Notizie ed info sul Calendario PUGLIA 2011-2012

Re: Notizie ed info sul Calendario PUGLIA 2011-2012

colvi ha scritto:
sipe48 ha scritto:
cipolla ha scritto:
Nessuno ha detto al nostro grande assessore che le volpi, le gazze e le cornacchie sono animali nocivi che si stanno diffondendo sempre piu' facendo danno a tutto ? ? ?

V E R G O G N A


Marco, come fa l'assessore a sapere quali sono gli animali nocivi???...quando lui è il più nocivo di tutti??? [censored.gif] [****.gif] [sportschiri.gif] :mrgreen:
Non si parla + di manifestazioni di protesta Enzo, tu hai notizie?

Nessuna notizia...spariti tutti...ormai è ferragosto...verranno tutti a galla come gli str...i dopo il 21...per fare soldi. [Backstab_emoticon.gif]
 
Re: Notizie ed info sul Calendario PUGLIA 2011-2012

arsvenandi ha scritto:
Una curiosità: non è richiamata la legge 157/92, mi pare alquanto strano che il calendario venatorio venga redatto ignorando la legge che ne detta le regole. l'avevo già notato nella copia che avevo pubblicato qui,pensavo che nella estensione ufficiale l'avrebbero inserito il "Visto la legge 157/92 "ecc., ma non c'è, non vi sembra curioso?


é chiaro.....chi comanda fà legge in Italia.........specialmente in Puglia [6]
 
Re: Notizie ed info sul Calendario PUGLIA 2011-2012

pennino ha scritto:
non riesco ad aprire il file col calendario porca puzzola.....ma il colombaccio si può sparare almeno? [42]

Giovanni l'ho pubblicato io qui, vai alcune pag. indietro e lo trovi, cmq il colombaccio apre il 18. [lol.gif]
 
Re: Notizie ed info sul Calendario PUGLIA 2011-2012

duckfly ha scritto:
per l'amico gorgo...certo non condivido il tuo modoo di fare.,.secondo te fare l'assicurazione
per compagnie private risolve il problema?? poi vorrei vedere l'unipol la sara gan a difendere la nostra categoria..ma che diamine ...
diciamo cose più cotruttive...diciamo che non vediamo il male che c'è in noi stessi..
Per" fare le assicurazioni coi privati" intendevo dire che con le attuali AV non conviene più stare. Mandiamogli almeno un segnale. Facciamoci rappresentare da Caccia-ambiente. Lo so che l'unipol non mi difende, ma a me basta che mi assicuri. Poi io mi difendo da solo aderendo ad un partito che ha a cuore i miei interessi e la mia passione. [5a]
 
Re: Notizie ed info sul Calendario PUGLIA 2011-2012

Come vedete le mie fonti sono e rimangono attendibili ............... il calendario è quello di Stefanò che risale a due settimane fa :( Mi giunge notizia che le associazioni stanno chiedendo le dimissioni, non servirà a nulla piuttosto andrei a prenderli tutti a pomodori in faccia [****.gif] [****.gif]
 
Re: Notizie ed info sul Calendario PUGLIA 2011-2012

X avvocato cb, apparte quello che ha ulteriormente chiarito ciromenotti in maniera precisa e comprensibile che, per altro, si può rilevarne l'applicazione concreta leggendo le premesse del cal. venatorio del Lazio 2011/2012.
Mi devi sempre spiegare come le AAVV, cambiando semplicemente i quadri dirigenti possano attuare una politica venatoria comunitaria avendo, comunque, le stesse, interessi economici contrapposti (fregarsi continuamente le tessere le une con le altre)??? Per non parlare di vari tentativi di organismi unitari miseramente naufragati perchè all'interno c'erano sempre le suddette AAVV con le loro contrastanti mire egemoniche finalizzate sempre agli interessi economici contrastanti.
Alla luce di queste reali e mortificanti considerazioni, io continuo a dire che FORSE l'unica via d'uscita sarebbe la crazione di un'organismo svincolato ed equidistante dalle AAVV che rappresenti le istanze di tutto il mondo venatorio ed a cui tutte le AAVV di buona volontà possano dare paritariamente il loro apporto/supporto organizzativo al fine di coprire capillarmente tutto il territorio nazionale.
Ecco, questo le AAVV potrebbero farlo perchè non cozzerebbe con i loro interessi economici (le tessere). Le uniche AAVV che avrebbero qualche problema a dare il loro supporto sarebbero quelle apertamente schierate con un solo indirizzo politico.
 
