Ciao stivef .ti voglio raccontare una storia.
Quattro anni fa (credo) quando uscì la legge dei pallini no tossic e dopo 16 anni di "onorata" carriera di caccia esclusivamente con doppiette calibro 20 comprai il benelli crio calibro 20.Era l'unico automatico che mi piaceva veramente sia per estetica che per meccanica.Il mese di luglio lo passai quasi tutto al percorso di caccia per aggiustare la piega e per prendere dimestichezza con un'arma che non era proprio nei miei "standard".Sinceramente ero anche bravino e rompevo quasi tutti i piattelli di ogni serie.Ero quindi pronto e carico per l'apertura. La mattina dell'apertura generale la dedicai ai colombacci ......................o meglio alle "coliche di fegato e travasi di bile"in quanto sparai a tiro (entro 25 metri) a 12 colombacci,di cui 6 a fermo senza vederne cascare uno.Sparai quasi tutte le cartucce originali del calibro venti prime fra tutte le americane federal da 28 g, poi passai ai caricamenti semi magnum che l'armiere mi aveva consigliato ma le colombe continuavano a lasciare tante penne andandosene indenni.Alle nove del mattino tornai a casa con la coda tra le gambe ,presi la Mia Doppietta Bernardelli , e tornai a capanno.Morale della favola alla sera avevo incarnierato 10 colombi e 1 fagiano sparando le stesse cartucce e senza tanto "spreco".Le domande che feci al mio armiere furono tantissime ma non mi seppe dare che risposte "sciocche" riferendosi alla mia mira.Dopo molti scambi di opinione con amici cacciatori che usavano,e usano ancora il crio 20, sono giunto alla conclusione che probabilmente avevo usato uno strozzatore (1*) che non da mai buoni risultati. Al dire dei miei amici il meglio era quello cilindrico per tutti i tipi di caccia.Fatto sta che con la doppietta continuo ancora ad abbattere colombacci a tiri veramente importanti (35-40 m).......senza rimpiangere il bellissimo crio che ho ancora nel cuore.Questa è stata la mia esperienza con il crio 20........ scusa per essere stato così prolisso. ciao marco