Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

Re: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

Diego,il Veneto e' caduto sulla cazzata........Ho letto le argomentazioni del calendario, per superare le due giornate e i cinque capi son estremamente deboli e aleatorie..Rimane aperto colombaccio e corvidi.

Sa' e aleatorio il tutto.Il fatto che il giudice di turno si e' preso la briga di far una sospensiva...chissa' come mai.Voglio vedere se poi a settembre va contro 10 sentenze precesenti...ho il forte dubbio che non lo faccia.
 
Re: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

Bisogna leggere nei minimi particolari il provvedimento di sospensiva del C.V.R......sicuramente la caccia sarà chiusa alle 19 specie (su 24 cacciabili) per le quali il Tar ha sollevato vizi di legittimità.

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Bene bene a fine stagione sarete tutti invitati in veneto per degustare un'ottimo piattino di polenta e gazze o in alternativa un'ottimo spiedo di cornacchie!!!!! [censored.gif]

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Re: R: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

Voglio indietro i miei soldiiiiiiii!!!!!!
 
Re: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

si infatti, c'e' solo la sospensiva, e' successo anni fa.Si rifa' una delibera ponte 3 giorni prima dell'apertura, di solito funziona cosi'.La cosa peggiore son le 2 giornate integrative, ma li ci sara' tempo per lavorare con al sentenza.Son contrattempi dai, tranquilli.


Mirco...vorrei essere fiducioso come lo sei tu............anzi lo devo essere!!!!!

Però questo personaggio devo dire che ogni volta che parla o fà qualcosa gli danno retta alla grande....ma è mai possibile che gli riesca sempre così facile????
 
Re: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

[h=2]CACCIA: STIVAL, “INTERVENTO TAR SU OPZIONI PARZIALI DA SEMPRE ASSUNTE DALLA REGIONE. GIA’ AL LAVORO PER LE CONTROMISURE”[/h] [h=3]Comunicato stampa n° 1364 del 03/08/2012[/h] (AVN) Venezia, 3 agosto 2012
“L’intervento del Tar sul nostro calendario venatorio è solo parziale e riguarda opzioni gestionali da sempre assunte dalla Regione, applicando precise norme di legge. Si tratta di questioni che non hanno mai visto la Regione soccombente, ed anche in questo caso faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità per ripristinare il calendario originario, nel quale si contemperano le esigenze del rispetto delle norme, della salvaguardia della fauna e della difesa del sacrosanto diritto dei cacciatori veneti ad esercitare la loro passione”.
Lo sottolinea l’assessore regionale alla caccia Daniele Stival in merito all’intervento del Tar sul calendario venatorio 2012-2013 del Veneto.
Stival sottolinea la parzialità dell’Intervento del Tar: “non si tratta – dice – dell’intero calendario, ma di soli tre suoi aspetti; l’addestramento dei cani nel mese di agosto; le due giornate integrative per la caccia alla fauna migratoria in ottobre e novembre; la preapertura per le specie merlo e tortora”.
“Ci siamo già attivati con i nostri tecnici per approntare le opportune contromisure – conclude Stival – e per ripristinare quanto previsto originariamente in un quadro di certezza gestionale ampiamente consolidato e legittimo”.
 
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Re: R: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

Comunicato stampa n° 1630 del 25/09/2012

(AVN) Venezia, 25 settembre 2012

La caccia alla fauna selvatica e migratoria cacciabile da appostamento nei mesi di ottobre e novembre in Veneto si potrà esercitare su 5 giorni settimanali. Lo prevede una delibera adottata oggi dalla Giunta regionale su proposta del’assessore Daniele Stival, con la quale si risponde all’ordinanza del Tar del Veneto che, su ricorso di un’associazione ambientalista, aveva sospeso il calendario venatorio regionale 2012-2013 nella parte in cui prevedeva due giornate aggiuntive di caccia (da 3 a 5) nei mesi di ottobre e novembre. “La sospensiva del Tar – ricorda Stival – era sostanzialmente basata su una carenza di motivazioni nel non tenere conto del parere contrario espresso dall’Ispra. Con questa delibera rispondiamo diffusamente sulla questione, fornendo tutte le specificazioni necessarie”.
La delibera odierna sostituisce ed integra la parte del calendario venatorio messa in discussione ed esplicita in ben dieci paragrafi le motivazioni a sostegno di quanto disposto in merito alle giornate aggiuntive di attività venatoria in ottobre e novembre.
Stival, da parte sua, tiene a sottolineare due aspetti ritenuti fondamentali.
“L’Ispra stesso – fa notare l’assessore – nel dare il suo parere negativo alle due giornate aggiuntive, ammette di non essere in possesso di dati scientifici a suffragio del suo diniego, e non mi pare cosa da poco. Né è irrilevante il fatto che rimane assolutamente invariato il carniere massimo di prelievo consentito. Ciò vuol dire che le giornate aggiuntive non comportano l’abbattimento di nemmeno un capo in più che se si cacciasse per soli tre giorni. Se il carniere è dieci, dieci deve rimanere, a prescindere dal fatto che il cacciatore svolga la sua attività per tre, quattro o cinque giorni”.
 
