E intanto in Francia...

Re: E intanto in Francia...

Se stettant'anni fà le cose fossero andate diversamente oggi saremo tutti alti biondi con l'occhi celesti e come moglie una come la shiffer....


Si forse ma malgrado la politica degli ultimi anni sono ben felice di essere brutto, piccolo mezzo pelato e con gli occhi storti .....piuttosto che avere il culo della balenottera Merkel
 
Re: E intanto in Francia...

In itaglia (volutamente così...) accade questo:

Ecco i 94 senatori che hanno votato contro i tagli alle pensioni d'oro

Giovedì, 10 maggio 2012 - 09:03:00


Nella votazione sui tagli alle pensioni d’oro ai supermanager pubblici, il governo (che voleva difenderle) è stato battuto grazie da un emendamento di Idv e Lega. Sorprendentemente, la maggioranza dell’Aula si è dichiarata favorevole ad intervenire sul trattamento pensionistico dei burocrati di Stato che oggi godono di stipendi favolosi e domani avrebbero goduto di pensioni altrettanto favolose.

E tuttavia, in 94 si sono battuti come leoni contro quell’emendamento e a favore del mantenimento delle pensioni d’oro. Tutto il Pd, ad eccezione di sette senatori che, in uno scatto di dignità, hanno votato contro. Ad esprimersi a favore dell superpensioni dei manager pubblici troviamo, per esempio, figure del calibro di Anna Finocchiaro, Enzo Bianco, Maurizio Gasparri o Pietro Ichino, lo stesso che va in giro a predicare il superamento del divario tra le generazioni.

ECCO TUTTI I NOMI

1) Adamo Marilena (Pd)
2) Adragna Benedetto (Pd)
3) Agostini Mauro (Pd)
4) Armato Teresa (Pd)
5) Astore Giuseppe (Gruppo Misto)
6) Baio Emanuela (Api)
7) Barbolini Giuliano (Pd)
8) Bassoli Fiorenza (Pd)
9) Bastico Mariangela (Pd)
10) Enzo Bianco (Pd)
11) Biondelli Franca (Pd)
12) Blazina Tamara (Pd)
13) Filippo Bubbico (Pd)
14) Antonello Cabras (Pd)
15) Anna Maria Carloni (Pd)
16) Maurizio Castro (Pdl)
17) Stefano Ceccanti (Pd)
18) Mario Ceruti (Pd)
19) Franca Chiaromonte (Pd)
20) Carlo Chiurazzi (Pd)
21) Lionello Cosentino (Pd)
22) Cesare Cursi (Pdl)
23) Mauro Cutrufo (Pdl)
24) Cristina De Luca (Terzo Polo)
25) Vincenzo De Luca (Pd)
26) Luigi De Sena (Pd)
27) Mauro Del Vecchio (Pd)
28) Silvia Della Monica (Pd)
29) Roberto Della Seta (Pd)
30) Ulisse Di Giacomo (Pdl)
31) Di Giovan Paolo Roberto (Pd)
32) Cecilia Donaggio (Pd)
33) Lucio D'Ubaldo (Pd)
34) Marco Filippi (Pd)
35) Anna Finocchiaro (Pd)
36) Anna Rita Fioroni (Pd)
37) Marco Follini (Pd)
38) Vittoria Franco (Pd)
39) Vincenzo Galioto (Pdl)
40) Guido Galperti (Pd)
41) Maria Pia Garavaglia (Pd)
42) Costantino Garraffa (Pd)
43) Maurizio Gasparri (Pdl)
44) Antonio Gentile (Pdl)
45) Rita Ghedini (Pd)
46) Giai Mirella (Gruppo Misto)
47) Basilio Giordano (Pdl)
48) Claudio Gustavino (Terzo Polo)
49) Pietro Ichino (Pd)
50) Cosimo Latronico (Pdl)
51) Giovanni Legnini (Pd)
52) Massimo Livi Bacci (Pd)
53) Andrea Marcucci (Pd)
54) Francesca Maria Marinaro (Pd)
55) Franco Marini (Pd)
56) Ignazio Marino (Pd)
57) Marino Mauro Maria (Pd)
58) Salvatore Mazzaracchio (Pdl)
59) Vidmer Mercatali (Pd)
60) Riccardo Milana (Terzo Polo)
61) Francesco Monaco (Pd)
62) Enrico Morando (Pd)
63) Fabrizio Morri (Pd)
64) Achille Passoni (Pd)
65) Carlo Pegorer (Pd)
66) Flavio Pertoldi (Pd)
67) Lorenzo Piccioni (Pdl)
68) Leana Pignedoli (Pd)
69) Roberta Pinotti (Pd)
70) Beppe Pisanu (Pdl)
71) Donatella Poretti (Pd)
72) Raffaele Ranucci (Pd)
73) Giorgio Roilo (Pd)
74) Nicola Rossi (Pd)
75) Antonio Rusconi (Pd)
76) Gian Carlo Sangalli (Pd)
77) Francesco Sanna (Pd)
78) Giacomo Santini (Pdl)
79) Giuseppe Saro (Pdl)
80) Anna Maria Serafini (Pd)
81) Achille Serra (Terzo Polo)
82) Emilio Silvio Sircana (Pd)
83) Albertina Soliani (Pd)
84) Marco Stradiotto (Pd)
85) Antonino Strano (Pdl)
86) Salvatore Tomaselli (Pd)
87) Giorgio Tonini (Pd)
88) Achille Totaro (Pdl)
89) Tiziano Treu (Pd)
90) Simona Vicari (Pdl)
91) LuigiVimercati (Pd)
92) Vincenzo Vita (Pd)
93) Walter Vitali (Pd)
94) Luigi Zanda (Pd)

