Re: I doveri di un cane da riporto

germano56 ha scritto:
Stimolare le sue doti naturali o addestrare il cane alle nostre esigenze, in entrambi i casi il buon rapporto instaurato con il cane è fondamentale per riuscire a farci capire, solo così il cane eseguirà gli ordini con fedeltà e rispetto. Se questa intesa non c'è lui eseguirà per costrizione. Per la correttezza allo sparo o si ha sul cane una forte leadership o lo si deve fermare con i mezzi coercitivi. I mezzi per costringere il cane e piegarlo al volere del suo addestratore sono molti, ma non voglio discuterli, ognuno può addestrarsi il cane come meglio crede. Giovanni, non sto cavillando, quello che espongo sono fatti oggettivi. Il cane che decide di sottomettersi non lo fa per costrizione, con la forza non si ottiene la sottomissione del cane, in un cane sottomesso non c'è nessuna forma di resa, non può esserci perchè è stato lui a scegliere liberamente il suo leaders. La resa del cane avviene quando lui ha deciso di non volersi sottomettere, in questo caso l'unico modo di farlo obbedire è piegare la volontà del cane alle esigenze del padrone, con un addestramento coercitivo il cane si arrende per paura di subire la punizione, ma non per questo il cane si è sottomesso, si è solo arreso. Il cane che subisce e si schiena mostrando la pancia non si è sottomesso, come non si è sottomesso quello che si schiena mostrando la pancia per elemosinare qualche carezza, in entrambi i casi sono segni di dominanza. Se i cani arrivano a questi comportamenti c'è in chi li gestisce qualcosa di sbagliato



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Non si finisce mai d'imparare :mrgreen: . Io credevo che il cane che si schiena,mostrando la pancia, appunto era sottomesso. Mostra la pancia e la gola, punto debole dei cani, a chi lo sta incalzando per qualcosa fatta.
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Un cane da riporto (specialmente dall'acqua) come un Labrador o un Chesapeake un deve essere capace di fare bene tutte le cose seguenti, altrimenti e' un brocco:

1. Rimanere nel capanno ed essere assolutamente silenzioso.
2. Aspettare dopo lo sparo che il padrone lo mandi a riportare.
3. Seguire la linea (anche se cio' comporta saltare in acqua da un'altezza considerevole o attraversare terreno difficile) data dal padrone con la mano anche se non ha visto dove e' caduto il selvatico, e tralasciare un altro selvatico che ha visto cadere ma non e' quello verso il quale lo ha diretto il padrone.
4. Obbedire ai segnali di fischietto ed ai cenni con le braccia dati dal padrone per dirigerlo verso il selvatico abbattuto.
5. Interrompere l'azione di riporto se il padrone fa un fischio prolungato. Questo significa che il cane si deve fermare, girarsi verso il padrone, e attendere i segnali dati con le braccia.
6. Mostrare iniziativa su selvatico abbattuto ma ancora in grado di correre o nuotare. Quando il padrone non sa dove si e' diretto il selvatico o smette di dare direzioni con le braccia, il cane deve cercare la traccia anche se cio' comporta l'allontanarsi di centinaia di metri dal padrone.
7. Durante il riporto, oltre a dirigersi al selvatico puntato dal padrone, il cane deve assolutamente evitare di farsi distrarre dal compito da altri selvatici caduti, o da ulteriori spari o da altri selvatici che cadono durante il riporto.
8. Dopo aver effettuato il riporto, il cane deve consegnare il selvatico in mano al padrone senza mai mollarlo prima della consegna.
9. Il cane deve sgrullarsi quando esce dall'acqua (senza mettere giu' il selvatico) e non quando ritorna al capanno, per non inondare capanno e padrone di acqua e fango.
10. Se il cacciatore lascia il cane nel capanno per qualsiasi ragione, il cane deve rimanere dove il padrone l'ha lasciato, anche per ore, se necessario.
11. Il cane deve obbedire a tutti i comuni comandi: Siedi, giu', segui, cerca, porta, rimani fermo li', ecc. fino a quando un comando diverso viene dato o quando il cane e' lasciato libero di fare cio' che vuole (entro certi limiti)
12. Se il cacciatore esce dal capanno con il cane per cercare un selvatico che ha allungato ed e' caduto lontano, il cane deve al comando "cerca" cercare una traccia anche se non c'e' stato uno sparo da ore (diciamo che il selvatico ha allungato la mattina presto, e il cacciatore ha preferito lasciarlo stare per non compromettere l'arrivo di nuove prede), perche' se il padrone dice "cerca" significa che qualcosa da cercare c'e'.
13. Su riporti "ciechi" a lunga distanza, il cane deve essere capace di attraversare corsi d'acqua, passare su isolotti e continuare ad andare sempre in linea retta nella direzione dove l'ha puntato il padrone.

Naturalmente il cane deve anche avere una bocca morbida durante il riporto, imparare a attraversare gli stampi senza impigliarsi, e tante altre cose che pero' non sono essenziali come quelle che ho elencato qui. Per esempio, ho insegnato alla mia Lab a raccogliere gli stampi e a cercare i beccaccini come un cane da ferma, sebbene non fermi, ma gattoni quando avverte il selvatico, che poi fa frullare.