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Re: R: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

Vr 1 zona castion.
Grazie dell'informazione, sapevo che nel Vr1 c'era un buon movimento di tordi, peccato che non ce l'ho, io ho il 2 e il 3. Forse domani mattina faccio un salto sul 2 sperando di trovare qualcosa.
 
R: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

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Dan dan dan dan dan, ta ta taaa.

Sarebbe la colonna sonora de Lo Squalo....:D
Ci sta bene, visto la giornata che ci aspetta...
P.S. Scusate la mia demenza, è lunedì mattina e sono già in ufficio.
Dai suuuuu che che la femo!
 
Re: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

ma allora stival qualcosa di buono lo fa?nessuno lo critica piu'???

Il calendario resta con qualche lacuna secondo me, comunque ora resta da vedere la decisione, se e' revocata la sopsensiva o se è definitiva.Per criticare Stival ci son altre 10000 motivi tranquillo.
 
Re: R: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

Re: R: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

Caccia & Dintorni
FERMIAMOLI !

Caccia, il Tar del Veneto accoglie il ricorso delle associazioni
Oggetto del contendere il calendario venatorio regionale 2012-2013.
Domani i dettagli dello stop forzato ai cacciatori.
Zanoni (IdV): “Vittoria contro il far west venatorio della giunta Zaia schiava della lobby dei cacciatori”

Il Tar del Veneto ha accolto con decreto cautelare numero 603/2012 il ricorso presentato dalle associazioni contro la Regione Veneto per quanto riguarda il calendario della stagione venatoria 2012-2013. Domani saranno resi pubblici i dettagli della sospensione del calendario veneto per il quale la Regione potrà eventualmente far valere le sue regioni solo tra un mese, ovvero nella camera di consiglio del 30 ottobre.

Zanoni (IdV): “Si tratta di una vittoria inaspettata e strepitosa nei confronti dell’ingordigia dei cacciatori, una vittoria che mette in ginocchio l’intera stagione venatoria veneta e condanna l’intera giunta Zaia che ha approvato il calendario”.

NO COMMENT!!!
 
Re: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

Il calendario resta con qualche lacuna secondo me, comunque ora resta da vedere la decisione, se e' revocata la sopsensiva o se è definitiva.Per criticare Stival ci son altre 10000 motivi tranquillo.
Mirko lo sai benissimo e meglio di me che e' solo una questione politica.lo sai benissimo che il problema deroghe e' a bruxelles e non stival.ecc.poi concordo con te che di caccia ne capisce poco ma il male del veneto non e' lui.il resto sono ciance da bar.ciao
 
Re: R: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

Re: R: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

Ho letto che alcuni si lamentano delle AA.VV., eppure quella che io rappresento è l'unica o e una delle poche che informa e si batte affinchè tutti Voi possiate cacciare meglio e con più dignità. Leggendo vedo alcuni sono iscritti proprio con la mia associazione, mi vien da domandarmi? Ma chi me lo fa fare a perdere parte del mio tempo, della mia famiglia, ore di caccia a difendere e battermi per chi quando può affrerma Fanculo tutte le AA.VV????