da affaritaliani.it

Quando decideremo di riprendere noi in mano il nostro futuro?
 
Re: E intanto in Francia...

Se monti avesse disposto così tempestivamente un simile provvedimento tra le fila italiche, lo avrebbero sfiduciato seduta stante! A tutt'oggi la questione viene puntualmente rinviata; quanto al rischio della fuga dei n/s manager a capo delle aziende parastatali, il rischio non sussiste, poichè a rappresentarle ci sono nel 99% dei casi burattini della politica che il cervello non lo possono usare (almeno chi ce l'ha) essendo asservito alle direttive partitiche.
Vomitevole!
 
Re: E intanto in Francia...

Ma cosa pretendete dal Burattino Monti, find'ora hanno fatto solo un gran casino, con l'Umu non sanno piu come venirne a capo.....con l'art 18 è tutto bloccato, l'unica cosa (mortacci loro) che hanno fatto è mandare la gente in pensione a 90 anni.!!!!

Se Monti si azzarda a toccare la politica viene silulato seduta stante!!!!!
Ha le palle stette nella morsa del PD e PDL.....
Fetevene una ragione.....in Italia non si cambierà mai nulla, la politica comanda tutto!!!!

Nemmeno se andasse la Governo Grillo.....anzi....sarebbe ancora peggio.....
 
Re: E intanto in Francia...

Ma cosa pretendete dal Burattino Monti, find'ora hanno fatto solo un gran casino, con l'Umu non sanno piu come venirne a capo.....con l'art 18 è tutto bloccato, l'unica cosa (mortacci loro) che hanno fatto è mandare la gente in pensione a 90 anni.!!!!

Se Monti si azzarda a toccare la politica viene silulato seduta stante!!!!!
Ha le palle stette nella morsa del PD e PDL.....
Fetevene una ragione.....in Italia non si cambierà mai nulla, la politica comanda tutto!!!!

Nemmeno se andasse la Governo Grillo.....anzi....sarebbe ancora peggio.....

Caro rudi Ti quoto al 100% Monti è un Burattino infilato in malomodo dai politici Su quel Carro trainato da somari,ma non è lui che ha le redini in mano,il grosso problema è che è convito di fare...un bel LAVORO.
 
Re: E intanto in Francia...

Caro rudi Ti quoto al 100% Monti è un Burattino infilato in malomodo dai politici Su quel Carro trainato da somari,ma non è lui che ha le redini in mano,il grosso problema è che è convito di fare...un bel LAVORO.


Quella è ka verità....sta facendo casini paurosi....e i politici lo lasciano fare ...ridacchiando alle sue spalle!!!!!
 

waxe

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Dal sito di Repubblica:

"Hollande taglia i super stipendi
La prima misura colpisce l'Eliseo
Il presidente della Repubblica guadagnerà il 30% in meno come tutti i ministri. Nelle aziende controllate dallo Stato i manager non potranno guadagnare più di venti volte del dipendente meno pagato
Hollande taglia i super stipendi La prima misura colpisce l'Eliseo Francois Hollande


PARIGI - Sarà una delle prime misure simboliche del quinquennio Hollande: un decreto ridurrà del 30 per cento gli stipendi del capo dello Stato, del primo ministro e dei membri del governo. Lo accompagnerà un secondo decreto, con il quale sarà stabilito un tetto alle remunerazioni dei dirigenti del settore pubblico. E per qualcuno il taglio sarà salato. Riprendendo una proposta del suo partito, François Hollande ha infatti deciso di fissare una regola: la forbice salariale dovrà essere compresa fra 1 e 20. Per essere più chiari: un presidente e amministratore delegato di un'azienda pubblica non potrà guadagnare più di venti volte del suo dipendente meno pagato.

