Re: BURIAN: come dove e perchè

sto seguendo la situazione da diversi giorni......per ora non mi esprimo e penso che non lo faro neppure dopo perche per un burian previsto alla prossima settimana il tempo è lontano ancora,il burian è un evento troppo raro e anche pericoloso per parlarne con una settimana di anticipo.


Ti sbagli nei siti specilaizzati se ne parla dal dal giorno 21, cioè a oggi da una settimana !!!
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

Ti sbagli nei siti specilaizzati se ne parla dal dal giorno 21, cioè a oggi da una settimana !!!


Concordo con Armando :D .. il giorno più freddo è previsto per il 1 febbraio 2012..
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

La TOSCANA ( tutta !) sarà la regione che in questa prima fase nevosa sarà la più colpita come QUANTITA' di accumuli di neve.
Le danze iniziano praticamente DA ORA con le prime precipitazioni nevose sul mar Ligure al largo.
Prestissimo arriveranno sulle coste.
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

ora non ci resta che mettere al riparo il piu' possibile e toccarci le palle sperando che faccia meno danni possibile, fino a -10 le piante reggano, hanno retto anche l' anno scorso e 2 anni fa', ma si e' trattato comunque di una nottata o un paio di giorni al massimo, non oso immaginare che puo' succedere se va' al di sotto e dura per tutti i giorni promessi, qui' sarebbe un disastro impossibile da rimediare in questo momento................

A questo punto speriamo di no, prima c'era la caccia aperta adesso no, molte piante sono già partite per la ripresa vegetativa e sono gonfie d'acqua, anche nell'85 fu così se si verifica ci sarà di nuovo moria di olivi ed alberi da frutta oltre al blocco del Paese.
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

ora non ci resta che mettere al riparo il piu' possibile e toccarci le palle sperando che faccia meno danni possibile, fino a -10 le piante reggano, hanno retto anche l' anno scorso e 2 anni fa', ma si e' trattato comunque di una nottata o un paio di giorni al massimo, non oso immaginare che puo' succedere se va' al di sotto e dura per tutti i giorni promessi, qui' sarebbe un disastro impossibile da rimediare in questo momento................


Lorenzo io faccio informazione NON ALLARMISMO,ma è giusto che ti dica che le temperature previste per Firenze per domenica prossima sono massima -3, minima -15 (!!!):(
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

Dato orami per assodato l'arrivo del freddo russo della steppa il burian, ora la concentrazione si sposta su dove con precisione passerà il NUCLEO durissimo freddo.
Non cambierà sulle temperature, ma sulla neve sì.
Se la goccia fredda scavalcherà a nord le alpi per raggiungere germania e francia si incanalerà nella valle del Rodano raggingerà iul medirettaneo "caldo" rispetto a lei e genererà nubi e altra /Tanta/ neve per tutto il centro nord con la formazione di un minimo sulla corsica o sulla sardegna.
Se invece in freddo entreràda Triste, dalla porta della bora, avremo "solo" freddo intenso e sterile senza grandi quantitativi nevosi.
Andando oltre nel fanta dopo il freddo arriva Mister Atlantico careico di nubi ma siamo già a pensare al 10 febbraio o giù di lì, il centro noird infreddolito e ghiacciato, la PP che trattiene il freddo potrebbero rifare un altro pieno di dama bianca...
Vedremo...
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

Buran dalla Russia, pronto ad invadere l'Europa: inizia la fase glaciale

La traccia del Gelo in rotta verso ovest, prima fase. Ormai ci siamo: il blocco siberiano in moto retrogrado invade l'Europa

Prima di bussare la porta verso l'Italia, il nocciolo d'aria più gelida invaderà le aree centro-orientali europee. L'emergenza gelo, già notevole, tenderà ulteriormente ad aggravarsi: seguiamo la rotta del grande gelo russo per le prossime 72 ore, quando verrà direttamente ad impattare contro le Alpi.