Re: Notizie ed info sul Calendario PUGLIA 2011-2012

Nessuna notizia...spariti tutti...ormai è ferragosto...verranno tutti a galla come gli str...i dopo il 21...per fare soldi. [Backstab_emoticon.gif][/quote]



Ma che spariti!!! [Trilly-77-24.gif]
Nessuna manifestazione , l'unica presa di posizione sarà una lettera dove verranno chieste le dimissioni dell'assessore Stefano.
Son passati più di dieci giorni e ancora non sono in grado di stilarla !! [sconvolto.gif]
Naturalmente una volta stilata e presentata all'assessore lui......si dimetterà! [Trilly-77-24.gif]
 
Re: Notizie ed info sul Calendario PUGLIA 2011-2012

[sconvolto.gif] [Trilly-11-11.gif] Che tristezza Ragazzi! Quasi un MESE di caccia in meno!!! Non facciamogliela passare gratis questa porcheria di calendario. Questa banda di disonesti che governa la regione andrà contrastata in tutti i modi. E con loro i nostri cari dirigenti di AV. Da subito stipuliamo le polizze con i privati e aderiamo a Caccia anbiente. E poi calci in culo quando verranno a chiederci il voto!! E sopratutto NON permettiamogli di toglierci la GIOIA dell'apertura della caccia. Mi raccomando, l'1 settembre 'sti brutti pensieri a casa!! L'1 mattina onoriamo serenamente i nostri selvatici e godiamoci la giornata. IBAL a tutti. [5a]
 
Re: Notizie ed info sul Calendario PUGLIA 2011-2012

dade ha scritto:
e la quaglia??
Su un altro forum è pubblicata una bozza in pdf la quaglia si spara dall11/09 ,lamentiamoci con i dirigenti delle nostre associazioni la colpa è loro(naturalmente non tutti i dirigenti,ma solo i colpevoli)
 
Re: Notizie ed info sul Calendario PUGLIA 2011-2012

sipe48 ha scritto:
Cosa ci vuole lo sappiamo tutti...chi lo deve fare??? Bè quello è un altro paio di maniche...fare l'ass. privata? E' facile convincere tutti - o quasi??? - in questo forum, ma, voi m'insegnate, nei nostri paesi - dove l'età media dei cacciatori è molto alta e la scolarizzazione bassa - tutti ricorrono per comodità alle AAVV che in cambio della tessera si accollano tutta la fase burocratica del rinnovo annuale...quindi il fare tutti l'ass. privata è praticamente impraticabile... per dimostrare che il quesito di sempre è: chi deve fare cosa??? vi faccio un esempio contingente:
Io no so se ci sono gli estremi per impugnare questo calendario, bisognerebbe vedere tutta la questione fra la 157/92, il famoso art. 42 della comunitaria e il parere del TAR Lazio che ha valenza su tutto il territorio nazionale. Comunque sia almeno per analizzare tutta la questione e la fattibilità di un eventuale ricorso, bisognerebbe rivolgersi a dei buoni legali...quì la domanda sorge spontanea: Chi paga?????? Chi si fa parte dirigente per mettere d'accodo tutte le AAVV soprattutto a sganciare i soldi?????...Tutto questo ad appena un mese dall'inizio della stagione venatoria.
Secondo me, non ci sono soluzioni, o meglio, l'unica soluzione è CACCIA & AMBIENTE, ma stiamo parlando di lungo periodo, sempre se nel frattempo non abortisce.



Fare ricorso a mio avviso non serve,usare caccia e ambiente ancor meno,apparte tre querele e due comunicati oggi ha perso l'occasione di far valere la sua presenza tecnica giuridica, in fase di elaborazione del vostro calendario venatorio che e' FRUTTO ESCLUSIVAMENTE DI UN APPROCCIO POLITICO FORTEMENTE VOLUTO DAL PD NAZIONALE CON PRESSIONI DI CIARRA.La cui posizione oggi e' una strategia di indirizzo del partito caccia ambiente,ovvero piu' botte prendiamo e piu' siamo orientati verso di loro per dargli il nostro voto.
Tornando al calendario,e alla sua storia,passata.
Il Lazio e la Puglia la precedente stagione furono le due regioni che virtuosamente receprirono per prime la direttiva comunitaria,fecero i due calendari applicando i kc anche se non necessari,gli animalari impugnarono il nostro il tar diede loro parziale ragione MA CONTESTUALMENTE NELL'ORDINANZA INDICA LA STRADA ALLE REGIONI PER FARE I CALENDARI POTENDO DISATTENDERE L'ISPRA,E MOTIVARE, NEL MERITO,PER SINGOLA SPECIE IL PERCHE' SI DISATTENDE DETTO PARERE.Che succede dopo? Succede che le due regioni,forti del tar lazio,producono due atti amministrati,motivando per singola specie,l'allungamento al 31 gennaio.Ma codesta cosa non fu gradita, politicamente dal PD nazionale,che con l'espressione di Stefano,politicamente, creano quel **** di tavolo,il cui unico scopo era quello di far applicare riduzioni NON PREVISTE ai calendari venatori di tutta Italia..E non per vantarmi,ma codesto tavolo,grazie al lavoro del sottoscritto, e di Luca Stincardini, Emiliano Amore,raccolto in 33 pagine, da LIBERA CACCIA, ha dato il ben servito all'indirizzo politico del tavolo, e non date retta a chi vuol vendervi l'acqua calda sul successo del tavolo_Ora se le vostre RAPPRESENTANZE ASSOCIATIVE non sono riuscite a far valere le proprie ragioni, io un pensierino SULLA loro insipienza, lo farei, eccome se lo farei.....Ecco perche' caccia e ambiente a mio modesto avviso non sara' mai la ricetta per salvare la caccia..La strada deve esser diversa,intanto dovete svecchiare i vostri associativi indirizzando la scelta su ragazzi colti e competenti che abbiamo carisma e voglia di lavorare e di studiare le varie normative,informatizzare tutto il vostro territorio,informare i piu' caproni,armandovi di santa pazienza dovete riusciere a sfondare l'ignoranza..ecc.ecc..
 
