Dal cacciatore al consumatore in Toscana

Re: Dal cacciatore al consumatore in Toscana

allodola maschio ha scritto:
sterminator ha scritto:
Aspettavano che io stessi per andare in Spagna per fare questa legge. Questa è una legge ad personam :D :D :D (cioè per me)!

AHAHAHAH SE MANGIANO CON QUELLO CHE AMMAZZI...... TE MUOIONO DI FAME AHAHAHAHHAHA


Viene a vedere nel mio frezeer. Mica come nel tuo, per trovare una lodola ci vuole il cerca fase :D :D :D
 
Re: Dal cacciatore al consumatore in Toscana

Attendo di leggere le modifiche ufficiali che verranno fatte il 26/1...

Se le cose stanno come indicato, però, personalmente ritengo che non sia un bene per la caccia....

Mi spiego.....oggi la selvaggina è proprietà dello stato ed i cacciatori ne usufruiscono personalmente, sappiamo che non è proprio così realmente perchè comunque esiste un giro alternativo che comunque è illegale....

Domani si darà un valore economico alla selvaggina, attivando secondo me il primo passo per una "privatizzazione" della caccia in quanto, attribuendone un valore economico e la possibilità di generare un reddito, si scatenerà a breve un giro di interessi di difficile controllo...

Ci sarà chi diventerà cacciatore "professionista", i proprietari terrieri comincerrano a chiedere "giustamente" il conto a chi preleva "ricchezza" dal loro territorio senza dare niente loro che poi, di solito, ne subiscono i danni alle coltivazioni.....si compie, ripeto secondo me, il primo passo nella direzione dell'Europa e del resto del mondo, ovvero i privati proprietari della selvaggina....

Quello che è incredibile che tutta questa operazione parta da una regione di sinistra, che teoricamente dovrebbe tutelare maggiormente il "sociale" . Altro aspetto non secondario, Orsi ha gia detto che il governo impugnerà queste modifiche al Consiglio di Stato e sinceramente non vedo come si possa scavalcare la 157/92.....

A meno che non siano tutti d'accordo per mandare la caccia Italiana in questa.....direzione, cioè in tempo di CRISI generalizzato si cercano nuove risorse integrative per alcune attività, ed il connubio caccia/agricoltura è lampante......

Ripeto, è semplicemente una mia convinzione personale......

Un saluto

Sandro
 
Re: Dal cacciatore al consumatore in Toscana

[meaculpa.gif] mi auguro che questa legge possa essere da traino x la modifica alla 157,se la sinistra accetta questa legge in toscana,può accettarla anche in tutta italia,ora vedremo le reazioni !! [sconvolto.gif] [sconvolto.gif]
 
Re: Dal cacciatore al consumatore in Toscana

IL TACCI ha scritto:
Attendo di leggere le modifiche ufficiali che verranno fatte il 26/1...

Se le cose stanno come indicato, però, personalmente ritengo che non sia un bene per la caccia....

Mi spiego.....oggi la selvaggina è proprietà dello stato ed i cacciatori ne usufruiscono personalmente, sappiamo che non è proprio così realmente perchè comunque esiste un giro alternativo che comunque è illegale....

Domani si darà un valore economico alla selvaggina, attivando secondo me il primo passo per una "privatizzazione" della caccia in quanto, attribuendone un valore economico e la possibilità di generare un reddito, si scatenerà a breve un giro di interessi di difficile controllo...

Ci sarà chi diventerà cacciatore "professionista", i proprietari terrieri comincerrano a chiedere "giustamente" il conto a chi preleva "ricchezza" dal loro territorio senza dare niente loro che poi, di solito, ne subiscono i danni alle coltivazioni.....si compie, ripeto secondo me, il primo passo nella direzione dell'Europa e del resto del mondo, ovvero i privati proprietari della selvaggina....

Quello che è incredibile che tutta questa operazione parta da una regione di sinistra, che teoricamente dovrebbe tutelare maggiormente il "sociale" . Altro aspetto non secondario, Orsi ha gia detto che il governo impugnerà queste modifiche al Consiglio di Stato e sinceramente non vedo come si possa scavalcare la 157/92.....

A meno che non siano tutti d'accordo per mandare la caccia Italiana in questa.....direzione, cioè in tempo di CRISI generalizzato si cercano nuove risorse integrative per alcune attività, ed il connubio caccia/agricoltura è lampante......

Ripeto, è semplicemente una mia convinzione personale......