Mauro Meloni: 31-01-2012 ore 20:30
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Temperature minime odierne sull'Europa: notiamo il respiro gelido far sempre più sul serio sulle nazioni orientali, dove il grande freddo si accentuerà ulteriormente. Fonte mappa infoclimat.fr


Il gelo eccezionale non è ancora giunto appieno sull'Europa, ma già si contano decine e decine di vittime in tutte quelle nazioni del comparto orientale del Continente che da giorni risentono dell'azione dell'anticiclone siberiano, con il freddo che si è accresciuto giorno dopo giorno. Lo dimostrano le temperature minime misurate nella giornata odierna: in Ucraina e Bielorussia punte non lontane dai -30°C e proprio in queste due nazioni si sono registrati il maggior numero di morti da assideramento. I picchi più bassi, fino a -34°C, si sono invece misurati sulla Carelia, sulla Lapponia e su alcune zone della Russia Europea. A parte i picchi di gelo, anche le nevicate sono il sintomo del freddo che guadagna terreno: neve non solo su alcune zone d'Italia, ma anche in Grecia persino nei pressi di Atene.
Il blocco d'aria siberiana più consistente solo nelle prossime ore inizierà a penetrare dalla Russia Europea verso le nazioni orientali del Continente, che vedranno piombare i termometri piombare ancora più in basso. Sarà vera emergenza gelo e i disagi aumenteranno, con il termometro che potrebbe toccare localmente i -30°C al suolo: non escludiamo valori forse in qualche caso eccezionali, accompagnati anche da bufere di blizzard. Ricordiamo che si tratta d'aria pellicolare, i gelidi venti di Burian faranno quindi crescere ulteriormente il grande freezer già ben presente sul suolo continentale
Termiche ad 850 hPa by GFS per le ore centrali del 1° febbraio: il grande gelo raggiunge l'Europa Orientale, facendo crollare ulteriormente le temperature su nazioni già duramente provate dalla neve e da temperature polari. Rielaborazione grafica a cura della Redazione Meteo Giornale. Fonte http://www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo


Termiche ad 850 hPa by ECMWF per il 4 febbraio: il potente nucleo siberiano dilagherebbe in moto retrogrado sul cuore d'Europa, spingendo anche contro le Alpi e dilagando in modo sempre più massiccio verso parte dell'Italia. Fonte http://www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo


Confermiamo che anche l'Italia figura come obiettivo principale di questa super colata gelida, la quale però dovrà fare i conti con l'Arco Alpino. Nell'aggirare l'ostacolo orografico, il gelo penetrerà in parte dalla Valle del Rodano ed in parte dalla Porta della Bora: la reazione ciclogenetica del Mar Mediterraneo farà la differenza e, a seconda della collocazione dei vari minimi barici, vedremo il grande gelo entrare più o meno direttamente sulle varie regioni della Penisola. Più esposte le regioni del Nord, mentre l'entità del gelo è ancora da valutare al Centro-Sud ed Isole, dove in compenso ci saranno maggiori possibilità di precipitazioni e quindi occasioni per nevicate a quote estremamente basse.
Puoi dire la tua su questo articolo qui
www.facebook.com/meteogiornale.it

Mauro Meloni -
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Re: BURIAN: come dove e perchè

Lorenzo io faccio informazione NON ALLARMISMO,ma è giusto che ti dica che le temperature previste per Firenze per domenica prossima sono massima -3, minima -15 (!!!):(
Armando i morti si contano alla fine.a mio modesto avviso ci sono troppe incertezze.a 1 giorno dall' evento ci capiscono poco per non dire niente.ogni 6 ore cambiano previsione.....entrano dalla porta della bora,non entrano,entrano dalla valle del rodano,non entrano....fra un po' le previsioni le fanno a evento avvenuto.boooohhhh
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

Ti sbagli nei siti specilaizzati se ne parla dal dal giorno 21, cioè a oggi da una settimana !!!

anche se specializzati con strumenti specifici non sono sicuri neppure loro al 100% se ne riparla mercoledi per esserne sicuri secondo me.averne parlato tempo prima non cambiava nulla,quante volte buttano fuori bombe i siti meteo per accattarsi 4 utenti in piu.
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

Altri dati sul nome del vento ed altro:

Viene chiamato con diversi nomi, tutti molto simili: Buran, Burian o Burano.
E’ il vento gelido che soffia dalle pianure sarmatiche in Russia e dalla Siberia verso l’Europa.
Si forma molto raramente, con effetti evidenti solo una volta ogni 10-15 anni in media dalle nostre parti. L’ultima volta si è fatto sentire in grande stile su quasi tutta l’Italia solo alla fine del dicembre del 1996, quando ci fu un crollo delle temperature quasi dappertutto, con punte inferiori ai -10°C in pianura, venti molto forti e raffiche fino a 150 km/h ed oltre nelle zone più esposte.
Le ondate di freddo successive, fino ai giorni nostri, non possono essere attribuite all’azione (quantomeno diretta) di questo vento, ma a masse d’aria che sono arrivate direttamente dall’Artico Norvegese, dalla Groenlandia o addirittura dal Canada, tutte zone comunque meno fredde della Siberia in inverno.
Il Buran rappresenta l’apoteosi del freddo per gli appassionati di gelo e meteorologia in genere, ma nei rari casi in cui investe in pieno l’Europa può rappresentare anche un grosso problema, specie se associato a nevicate in zone che difficilmente vivono questi eventi.
Ma come si forma?
Le vaste pianure e gli altipiani tra la Siberia, la Mongolia e le Repubbliche a nord del Mar Caspio durante l’inverno sono soggette a rapido raffreddamento a causa dell’aria secca, del poco Sole e della lontananza dell’azione mitigatrice di qualsivoglia mare o oceano. In alcune zone tra dicembre e gennaio possono raggiungersi normalmente anche i -35, -45°C.
Si forma quindi uno strato di aria gelida vicino al suolo e spesso non più di 1000-1500 metri che genera un anticiclone termico, ossia un’alta pressione di origine prettamente fredda.

Quest’alta pressione, se viene agganciata da altre alte pressioni in risalita dall’Atlantico verso la Scandinavia o l’Europa centrale (accadimento non così frequente), viene letteralmente trascinata con tutto il suo contenuto gelido verso ovest, generando contrasti sempre più accesi con l’aria più tiepida (o quantomeno più fresca) presente sull’Europa dell’Est, e quindi sviluppando un vento sempre più sostenuto – il Buran, appunto – che congela letteralmente le aree investite.
E’ chiamato, non a caso, “l’espresso siberiano”.
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

[h=1]tratto da meteoweb:

Meteo Burian, aggiornamenti terrificanti dai modelli: gelo record a oltranza e tantissima neve, anche al sud![/h]
mercoledì 1 febbraio 2012, 12:20 di Peppe Caridi





L’Italia è nella morsa di gelo e neve, eppure l’attuale situazione è solo l’inizio di un periodo freddo e nevoso che si prospetta lungo e difficile, come spieghiamo da giorni. Il vero Burian proveniente dalla Siberia solo adesso sta abbordando l’Europa orientale, e in Italia arriverà al nord solo nella giornata di domani, quando avremo un ulteriore calo termico. L’evoluzione meteorologica è abbastanza chiara su una tendenza che ripetiamo quotidianamente da più giorni; i centri di calcolo hanno ritrovato l’affidabilità anche nel medio periodo e chiarire l’evoluzione non è adesso complicato come sembrava fino a qualche settimana fa.
Le grandi nevicate che stanno colpendo il centro/nord sono solo l’inizio di un periodo di freddo e neve che potrebbe prolungarsi davvero a lungo, come stamattina delineano in modo chiaro un pò tutti i centri di calcolo. Dopo la perturbazione in atto, è confermata quella che passerà sull’Italia tra domani sera e venerdì 3 febbraio, con ulteriori abbondanti nevicate al centro/nord dove, in molte aree, ha iniziato a nevicare ieri e smetterà solo la prossima settimana. Ma anche al sud nevicherà in modo copioso, anche se a quote più alte, come già accaduto negli ultimi giorni su tutti i rilievi Appenninici, compresi quelli di Calabria e Sicilia. Il freddo, come ribadiamo da tempo, arriverà anche nelle Regioni meridionali a partire dal weekend, e le giornate più rigide saranno quelle iniziali della prossima settimana. Ma non sarà solo freddo, bensì anche maltempo quindi con precipitazioni nevose, anche intense, fin nelle basse quote. Al momento non è ancora possibile entrare nei dettagli previsionali di sabato, domenica, lunedì e martedì che saranno le giornate più fredde e nevose per Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia, ma è facile immaginare abbondanti precipitazioni nevose fin dai 200/300 metri di quota con accumuli straordinari in montagna e possibili imbiancate anche su coste e pianure soprattutto in Campania, compresa Napoli, e nella Sicilia occidentale, compresa Palermo.
Per quanto riguarda il centro/nord, nelle prossime ore ci aspettiamo ancora nevicate in pianura Padana e in tutte le Regioni centrali; da venerdì la neve scenderà fin a bassissima quota anche su Lazio e Abruzzo mentre fino a domani nevicherà in pianura e sulle coste solo da Toscana-Umbria-Marche in sù. E’ confermata la possibilità di neve a Roma nella giornata di venerdì, e poi ancora nel weekend.
Le mappe di stamattina sono davvero “terrificanti” per la prossima settimana, in quanto prolungherebbero l’ondata di gelo ancora a lungo. Per molti giorni in pianura Padana potrebbero registrarsi temperature minime fino a -20°C in pianura, non solo in Piemonte ma anche in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Previsti picchi bassissimi anche nelle Regioni centrali, con tante giornate di ghiaccio (cioè con massime ben inferiori allo zero). Per monitorare la situazione in tempo reale vi consigliamo le nostre pagine della diretta meteo: satelliti, situazione, fulminazioni, radar e webcam.
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