Se un cane da riporto non esegue almeno tutto cio' che ho elencato regolarmente e con un minimo di sbagli e correzioni (gli sbagli li facciamo anche noi, e si chiamano padelle), andare a caccia con quel cane diventa una continua frustrazione. Certo, la maggior parte dei Labradors e Chesapeakes riportano istintivamente, ma se non si addestrano cosi' fanno piu' casino che altro. Un mio amico l'anno scorso ha accidentalmente ucciso il suo Labrador indisciplinato che gli e' saltato davanti mentre sparava a un'anatra ferita in acqua e si e' preso la schioppettata nella nuca.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Premio e coercizione è il classico addestramento "bastone e carota" è un tipo di addestramento anche abbastanza veloce. Non è nè meglio nè peggio dipende da come viene applicato. E' inutile negarlo che spesso il cane viene punito solo perchè chi doveva spiegargli non è stato all'altezza di farlo: il cane si è rifiutato solo perchè non aveva capito cosa doveva fare, in questo caso la punizione data confonde il cane e fa perdere molto tempo al padrone, spesso per schiodarsi dalla situazione è conveniente per lo stesso esercizio cambiare totalmente tecnica in modo da aggirare l'ostacolo. Se vuoi lasciare discrezionalità al cane in modo da farlo pensare prima di agire è meglio premiare che punire, solo così il cane può assumersi gli obblighi che ha verso il suo padrone. Giammi un cane che ha degli obblighi nei confronti del padrone è un cane ben socializzato, con questo tipo di cane per portarlo a caccia basta pochissimo addestramento, un cane che viene prontamente alla chiamata è un cane ben collegato, quando è nell'esercizio delle sue funzioni collabora spontaneamente con il padrone, non ha bisogno dell'ordine di "porta" lu sa a chi deve riportare. Alcuni tipi di addestramento solo se ritentiti necessari vanno fatti, un cane se non sa come deve comportarsi su di un riporto "cieco" cioè dove non ha visto cadere il selvatico perde molto tempo e il tempo in alcune circostanze è prezioso. Per questo per alcuni lavori occorre per forza addestrare. Dopo bisogna anche dire che il cane non giura sottomissione eterna, se il padrone sbaglia il cane da sottomesso si trova dominante. Giammi, il cane se è dominante è dominante, non può essere dominante o sottomesso allo stesso tempo. Il fatto che a caccia non vuole le carezze e spesso rifiuta anche il cibo non vuol dire che si è sottomesso, lui ha deciso che in quel contesto la selvaggina è più importante del cibo e delle carezze.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

I cani che vagano liberi in branchi possono fare danni, anche i gatti sono nocivi per le nidiate. In Italia se non sbaglio fino ad una ventina di anni fa si poteva abbattere il gatto che vagava libero altre i 300 m. distante da una qualsiasi abitazione e il cane fino a 500 m. Io non ho mai tirato contro un cane, ma ci stava gente che lo faceva, la legge glielo permetteva. Io conosco un cacciatore che ha ucciso un cane mentre questo inseguiva o aveva catturato un capriolo, quando la legge ormai non lo permetteva più, ha avuto delle rogne ma continua ad andare a caccia. Sono punti di vista che certe volte per i diversi usi e costumi fra i popoli sono difficili da accettare. Contro i cani randagi o inselvatichiti c'è sempre la leggittima difesa, senza necessità non è bello sparare e uccidere un cane anche se questo non ha avuto la fortuna di avere un padrone. Premetto che a caccia abbatto solo quello che mangio, lo so che è sbagliato ma è una mia scelta.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Certamente sara' come dici tu .....ma la tua cucciola ti puo' seguire solo perche' non vuol perdersi l'uscita giornaliera e non sapendo certamente quando sara' il suo momento non vuol perderselo.....oppure perche' tu rappresenti un punto di riferimento e la sua famiglia e per suo carattere un po' appiccicaticcio tende a cercarti di continuo. Ripeto io sbaglio molte cose, ma non tutto è imputabile a negligenze......certamente un cane si puo' viziare.....e qualcosa in fatto di leadership perdi ....ma puo' darsi che perdi da una parte e magari acquisti da un' altra. Certamente il mio cane non è perfetto , non ne il tempo ne il carattere per fare un cane perfetto .....se io lo porto in casa e vado a fare la doccia, lui si accovaccia alla porta e mi aspetta ......non si mette a graffiare la porta per entrare ....e a me questo basta .Per quanto riguarda lo schienarsi , non si schiena prima di ricevere le carezze ,ma solo dopo che io ho deciso di accarezzarlo.
Le percentuali non sono abituato a farle neanche io ...ma sono fermamente convinto, che le fortune di un conduttore le fa in maniera esponenziale il cane e non viceversa.....che poi lo stesso cane in mano a persone diverse migliori o peggiori , questo è un'altro discorso . Poi sai è troppo facile scegliere fra un tot di cani e rendere indietro quelli che non ti vanno, rispetto a chi si prende un cane e quello è ...... io so di non avere grosse capacita'......ma molti si riempono la bocca solo perche' gli è capitato il fenomeno con un cervello piu' grosso di quello del padrone ....ma quella non si chiama capacita' ....ma cul., ops fortuna. Un saluto Gian Luca
 