Considerati livelli salariali nelle partecipazioni statali, più alti che nel privato, gli stipendi massimi dovrebbero aggirarsi sui 400-420 mila euro, comprensivi di tutto: tredicesima, indennità, benefit vari. Tra gli attuali manager, ci sarebbe un grande perdente: Henri Proglio, numero uno della Edf, il cui stipendio è di 1,6 milioni, cioè 65 volte superiore al salario più basso dell'impresa. La sua remunerazione dovrebbe diminuire del 69 per cento: conoscendo il suo carattere e la sua amicizia con Nicoolas Sarkozy, c'è da immaginare che non resterà a lungo al suo posto. Il presidente delle Ferrovie, invece, avrà margini per farsi dare un aumento, visto che la sua remunerazione è solo dieci volte superiore al livello salariale più basso.

Hollande, tuttavia, non ha precisato i dettagli del provvedimento e restano alcune incertezze. La misura si applicherà a tutte le società controllate al 100% (Posta, Ferrovie, tv pubblica, ente di gestione del metrò parigino) e anche a quelle in cui possiede più della metà del capitale. Non potrà invece imporre la sua volontà nelle società in cui detiene una quota importante ma minoritaria. In questi casi, farà una raccomandazione ai consigli di amministrazione, cui spetterà la decisione. Laddove la partecipazione minoritaria è molto alta (Gdf Suez, France Télécom), la regola potrebbe essere introdotta, mentre in altre società, come Renault o Air France, sembra difficile che i consigli accettino la proposta.

Infine, ci sarà anche da precisare le persone cui si applicherà il provvedimento. Finora, infatti, si è parlato genericamente dei Pdg (presidenti-amministratori delegati), ma in un'azienda come Edf, per esempio, alcuni membri della direzione hanno uno stipendio superiore a quello di Proglio. La logica vuole che la nuova regola venga applicata a tutte le remunerazioni, ma il rischio di una fuga di cervelli verso il privato potrebbe indurre il nuovo governo a riflettere sulla questione."


(09 maggio 2012)
 
Re: E intanto in Francia...

Dal sito di Repubblica:

"Hollande taglia i super stipendi

Il presidente della Repubblica guadagnerà il 30% in meno come tutti i ministri. Nelle aziende controllate dallo Stato i manager non potranno guadagnare più di venti volte del dipendente meno pagato



E per qualcuno il taglio sarà salato.
Riprendendo una proposta del suo partito, François Hollande ha infatti deciso di fissare una regola: la forbice salariale dovrà essere compresa fra 1 e 20. Per essere più chiari: un presidente e amministratore delegato di un'azienda pubblica non potrà guadagnare più di venti volte del suo dipendente meno pagato.
Tra gli attuali manager, ci sarebbe un grande perdente: Henri Proglio, numero uno della Edf, il cui stipendio è di 1,6 milioni, cioè 65 volte superiore al salario più basso dell'impresa.


Hollande, tuttavia, non ha precisato i dettagli del provvedimento e restano alcune incertezze. La misura si applicherà a tutte le società controllate al 100% (Posta, Ferrovie, tv pubblica, ente di gestione del metrò parigino) e anche a quelle in cui possiede più della metà del capitale.
Non potrà invece imporre la sua volontà nelle società in cui detiene una quota importante ma minoritaria. In questi casi, farà una raccomandazione ai consigli di amministrazione, cui spetterà la decisione. Laddove la partecipazione minoritaria è molto alta (Gdf Suez, France Télécom), la regola potrebbe essere introdotta, mentre in altre società, come Renault o Air France, sembra difficile che i consigli accettino la proposta.

Ho voluto tenere le frasi più salienti, tutto ciò è esattamente quello che servirebbe in Italia, Aggiungendo un taglio drastico almeno di 2/3 al numero ed allo stipendio di parlamentari, presidenti di provincia, di regione, grossi sindaci, consiglieri regionali, alti magistrati e professori universitari, ed eliminare tutti i privilegi dei politici che gravano sul danaro pubblico.

 
Re: E intanto in Francia...

Se stettant'anni fà le cose fossero andate diversamente oggi saremo tutti alti biondi con l'occhi celesti e come moglie una come la shiffer....
 
Re: E intanto in Francia...

Occhio ternano, se interpreto correttamente il tuo intervento, si richia di sconfinare in un campo che non ci compete, per tanti motivi, in primis perchè non l'abbiamo vissuto il periodo di cui parli; poi glisso su tutte le altre implicazioni............va bene gli sfoghi, ma non esageriamo!
Il fautore della razza ariana era più folle di tutti i peggiori politici odierni messi assieme e gli occhi azzuri molto verosimilmente sarebbero delle orbite senza bulbi oculari, perchè seppeliti in una fossa comune da decenni.
Calma!
 
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