Re: il colore rosso dei Codone comune in francia
Riprendo questa discussione che mi ero perso...
Premesso che la prossima stagione, alla prima occasione con Claudione faremo delle analisi comparate tra piume rugginose e piume bianche alla ricerca del ferro, io ho un'altra ipotesi che parte dal presupposto che non sono tanto convinto che il colore dipenda dalla sosta degli uccelli in mare dal momento che, una volta arrivati qui, pur stando in mare il colore sparisce. E sparisce in maniera ancora più curiosa se si pensa che la salinità del mare alle nostre latitudini (ovvero del Mediterraneo) è superiore a quella dei mari del nord.
Bisognerebbe trovare delle caratteristiche degli ambienti di sosta nel periodo nuziale e post nuziale che poi gli uccelli non trovano più una volta arrivati da noi.
Un'ipotesi che mi sembra plausibile sarebbe quella che le anatre nei mesi di soggiorno nel nord europa frequentano con buona probabilità acque con alte concentrazioni di tannini. Chi ha visitato ambienti umidi nel lnord europa avrà notato laghi e fiumi con colorazioni marroni, con fondali ricchi di torba. I tannini sono sostanze organiche che possono colorare le piume in maniera provvisoria, venendo "lavati" una volta a contatto con acque che ne sono prive.
Verrebbe spiegata la colorazione delle anatre di entrata, che viene persa con l'avanzare della stagione e verrebbe spiegata anche la colorazione capitata ad uccelli in cattività, probabilmente allevati in acque con presenza di torba o anche solo di vegetali in decomposizione.
Che ne pensate?
ciao Stefano, bella la tua ipostesi, però dalle tue parole e anche da quelle di qualche altro utente mi chiedo come facciate ad essere sicuri che tale colorazione svanisca dopo un tot di tempo, si hanno dei dati a riguardo? o è una vostra supposizione? mi viene da pensare che provare questo fenomeno sia alquanto complesso, praticamente si dovrebbe poter monitorare lo stesso esemplare in un arco di tempo per verificare l'effettiva sparizione della colorazione nelle piume del petto.
inoltre se fosse come dici tu tutte le anatre in cattività utilizzate ai fini di richiamo dovrebbero avere la medisima colorazione perchè tutte si trovano nella stessa acqua con presenza di torba o vegetali in decomposizione, e a questo proposito vorrei chiedere a chi ha osservato questo fenomeno di persona ad anatre sue o di amici, tutte le anatre del gabbione avevano questa caratteristica? o solo alcuni esemplari?
se tutto dipendesse esclusivamente dalla presenza di tannini in determinati zone del nord europa non dovremmo riscontrare in quelle località un'alta cpncentrazione di anatre con medesime caratteristiche?
mi chiedo non potrebbe semplicemente trattarsi di un qualche problema genetico relativo esclusivamente ad alcuni esemplari? le cui piume reagiscono diversamente alle caratteristiche delle acque in cui stazionano?
oppure altre ipotesi, non potrebbe esserci una correlazione con quanto avviene per i fenicotteri rosa? e cioè che dipenda dalla presenza di sostanze organiche presenti in ciò di cui si cibano?
fonte:
http://www.margheritadisavoia.com/fenicotteri-rosa/perche-i-fenicotteri-sono-rosa.html
"Il colore delle penne dei fenicotteri è dovuto alla presenza di particolari sostanze organiche: i carotenoidi. Queste sostanze non vengono prodotte dai fenicotteri, ma sono presenti nelle alghe e nei piccoli crostacei (Artemia salina ed altri) di cui si cibano. In cattività, se l'alimentazione non comprende alghe e crostacei, i fenicotteri perdono gradualmente il colore e diventano bianchi.
I pigmenti inoltre non sono stabili nel tempo e le penne cadute durante la muta perdono rapidamente il loro tipico colore roseo."