Il nostro problema è che in Italia c'è una diffusa disinformazione all'interno dell'opinione pubblica che è ormai ferma sui luoghi comuni che i nostri oppositori da anni vanno diffondendo. Una buona parte di colpa però è anche nostra, visto che la nostra categoria è sempre sempre rimasta chiusa e non ha mai pensato di ricavarsi una congrua fetta di consenso e di supporto nella società civile. E' il caso di dirlo, "chi è causa del suo mal, pianga sè stesso".
Ormai credo sia tardi per ottenere una nostra "rivalutazione", quindi non possiamo far altro che sognare le realtà "illuminate" di altri paesi, sperando di sopravvivere il più possibile nella nostra Italia del Grande Fratello e di San Remo, di Stoppa e Celentano, dei Ministri del turismo che fanno della lotta alla caccia il loro mandato istituzionale, dei 25 milioni di euro per il referendum in Piemonte, di tutte le crociate anticaccia sufficienti per stare a posto con la coscienza nonostante il diffuso scempio ambientale, l'abusivismo edilizio, i rifiuti tossici smaltiti illegalmente e i veleni immessi quotidianamente nell'ambiente. Perché, si sa, infondo i pallini in piombo fanno più danno degli scarichi di una industria...