Re: I doveri di un cane da riporto

giovannit. ha scritto:
sergiolabrador ha scritto:
centoxcento ha scritto:
Sono abbastanza daccordo con te ...anche se l'esperienza gioca un ruolo abbastanza importante e non va sottovalutata , è anche vero che ci sono cacciatori che hanno avuto decine di cani e ancora non ci hanno capito un ca**o. Detto questo io resto sempre della mia convinzione ci sono cani che per meta' si addestrano da soli e qualcuno che ti fa sudare sangue...fermo restando che il metodo premia sempre.Per quanto riguarda il ns amico dell'Alaska ....ma che dire ...ha i suoi metodi e convinzioni , non credo che cambi idea ,visti i suoi risultati ,...oddio piu' che visti , scritti e quindi ci dobbiamo fidare .Personalmente manca il tempo per fare un addestramento come vorrei ...e mi mancano un po' anche le capacita'.....a dir il vero mi manca anche un po' di pazienza......oddio non lascio certo il cane a se stesso e quel minimo riesco a condurlo per la caccia ( bonta' anche del cane ) . Certo per i 100 comandi mi vedo un po' incasinato ultimamente, e non intendo usare il collare elettrico, quindi mi sa' che giornale e affini me li debba andare a prendere da solo !!
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A Roma si dice, "Che, ce sformi?" :mrgreen: No, carissimo, il collare elettrico non l'ho mai usato per insegnare cose che uno che sa allevare e addestrare i cani (e che e' fortunato da avere un cane intelligente) puo' e deve fare senza il collare. Perche, vedi, da cio' che tu e altri dite, e' chiaro che del collare elettrico non ne sapete molto sebbene ne parliate tanto (cosa normale in qualsiasi forum). Il collare elettrico non si usa per insegnare. Per insegnare si usano altri sistemi, e ci vuole tempo e pazienza, che per fortuna io ho sempre avuto (le tre cose piu' belle dell'insegnamento sono giugno, luglio e agosto!). Il collare elettrico si usa per redarguire quando il cane sbaglia nel fare una cosa che gli e' gia' stata insegnata o quando il cane (se e' testardo) rifiuta di fare immediatamente cio' che gia' sa come fare. Se uno cerca di insegnare a un cane a suon di scosse cio' che il cane ancora non sa lo confonde e lo rovina. Quindi, da cio' che leggo qui, e' meglio che quelli di voi che, nonostante cio' che ho ripetuto almeno dieci volte, ancora credono che il collare elettrico sia usato per insegnare ai cani non ne usino mai uno. Se proprio volete rovinare un cane la bastonata o la schioppettata a piombo dei vostri nonni fino costano molto di meno, visto che un buon collare elettrico costa dai 200 dollari in su, mentre un pezzo di legno si trova gratis, e una cartuccia costa pochi centesimi...


Ti voglio tranquillizzare.....non usero' mai ne collare ,ne bastone , per la fucilata credo che non andrebbe neanche scritto...visti i nemici sempre in agguato ! ..... Io non cerco di farti cambiare idea .....ma un cane che non risponde sistematicamente alla chiamata in nessun frangente ( cio' anche senza distrazioni ) è un classico dell'uso del collare . ....voglio dire Giovanni come fara' un'addestratore a metterti il cane a posto in 20 gg ...togliendo tutti i difetti (poi per quanto non si sa ) . Ti chiamo non vieni ......picchia una scollarata e una serata chiuso al buio in una stanza . il giorno dopo è un'altro cane ...se ti è andata bene il cane ti obbedira' per paura ... se ti è andata male segni il cane per tutta la vita . A me non va di rischiare e non ci troverei neanche soddisfazione personale, la tua Labrador sono sicuro non avrebbe avuto bisogno del collare , un retrivier femmina (almeno di casi particolari ) si addestra in scioltezza . Se avessi un Breton maschio come ho io , cosa fai l'attacchi all' alta tensione !!!
 
Re: I doveri di un cane da riporto

walker960walker ha scritto:
centoxcento ha scritto:
E io che non sparo neanche alle volpi , perche' mi sembrerebbe di sparare a un cane......ohhh..... ognuno ha i suoi principi.
Vedo che il grande e civilissimo popolo Americano ..... ha da imparare da noi ancora diverse cose.
No guarda Giovanni la cura migliore sarebbe : catturare il cane riconsegnarlo al padrone ....e poi il collare attaccarlo alle palle del padrone per una mezz'oretta ,con cadenza della scarica ogni minuto...vedresti che cani a giro liberi ne vedresti pochi. Salvo il cane.... salvo il cervo ....e punito l'unico responsabile . Ovviamente come succede qua ,ci devono essere delle deroghe e valutazione caso per caso. Voglio farti una domanda : se il tuo cane sfuggisse al tuo ccontrollo ( lo so che è impossibile ,ma supponiamolo) e lo perdessi perche' insegue un cervo ....se lo ritrovi con il cervo fra le grinfie .....cosa fai gli spari ???? Non credere che voglia fare il moralista ...perche' non lo sono assolutamente !!! Ma questo che stai dicendo è una pratica da paese incivile !! Un saluto Gian Luca.




