apertura.
E scusate per il poco.