I meravigliosi anni 70/80

Io sono piu' vecchio di quasi tutti voi, e per me gli anni di fuoco sono stati gli anni di piombo, i 60 e i 70. Diplomato al liceo classico Santa Maria di Roma (per un pelo--tre materie a Settembre e media del 6), mi si schiude la liberta'. Poi la patente... La Fiat 500. Le feste. La caccia. Le ragazze. Amelia, detta "Cannavota" per la sua magrezza. Poi Marilella. Mi iscrissi a Scienze Politiche, ma feci pochi esami. Fuori corso e "nonno." Mi ricordo la Festa della Matricola e le "spedizioni punitive." La goliardia, mi dicono, e' finita da tanto. Trasferimento a Grottaferrata, fine del periodo Marilella. Cottarella per Emilia, ma duro' poco. Quasi vado a finire con una ragazza di un'altra regione, ma alla prima uscita non sopporto il suo accento. Vi ricordate Proietti quando fa l'imitazione del suo prof che recita "La Pioggia nel Pineto"? Parlava cosi', poveretta. Poi torrida relazione seguita dopo due anni con fidanzamento a casa con una ragazza di Grottaferrata. Cercai di trovare lavoro. Anzi, il lavoro cerco' di trovare me ma io mi nascosi perche' terrorizzato dall'idea di non avere piu' scuse per rimandare il matrimonio. Perche' mai comprare la mucca quando di latte me ne dava tanto, e gratis?
Finalmente mi lascio' e si fidanzo' con un altro, che poi sposo'. Pero' durante il loro fidanzamento (lui era di fuori e veniva a Grottaferrata una volta al mese) gliele fece a ceppi con me. Ancora latte gratis da una mucca comprata da un altro. Poi una ragazza tedesca. Poi una ragazza americana. Poi mi innamorai perdutamente di Patrizia, ma lei capi' benissimo che non ero il tipo matrimoniale e non ci stette. Poi viaggio in Germania (estate del 75). Incontro la mia attuale moglie. 24 Dicembre 1975: ci sposiamo a Reno, Nevada. Il farfallone amoroso non va piu' di fiore in fiore ma rimane appiccicato sull'ultimo fiore. Ma ormai e' ora di mettere la testa a posto. Comincio a lavorare, poi universita', corso di studi di laurea quadriennale finito in due anni e mezzo, poi trasferimento in Alaska e impiego fisso come insegnante. Anni belli, tutti, fino ad adesso, ma non spensierati come i 60 e 70, quando il mondo era pieno di promesse e di speranze. Ma mi ritengo fortunato, anche se la nostalgia degl annii 60 e 70 ogni tanto mi da' una fitta al cuore. Tornando al tema della caccia, la liberta' di "bruciare siepi," di sparare a quasi tutto cio' che vola, corre o striscia, di cacciare senza preoccuparsi di deroghe, limiti di carniere, specie protette, dei bossoli buttati in terra, delle piante tagliate per fare un capanno, o di non essere imprigionato in un distretto venatorio, o di cacciare fino al 31 Marzo ai migratori in risalita --tutte queste cose che oggi pero' considero giustamente terminate--era pur sempre una gran bella liberta'. Oggi poi che vivo dove l'Art. 847 non esiste, mi manca la liberta' di cacciare dove mi pare. Com'era bello andare per vigne e uliveti, maggesi e seminati, senza fregarsene di chi queste terre le lavorava sodo. Sbagliato anche questo, ma come non rimpiangerlo? Poi non ti dico quanto odorava di liberta' essere capaci di salire su un mezzo pubblico col fucile montato ma scarico in spalla e la cartuccera, coltello e laccioli ai fianchi senza essere arrestati per procurato allarme, e tornare sullo stesso mezzo pubblico con un mazzo di lodole, babbussi, fringuelli, codazinzere, tordi, merli, tordici, o qualsiasi altre prede senza essere linciati dagli animalisti. A quell'epoca i cacciatori erano ancora ammirati e invidiati... Oggi????? E l'automatico senza "tappo"? Poter detenere, se volevi, quante cartucce volevi? E non dover riempire tesserini vari? Meno male che dove vivo adesso, a parte il fatto che per cacciare devi o possedere o affittare terreni per uso di caccia, o dover fare ore di auto per trovare un'area pubblica dove la concorrenza e' spietata e gli animali imbirbiti, la liberta' di possedere e portare armi e' incredibile. E la selvaggina c'e', e tutte le regole e leggi che magari da giovane non avrei sopportato troppo mantengono le popolazioni animali a livelli di un'abbondanza incredibile. Si', pero', mannaggia, quando vedo milioni di tordi che svolazzano e scorrazzano intorno casa senza poterne abbattere (e assaggiare) neanche una dozzina, e' dura, sapete?
Gli anni 60 e 70 per me, 70 e 80 per voi... Sapete una cosa? Cio' che veramente rimpiangiamo di quegli anni non sono le cose buone o cattive che ci erano permesse, le auto che avevamo, la musica di allora; cio' che rimpiangiamo veramente siamo noi stessi a quei tempi, quando il sangue scorreva rosso, puro e scottante nelle nostre giovani vene, ancora non corretto da medicine contro il diabete, l'artrite, gli scompensi cardiaci, la gotta, ecc., o da certe pilloline blu che tenete nascoste nel cassetto del comodino...
 
Re: I meravigliosi anni 70/80

Fine anni '80 (inizio 1990) un filmettino straordinario.....e divertentissimo.....
Ehm ......assomiglia incredilmente a mio figlio..... fisicamente e da come e' pestifero.....
INFATTI NON SAPEVO SE CHIAMARLO KEVIN..... :cool:

 
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