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Da questo si deduce che tu non hai polli, galline, conigli. [****.gif] [6] [5a]
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ho detto che io non gli sparo .....ma non condanno certo chi lo fa ...e a maggior ragione per difendere un suo bene !!
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Il mio cane si schiena fin da quando era cucciolo , a una sgridata il cane ancora oggi si schiena ........credo sia un atteggiamento dovuto al suo carattere dato che il cane non è mai stato picchiato e mai stato coercizzato in nessun modo.
ho avuto e avro' altri cani che reagiscono a una sgridata con l'abbassamento dello sguardo e delle orecchie ..... credo che questa differenza sia dovuta al carattere del cane , dato che il padrone è sempre lo stesso. Nicola io mi trovo molto daccordo con quello che dici ,ma alcune volte parli come se tutti i cani reagissero alllo stesso identico modo e sai perfettamente che non è vero. Parlando poi delle carezze non credo che il cane non elemosini niente se dopo che lo hai accarezzato si schiena per farsi grattare la pancia cosa che almeno al mio cane piace in maniera smodata . Ho sbagliato puo' darsi ....io ho un buon rapporto con il mio cane e non mi abbandona un minuto ( Un passo io ...un passo lui ) .......perche' lo fa ?? .....non certo per coercizione questo lo posso assicurare.....perche' lo fa ??? forse perchè cosi' gli va...come gli va di schinarsi per ricevere carezze. Ragazzi non sento mai parlare della percentuale che riveste avere un soggetto invece che un'altro .....e Nicola sa benissimo che determina solo per il 20 % con le sue sicuramente notevoli doti di addestratore l'altro 80% deve sperare che ce lo metta il suo amico peloso ,perche' altrimenti è fregato.
Per quanto concerne il collare ....mahhh che dire !!!......se uno non si vuole rompere i coglioni fa bene ad usarlo...ma deve sapere che la maggior parte dei cani scollarati si vede lontano un miglio e qualcuno proprio lo rovini per sempre.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Beh germano dei lupi ne parlavi tu a pagina 2 chiedevo solo di non accostare i cani da caccia ai lupi per le enormi differenze di comportamento che sono avvenute nei millenni dunque tu metti in discussione i testi degli etologi che ho postato precedentemente mentre bastava ammettere che tutti possiamo sbagliare.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Apparentemente lo stesso atteggiamento del cane può avere significati diversi, come il fatto di schienarsi, anche il portamento della coda indica lo stato d'animo del cane, un cane che cammina al fianco del padrone con la codra fra le gambe ad un occhi poco esperto può sembrare che è stato bastonato dal padrone o che comunque solo perchè si trova a contatto con lui abbia paura della sua figura. Invece se si guarda attentamente la coda è fra le gambe ma non come dovrebbe essere in atteggiamento di paura, il cane potrebbe soffrire benissimo una condizione ambientale per lui ritenuta sfavorevole.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Scusa bretonnina, forse non hai letto tutto con attenzione, forse avevi già la risposta pronta e non hai ritenuto opportuno cambiarla. Se le risposte date sui lupi sono errate, per meglio dire non corrispondenti alle tue teorie o opinioni, cita l'autore che ha commesso l'errore, non fare di tutta l'erba un solo fascio. Se ricordo bene ho scritto: il cane non giura mai sottomissione eterna. Forse ho voluto dire che se per lui non siamo più credibili è giusto che il cane prende l'iniziativa e si assume le sue responsabilità. Il lupo ferito che non mostra dolore vuol dire che è ancora in grado di tenere la situazione sotto controllo, ma questo lo deve dimostrare con i fatti, non è solo perchè maschera il dolore ad assicurargli la leadership, lui viene valutata a prescindere dalla ferita. Dopo un capo branco a cui è devoluto la sopravvivenza dell'intero branco difficilmente viene esposto a pericoli. Ci sono cani che non hanno punti di riferimento, eppure cacciano lo stesso e anche con buoni risultati. Sono cani dominanti che sono stati costruiti con l'addestramento a comportarsi secondo la volontà del padrone, collaborano per costrizione, se l'addestramento è stato fatto bene pochi si accorgeranno che il cane non collabora per devozione. A voler essere giusti il 70% dei cacciatori caccia con cani dominanti, cioè sono loro a dare la collaborazione al cane, ma questo per il carniere non comporta eccessive penalizzazioni.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

centoxcento ha scritto:
germano56 ha scritto:
Gian Luca, complimenti per quello che hai scritto, fa solo una piega. Labrador o breton non centra, la differenza la fa il soggetto e il padrone del cane. Ci sono labrador con caratteri molto forti, che non hanno niente da invidiare ai breton.