- - - Aggiornato - - -

Veneto: commissione consiliare rinvia su caccia in deroga
08 Ottobre 2012 - 17:03
(ASCA) - Venezia, 8 ott - Giudizio sospeso sulla caccia in deroga: prima di decidere sulla delibera di Giunta che autorizzerebbe, anche se in forma piu'' prudente e limitata, la caccia a quattro specie volatili ''in deroga'' alle direttive europee, la commissione Agricoltura e Caccia del Consiglio veneto, presieduta da Davide Bendinelli (Pdl), ha preso tempo e ha chiesto all''Avvocatura della Regione un parere per valutare ''''eventuali responsabilita'' civili e penali'''' che deriverebbero dall''approvazione di tale norma, ''''anche in relazione con la sentenza di condanna gia'' pronunciata nel 2010 dalla Corte di giustizia europea''''.

Prudenza assoluta, quindi, da parte della commissione di palazzo Ferro-Fini rispetto alla proposta, illustrata dall''assessore regionale Daniele Stival e dai suoi tecnici, che prevederebbe per la stagione venatoria in corso la possibilita'' di cacciare quattro volatili - storno, fringuello, peppola e pispola - in deroga ai divieti dell''Unione Europea. Nonostante le riduzioni introdotte quest''anno sul numero di specie cacciabili (da 6 a 4), sul calendario venatorio (un mese e mezzo, sino al 20 novembre, mentre negli anni scorsi le specie in deroga erano cacciabili per 3 mesi sino al 31 dicembre), sul numero massimo di capi abbattibili e sul sistema di segnatura e monitoraggio dei prelievi, la commissione ha preso atto del contenzioso in atto con l''Unione Europea e del rischio - paventato dalle associazioni ambientaliste e dai rappresentanti di Italia dei Valori - di incorrere in sanzioni pecuniarie. I primi a imprimere una frenata al provvedimento sono stati proprio i consiglieri della Lega Nord che, attraverso il vicecapogruppo Paolo Tosato, hanno proposto di dare ''''un si'' condizionato'''' al provvedimento della Giunta, verificando prima la sussistenza effettiva del rischio sanzioni. Per i consiglieri di Italia dei Valori e del Partito Democratico la Giunta regionale dovrebbe invece ritirare il provvedimento perche'' - hanno rilevato Sergio Reolon e Graziano Azzalin - appare ''''un atto di arroganza'''' nei confronti delle istituzioni e delle norme comunitarie. Primo a chiedere il ritiro della delibera era stato Gennaro Marotta (Italia dei Valori) che ha ricordato che la direzione generale Ambiente della Commissione Europea a fine luglio ha gia'' fatto sapere alle autorita'' italiane e alla Regione Veneto che se l''Italia (e quindi la Regione Veneto) applichera'' anche per la stagione venatoria 2012-2013 deroghe illegittime, la Commissione europea chiedera'' l''imposizione di sanzioni pecuniarie contro la Repubblica Italiana. Per Marotta il provvedimento adottato dalla Giunta il 3 ottobre ''''espone il Veneto e l''Italia a pesanti sanzioni dell''ordine di centinaia di migliaia di euro solo per accontentare la ristretta lobby dei cacciatori''''.

Perplesso a votare una norma a rischio di illegittimita'' si e'' detto anche Stefano Peraro (Udc). In difesa, invece, della caccia in deroga e del provvedimento impostato dall''assessore Stival, si sono pronunciati Moreno Teso e Dario Bond, del Pdl. Teso ha suggerito di normare il calendario venatorio e la caccia in deroga attraverso una legge (non impugnabile dei giudici amminstrativi) anziche'' attraverso un atto amministrativo. Per il capogruppo Bond i dati scientifici dimostrerebbero che le specie volatili cacciabili in deroga non sono affatto in declino, anzi in aumento, e ha invitato quindi la commissione a non retrocedere rispetto alla consueta autorizzazione alla pratica della caccia in deroga, dato che la normativa europea in materia non e'' cambiata negli ultimi trent''anni.
 
Re: R: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

Re: R: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

A loro tutto è permesso anche il piombo, fidati.
È una pia illusione che dovrebbero chiedere in ginocchio ai cacciatori di aiutarli in certi contesti, qualora noi ci astenessimo da cacciarli o chiudessero la caccia, ci sarebbe chi prenderebbe il nostro posto, guardie venatorie, forestali e chi più ne ha, più ne metta.
 
Re: R: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

Re: R: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

Ragazzi, questo è il messaggio che prima Stival mi ha mandato in risposta alle mia richiesta di spiegazioni di ieri sera.....

