No, no, no, fermiamoci a capire dove sta andando la società!

Re: No, no, no, fermiamoci a capire dove sta andando la società!

...impiccarlo troppo comodo....basta buttarci lui nel Tevere con le stesse modalita' e soprattutto...ora !!!! Nessuna pieta' per questo tipo di gente .....il loro posto e' in un lurido vicolo a vomitare dopo che si sono strafatti.....
 
Re: No, no, no, fermiamoci a capire dove sta andando la società!

senza parole...cosa centrava quella povera creatura con i loro problemi. che dio lo abbi in gloria..

Francesco
 

Mario 9

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Vorrei poter dire di essere indignato: A Roma un essere ripugnante appartenente indegnamente alla razza umana, ha buttato il figlio nel Tevere dopo aver litigato con la compagna.
 
Re: No, no, no, fermiamoci a capire dove sta andando la società!

ma *****,sanno che si drogava quotidie,e lo tengono libero dicendogli"sta buonino"!!????
ma che ***** di assistenti sociali,psicologi scadenti abbiamo!!!!!!!
 
Re: No, no, no, fermiamoci a capire dove sta andando la società!

Non ho parole. A quell'essere immondo dovrebbe essere riservata la stessa fine. Tanto verrà ritenuto incapace di intendere e di volere e tra pochissimi anni l'avremo ancora in mezzo alle scatole. A morte.
 
Re: No, no, no, fermiamoci a capire dove sta andando la società!

Per me non e` malato,e poi chi se ne frega se e` malato?
Io chiamerei il popolino e lo darei in pasto a loro.
La cosa ripugnante e`che stara`poco in galera visto che in Italia non esiste la certezza della pena.
 
Re: No, no, no, fermiamoci a capire dove sta andando la società!

Sempre di più ci sì accorge che la gente non ha RAZIONALITà e CUORE!!
Io mi chiedo come possa un "padre" uccidere il proprio figliolo indifeso per un banalissimo litigio?
Per il resto meglio che non dico nulla....
 
Re: No, no, no, fermiamoci a capire dove sta andando la società!

Per me non e` malato,e poi chi se ne frega se e` malato?
Io chiamerei il popolino e lo darei in pasto a loro.
La cosa ripugnante e`che stara`poco in galera visto che in Italia non esiste la certezza della pena.



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Giacomo, purtroppo non è così. Pensaci bene. Le malattie degli esseri umani sono molteplici, se questo gesto è derivato da una malattia mentale (come penso) non è attribuibile alla volontà umana. Quindi come tutte le altre malattie va curata. (ma in tempo). Penso che "questo" neanche si è reso conto di quello che aveva in mano in quel momento. Non era lui a fare il gesto in quel momento. Tuttavia, penso anche che come se ne rende conto, l'unica cosa da fare è togliersi la vita, per autopunirsi per quello che ha fatto e soprattutto per non fare altre sconsideratezze nel futuro.
Purtroppo, da quando una famosa legge (180) ha chiuso i manicomi, questi sono stati i risultati. Inoltre penso che la colpa di tutti questi episodi, sia dovuta anche un pò a tutti noi, che non segnaliamo a chi di dovere e in tempo, autori di azioni che
reputiamo "strane". Pensa quante disgrazie si potrebbero evitare, togliendo di mezzo questi malati mentali.
Se poi il fatto non è così, allora la pena dell'ergastolo ai lavori forzati, non basterebbe.
 
Re: No, no, no, fermiamoci a capire dove sta andando la società!

Senza parole....non vedo una pena adatta a questo essere inmmondo, quelle previste sono troppo leggere...BA...RDO!!!
 
Re: No, no, no, fermiamoci a capire dove sta andando la società!

Vorrei poter dire di essere indignato: A Roma un essere ripugnante appartenente indegnamente alla razza umana, ha buttato il figlio nel Tevere dopo aver litigato con la compagna.

L'ho sempre detto......L'ESSERE UMANO E' L'UNICA BESTIA AL MONDO!
Neanche le iene e gli avvoltoi si comportano come noi........
Ciao,Paolo.
 
Re: No, no, no, fermiamoci a capire dove sta andando la società!

ROMA - Il corpo di un bimbo di 16 mesi nelle acque gelide del Tevere trascinato dalla corrente. A gettarlo nel fiume da un ponte è stato suo padre. Ha lanciato quello che per lui rappresentava il 'fardello della discordia' con la sua compagna. Orrore all'alba a Roma, dove un uomo di 26 anni, poi rintracciato e arrestato dai carabinieri, ha confessato di aver gettato nel Tevere suo figlio dopo una lite in famiglia, a causa della gestione sull'affidamento del bambino. Ad assistere questa mattina alla scena è stato almeno un testimone: un agente di polizia penitenziaria in servizio a Regina Coeli che ha visto l'uomo, all'altezza di ponte Mazzini sul Lungotevere, lanciare il bimbo che ancora piangeva. L'agente ha subito allertato i carabinieri. E immediate sono partite le ricerche del piccolo nel fiume con i sommozzatori dell'Arma e la caccia all'uomo per le strade della città.Dopo poco i militari del Nucleo Radiomobile, grazie alla descrizione del teste, hanno rintracciato il padre di bimbo nel quartiere Testaccio, dove cercava di nascondersi in strada. Gli investigatori, che hanno descritto l'uomo come 'lucido' hanno finora escluso che possa aver assunto droghe. Le ricerche del piccolo però hanno finora dato esito negativo. Il suo corpo potrebbe essere stato trascinato dalla corrente fino alla foce e la neve e il maltempo non hanno certo aiutato i sommozzatori. La follia è scattata questa mattina all'alba quando l'uomo, un romano con precedenti, tra cui ****, originario del quartiere Corviale, è entrato a casa della famiglia della compagna, in un appartamento in via degli Orti D'Alibert, dopo l'ennesima lite con lei, ricoverata in ospedale. Preso dalla furia, l'uomo ha strappato il bimbo dalle mani della nonna e della zia ed è scappato a piedi tra la neve. Poco distante si è affacciato sul Lungotevere e ha gettato il figlio nel fiume come un sacco. Un fardello 'troppo pesante', che era diventato motivo della discordia tra lui e la compagna. I due litigavano spesso per l'affidamento. Quando è stato rintracciato e fermato dai carabinieri, l'uomo ha ammesso: "L'ho gettato io nel Tevere". Poi si é chiuso nel silenzio. E del bimbo in balia delle acque gelate nessuna traccia. L'episodio ha gettato nello sconcerto il vicesindaco di Roma Capitale, Sveva Belviso, la quale ha auspicato per "questo padre una pena esemplare ed immediata"."Quanto avvenuto - ha commentato Belviso - è un gesto di estrema crudeltà per il quale sono davvero superflue ulteriori parole di condanna. Il nostro pensiero in questo momento va a quel bimbo innocente vittima della sconsideratezza e della violenza di un padre che, invece di difenderlo e di proteggerlo, lo ha trattato come un oggetto sul quale scaricare le proprie frustrazioni". Sulla vicenda è intervenuto anche il senatore del Pdl Carlo Giovanardi, per il quale "una risposta purtroppo viene dal limaccioso mondo delle droghe". Giovanardi ha ricordato che quel padre infatti "non soltanto era stato già arrestato in passato per spaccio di ****, ma ha dichiarato di far uso di cannabis".
 
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