Re: Domani è sabato? bè allora.....
Erano i tempi a cavallo fra prima e subito dopo aver vietato le spingarde e con piacere ricordo il "Carcerato" menù a tema di quei tempi, che semplicemente è la rigaglia, cioè interiora bovine ( trippa, centopelle, budelculare ecc.) lessate, un brodo fatto esattamente come il bollito con cipolla, sedano, carota, basilico, pomodori maturi e sale, bollito per due tre ore fino a cottura. Nei piatti rigorosamente fondi veniva messo il pane tagliato a dadini, il brodo con pepe (volutamente piccante per bere) e formaggio grattugiato a volontà, questo era il primo piatto il "carcerato" con poca fantasia mi immagino perchè così chiamato. Per secondo le interiora lesse, accompagnate da ramolacci crudi con sale (come una rapa, con il pizzicore dei ravanelli). La mia via si chiamava allora " dei macelli "(indovinate perchè) bastava andare li a prendere il necessario e per poche lire davano di tutto. Una persona incaricata della compagnia passava un giorno intero a pulire il tutto e la sera i cacciatori del lago, una diecina con l' aggiunta di simpatizzanti e quindi la tavola si allungava raddoppiava, triplicava, trscorrevano io allora ragazzo momenti veramente gioiosi con una convivialità unica irripetibile, quando poi il vino (unico alcaloide) rendeva i racconti seppur soliti diversi e ricchi di nuovi particolari era l' apice della serata, che da abituale, passava a memorabile. Quando ripenso a tutti loro che si sono avviati e mi aspettano (il mio babbo, gli zii, il tarpone, il trevisan, il fattore, lo iovi, carabattole, carburo e tanti altri) sono convinto che si ritenevano miracolati per essere sopravvissuti alla guerra e fortunati nel poter gioire e condividere umanamente quel poco che avevano.
Romano
Erano i tempi a cavallo fra prima e subito dopo aver vietato le spingarde e con piacere ricordo il "Carcerato" menù a tema di quei tempi, che semplicemente è la rigaglia, cioè interiora bovine ( trippa, centopelle, budelculare ecc.) lessate, un brodo fatto esattamente come il bollito con cipolla, sedano, carota, basilico, pomodori maturi e sale, bollito per due tre ore fino a cottura. Nei piatti rigorosamente fondi veniva messo il pane tagliato a dadini, il brodo con pepe (volutamente piccante per bere) e formaggio grattugiato a volontà, questo era il primo piatto il "carcerato" con poca fantasia mi immagino perchè così chiamato. Per secondo le interiora lesse, accompagnate da ramolacci crudi con sale (come una rapa, con il pizzicore dei ravanelli). La mia via si chiamava allora " dei macelli "(indovinate perchè) bastava andare li a prendere il necessario e per poche lire davano di tutto. Una persona incaricata della compagnia passava un giorno intero a pulire il tutto e la sera i cacciatori del lago, una diecina con l' aggiunta di simpatizzanti e quindi la tavola si allungava raddoppiava, triplicava, trscorrevano io allora ragazzo momenti veramente gioiosi con una convivialità unica irripetibile, quando poi il vino (unico alcaloide) rendeva i racconti seppur soliti diversi e ricchi di nuovi particolari era l' apice della serata, che da abituale, passava a memorabile. Quando ripenso a tutti loro che si sono avviati e mi aspettano (il mio babbo, gli zii, il tarpone, il trevisan, il fattore, lo iovi, carabattole, carburo e tanti altri) sono convinto che si ritenevano miracolati per essere sopravvissuti alla guerra e fortunati nel poter gioire e condividere umanamente quel poco che avevano.
Romano