che arrivera aria polare è ormai sicuro !! quanto sarà freddo e per quanto tempo lo vedremo a breve... fino a-7/ 8 gradi le automobili diesel reggono, sotto a queste temperature c'è buona probabilità che se lasciaste fuori per alcune ore ,,poi non partano piu, sia per il congelamento del gasolio che per il calo di potenza delle batterie ....per le piante non c'è nulla da fare li l'antigelo nn si puo mettere mi ricordo bene nell'inverno dell'85/86 fu un'ecatombe di piante ,tutti gli ulivi con i tronchi spaccati in due dal gelo o distrutte dalla neve ..come dice lorenzo fino a -10 le nostre piante tengono (non tutte ) al di sotto per piu giorni ..diventano materiale per la stufa ..anche gli animali non se la vedono tanto bene con temperature del genere ..
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

l'unica protezione che avranno le piante dal gelo sarà la neve... e anche se può sembrare un controsenso mi raccomando non scuotete le frode!
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

Se posso permettermi di consigliare un film Dersu Uzala ( il piccolo uomo delle grandi pianure ) del grande Akira Kurosawa
dove veramente possiamo renderci conto delle condizioni climatiche del vento nella steppa, un episodio di cosa sia la realtà.

Romano
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

l'unica protezione che avranno le piante dal gelo sarà la neve... e anche se può sembrare un controsenso mi raccomando non scuotete le frode!

Bravissimo meglio avvertire per chi non lo sapesse per evitare di fare danni pensando invece di fare una cosa utile...mai togliere la neve dalle piante!!!
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

A me la seconda da snx con il bikini turchese..... mi ingrifa virulentemente pensarla davanti a un camminetto acceso con la pelle d'orso sotto.....[37][dwarf.gif] [41]


[36]
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

A me la seconda da snx con il bikini turchese..... mi ingrifa virulentemente pensarla davanti a un camminetto acceso con la pelle d'orso sotto..... [36]


Concordo e mi associo.. ma anche le altre non sono da meno... alla faccia di quella più brutta... [11][liebe_rosen.gif]
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

Francamente posso dire di esserci stato anche nel 1956 ma forse ero distratto e non mi ricordo degli eventi.
1985 Era un anno come gli altri ma carico di quegli eventi che segnano il corso della storia e posso dire io c'ero.
Breve cronostoria dei miei ricordi, molto freddo, nevicata copiosa nei giorni precedenti anche nella piana Firenze-Pistoia, al mattino sono andato al lavoro a circa un chilometro da casa. Volutamente a piedi con gli anfibi che affondavano nella neve ghiacciata, con zaino pieno per me e i miei compagni (come sorpresa) di quei viveri di conforto e socializzazione che non possono mai mancare in quei momentio storici: un chilo di pane, un salame, un fiasco di vino e un liquore di mia produzione e consumo a carattere famigliare che è il nocino, che ti fà digerire anche un mattone. Tutto molto bello, ma gli orologi dell' acquedotto schiantarono con parecchi tubi, avevo una pianta di chinotto molto riparata e coperta ma bruciò anche quella. Inutile dire che tutti gli ulivi, piante ecc. bruciarono con grande sgomento dei propettari. Era venerdì 11 gennaio la mia Fiat 850 special compagna di tante avventure venatorie (e non) la tenni ferma tre giorni, furono gli ultimi giorni dell' agonia, che si concluse con l' arrivo del carro attrezzi demolitore e una nuova arrivata in famiglia. Una notizia avendo piantato gli ulivi presi a Pescia, varietà leccino (resistente al freddo) un clone garantito che si era salvato nel 1985 sono due tre anni che subisce ancora questo deleterio evento.

Romano
 
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