Re: Notizie ed info sul Calendario PUGLIA 2011-2012

kiastamin ha scritto:
Qualcuno sa qualcosa di quella lettera che fecero le AA.VV. alla regione dove si chiedeva un incontro prima dell'apertura? E' finita nel dimenticatoio?
Campa cavallo che l'erba cresce................
 
Re: Notizie ed info sul Calendario PUGLIA 2011-2012

ciromenotti ha scritto:
La bozza delle AAVV prevede: cani sin dal primo giorno e possibilità di cacciare quaglie, tortore e colombacci sempre in preapertura - un giorno a scelta a settimana - chiusura tordo e beccaccia al 31 gennaio.

Enzo, qualcuno gli ha assicurato che così facendo non ci saranno i ricorsi come invece è avvenuto lo scorso anno e tu mi insegni che per un politico meno rogne ci sono meglio è,se poi le aavv invece di argomentare con documenti scientifici le loro richieste inciampano in gaffe colossali, tante colpe a Stefàno non si possono addossare..... [lol.gif][/quote]

A quanto ne so io le regioni NON SONO VINCOLATE ad osservare il parere ISPRA se non viene richiesto lo sforamento della chiusura al 31 gennaio...inoltre è stato abbondandemente documentato (anche in questo forum, da ciromenotti, se non sbaglio) l'infondatezza di certi dati scientifici su cui si basano i pareri ISPRA e penso che anche Stefano ne abbia avuto sentore...spero di sbagliarmi, ma il nostro buon assessore forse si sta ammalando di eccesso di protagonismo.

Comunque l'anno scorso i tordi li abbiamo cacciati fino al 30 gennaio...a quale ricorso ti riferisci?[/quote]



INFATTI non sono assolutamente vincolate dal parere ispra.Il Tavolo fortemente voluto da STEFANO,e' solo una spinta che vien dal pd nazionale per pagare una marchetta politica agli ambientalisti,complice,il ciarra,e compagnia danzante.La precedente stagione venatoria il lazio ha avuto impugnato il suo calendario,il tar Lazio risponde; che le regioni possono disattendere detto parere motivando,per singola specie,il perche' lo disattendono.Il tar Lazio fa giurisprudenza su tutto il territorio Nazionale.La giostra del ricorso e una strategia ben collaudata, usata nel passato per tentare di vincolare ogni innovazione o richiesta.Come l'842,le altre sensibilita,gli agricoltori e fregnacce varie...Se vi applicano le riduzioni per i tordi e' solo una posizione politica voluta dalla regione....[/quote]

Grazie Alessandro...molto chiaro ed esaustivo...ne ero abbondandemente convinto.
 
Re: Notizie ed info sul Calendario PUGLIA 2011-2012

torcito ha scritto:
dade ha scritto:
e la quaglia??
Su un altro forum è pubblicata una bozza in pdf la quaglia si spara dall11/09 ,lamentiamoci con i dirigenti delle nostre associazioni la colpa è loro(naturalmente non tutti i dirigenti,ma solo i colpevoli)
Per questa volta mi sà che non è colpa loro......dobbiamo ringraziare il ns nuovo "AMICO" Stefano, il quale si è impuntato e ha approvato la sua bozza di calendario, che prevede tutte le indicazioni ISPRA (anche se non era affatto necessario). Ho saputo che le associazioni venatorie chiederanno ad unanimità le dimissioni di questo personaggio ambiguo. [20]
 
Re: Notizie ed info sul Calendario PUGLIA 2011-2012

dux ha scritto:
scusate...
sto facendo un sondaggio: quanti di voi compilano i tesserini con i numeri veritieri degli abbattimenti dei tordi....?

Tutti credo. Non ha senso non segnare il carniere.
 
