Re: La passata........
Volendo dare un contributo per cercare di semplificare mi sembra che per "passata" si intenda quando un selvatico accusa la botta in maniera più o meno evidente per poi cadere improvvisamente, la domanda, perchè. Questa questione ha interessato sia cacciatori che addetti ai lavori, spesso portando convinzioni che cozzano con la scienza. Due pallini identici, uno si ferma nel corpo l' altro lo attraversa chiaramente hanno diversa velocità, quindi forza viva, compie maggior lavoro e cede più forza viva quello più veloce, è vero che quello che si ferma cede tutta la sua energia ma sicuramente la forza viva , il lavoro è minore. E' doveroso allora parlare di cartucce equilibrate che a me sembra la parola chiave, alcuni assetti di caricamento generano alte pressioni con notevole deformazioni di pallini con eccessive dispersioni, il selvatico risente del diradamento della rosata e della minore penetrazione (il pallino deformato risente maggiormente e viene frenato dall' aria) se si aumentano le quantità di piombo, può imprimere più ferite con certo vantaggio ma la cartuccia resta squilibrita e poco micidiale. Volendo semplificare è importante la sede delle lesioni, le famose 5 ferite, e la gravità cioè la quantità di energia che le ha provocate, da cui le moderne cartucce veloci sono più micidiali di quelle più lente, specialmente quelle con pallini più grossi che conservano meglio l' energia residua (a condizione che il tutto avvenga con pressioni contenute) anzi è propio la velocità che influisce più che la massa ( E= 1/2 m x V^2) un mezzo della massa per il quadrato della velocità. Se i pallini mancano di energia cioè di forza viva, le ferite sono lievi, magari scarse, e nessun organo vitale colpito, possiamo parlare di passata. Inutile sottolineare che l' energia è legata alla distanza di tiro, grado di strozzatura ecc. e anche all' impatto sul selvatico, pellame, piume più folte d' inverno, un' anatra posata in acqua. Fra un tordo e uno storno pur essendo simili, c' è una differenza enorme come resistenza, prova ne è che in un tegame a fare il sugo piano piano, il tordo più fragile dopo tre ore di cottura sarà pappa, lo storno avrà una cottura ideale per una bella pastasciutta, da qui la STORNO 35g pb nik. spero di essere stato chiaro.
Romano