Re: R: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre
Re: R: Calendario veneto bloccato fino al 13 settembre
Ho letto che alcuni si lamentano delle AA.VV., eppure quella che io rappresento è l'unica o e una delle poche che informa e si batte affinchè tutti Voi possiate cacciare meglio e con più dignità. Leggendo vedo alcuni sono iscritti proprio con la mia associazione, mi vien da domandarmi? Ma chi me lo fa fare a perdere parte del mio tempo, della mia famiglia, ore di caccia a difendere e battermi per chi quando può affrerma Fanculo tutte le AA.VV????
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Veneto: commissione consiliare rinvia su caccia in deroga
08 Ottobre 2012 - 17:03
(ASCA) - Venezia, 8 ott - Giudizio sospeso sulla caccia in deroga: prima di decidere sulla delibera di Giunta che autorizzerebbe, anche se in forma piu'' prudente e limitata, la caccia a quattro specie volatili ''in deroga'' alle direttive europee, la commissione Agricoltura e Caccia del Consiglio veneto, presieduta da Davide Bendinelli (Pdl), ha preso tempo e ha chiesto all''Avvocatura della Regione un parere per valutare ''''eventuali responsabilita'' civili e penali'''' che deriverebbero dall''approvazione di tale norma, ''''anche in relazione con la sentenza di condanna gia'' pronunciata nel 2010 dalla Corte di giustizia europea''''.
Prudenza assoluta, quindi, da parte della commissione di palazzo Ferro-Fini rispetto alla proposta, illustrata dall''assessore regionale Daniele Stival e dai suoi tecnici, che prevederebbe per la stagione venatoria in corso la possibilita'' di cacciare quattro volatili - storno, fringuello, peppola e pispola - in deroga ai divieti dell''Unione Europea. Nonostante le riduzioni introdotte quest''anno sul numero di specie cacciabili (da 6 a 4), sul calendario venatorio (un mese e mezzo, sino al 20 novembre, mentre negli anni scorsi le specie in deroga erano cacciabili per 3 mesi sino al 31 dicembre), sul numero massimo di capi abbattibili e sul sistema di segnatura e monitoraggio dei prelievi, la commissione ha preso atto del contenzioso in atto con l''Unione Europea e del rischio - paventato dalle associazioni ambientaliste e dai rappresentanti di Italia dei Valori - di incorrere in sanzioni pecuniarie. I primi a imprimere una frenata al provvedimento sono stati proprio i consiglieri della Lega Nord che, attraverso il vicecapogruppo Paolo Tosato, hanno proposto di dare ''''un si'' condizionato'''' al provvedimento della Giunta, verificando prima la sussistenza effettiva del rischio sanzioni. Per i consiglieri di Italia dei Valori e del Partito Democratico la Giunta regionale dovrebbe invece ritirare il provvedimento perche'' - hanno rilevato Sergio Reolon e Graziano Azzalin - appare ''''un atto di arroganza'''' nei confronti delle istituzioni e delle norme comunitarie. Primo a chiedere il ritiro della delibera era stato Gennaro Marotta (Italia dei Valori) che ha ricordato che la direzione generale Ambiente della Commissione Europea a fine luglio ha gia'' fatto sapere alle autorita'' italiane e alla Regione Veneto che se l''Italia (e quindi la Regione Veneto) applichera'' anche per la stagione venatoria 2012-2013 deroghe illegittime, la Commissione europea chiedera'' l''imposizione di sanzioni pecuniarie contro la Repubblica Italiana. Per Marotta il provvedimento adottato dalla Giunta il 3 ottobre ''''espone il Veneto e l''Italia a pesanti sanzioni dell''ordine di centinaia di migliaia di euro solo per accontentare la ristretta lobby dei cacciatori''''.
Perplesso a votare una norma a rischio di illegittimita'' si e'' detto anche Stefano Peraro (Udc). In difesa, invece, della caccia in deroga e del provvedimento impostato dall''assessore Stival, si sono pronunciati Moreno Teso e Dario Bond, del Pdl. Teso ha suggerito di normare il calendario venatorio e la caccia in deroga attraverso una legge (non impugnabile dei giudici amminstrativi) anziche'' attraverso un atto amministrativo. Per il capogruppo Bond i dati scientifici dimostrerebbero che le specie volatili cacciabili in deroga non sono affatto in declino, anzi in aumento, e ha invitato quindi la commissione a non retrocedere rispetto alla consueta autorizzazione alla pratica della caccia in deroga, dato che la normativa europea in materia non e'' cambiata negli ultimi trent''anni.