Re: Notizie ed info sul Calendario PUGLIA 2011-2012

laverack ha scritto:
Bando alle ciance! Tortore se ne vedono?
[5a]
accussi mi piac [5a] [violent.gif] [Backstab_emoticon.gif]
 
Re: Notizie ed info sul Calendario PUGLIA 2011-2012

sipe48 ha scritto:
arsvenandi ha scritto:
sipe48 ha scritto:
Guarda che la documentazione scientifica, come la chiami tu, è pari, pari quella presentata dalla regione Lazio come premessa per la formulazione del cal. venatorio...quindi le AAVV non dovrebbero far altro che copiare quella e sbatterla sul muso dell'assessore, sia direttamente che indirettamente attraverso tutti gli organi d'informazione, magari comprando gli spazi televisivi e della carta stampata...sempre se ne hanno la volontà e trovano un po' di tempo tra una tessera e l'altra. [censored.gif] [****.gif]


Pensa te che in parte gliel'avevo fatta avere almeno 3 mesi fa, non mi chiedere se l'hanno utilizzata , se non l'hanno fatto sono inqualificabili, d'altronde di cosa abbiano discusso noi non sappiamo nulla ed essendo loro tutti "figli ad una mamma" , come si dice qui, non ci diranno mai la verità. [lol.gif]

Io penso che la conosca bene anche Stefàno, ma deve pagare la "marchetta" con quel vergognoso calendario emanato unilateralmente. Tuttavia, in perfetto stile prima repubblica, se leggi bene tra le righe del suo comunicato stampa, si è lasciata una porta aperta. Quella è una porta che potrebbe utilizzare per uscirsene se le cose dovessero precipitare. Ora sta alle AAVV pugliesi fare talmente tanta pressione e clamore tanto da costringere Stefàno ad utilizzare quella porta che si è lasciata aperta.

Eheheheh.....vecchia volpe, non avevo dubbi sul fatto che l'avresti notato quell'"inciso" e ne avresti tratto le giuste conclusioni [spocht_2.gif]

p.s.: Enzo checchè ne dica Peppe almeno la parte "superiore" funziona ancora alla grande!!!! [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif]
ti abbraccio.
 
Re: Notizie ed info sul Calendario PUGLIA 2011-2012

kiastamin ha scritto:
Qualcuno sa qualcosa di quella lettera che fecero le AA.VV. alla regione dove si chiedeva un incontro prima dell'apertura? E' finita nel dimenticatoio?


Sono finite nel cestino, dove dovrebbe andare a finire il calendario venatorio. [thumbsdown.gif]
 
Re: Notizie ed info sul Calendario PUGLIA 2011-2012

Oggetto: Calendario Venatorio e regolamento per la stagione venatoria 2011/2012.

SU PROPOSTA dell’Assessore alle Politiche agricole e valorizzazione dei prodotti locali;

VISTA la Costituzione della Repubblica Italiana;

VISTO lo Statuto della Regione Lazio;

VISTA la L. R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modifiche, concernente "Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale";

VISTO il Regolamento 6 settembre 2002, n. 1 "Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale e successive integrazioni e modificazioni;

VISTA la Legge 11 febbraio 1992, n. 157, concernente: "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio" e successive integrazioni e modificazioni;

VISTA la L. R. 2 maggio 1995, n. 17, concernente: "Norme per la tutela della fauna selvatica e la gestione programmata dell’esercizio venatorio" e successive integrazioni e modificazioni ed in particolare l’articolo 34;

VISTA la Direttiva 2009/147/CE del 30 novembre 2009, concernente la conservazione degli uccelli selvatici;

VISTE le previsioni della Deliberazione del Consiglio Regionale n. 450 del 29 luglio 1998, concernente: "Legge Regionale n. 17/1995, articolo 10. Approvazione del Piano Faunistico Venatorio Regionale";

VISTA la Legge Regionale 6 agosto 1999, n. 14, concernente: "Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo";

Segue Decreto n. del

VISTA la Deliberazione della Giunta regionale 16 maggio 2008, n. 363 e successive integrazioni e modificazioni, avente ad oggetto " Rete Europea Natura 2000: Misure di conservazione obbligatorie da applicarsi nelle zone di protezione speciale";

VISTA la Legge di conversione, con modificazioni, n. 133/2008 del Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112, che prevede l'istituzione dell'ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale con le funzioni dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica di cui alla legge 11 febbraio 1992, n. 157 e successive modificazioni;

CONSIDERATO che, in conformità con la procedura di cui all’articolo 34, comma 3 della legge regionale n. 17 del 1995, per addivenire alla formulazione dell’allegato "Calendario Venatorio 2011-2012", sono stati sentiti:

- le Amministrazioni provinciali;

- l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA);

- il Comitato tecnico faunistico venatorio regionale;

VISTO il parere rilasciato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e inviato con nota n. 0019215 del 07.06.2011, relativamente all’ipotesi di calendario venatorio 2011-2012, trasmesso dalla Direzione Regionale Agricoltura;