Non sono daccordo anche se ho sempre detto che quello che conta non è la razza , ma il soggetto.....ma tra le due razze(in linea di massima ovviamente ) c'è una certa differenza di indole......parlo di retriever in genererale. La differenza di indole esiste fra le razze ...mai un carlino si comportera' come un chihuahua , magari troverai anche un carlino piu' monello e vivace di un chihuahua....ma in linea di massima è il contrario. Non credi ?
L indole è un altra cosa,
definirei le diversità in base alle caratteristiche di razza dettata dalla selezione di tipicità,
sicuramente sono diversi.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Beh direi che nel vostro discorso manca il risultato finale ovvero se con la coercizione fisica o con il metodo gentile citato dal grande Felice Delfino si riescono a realizzare i punti dei doveri del cane sopra citati in entrambi i casi non e' sicuro il risultato ma credo vi riferiate ad una percentuale di cani che con un metodo o con l'altro non subiscono miglioramenti sul campo anche perche' i riferimenti con i lupi sono errati infatti il lupo tenta sempre di sottomettere il capobranco per prendere il suo posto ricordate il lupo ferito non mostra il dolore agli altri gia' sa cosa avverra' in tal caso mentre per il cane voi sarete sempre il punto di riferimento anche quando starete poco bene.Rispettiamo i nostri compagni di vita.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Hai detto giusto Nicola ....una ventina di anni fa.....adesso credo lo possono fare solo le guardie venatorie o zoofile.....ma ritornando al discorso di prima .....io non voglio insegnare nulla al popolo Americano, questo è intrinseco nel mio discorso (se mi si leggesse senza rispondermi per partito preso ) la mia frase era : il civilissimo popolo Americano ha ancora qualcosa da imparare da noi ( Italiani ) ....mai detto da me medesimo ( quando mi spiego male lo capisco anche da solo ) Ma le parole non mi devono essere cambiate ,anche perche' Nicola mi ha capito benissimo....quindi !!!!....... Noi facevamo 20 anni fa' quello che gli Americani fanno ancora oggi .........Gli Americani sono l'unico fra i paesi industrializzati con democrazia consolidata che contempla ancora la pena di morte ....vogliamo parlare di sanita' ...se non hai copertura assicurativa o sganci i soldi o muori..( vedi che hanno da imparare)....hanno il mito della frontiera (occhio per occhio ...dente per dente ) hanno il grilletto facile ....gli piace proprio sparare e farsi giustizia da soli !! Quindi Giovanni ripeto ...o non capisci o non vuoi capire ....io mi sono spiegato sufficientemente bene (vedi che l'educazione non ci incastra niente ) . E vedi che oltre ad avere molto da imparare dal popolo Americano .....qualcosa possiamo insegnarli anche noi ( Italiani ).Non credi Giovanni ?? senza rancore sempre saluti Gian Luca.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

E io che non sparo neanche alle volpi , perche' mi sembrerebbe di sparare a un cane......ohhh..... ognuno ha i suoi principi.
Vedo che il grande e civilissimo popolo Americano ..... ha da imparare da noi ancora diverse cose.
No guarda Giovanni la cura migliore sarebbe : catturare il cane riconsegnarlo al padrone ....e poi il collare attaccarlo alle palle del padrone per una mezz'oretta ,con cadenza della scarica ogni minuto...vedresti che cani a giro liberi ne vedresti pochi. Salvo il cane.... salvo il cervo ....e punito l'unico responsabile . Ovviamente come succede qua ,ci devono essere delle deroghe e valutazione caso per caso. Voglio farti una domanda : se il tuo cane sfuggisse al tuo ccontrollo ( lo so che è impossibile ,ma supponiamolo) e lo perdessi perche' insegue un cervo ....se lo ritrovi con il cervo fra le grinfie .....cosa fai gli spari ???? Non credere che voglia fare il moralista ...perche' non lo sono assolutamente !!! Ma questo che stai dicendo è una pratica da paese incivile !! Un saluto Gian Luca.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

germano56 ha scritto:
Il vecchio detto "ognuno ha il cane che si merita" è sempre valido.