Un saluto

Sandro
[eusa_clap.gif] non solo tua sandro, mi hai levato le parole di bocca ed hai descritto la situazione nel modo migliore che si potesse.........
la regione non sa' piu' che pesci prendere soprattutto per risolvere il problema ungulati, basti pensare che questa e' stata una delle proposte sottoscritte e approvate dal sig. Roggiolani, e secondo voi l' ha fatto per il bene della caccia [26] ....................addirittura aveva proposto di dare la possibilita' agli agricoltori di catturare e macellare gli animali per poter vendere la carne e compensare cosi' i danni subiti...........vi sembra ragionalmente fattibile [26]
il sistema secondo lui sarebbe stato il seguente, dare contributi agli agricoltori per recintare totalmente le loro proprieta' e con la possibilita' di rinchiudere gli animali che sarebbero riusciti ad entrare e procedere alla macellazione, questo anche con l' approvazione di una nota associazione venatoria, che forse non ha pensato alla marea di fondi chiusi che si verrebbero a creare.........ma Roggiolani, c'ha pensato eccome........
queste cose non sono fantasia, le ho viste e sentite in un lungo dibattito televisivo andato in onda un po' di tempo fa' tra i vari esponenti regionali e di tutte le associazioni venatorie e ambientaliste toscane, non ci facciamo infinocchiare, purtroppo siamo in una situazione che bisogna sempre guardare con un occhio il gatto e con l' altro la padella [****.gif]
 
Re: Dal cacciatore al consumatore in Toscana

A me sembra solo un problema di soldi che la Regione non ha piu'per colmare i debiti con gli agricoltori,si allarga il cerchio a favore di piu' accessi a pagamento, nei vari comprensori sub-provinciali,gli atc possono tranquillamente modificare la densita venatoria,quindi accettare piu' persone paganti,scaricando di fatto a noi l'onere economico della cosa..
Si allungano i tempi di caccia per gli ungulati anche con la neve...Vediamo...
 
Re: Dal cacciatore al consumatore in Toscana

giovannit. ha scritto:
Ma scherzate??????? La caccia a fini di lucro fu colpevole dello sterminio di molte specie di uccelli e di mammiferi negli U.S. Ma dal primo Novecento e' assolutamente vietato vendere o barattare la selvaggina. State scherzando col fuoco, e specialmente con l'economia e la disoccupazione che tirano questa legge creera' una nuova generazione di bracconieri.
[eusa_clap.gif]
 
Re: Dal cacciatore al consumatore in Toscana

Credo che era inevitabile....Prima o poi ci si doveva arrivare, ma fatta cosi alla zozzonata..Bhaaa... Vediamo....[/quote]



Concordo caro Ciro, inevitabile probabilmente, ma le soluzioni "potevano essere diverse x arrivare allo stesso scopo e soprattutto risultato", ma senza "rischiare di minare un fondamento della caccia cd sociale", peraltro anche x specie che ..... "caccia" non sono e quindi facilmente gestibili "con abbattimenti a pagamento o con altre modalità di selecontrollo organizzato da enti ed associazioni venatorie .....".
Una "zozzonata ..... pericolosa", su cui alzare subito "fari di grande attenzione da parte del ns mondo", a mio parere :!:
 

Rudi4x4

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Dal cacciatore al consumatore. In Toscana via libera alla commercializzazione delle carni

martedì 12 gennaio 2010
I cacciatori toscani potranno d'ora in poi trattare liberamente la cessione di piccole quantità della selvaggina selvatica da loro abbattuta, anche se di grossa taglia, direttamente al consumatore, macellerie e trattorie o ristoranti.

E' quanto si legge oggi sul sito della regione Toscana grazie all'approvazione da parte del consiglio regionale dei principi che applicano la normativa europea vigente, la quale mira soprattutto a tutelare il consumatore assicurando la rintracciabiilità del prodotto ed il rispetto di tutte le prassi igieniche-sanitarie .

I cacciatori potranno cedere nell'arco di un anno un capo di grossa taglia (cinghiali o ungulati selvatici) e non più di cinquanta capi di piccola selvaggina selvatica. I singoli capi potranno essere ceduti interi o lavorati; in questo caso dovranno essere trattati in locali rispondenti ai requisiti igienico-sanitari richiesti dalla Ue. Basterà compilare una dichiarazione scritta in cui è indicata la zona di provenienza degli animali (che deve essere compresa nel territorio della provincia in cui insiste la zona di caccia o in quello immediatamente confinante di altre province)".


Si tratta, sostengono i tecnici, di misure che tendono ad incrementare un uso corretto di un patrimonio alimentare di alto valore nutritivo, fuori da ogni approssimazione gestionale che potrebbe mettere in pericolo la salute pubblica. Decisamente una buona notizia.
 
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