"In questo stato delle banane dove i giudici possono sentenziare contra-legge.....siamo proprio alla frutta. CNA oggi vediamo....."

ok.... vediamo

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Re: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

Sa' e aleatorio il tutto.Il fatto che il giudice di turno si e' preso la briga di far una sospensiva...chissa' come mai.Voglio vedere se poi a settembre va contro 10 sentenze precesenti...ho il forte dubbio che non lo faccia.


Mirko,il giudice ha gia' espresso il perche' ha sospeso sulla tortora e merlo,ha detto che la regione NON ADEGUATAMENTE motivato il superamento del parere espresso...In questo caso la vostra regione ha concesso tre giorni in piu' alle due specie,non allegando uno studio specifico che ne dimostri il reale stato di conservazione sulla popolazione nidificante e sul superamento del carniere della tortora.Ora la regione puo' fare domani un decreto correttivo che rispetti le tre giornate e il carniere sulla tortora e andate a caccia tranquilli.Quella motivazioni si vogliamo erano un po' troppo generiche...
 
Re: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

Come godo!!!!!!!!

Emergenza cinghiali Parco Colli, Stival: "Agricoltori hanno ragione" L'assessore regionale alla Caccia interviene dopo la protesta dei coltivatori Coldiretti nella sede dell'Ente Parco Colli a Este

di Ufficio Stampa Regione Veneto - 10 ottobre 2012

(Comunicato stampa)

“Gli agricoltori dell’area euganea hanno ragione su tutta la linea e io vorrei fare molto di più per far fronte ai danni causati loro dai cinghiali che distruggono il loro lavoro e e il loro reddito e minano la sicurezza. Ma le istituzioni hanno sostanzialmente le mani legate”.

Daniele Stival, assessore all’attività venatoria del Veneto, è solidale con gli imprenditori agricoli che ieri pomeriggio hanno manifestato davanti alla sede dell’Ente Parco dei Colli all’insegna di “La nostra pazienza è finita”, esasperati per i danni provocati da questi selvatici in tutta l’area collinare e nella pianura circostante.

“Vi sono da una parte leggi e regolamenti – ricorda Stival – che impediscono ogni possibile e ragionevole intervento, dall’altra casse vuote per ristorare i danni. Questo fa sì che l’assessorato alla Caccia sia totalmente impotente di fronte a questo flagello. I cinghiali non c’erano quando venne istituito il parco; arrivarono dopo e, come specie alloctona, avrebbero dovuto essere eliminati. In un parco naturale ciò però non è possibile. I fondi per il ristoro dei danni sono alimentati con le tasse pagate dai cacciatori, il cui numero diminuisce per le continue restrizioni e polemiche che investono questa attività, mentre le entrate non bastano a compensare i danni arrecati dalla fauna selvatica e non ci sono altri soldi”.

“Agli agricoltori, sia agli abitanti delle zone infestate, sia a quanti hanno pagato questa invasione anche in termini di salute, dico con chiarezza che il conto anche economico e le proteste andrebbero indirizzate a quell’ideologismo che mi sento di definire taleban–pseduoambientalista, che dal permanere dei problemi attinge linfa di sopravvivenza, lega le mani agli amministratori e nulla propone per risolvere veramente il problema. Oggi siamo arrivati addirittura a proporre “dardi soporiferi”. E poi?”.

che mandino gli animalari con le trombetteeeeee
 
Re: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

Posto quello che ho trovato sul sito dell'ACV, si parla anche della restituzione delle tasse pagate dai cacciatori dopo questa beffa...