VISTE, inoltre, le modifiche ed integrazioni apportate alla Legge 157/92 dalla Legge 4 giugno 2010, n. 96 "Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009" (pubblicata sul So n. 138 alla GURI 25 giugno 2010 n. 146);

VISTO, in particolare, l'articolo 18 della l. 157/1992 e successive modifiche che, al comma 1, stabilisce i termini (terza domenica di settembre - 31 gennaio) entro i quali è possibile esercitare l’attività venatoria, associando a quattro gruppi di specie cacciabili i rispettivi periodi di caccia, e, al comma 2, attribuisce alle Regioni il potere di modificare i suddetti periodi attraverso l’anticipazione o la posticipazione rispettivamente dell’apertura e della chiusura della stagione venatoria, fermo restando che i "….. termini devono essere comunque contenuti tra il 1° settembre ed il 31 gennaio dell'anno nel rispetto dell'arco temporale massimo indicato…" per le singole specie;

VISTO che la richiamata modifica alla Legge 157/1992 non ha disposto, per quanto attiene le specie di caccia e i periodi di attività venatoria, una modifica diretta al comma 1 dell’art. 18, ma l’inserimento di un nuovo comma, l’1-bis, con il previsto richiamo al divieto dell’esercizio venatorio per ogni singola specie: "durante il ritorno al luogo di nidificazione" (art. 1 bis lett. a) e "durante il periodo della nidificazione e le fasi della riproduzione e della dipendenza degli uccelli" (art. 1 bis lett. b);

Segue Decreto n. del

CONDIDERATO che i predetti periodi di caccia, anche dopo l’espresso recepimento della direttiva 2009/147/CE, per effetto delle modifiche introdotte all’art. 18 della l. 157/1992 dall’art. 42 della legge 96/2010, non sono stati modificati dal legislatore statale in quanto evidentemente ritenuti conformi alle previsioni della stessa direttiva 2009/147/CE;

PRESO ATTO delle indicazioni contenute nella "Guida per la stesura dei calendari venatori ai sensi della Legge 157/92, così come modificata dalla Legge Comunitaria 2009, art. 42", documento prodotto da ISPRA e trasmesso alla Regione Lazio in data 29 luglio 2010;

TENUTO CONTO che l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) nella "Guida per la stesura dei calendari venatori ai sensi della legge 157/1992, così come modificata dalla legge comunitaria 2009, art. 42", chiarisce che, a prescindere dall’inizio dei movimenti di risalita verso i luoghi di nidificazione, la "… la caccia agli uccelli migratori dovrebbe terminare alla metà della stagione invernale. Infatti, a parità di pressione venatoria, nella seconda metà dell’inverno la mortalità dovuta alla caccia tende ad essere progressivamente sempre più additiva rispetto alla mortalità naturale e non sostitutiva di questa, come può avvenire invece durante l’autunno e la prima parte dell’inverno. In altre parole se il prelievo si prolunga oltre la metà dell’inverno aumenta progressivamente la probabilità di sottrarre alla popolazione individui caratterizzati da una crescente speranza di sopravvivenza, i quali andranno a formare il stock nidificante da cui dipende la conservazione e la produttività della popolazione stessa. Di fatto la caccia in periodo tardo invernale o addirittura all’inizio della primavera è controproducente anche per gli interessi dei cacciatori, i quali dovrebbero avere a cuore il mantenimento di popolazioni altamente produttive…." "...Esiste evidentemente un certo margine di discrezionalità nel definire una data corrispondente alla metà dell’inverno, ma la scelta della parte finale del mese di gennaio appare ancora oggi un compromesso accettabile e questo limite è stato suggerito dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (oggi ISPRA) al legislatore nazionale in occasione della stesura della legge n. 157/92.";

CONSIDERATO inoltre che l’ISPRA, con nota di riscontro prot. n. 29844T-A 11 del 13 settembre 2010, avente ad oggetto "Interpretazione del documento "Guida per la stesura dei calendari venatori ai sensi della legge n. 157/92, così come modificata dalla legge comunitaria 2009, art. 42"", ha comunicato alla Federazione Italiana della Caccia che : "rientra nelle facoltà delle Regioni l’eventuale utilizzo della sovrapposizione di una decade nella definizione delle date di apertura e chiusura della caccia rispetto a quanto stabilito dal documento "Key Concepts of article 7(4) of Directive 79/409/EEC on Period of Reproduction and prenuptial Migration of huntable bird Species in the EU", considerato anche che questa possibilità è prevista dalla "Guida alla disciplina

Segue Decreto n. del

della caccia nell’ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici"";

DATO ATTO che il calendario venatorio è, ai sensi dell'art. 18, comma 4 della legge 157/1992 e successive modifiche, una competenza delle Regioni, che lo emanano quindi nel rispetto dei periodi di caccia di cui sopra;

