Re: Da guardare fino alla fine !!!!!!
Allora, provo a spiegarmi.
La tesi di brignano ( quella che circola in giro alla grandissima), è che gli stipendi degli onorevoli in se sono altissimi, indecenti, vergognosi, ecc. ecc. ecc. (scegliete voi l'aggettivo che preferite).
Io mi limito a fare le seguenti considerazioni, dovute al fatto che dopo un decennio di M&A qualche dato credo di averlo analizzato (nel valutare le aziende che vendevo/compravo): quando si valuta un dato (dire che qualcosa è "alto" significa appunto valutarlo), prima ancora di guardare il dato in se, si fanno due considerazioni:
- quale è l'"AMBITO" entro cui valutare il dato, perchè la valutazione sia il più possibile sensata (altrimenti si fa lo stesso errore di chi dice: mio nonno fumava, mio nonno è morto a 90 anni, quindi non è vero che il fumo fa male: semplicemente, nell'ambito della sua analisi non ha preso in considerazione i casi di tutti quei fumatori che a 90 anni non ci sono arrivati).
- ancora più importante, quando si valuta un dato (ovvero, si dice: è tanto/poco, è bello/brutto ecc.), prima ancora di guardare il dato si definisce: RISPETTO A CHE? Ovvero si stabilisce un termine di paragone (quelli fichi lo chiamano il benchmark) che consenta, appunto, di paragonargli il dato in analisi e di valutarlo.
Un deputato, tra tutte le varie voci secondo brignano guadagna circa 180.000 eurozzi annui (15.000 per 12). Non sono sicurissimo della cifra, facciamo 200.000 per sicurezza.
Un deputato, però, è anche un tizio che ha raggiunto il vertice di una carriera, che è la carriera politica. Come c'è riuscito, in questo momento non è un tema che stiamo discutendo (tutto ciò di cui parla brignano sono i soldi e i privilegi), direi che per me è innegabile che un deputato h raggiunto il vertice della carriera politica. Che per me è ancora una cosa seria.
Se tu paragoni (utilizzi come benchmark) lo stipendio di un deputato con lo stipendio di un operaio, è chiaro che ottieni risultati vergognosi. Ma l'operaio (è una constatazione, non una dichiarazione di valore), non è una persona che ha raggiunto il vertice di una carriera. Quindi, è la mia tesi, è che questa valutazione non è valida per un errore nella scelta del benchmark.
Se tu invece vai a vedere il guadagno di chi ha raggiunto, non dico il vertice, ma una buona posizione nella propria carriera (un medico con una clinica, un avvocato con uno studio ben avviato - non sto dicendo il primo avvocato italiano - un imprenditore con una fabbrica mediamente avviata, un dirigente nemmeno di secondo livello in una azienda con un minimo di dimensione ecc.), ti accorgi che lo stipendio di un deputato non solo non è alto, ma è praticamente minimo.
Se tu mi dici che i deputati italiani sono troppi, sono daccordissimo con te. Se tu mi dici che la maggior parte non fa nulla, sono daccordissimo con te. Se tu mi dici che bisogna trovare un modo per selezionare la classe dirigente del paese, senza ritrovarci questo ammasso di nani e ballerine (per inciso, selezionare la classe dirigente significa ANCHE garantire un certo ritorno economico, la gente in gamba costa, sennò va a fare altro. Io personalmente non solo non ci credo, ma mi spaventa perfino, l'idea di una classe politica fatta da santi ed asceti).
Se mi dici che in momento in cui tutti gli italiani fanno sacrifici, il fatto che i politici nuotano nell'oro senza merito da un fastidio enorme, sono daccordissimo con te.
Se mi dice che bisogna tagliare gli sprechi (anche se gli emolumenti dei parlamentari, nel bilancio dello stato, sono meno di noccioline, rispetto a ben altri capitoli di spesa), sono daccordo con te.
Gianni, se tu mi vieni a dire, come hai detto nel tuo intervento, che "scendere in politica e diventare ON è diventato l'investimento della vita, trovami tu un'altro lavoro dove ti sistemi in 5 anni e con privilegi altissimi", io sono daccordissimo con te, ma il problema allora è la legge elettorale, non lo stipendio degli onorevoli (tema dell'intervento di brignano e discussione all'ordine del giorno in tutti i bar italiani).
Quindi, se sento parlare di una modifica sostanziale della legge elettorale, sono daccordissimo. Se sento parlare, come sento parlare, solo dello stipendio degli onorevoli, mi limito a dire che è una cazz@ta populistica, che come al solito serve a distrarre gli italiani (ma quanto siamo bravi, a farci distrarre), dai veri problemi, a cominciare appunto la legge elettorale.
Spero di essere riuscito a chiarire il mio pensiero, scusate la lunghezza.