Più che di consigli per l' appostamento parlerei di criteri con quali si può operare, che in genere è il punto d'arrivo di diversi compromessi fatti secondo validi motivi, tanto per fare una chiaccherata:
1) Criterio e forse il più importante è che sia una zona di transito, frequentata dagli uccelli che si vuol cacciare.
SI. e'una buona zona.Non magnifica ma buona si
2) Criterio il posto, che deve avere determinati requisiti e secondo me se osservi bene vedrai che facilmente in quel posto trovi di per se uccelli che si buttano o buttati o a pasturare propio su quelle piante, noi non sappiamo il motivo, ma loro si.
Diciamo che pasturano a una cinquantina di metri...ma sono 50metri più in basso e ci sarebbero altri problemi (come arrivarci e eventuale triplo lavoro per pulirci con piante ancora più alte..)
3) Criterio considerazione dei venti dominanti, difficilmente vedremo giocare gli uccelli con il vento in culo.
Infatti con il vento forte da NE sarà un casino..molto meglio con i venti meridionali..
questo però sarebbe un problema risolvibile se scendessi più in basso (vedi punto due..) E'qui che viene il grosso dubbio...
4) Criterio la parte dove albeggia, la levata del sole ti permette di vedere prima e meglio la buttata, sempre che dietro ci sia il chiaro e non lo scuro anche se il sole in faccia crea un po di fastidio, ne vale la pena.
Ci sono..l'alba mi scalda subito
5) Criterio un posto di facile accesso, inutile sottolineare l' importanza della comodità del trasporto di armi e bagagli.
Ci sono anche qui
6) Criterio il più dolente le piante, che in linea di principio si può riassumere così "va fatto un bosco dove non c'è, va fatta una radura dove c'è bosco".
Entrando nel campo dell' opinabile si potrebbe scrivere un libro secondo usi e costumi dei popoli cacciatori, non solo ma fra vecchio e nuovo modo di cacciare.Quello che io preferirei per questa caccia, è una pianta dominante o gruppo di piante dominanti che si distinguono anche nel bosco, lasciare il tutto più possibile naturale, salvo naturalmente pulire i vialetti e dove cadono gli uccelli, con un minimo di prato per la bresciana che sicuramente messa davanti in verticale alle piante avrebbe la sua attrattiva. Cacciare in bosco crea più difficoltà per vedere gli uccelli, ma soprattutto defogliando parecchio, con pali intraversati, con i secchi e leggere potature possono aiutare molto, magari frequentando e dopo attenta osservazione si capisce quanto e come è più utile intervenire, dove si buttano gli uccelli avrei rimorso a tagliare quelle buttate. Le gabbie tutte da una parte, in un raggio visivo plausibile per osservare il tutto al meglio e con la massima attenzione. Entrano in considerazione tante altre variabili che fanno parte di acute osservazioni, ma io sono dell' idea che l' importante è che passino, chi ha un posto un po meglio realizza dipiù chi peggio un po meno, ma alla base c'è il divertimento, è importante che uno si diverta che è l' essenza vera della passione. La cosa che più mi affascina è che dopo tanti-molti anni mi rendo conto che gli uccelli mi insegnano ancora, quando penso di aver capito mi accorgo che non ho capito nulla, il bello è che non c'è mai la riavuta forse questo fa parte della competizione con i selvatici.
Tanto per finire la chiaccherata è tutto opinabile "dipende" disse uno che s' intendeva di atomi, è un po come essere tutti cacciatori, ma nessuno è uguale ad un' altro.(per fortuna)
Romano