CONSIDERATO, altresì, che la Regione può disporre con il calendario venatorio, sulla scorta di congrue motivazioni tecnico-scientifiche che tengano conto delle specificità ambientali che ne caratterizzano il territorio, periodi di caccia che, rispettosi del periodo massimo previsto per la stagione venatoria, dell’arco temporale massimo previsto per le singole specie di fauna selvatica cacciabili e degli altri principi stabiliti dalla legge 157/1992 (e quindi come tali conformi alla direttiva 2009/147/CE), si discostino anche da quelli suggeriti da autorevoli istituti di ricerca e consulenza sugli uccelli selvatici, nazionali ed internazionali;

TENUTO CONTO che la direttiva 2009/147/CE, così come in precedenza la direttiva 79/409/CEE, non indica date precise in merito alla stagione di caccia ma, lasciando agli Stati membri dell’Unione la definizione dei calendari venatori, si limita a stabilire che gli uccelli selvatici non possano essere cacciati durante la stagione riproduttiva e di dipendenza dei giovani dai genitori e, limitatamente agli uccelli migratori, durante il ritorno ai luoghi di nidificazione (migrazione prenuziale);

CONSIDERATO che l’art. 7 della direttiva n. 2009/147/CE, secondo cui «In funzione del loro livello di popolazione, della distribuzione geografica e del tasso di riproduzione in tutta la Comunità le specie elencate nell’allegato II possono essere oggetto di atti di caccia nel quadro della legislazione nazionale» ha trovato, per pacifico insegnamento della Corte Costituzionale, attuazione tramite l’art. 18 della legge n. 157 del 1992 che contempla appositi elenchi nei quali sono individuate le specie cacciabili, i relativi periodi in cui ne è autorizzato il prelievo venatorio, nonché i procedimenti diretti a consentire eventuali modifiche a tali previsioni. Ne consegue che lo stesso art. 18 garantisce, nel rispetto degli obblighi comunitari contenuti nella direttiva n. 2009/147/CE, standard minimi e uniformi di tutela della fauna sull’intero territorio nazionale (cfr., in tal senso, ex plurimis Corte Costituzionale sent. n. 233 del 2010);

VISTO il documento "Key Concepts of article 7(4) of Directive 79/409/EEC on Period of Reproduction and prenuptial Migration of huntable bird Species in the EU" elaborato dal Comitato Ornis, documento ufficialmente adottato dalla Commissione europea nel

Segue Decreto n. del

2001 che stabilisce specie per specie e paese per paese, le date (decadi) di inizio e durata della riproduzione e di inizio della migrazione prenuziale;

VISTA la "Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici", documento di carattere generale e di indirizzo prodotto dalla Commissione Europea nel Febbraio 2008 quale riferimento tecnico per la corretta applicazione della direttiva per quanto attiene l’attività venatoria;

VISTE, in particolare, le previsioni di applicazione delle indicazioni di cui al punto 2.7 ("analisi delle sovrapposizioni") del documento da ultimo richiamato;

TENUTO CONTO che gli ultimi dati sull'avifauna acquatica svernante nel Lazio raccolti nel volume " BRUNELLI M., CORBI F., SARROCCO S., SORACE A. (A CURA DI), 2009. L’AVIFAUNA ACQUATICA SVERNANTE NELLE ZONE UMIDE DEL LAZIO. EDIZIONI ARP (AGENZIA REGIONALE PARCHI), ROMA - EDIZIONI BELVEDERE, LATINA, 176 PP.", rilevano un incremento numerico per tutte le specie cacciabili della famiglia Anatidae ad eccezione del Codone (Anas Acuta), per il quale comunque il leggero decremento non è imputabile, secondo la letteratura scientifica, al prelievo venatorio ma probabilmente a modifiche dell'habitat e a cattura nei luoghi di svernamento africani. (Hagemeijer, EJM and Blair MJ (eds), The EBCC Atlas of European Breeding Birds: their distribution and abundance,1997 T and AD Poyser, London);

CONSIDERATO, inoltre, che in base ai sopra riferiti documenti, la sovrapposizione di una decade tra il periodo della caccia e il periodo della migrazione prenuziale è considerata una sovrapposizione "teorica" o "potenziale" (in quanto è possibile che durante questo periodo non vi sia effettivamente alcuna sovrapposizione) e quindi tale da ammettere l’attività venatoria, mentre la sovrapposizione per periodi superiori ad una decade farebbe cessare l’incertezza e quindi si tratterebbe di una sovrapposizione "reale";

OSSERVATO al riguardo che se tali asserzioni fossero inoppugnabili, non si potrebbe comprendere come in diversi Stati membri si continuino a tollerare per alcune specie addirittura sovrapposizioni per più decadi. Emblematico, in tal senso, il caso del colombaccio (cfr. la "Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici" della Commissione europea) per il quale si verifica una sovrapposizione in 13 Stati membri (fino a 15 decadi in Irlanda);