Thiene, lì 11 ottobre 2012
L'ASSOCIAZIONE CACCIATORI VENETI SCATENA LA RIVOLTA DEI CACCIATORI
Il limite della pazienza, della sopportabilità, delIa decenza è stato ampiamente superato.
I cacciatori del Veneto non si sono mai trovati a subire una situazione simile.
Denunciati penalmente per aver costruito i propri appostamenti ad uso venatorio, nonostante li abbiano costruiti utilizzando le stesse metodologie utilizzate negli ultimi due secoli.
Privati del diritto di cacciare nel rispetto delle normative vigenti, dopo aver pagato ingenti tasse di concessione, condizione obbligatoria per poter ottenere il rinnovo della licenza di caccia.
Privati del diritto di beneficiare del regime di deroga, che oltre a rappresentare forme di caccia fortemente radicate nella storia, nella cultura e nelle tradizioni del Veneto, è esplicitamente previsto e consentito dalle Direttive comunitarie e dalle normative nazionali e regionali vigenti.
Ignorati da un assessore regionale alla caccia che dimostra di non avere alcuna intenzione di imparare a gestire una delega ed una materia che sembrano essergli ogni giorno più ostili.
L'Associazione Cacciatori Veneti, interpretando e raccogliendo il crescente malumore che serpeggia tra i cacciatori del Veneto, ha deciso di invitare alla mobilitazione generale i cacciatori e tutti gli altri portatori della Cultura rurale.
Convocato d'urgenza il Consiglio regionale dell'Associazione per definire i particolari di quella che si prefigura come una imponente mobilitazione generale, l'Associazione ha deciso di muoversi, per il momento, su tre direttrici:
1) RIVOLTA FISCALE: l'Associazione ha già fornito pieno mandato ai propri legali per verificare ogni possibilità di attivare una " class action" collettiva che prevede anche una vera e propria azione di rivalsa nei confronti della Regione del Veneto per richiedere la restituzione delle tasse di concessione regionale ingiustamente intascate dalla Regione con la promessa di consentire l'esercizio venatorio in base ad un calendario venatorio regionale che invece è stato successivamente falcidiato da parte del TAR del Veneto che ha giudicato le delibere regionali carenti ed inadeguate a garantire una corretta gestione del patrimonio faunistico nella nostra Regione;
2) RIVOLTA POPOLARE: chiamando alla mobilitazione generale tutti i cacciatori del Veneto fino alla messa in atto di azioni eclatanti di protesta le cui dimensioni non sono per ora circoscrivibili;
3) RIVOLTA POLITICA: constatato che l'attuale classe politica regionale ha distrutto in meno di tre anni tutto quanto di positivo era stato costruito negli ultimi quindici anni;
partendo dalla imprescindibile richiesta di dimissioni dell'attuale assessore regionale alla caccia, dimostratosi palesemente inadeguato a ricoprire il ruolo maldestramente affidatogli, i cacciatori del Veneto, chiamando a raccolta tutti gli altri portatori della Cultura rurale, decidono di attuare una incisiva azione di protesta nei confronti di tutte le forze politiche presenti in Regione, invitandole al rispetto degli impegni assunti con
gli elettori, in mancanza del quale potranno essere previste eclatanti azioni volte a togliere il consenso elettorale a chi si dimostrasse non meritevole della fiducia ricevuta.
L'esasperazione a cui sono stati portati i cacciatori del Veneto ha raggiunto livelli talmente elevati da non potersi escludere alcuna iniziativa se ritenuta necessaria a richiamare le forze politiche al rispetto delle categorie economiche e sociali cosi duramente ed ingiustamente penalizzate dalla superficialità e dalla manifesta incompetenza di alcuni amministratori regionali. Constatato il progressivo venir meno della credibilità dell'attuale classe politica e del modo inaccettabile con il quale la stessa privilegia le ragioni della demagogia e dell'integralismo animal-ambientalista; visto sacrificare sull'altare della convenienza e della scarsa competenza le ragioni della scienza ed i diritti di decine di migliaia di cittadini di serie "A" dalla fedina penale perfettamente pulita:
i cacciatori del Veneto e molti altri portatori della Cultura rurale, sono pronti a dare vita ad un movimento politico autonomo per unire le forze di tutti i portatori della Cultura rurale. Un Movimento pronto ad eleggere a tutti i livelli istituzionali propri rappresentanti ai quali affidare il compito di difendere in modo adeguato i diritti e le tradizioni di tutti i cacciatori e di tutti i portatori della Cultura rurale.
Maria Cristina Caretta
Presidente Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI
 
Re: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

Mirko lo sai benissimo e meglio di me che e' solo una questione politica.lo sai benissimo che il problema deroghe e' a bruxelles e non stival.ecc.poi concordo con te che di caccia ne capisce poco ma il male del veneto non e' lui.il resto sono ciance da bar.ciao

la via per le deroghe e' quella di andare contro i funzionari UE e di aprire il contenzioso.Bruxelles non e' quella dei comunicati dei funzionari.
 
Re: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre

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mettici anche qualche nutria
 
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