Allora io sono veramente meritevole. La mia Scout, a parte cio' che fa a caccia e che ho illustrato nella lista dei doveri del cane (e veramente li adempie tutti), conosce e obbedisce forse un centinaio o piu' di comandi assortiti (oltre a quelli di obbedienza che si insegnano a tutti i cani), fra i quali "portami il libro" (io spesso leggo al bagno, ma il pomeriggio, quando dopo cena sono seduto sul divano affetto da pigrite e mi viene voglia di leggere, mando Scout a prendermi il libro), "va' a prendere il giornale" (questo non lo fa piu' perche' ho disdetto l'abbonamento, ma prima si faceva 100 metri di corsa fino alla strada, saltava fino a quando non riusciva a afferrare il giornale dal tubo di plastica dove il ragazzino lo metteva, e me lo riportava), "portami la scodella" (quando e' ora della pappa me la deve portare cosi' gliela riempio), "va' appresso al gatto," (comando che le do quando la giovane gatta che abbiamo sta facendo qualcosa che non deve, e Scout allora va e con una musata la fa smettere), e tanti altri comandi che le abbiamo insegnato mia moglie, mia figlia ed io. E segno che non obbedisce per paura o sottomissione e' che lo fa con gioia e orgoglio, a testa alta, scodinzolando e esigendo coccole (che naturalmente prende) quando ha eseguito bene un ordine. Da quando la portammo a casa comincio' a rendersi conto chi era la persona dominante. Io sono il suo leader indiscusso e con me sta attentissima ai miei gesti, al tono della voce, ai miei sguardi. Le posso dire di andare al suo angolo (materassino con trucioli di cedar con coperta di fleece sopra davanti al divano) a fare la cuccia con un gesto della testa e del dito. Se la lascio in auto con un sacco di cibo per cani o anche un pacco di bistecche davanti al naso posso stare tranquillo che non tocchera' niente. Quando le do' la pappa si siede davanti alla ciotola e sbava finche' non le do il permesso di mangiare. Con mia figlia si comporta come se lei fosse sua sorella, giocando, facendo finta lotta, ecc. Con mia moglie si comporta come se fosse la sua mamma, leccandole le mani, mettendle la testa sulle ginocchia o, a letto, sulla spalla. La sua personalita' (che da cucciola era evidente nel rapporto fra lei e i suoi otto fratelli e sorelle: non si faceva mettere sotto i piedi da nessuno degli altri cuccioli ed era sempre pronta ad esplorare, a indagare--ecco perche' l'ho scelta e l'ho chiamata Scout) e' rimasta integra ma indirizzata ai miei scopi venatori. L'unico difetto, se difetto e', e' che non socializza troppo bene con altri cani e cerca di montarli. Da cucciolona lo faceva anche con sua madre (non e' segno di lesbianismo quando una cagna fa finta di montarne un'altra, ma e' un'espressione di dominanza), e le dava morsi alle orecchie, facendola guaire. Naturalmente non lo fa con la sua mamma umana. E' ovviamente una cagna dominante, un' alpha female, ed e' rimasta cosi', pur considerando me l'alpha male e ubbidendomi sempre. E non ha paura di niente. Se un'anatra cade in un fiume in piena, lei si tuffa, magari anche da una riva a picco a quattro metri dall'acqua.
Non so come ti sia venuta l'idea che io abbia usato il manuale d'addestramento dei Marines per lei, cioe' "Prima distruggi l'individuo e poi plasmi una nuova personalita' di macchina ammazzanemici." Probabilmente t'e' venuta dalle tue idee false e sbagliate dell'uso del collare elettrico. Ovviamente non ne hai mai usato uno, provato uno sulla tua pelle, o visto usare uno correttamente. Ma alla mia domanda, a parte tutte le elucubrazioni cinofilosofiche, non hai mai risposto: come fai a punire un comportamento sbagliato o a premiare un comportamento giusto entro due secondi (il cane non puo' collegare sbaglio e punizione o ordine ben eseguito e premio se passano piu' di due o tre secondi fra causa ed effetto) quando il cane e' fuori portata di mano, di voce, di piede, di corda lunga, di vista, o di fischietto? I nostri nonni, che ovviamente non erano cosi' saggi quanto noi crediamo, a volte usavano la schioppettata a piombo fino. Immagina! Puoi ferire il cane, e inoltre di sicuro le due cose che il povero cane colleghera' sono sparo e dolore. A quel punto avrai un cane che ha paura delle schioppettate. Ma sai, i nostri nonni non andavano tanto per il sottile, e se un cane non funzionava bene a caccia, mica lo facevano mangiare a ufo: pietra intorno al collo, e roggia.

Ma adesso basta proprio, per quanto riguarda me e questa discussione. Ormai ho detto tutto cio' che avevo da dire, e ripetermi non fara' altro che annoiare tutti. Quindi tu addestri come vuoi, e io addestro come voglio. Ma sono contentissimo di essermi meritato Scout con i miei sistemi d'addestramento, perche' una cagna cosi' (e me lo dicono tutti quelli che la conoscono) non capita spesso, sfortunatamente.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

sergiolabrador ha scritto:
giovannit. ha scritto:
Purtroppo con i Labrador, che sono i cani piu' comuni negli U.S. per il loro splendido temperamento, si sta perdendo la linea di sangue venatoria. La maggioranza sono cani di compagnia, e per trovare una buona linea bisogna ricorrere a canili specializzati, specialmente quelli che vendono Labradors inglesi o irlandesi, piu' piccoli e tarchiati del Labrador "normale" ma anche molto piu' calmi e ubbidienti. In Inghilterra li adoperano per tutto, cerca, ferma, riporto, pelo, penna. La mia e' mezza Labrador inglese (il padre) e mezza Labrador americano (la madre), ma fisicamente e' uguale al padre.
Forse il mio prossimo cane (se non smetto di cacciare quando Scout se ne va e decido di non prendermi un altro cane) se non e' un Labrador inglese purosangue sara' un Chesapeake. Piu' testardo del Labrador, ma piu' resistente al freddo e all'acqua gelida. Decisamente un cane da addestrare con tanta pazienza e tempo a disposizione (ho sia l'una che l'altro) e... col collare elettrico!!! :mrgreen:
Di Labrador "americani"si incominciano vedere anche qua in qualche gara,
per la tua sottolinatura sul collare elettrico non è che mi fai un dispetto...per me no problem..!
Io credevo di averti dato un consiglio vallido su come cambiare metodo di addestramento tutto quà..se poi hai tempo e voglia sicuramente avrai più soddisfazioni se non lo usi,
è che ne dici dei "toller"ero quasi tentato di prenderne uno.
Anch'io. Dove ho il capanno io funzionerebbe. Ho provato con la mia Labrador a farla entrare e uscire dal capanno quando c'erano anatre in acqua fuori tiro, ma penso che se il cane non assomiglia alla volpe rossa non sia adatto. Le anatre a vederla se ne andavano piu' lontano...
 