Segue Decreto n. del

RILEVATO, altresì, che dubbi sussistono sul grado di precisione di tali dati, poiché le analisi delle sovrapposizioni sono effettuate a livello nazionale e nei singoli Stati membri la circostanza che le varie regioni siano poste su latitudini differenti, con correlate difformità climatiche, determina normalmente sostanziali oscillazioni temporali nell’inizio della migrazione prenuziale, circostanza questa che rende ammissibile un certo grado di flessibilità nella fissazione dei periodi di caccia;

VISTA l’ordinanza del TAR Lazio – Sezione Prima Ter, 12.11.2010, n. 04908, che riferendosi ai pareri resi dall’ISPRA precisa, tra l’altro, che: "l’art. 7, comma 1, della l. n. 157/1992, qualifica tale istituto come "organo scientifico e tecnico di ricerca e consulenza per lo Stato, le Regioni e le Province", la cui funzione istituzionale non può, pertanto, essere quella di sostituirsi alle Amministrazioni nel compimento delle proprie scelte in materia di caccia, ma quello di supportarla sotto il profilo squisitamente tecnico. Sotto tale profilo va, incidentalmente, rilevato come l'istituto abbia carattere nazionale, cosicché può verificarsi la necessità di valutare le specifiche realtà regionali. Ne deriva che, applicando i principi generali in materia di rapporto tra provvedimento

finale ed attività consultiva a carattere di obbligatorietà e non di vincolatività, il parere reso da tale organo sul calendario venatorio può essere disatteso dall’Amministrazione regionale, la quale ha, però, l'onere di farsi carico delle osservazioni procedimentali e di merito e, pertanto, di esprimere le valutazioni, che l'hanno portata a disattendere il parere;";

VISTE, altresì, le indicazioni tecniche fornite dalle Province per la formulazione del calendario venatorio annuale ai sensi dell’art. 34, comma 12, della Legge Regionale n. 17 del 1995 e dal Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale, nelle sedute del 27.04.2011, del 27.05.2011, del 05.07.2011 e del 11.07.2011;

VISTO il documento: "Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni" prodotto dall’ISPRA gennaio 2009.

ATTESO che la quasi totalità delle zone umide laziali di maggior interesse per lo svernamento ed il transito di specie cacciabili della famiglia Anatidae insiste all’interno di aree protette di interesse nazionale, regionale o provinciale interdette all’attività venatoria, circostanza quest’ultima che rende praticamente ininfluente il "disturbo" arrecato nelle aree residue dalla stessa attività venatoria alle specie di cui trattasi;

RITENUTO opportuno, ai sensi dell’art. 34 comma 8 della L. R. n. 17/1995, nel periodo che va dal 2 ottobre al 29 novembre 2010, fermo restando il divieto di caccia nei giorni di martedì e venerdì e fermo restando il numero massimo complessivo di

Segue Decreto n. del

giornate a disposizione per l’intera stagione venatoria, di consentire ad ogni cacciatore, per la caccia da appostamento alla fauna selvatica migratoria, di usufruire, nell’A.T.C. di residenza venatoria, nell’ambito della medesima settimana, di cinque giornate di caccia, tale deroga è consentita soltanto al cacciatore che sceglie la forma di caccia da appostamento, inoltre scegliendo questa modalità di caccia si ottiene una riduzione della pressione venatoria alle specie stanziali;

RITENUTO opportuno, sulla base di raccomandazioni e pareri forniti dall’ISPRA, che le Province organizzino adeguatamente la raccolta e l’analisi dei dati di carniere, riferiti alla fauna migratoria, secondo una scansione per decadi, nel periodo che va dal 2 ottobre al 29 novembre 2010;

RITENUTO opportuno fornire indicazioni ed esplicitare il supporto motivazionale alle scelte che hanno indotto l’Amministrazione Regionale a fissare le date di apertura e chiusura dell’attività venatoria, ed in particolare esplicitarle per ogni singola specie come di seguito riportato:

Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 31 dicembre 2011, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 dicembre;

- è stata considerata anche opportunità di uniformare l’avvio del prelievo venatorio con le altre specie di piccola selvaggina stanziale;

- l’ISPRA nel documento: "Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni" relativamente alla specie nel paragrafo: Problemi di conservazione connessi all’attività venatoria, riporta che: "il periodo di caccia attualmente previsto dalla normativa nazionale (dalla terza domenica di settembre al 31 dicembre) risulta accettabile sotto il profilo biologico e tecnico per quanto concerne le popolazioni dell’Italia peninsulare e della Sardegna".

