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Re: Euro................ cosa succederà?
" Too big to fail..." Troppo grande per fallire, è il titolo di un film documentario, molto ben fatto con attori di rilievo di Hollywood, che spiega in modo comprensibile anche a chi di finanza e Wall Street ne capisce poco, come si è innescata questa crisi di proporzioni planetaria: la crisi è nata negli U.S.A., favorita dalla bolla speculativa immobiliare, ed ha contagiato anche il vecchio continente, non poteva essere diversamente in un mondo globalizzato, l'euro non è la crisi ne è stato travolto. Quando nel 2008 è scoppiato il bubbone americano, nella felice italietta c'era chi negava tutto, pronto a giurare sulla testa dei propri figli che tutto andava bene , che l'Italia era un paese solido, che non saremmo stati interessati dalla crisi(giammai!), la stessa persona che all'indomani dell'introduzione della moneta unica , salì al colle per ricevere l'investitura di presidente del consiglio, e che tra i primi atti del suo governo, abolì l'obbligo dell'esposizione del doppio cartellino del prezzo euro/lira, introdotto dal precedente governo al fine di scongiurare le speculazioni. Fu una delle prime "cambiali" elettorali passata all'incasso dalle varie clientele che avevano appoggiato la sua elezione, poi sono arrivate le altre a cominciare dall'abolizione dell'ICI, che si è rivelata un disastro per le casse dello stato, e intanto il debito continuava a crescere senza alcun controllo, gli argini introdotti da Ciampi erano saltati e i tentavivi di Tremonti di ridurre la spesa si scontravano con le "cambiali " elettorali del premier.Questo giusto per la cronaca, certo affrettata e incompleta, ma significativa nei fatti, che porta ad una conclusione: l'euro era una opportunità per il nostro paese e non abbiamo saputo coglierla nè sfruttarla, addossare le colpe alla moneta è ingiusto oltre che falso.
Non abbiamo fatto le riforme per modernizzare il paese, non abbiamo investito nella ricerca e nella scuola, non abbiamo ridotto gli sprechi nella spesa pubblica, cosa dovevamo aspettarci? che gli altri paesi pagassero i nostri debiti?
Too big to fail, per il momento ancora ci rimane quest'ancora di "salvezza", diciamo così, siamo troppo grandi per fallire, siamo la terza economia del continente, non siamo la Grecia, ma non possiamo continuare a pensare con il detto: se devi 10.000 € alla banca è un tuo problema, se ne devi 1.000.000€ è un problema della banca.[2]
" Too big to fail..." Troppo grande per fallire, è il titolo di un film documentario, molto ben fatto con attori di rilievo di Hollywood, che spiega in modo comprensibile anche a chi di finanza e Wall Street ne capisce poco, come si è innescata questa crisi di proporzioni planetaria: la crisi è nata negli U.S.A., favorita dalla bolla speculativa immobiliare, ed ha contagiato anche il vecchio continente, non poteva essere diversamente in un mondo globalizzato, l'euro non è la crisi ne è stato travolto. Quando nel 2008 è scoppiato il bubbone americano, nella felice italietta c'era chi negava tutto, pronto a giurare sulla testa dei propri figli che tutto andava bene , che l'Italia era un paese solido, che non saremmo stati interessati dalla crisi(giammai!), la stessa persona che all'indomani dell'introduzione della moneta unica , salì al colle per ricevere l'investitura di presidente del consiglio, e che tra i primi atti del suo governo, abolì l'obbligo dell'esposizione del doppio cartellino del prezzo euro/lira, introdotto dal precedente governo al fine di scongiurare le speculazioni. Fu una delle prime "cambiali" elettorali passata all'incasso dalle varie clientele che avevano appoggiato la sua elezione, poi sono arrivate le altre a cominciare dall'abolizione dell'ICI, che si è rivelata un disastro per le casse dello stato, e intanto il debito continuava a crescere senza alcun controllo, gli argini introdotti da Ciampi erano saltati e i tentavivi di Tremonti di ridurre la spesa si scontravano con le "cambiali " elettorali del premier.Questo giusto per la cronaca, certo affrettata e incompleta, ma significativa nei fatti, che porta ad una conclusione: l'euro era una opportunità per il nostro paese e non abbiamo saputo coglierla nè sfruttarla, addossare le colpe alla moneta è ingiusto oltre che falso.
Non abbiamo fatto le riforme per modernizzare il paese, non abbiamo investito nella ricerca e nella scuola, non abbiamo ridotto gli sprechi nella spesa pubblica, cosa dovevamo aspettarci? che gli altri paesi pagassero i nostri debiti?
Too big to fail, per il momento ancora ci rimane quest'ancora di "salvezza", diciamo così, siamo troppo grandi per fallire, siamo la terza economia del continente, non siamo la Grecia, ma non possiamo continuare a pensare con il detto: se devi 10.000 € alla banca è un tuo problema, se ne devi 1.000.000€ è un problema della banca.[2]