Re: HO FALLITO!!!!
germano56 ha scritto:
Giovanni, il problema non è essere d'accordo o meno, il probleme è se è giusto o sbagliato reagire con la violenza al comportamento del cane. Se si vuole "sfruttare" il cane dominante in modo da trarne il massimo vantaggio il metodo non è reagire con la violenza, il metodo è capire il cane in modo da evitare i morsi. Avevo una bastardina siciliana che la utilizzavo prevalentemente per la lepre ma si comportava bene anche sui fagiani e sulle beccacce. Questa bastardina era dominante sull'allora bambino e bambina, in alcune circostanze gli faceva capire che era meglio per loro non disturbarla. Ho insegnato ai bambini a decifrare il comportamento del cane, loro si avvicinavano solo quando il cane glielo consentiva. Andavano d'amore e d'accordo, la cagnolina stravedeva per i bambini. Volendo quando il cane ringhiava ai bambini gli potevo far passare la voglia di farlo, lui per paura non avrebbe ringhiato, ma il suo comportamento sarebbe stato falso, lo avrebbe fatto solo in mia presenza, in mia assenza se i bambini non avessero rispettato il cane lui li avrebbe puniti, il cane vive il presente. Non è una questione di buonismo è una questione di interesse, se il cane è forte e mi interessa eviterei di entrare in contrasto con lui, ho tutto da guadagnare, se invece non mi interessa allora il tuo metodo può andare anche bene. Qui gioca molto il rapporto che si vuole instaurare con il cane, in addestramento i cani hanno dei limiti questi limiti dipendono anche dal rapporto che c'è fra cane e padrone. Se reagisco con la violenza confondo il cane e lo inibisco, in poche parole lo limito. P.S. Confondo il cane vuol dire che il cane non capisce la punizione, lui il morso lo voleva dare a scopo educativo, in quel momento poteva permetterselo visto che aveva le redini del comando, era nel giusto, tutto quello che fa il cane per lui è giusto altrimenti non lo farebbe. Chi gli ha fatto credere di essere nel giusto è stato il padrone con il suo comportamento sbagliato, altrimenti il cane non si sarebbe permesso di ringhiarlo. In definitiva si punisce il cane per degli errori commessi dal padrone. E' solo una mia opinione. Cordialmente Nicola
--------------------------------------------
Secondo me, Germano, il cane che abbiamo visto quello che fa e come si comporta, merita che capisca una volta per tutte che non può fare come gli pare. Che non è lui che decide, (escluso il richiamo della passera :mrgreen: ). Il tuo cane, ringhiava a persone che non eri tu, anche se li conosceva e questo mi può stare anche bene, ma che tenta di mordere la mano che lo fa vivere, giocare, divertire...no, questo non mi sta per niente bene. Anche se come dici tu, lui ha fatto una cosa giusta per lui, non la deve fare, perchè per me è sbagliata e devo portarlo a fare, le cose che reputo giuste. Se poi mi dici che c'è stata un'educazione di fondo sbagliata, qui ti do raggione, ma non tutti riescono a capire il singolo soggetto e qui mi ci metto anche io. Ormai il cane sta diventando indipendente, se il nostro amico non riesce a farlo rientrare nei ranghi, o si affida ad un esperto, che lo segua passo passo, o lo porta talmente tanto fuori a caccia che il cane capirà cosa vuole e lo farà. Il tutto con una certa imposizione, morale e a volte anche fisica...coatta, non fraintendermi con coatta, anche il guinzaglio e una coercitudine. Se il cane verrà premiato ogni volta che fa bene, capirà cosa vuole il suo conduttore, viceversa, come la penso io, andrà a briglia sciolta.
A caccia ne vedo tanti che se ne fregano del conduttore, I miei, al primo fischio o al massimo al secondo, sono accanto a me a prendersi le carezze. Viceversa, mi giro e torno verso la macchina, non chiamandoli più. Infatti quando arrivano hanno la coda tra le gambe, segno che capiscono di aver sbagliato...o no?
La prossima volta, o le prossime volte, per paura di non perdersi o di non perdermi, verranno solerti nella mia direzzione.
Almeno io la penso così, poi dimmi tu .
[lol.gif]