Re: Per gli abruzzesi

Sono veramente dispiaciuto e costernato da come si stanno mettendo le case. Per me andare a caccia di tordi in Abruzzo è una cosa speciale, ma già dal 9 Gennaio di quest'anno, con la cihusura anticipata su ricorso al TAR, avevo intuito che ci sarebbero state grane in arrivo.
Mi auguro soltanto che le Associazioni venatorie escano dal buco e cerchino di mediare al meglio.
Ciao.
 
Re: Per gli abruzzesi

Gia quest'anno chiusura al tordo il 9 gennaio......se ci va bene il prossimo calendario ci faranno sparare solo alle gazze e alle cornacchie e fino al 31.12....ragazzi la vedo male ne abbiamo già avuto prova quest'anno con l'unica regione che ha chiuso il tordo al 9.1.12 ......cosa hanno i tordi dell'abruzzo rispetto a quelli delle altre regioni d'ITALIA???????????
 
Re: Per gli abruzzesi

Non so che calendario possa uscire da un simile accrocchio! Più o meno è come far redigere il calendario venatorio all LIPU o al WWF. Siamo proprio messi male!
 
Re: Per gli abruzzesi

Sempre la stessa storia!!
Ogni anno spingono sempre più per evitare che dimentichiamo di averlo preso in quel posto già da tempo. Vorrei vedere come farebbero i calendari se al posto del fucile portassimo solo macchine fotografiche. Forse qualche contadino si lamenterebbe perche gli animali mangiano il raccolto come avveniva molti anni fa. Ricordo che da bambino in puglia chiamavano i cacciatori perche tra storni, tordi, cesene ecc. ecc. dimezzavano il raccolto.
Speriamo bene.
 
Re: Per gli abruzzesi

[h=3]LETTERA APERTA ALL'ASSESSORE FEBBO IN MERITO AL DOCUMENTO STILATO IL 14/03/2012 "PIU' TUTELA E CONSERVAZIONE CON ISPRA"[/h]

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Caro Febbo,leggiamo con stupore,il documento stilato il 14/03/2012 “PIU’ TUTELA E CONSERVAZIONE CON ISPRA”rimanendo sbalordito,sul contenuto di questo articolo,che appare chiaramente subdolo di argomentazioni,che ci fanno intendere la sua RESA come Assessore Regionale,al solo fine di scongiurare i continui ricorsi,che ossessionano la sua poltrona Regionale, in merito alle problematiche venatorie.Al riguardo vogliamo entrare nello specifico,chiarendo alcune posizioni e dilemmi,che perdurano nella nostra mente,e in quella di tanti altri cacciatori,increduli per l’ostruzionismo ambientale eseguito da personaggi,che si ostinano a dichiarare falsita’,in merito alla densita’ o diminuzione di specie selvatiche,senza avere dati certi,sulle popolazioni di specie faunistiche.Caro Febbo,non crediamo che si possa parlare di “CACCIA CONSUMISTICA” l’esercizio di attivita’ venatoria,svolta dai cacciatori,(a meno che,non si riferisce alle riserve a pagamento,ma in questo caso,chi consuma paga,come al supermercato) e sempre stata rispettosa della gestione e la conservazione della fauna,in ITALIA ed e’ stata sempre regolamentata,nel rispetto delle leggi in vigore,come la 157,e per l’abruzzo della legge n°10, approvata a suo tempo,da politici come lei, facendone una linea guida per il mondo venatorio.Quindi,”UNO STRUMENTO DI GESTIONE E CONSERVAZIONE DELLA FAUNA” che come dice lei,esiste gia’,e non comprendiamo come mai si rivolga a un ente come l’ispra,dove le figure di maggior rilievo di questi personaggi,sonoritenute dal mondo venatorio tutte anticaccia,e la tutela ambientale e della fauna,che dovrebbero esplicare,ha forse altri fini,che forse ci riconducono ad una parola: VILE DENARO.Mi spiego meglio, questa piattaforma informatica denominata“ARTEMIDE” quanto costerà alla regione? Esistono forse contributi europei su cui contare? E il nuovo piano faunistico....,chi prendera’ il vile denaro per realizzarlo,forse l’ispra?Antecedente al suo mandato,lei sa che il piano faunistico fu concertato con tutte le Associazioni venatorie, il mondo agricolo e ambientalista nelle varie consulte provinciali e regionali,insieme alla giunta regionale approvato..., con gli ambiti territoriali (ente prettamente istituito per la gestione del territorio cacciabile e della fauna selvatica stanziale e migratrice con rilevanti capacità informatiche,che gestisce in parallelo con la provincia) e senza alcun spreco di denaro pubblico ma solo con le risorse provenienti dal mondo venatorio. Cosa ci dice di questa convenzione stilata con l’ispra....quanto verrà a costare ai contribuenti in generale e ai cacciatori? In questo contesto di crisi economica,ha pensato di informare l’opinione pubblica,dettagliando sul denaro che sara’ speso per l’attuazione di tutto questo? RENDERA PUBBLICO IL BILANCIO PREVENTIVO? Per l’elaborazione del CALENDARIO VENATORIO, ha mai pensato di chiedere aiuto, a chi veramente da sempre ha affrontato queste problematiche,come le associazioni venatorie? Caro Febbo....,se le serve un aiuto,noi siamo qua, glielo daremo GRATIS....ma se lei vorra’ intraprendere l'altra strada, quella della contrapposizione con le associazioni venatorie, sappia che troverà pane per i suoi denti trovandoci pronti ad attuare tutte le azioni (anche il non pagare le tasse regionali) che preservino la nostra amata PASSIONE che adesso più che mai riteniamo essere a rischio (la fine della caccia in abruzzo), nel contempo persistendo nel suo intento di mettere ad un angolo le associazioni venatorie per correre nelle braccia dell'ispra.... le consigliamo vivamente di voler presentare le sue dimissioni onde evitare ulteriori irreparabili danni al mondo venatorio -