Re: I doveri di un cane da riporto

sarei curioso di sapere come l amico ha insegnato tutte quelle cose.
penso che molti di voi abbiano fatto un poca di confusione sui metodi di insegnamento e alla fine fate un "misto",
poi può portare a un risultato ma il cane va in confusione...come minimo!
Del resto non ho mai capito perchè tanti vanno col cane in un campo a farlo addestrare ..sanno già tutto!
:-?
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Ne' riusciranno gli abbattimenti dei randagi e dei cani "pendolari" ad estinguere i cani. Hai detto bene: i cani possono rientrare a far parte del ciclo naturale, diventando di nuovo predatori efficaci e uccidendo selvaggina nobile. A questo punto pero' diventano selvaggina anche loro, e si possono sparare--come noi cacciamo i lupi in Alaska, Wyoming, Idaho, Montana, ecc.
E se non volete che io faccia il sentimentale per i cervi e cerbiatti straziati dai cani, non fate voi i sentimentali per i cani, che dopo tutto sono semplicemente animali proprio come quelli che cacciate voi e caccio io.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

giovannit. ha scritto:
Domanda: quando le multe salate e salatissime non sembra che funzionino e i proprietari dei cani continuano a lasciarli scorrazzare liberi di ammazzare i cervi (e lepri, anatre selvatiche, gatti, caprette, e polli, e altri animali selvatici e domestici), e quando trovi un branco di cani che stanno ammazzando a morsi un povero cervo, che cosa fareste? Non mi date delle risposte vaghe e moralizzanti come agire "a monte," o addirittura sciocche, come "punire i proprietari con il collare elettrico legato alle palle" (e se e' una proprietaria? glielo legate al seno sinistro o a quello destro???) blahblahblah...
Insomma che cosa fareste vedendo tre o quattro labradors, o barboncini, o pointers, o pastori tedeschi, o quello che siano, che stanno attaccando un cervo a un centinaio di metri dalla strada, su un pendio innevato che non vi permetterebbe di arrivare al luogo del delitto in meno di venti minuti (sempreche' siate cosi' pazzi da mettervi fra i cani eccitati dal sangue e la loro preda)? Gridereste? Agitereste le braccia? Afferrereste il telefonino per chiamare la polizia, cosi' arriva quando del cervo non c'e' rimasto che una macchia di sangue sulla neve e i cani se ne sono andati da dieci minuti (sempreche' il telefonino sia entro il raggio del cell, il che molto frequentemente non avviene)?
Una volta che un cane ha partecipato a questi massacri ci prende gusto e continua a farlo. La maggior parte delle volte non se ne accorge nessuno perche' a volte lo fanno anche di notte, e durante il giorno basta che la muta di cani scollini per essere invisibile dalla strada, e del resto la macchia e' cosi' folta che sette o otto cani potrebbero ammazzare e sbranare un cervo a venti metri dalla strada senza essere visti.
Allora, quando li vedete, che cosa fareste? Niente giri di parole, niente boutades, niente moralismi, niente fregnacce. Il cervo e' li' (magari una femmina gravida a un paio di giorni dal parto, o una femmina con un cerbiattino lattante), e i cani gia' lo hanno immobilizzato, morso ripetutamente (li avete mai sentiti gli strilli di un cerbiatto che viene mangiato vivo da Fido, Rocky, e Fuffi????). Avete una carabina nell'auto, un telefonino pressoche' inutile o perche' troppo lontano dal cell, o perche' la tragedia sarebbe finita da un pezzo prima che arrivi la polizia, una macchina fotografica, una Bibbia... Chiamate la polizia ben sapendo che e' inutile, fate le foto del fattaccio sperando che si possa risalire "a monte" e trovare il proprietario di quel labrador nero o di quel barboncino bianco, o di quel pastore tedesco perfettamente identici a qualsiasi altro labrador nero, barboncino bianco, o pastore tedesco? Prendete la Bibbia e pregate che i cani lascino perdere il cervo e tornino buoni buoni a casa loro? O prendete la carabina, abbattete uno o due dei cani, spaventando il resto e salvando il cervo (e altri cervi che i cani morti non potranno piu' uccidere)?
Certo, potrete provare a sparare in aria, cosi' cervo e cani magari scappano dietro i cespugli o scollinano, e almeno non dovrete vedere la morte prolungata del cervo (e se sono abbastanza lontani, gli strilli li sentirete appena...)
Insomma, buonisti cinofili a oltranza, che cosa fareste?


