Dal sito di Repubblica:
"Hollande taglia i super stipendi
Il presidente della Repubblica guadagnerà il 30% in meno come tutti i ministri. Nelle aziende controllate dallo Stato i manager non potranno guadagnare più di venti volte del dipendente meno pagato
E per qualcuno il taglio sarà salato. Riprendendo una proposta del suo partito, François Hollande ha infatti deciso di fissare una regola: la forbice salariale dovrà essere compresa fra 1 e 20. Per essere più chiari: un presidente e amministratore delegato di un'azienda pubblica non potrà guadagnare più di venti volte del suo dipendente meno pagato.
Tra gli attuali manager, ci sarebbe un grande perdente: Henri Proglio, numero uno della Edf, il cui stipendio è di 1,6 milioni, cioè 65 volte superiore al salario più basso dell'impresa.
Hollande, tuttavia, non ha precisato i dettagli del provvedimento e restano alcune incertezze. La misura si applicherà a tutte le società controllate al 100% (Posta, Ferrovie, tv pubblica, ente di gestione del metrò parigino) e anche a quelle in cui possiede più della metà del capitale. Non potrà invece imporre la sua volontà nelle società in cui detiene una quota importante ma minoritaria. In questi casi, farà una raccomandazione ai consigli di amministrazione, cui spetterà la decisione. Laddove la partecipazione minoritaria è molto alta (Gdf Suez, France Télécom), la regola potrebbe essere introdotta, mentre in altre società, come Renault o Air France, sembra difficile che i consigli accettino la proposta.
Ho voluto tenere le frasi più salienti, tutto ciò è esattamente quello che servirebbe in Italia, Aggiungendo un taglio drastico almeno di 2/3 al numero ed allo stipendio di parlamentari, presidenti di provincia, di regione, grossi sindaci, consiglieri regionali, alti magistrati e professori universitari, ed eliminare tutti i privilegi dei politici che gravano sul danaro pubblico.