ARCI CACCIA FEDERAZIONE DI CHIETI - COORDINAMENTO DEI CACCIATORI VASTESI-
 
Re: Per gli abruzzesi

....... L'obiettivo è passare "da una caccia consumistica ad uno strumento di gestione e conservazione delle fauna". In quest'ottica....

....in quest'ottica QUINDI i cacciatori non dovrebbero piu' PAGARE per andare a caccia essendo coloro che di FATTO regolerebbo l'equilibrio naturale laddove ci siano scompensi, ovvero presterebbero un SERVIZIO allo Stato. Questa sarebbe gestione e conservazione PURA. Ma chi li caccia i soldi laddove necessario? L'ISPRA? Le associazioni ambientaliste?
Le solite balle, son tutti bravi a chiacchiere ma quando si arriva al dunque rigirano la frittata con le scuse piu' ridicole ed i soliti giri di parole!!! Viva l'Italia, la patria degli imbonitori!
 

mauro52

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[h=3]Febbo: più tutela e conservazione con ISPRA[/h]
Pescara, 14 marzo2012. L'obiettivo è passare "da una caccia consumistica ad uno strumento di gestione e conservazione delle fauna". In quest'ottica, la Regione Abruzzo sottoscriverà una convenzione con l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e la provincia dell'Aquila nella prospettiva della redazione del nuovo Piano faunitico venatorio. Le nuove iniziative in materia di caccia sono state presentate questa mattina dall'assessore al ramo, Mauro Febbo, e dal dirigente di ricerca di Ispra, Silvano Toso. "In una materia così tecnica - ha spiegato Febbo - spesso la deriva è quella della polemica e della strumetalizzazione, con il rischio di perdere di vista il vero obiettivo che è quello di conservare l'ambiente. Per questo, la scelta di Ispra, ente riconosciuto a livello nazionale per la tutela ambientale, potrà sostenerci nel percorso normativo che, accanto alla stesura del nuovo Piano faunistico, ci vedrà impegnati anche nella istituzione dell'Osservatorio faunistico regionale". Nella sostanza, la convenzione prevede che Ispra curi il coordinamento e la supervisione del Piano faunistico regionale, la tutela e la gestione di gruppi di specie come le lepri (europea e italica),della coturnice e degli ungulati (cervi e capriolo). Un discorso particolare, che vedrà coinvolto in un tavolo tecnico lo stesso Ministero dell'Ambiente, merita il camoscio d'Abruzzo. Dall'Ispra dipenderanno anche il processo di monitoraggio delle popolazioni faunistiche,la formulazione di un regolamento per la gestione di gruppi faunistici, la definizione di percorsi didattici per le figure che entrano in gioco nella gestione. Tutta quest'attività di regolamentazione e di preparazioone al nuovo percorso normativo è accompagnata anche dalla creazione di una piattaforma informatica denominata "Artemide", finalizzata alla gestione di tutto il patrimonio faunistico. "Le attività poste in essere - ha concluso Febbo - hanno permesso di instaurare un rapporto costruttivo con tutti i soggetti coivolti nella gestione della fauna selvatica, per promuovere un'attività venatoria basata su dati reali, in linea con le richieste dell'Ue. Oggi è possibile, quindi, regolamentare le iniziative in relazione alle esigenze locali, nel rispetto di una corretta gestione della fauna,secondo le prescrizioni dell'Ue e superare le problematiche che spesso si presentano per l'elaborazione dei calendari venatori.
Fonte: regione.abruzzo.it del 14 marzo 2012

CE L'HO STANNO METTENDO IN QUEL POSTO........................
 
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