Guarda Giovanni questo è il mio ultimo intervento ...tanto non se ne esce .....mi è servita questa discussione solo a prendermi dello sciocco e del maleducato....( eppure nella discussione non c'è nessun che ha condiviso la tua tesi). Ti concedo il fatto che noi non conosciamo la realta' di un territorio vasto e impervio come l'Alaska e non conosciamo il livello di controllo da parte delle autorita' in un territorio cosi' vasto ......se dici che non c' è altro sistema (per me si ) evidentemente è cosi'. Ma io continuo ad asserire che se si tratta di cani inselvatichiti (tutto va bene ). Ma se asserisci che l'abbattimento vale anche per i cani che hanno un padrone e che sono abituati a mangiare nella ciotola ....diciamo che non mi sembra il sistama migliore ....forse il piu' sbrigativo . Solo un'altra considerazione : evidentemente in Alaska e' tollerato che i cani girano liberi anche nei centri abitati e che il proprietari non si assicuri che il suo cane non scappi ..previo debite recinzioni .... e non so se esiste una legge che asserisce che il cane deve essere sempre al guinzaglio sia in citta' che in campagna. Io sono convinto che è proprio una moda quella di lasciare libero il cane ....e che i cani siano liberi di scorrazzare tutto il giorno in lungo e in largo e si imbrancano ( e lo sappiamo benissimo di cosa è capace il branco ) e fanno quello che fanno . Basterebbero delle leggi piu' severe e un maggior controllo (almeno nei centri abitati e dintorni ,dove presumo si concentri la maggior parte dei cani con padrone ) . L'unica cosa che mi sento dire è, che credo che i cani cosi' gestiti sia pericolosi anche per le persone ....in questi casi cosa fanno le autorita' ??? No Giovanni
non credo proprio che la cosa sia gestita da grande paese com'è l ' America . un saluto !!
 
Re: I doveri di un cane da riporto

centoxcento ha scritto:
Sergio non ho capito bene il tuo discorso .....puoi essere piu' chiaro ??
Se ti riferisci all addestramento intendevo dire che mi sembra che taluni facciano confusione,
come tanti vuoi per l esperienza(sottolineo il mio punto di vista,aver avuto tanti cani non significa conoscerli..)vuoi spizzichi e bocconi presi da internet,amici ecc ecc,
quando si trovano col cane non hanno bene le idee chiare su come si incomincia un lavoro col cane,
studio del soggetto,obiettivi,un protocollo di lavoro serio per raggiungere un risultato,
per l amico dai "100 comandi"mi sembra un tantino esagerato....viste anche le nuove scoperte sull apprendimento del cane,
cmq bravi e mi piacerebbe sapere quale addestramento ha usato,in particolare per la differenza degli oggetti.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Sono abbastanza daccordo con te ...anche se l'esperienza gioca un ruolo abbastanza importante e non va sottovalutata , è anche vero che ci sono cacciatori che hanno avuto decine di cani e ancora non ci hanno capito un ****. Detto questo io resto sempre della mia convinzione ci sono cani che per meta' si addestrano da soli e qualcuno che ti fa sudare sangue...fermo restando che il metodo premia sempre.Per quanto riguarda il ns amico dell'Alaska ....ma che dire ...ha i suoi metodi e convinzioni , non credo che cambi idea ,visti i suoi risultati ,...oddio piu' che visti , scritti e quindi ci dobbiamo fidare .Personalmente manca il tempo per fare un addestramento come vorrei ...e mi mancano un po' anche le capacita'.....a dir il vero mi manca anche un po' di pazienza......oddio non lascio certo il cane a se stesso e quel minimo riesco a condurlo per la caccia ( bonta' anche del cane ) . Certo per i 100 comandi mi vedo un po' incasinato ultimamente, e non intendo usare il collare elettrico, quindi mi sa' che giornale e affini me li debba andare a prendere da solo !!
 
Re: I doveri di un cane da riporto

germano56 ha scritto:
A voler essere giusti il 70% dei cacciatori caccia con cani dominanti, cioè sono loro a dare la collaborazione al cane, ma questo per il carniere non comporta eccessive penalizzazioni.


E su questo sono daccordo !!...ma non soltanto dominanti , un'alta percentuale il cane finche' non ha fatto i suoi comodi non se li caga proprio , e comincia a collaborare quando lui ritiene piu' opportuno.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Giovanni, non è che per cercare di spiegare concetti e teorie dobbiamo parlare della genesi e scomodare in nostro Creatore. La differenza fra il DNA del lupo in confronto a quello del cane è meno del 3% parliamo di cani e non di razze, il perchè il cane ha i piedi palmati lo devi chiedere ai genetisti. Se consideriamo che la selezione è iniziata migliaia di anni fa la differenza in percentuale del DNA è infima. I cani vivono in branchi come i lupi hanno quasi gli stessi istinti, spesso alcuni cani per ferocia sono peggio dei lupi.
 
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