Fagiano (Phasianus colchicus):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 31 dicembre 2011, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- a livello europeo la specie è attualmente considerata in buono stato di conservazione (non SPEC);

- il prelievo venatorio di questa specie nel mese di dicembre, risulta compatibile con il periodo di riproduzione indicato nel documento "Key Concepts";

Segue Decreto n. del

- sulla base di raccomandazioni e pareri forniti dall’ISPRA, ha limitato il carniere stagionale a numero dieci capi, quindi verosimilmente una buona parte dei cacciatori termina l’attività venatoria per il raggiungimento del limite di prelievo prima della prevista data di chiusura;

- il prelievo nel mese di gennaio è consentito soltanto nelle aziende faunistico venatorie, secondo le previsioni contenute nei piani di prelievo annuali approvati dalla Provincia, nelle aziende agri-turistico venatorie e nelle aree oggetto di interventi di gestione secondo le previsioni di piani di prelievo proposti dagli ATC e approvati dalla Provincia, condizionati dall’esistenza e consistenza, in ciascuna area o distretto, di popolazioni in grado di garantire il prelievo stesso;

- le Province, sentiti i Comitati di gestione degli A.T.C. interessati, in relazione a valutazioni sulle consistenze faunistiche o a particolari condizioni locali, possono anticipare, sul territorio degli A.T.C., la chiusura a tale specie.

Merlo (Turdus merula):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 31 dicembre 2011, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 dicembre;

- a livello europeo la specie è attualmente considerata in buono stato di conservazione (non SPEC);

- la data di inizio della migrazione prenuziale indicata nel documento "Key Concepts" (seconda decade di gennaio) è posteriore rispetto alla data di chiusura della caccia a tale specie.

Quaglia (Coturnix coturnix):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 31 dicembre 2011, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 dicembre;

- l’ISPRA nel documento: "Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni" relativamente alla specie nel paragrafo: Problemi di conservazione connessi all’attività venatoria, riporta che: "il periodo di caccia attualmente previsto dalla normativa nazionale (dalla terza domenica di settembre al 31 dicembre) risulta accettabile sotto il profilo biologico e tecnico";

- la Regione Lazio ha limitato il carniere giornaliero a non più di dieci capi tra quaglie e tortore.

Segue Decreto n. del

Tortora (Streptopelia turtur):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 31 dicembre 2011, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 dicembre;

- l’ISPRA nel documento: "Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni" relativamente alla specie nel paragrafo: Problemi di conservazione connessi all’attività venatoria, riporta che: "Il periodo di caccia attualmente previsto dalla normativa nazionale (terza domenica di settembre-31 dicembre) è coincidente con le indicazioni contenute nel documento ORNIS della Commissione Europea e risulta accettabile sotto il profilo biologico e tecnico. Anche il prelievo anticipato al primo di settembre, nella modalità da appostamento fisso o temporaneo, ai sensi dell’art.18, comma 2 della Legge n. 157/92, può essere ritenuto accettabile";

- la Regione Lazio ha limitato il carniere giornaliero a non più di dieci capi tra quaglie e tortore.

Alzavola (Anas crecca):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- a livello europeo la specie è attualmente considerata in buono stato di conservazione (non SPEC);

- la sovrapposizione di una decade con il periodo di migrazione prenuziale indicato nel documento "Key Concepts" è consentita dal documento "Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici";

- la Regione Lazio ha scelto per omogeneità di unificare la data di chiusura della caccia delle specie appartenenti alla famiglia degli anatidi;

- la Regione Lazio ha limitato il carniere giornaliero a non più di dieci capi tra palmipedi e trampolieri.

Beccaccino (Gallinago gallinago):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- la data di inizio della migrazione prenuziale indicata nel documento "Key Concepts" coincide con la data di chiusura della caccia a tale specie;

Segue Decreto n. del

Canapiglia (Anas strepera):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- la sovrapposizione di dieci giorni con il periodo di migrazione prenuziale indicato nel documento "Key Concepts" è consentita dal documento "Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici";

- la Regione Lazio ha scelto per omogeneità di unificare la data di chiusura della caccia delle specie appartenenti alla famiglia degli anatidi;

- inoltre la Regione Lazio ha limitato il carniere giornaliero a non più di dieci capi tra palmipedi e trampolieri.

Codone (Anas acuta):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- la sovrapposizione di dieci giorni con il periodo di migrazione prenuziale indicato nel documento "Key Concepts" è consentita dal documento "Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici";

- la Regione Lazio ha scelto per omogeneità di unificare la data di chiusura della caccia delle specie appartenenti alla famiglia degli anatidi;

- la Regione Lazio ha limitato il carniere giornaliero a non più di cinque capi e il carniere stagionale a non più di venticinque capi.

Fischione (Anas penelope):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- a livello europeo la specie è attualmente considerata in buono stato di conservazione (non SPEC);

- la sovrapposizione di una decade con il periodo di migrazione prenuziale indicato nel documento "Key Concepts" è consentita dal documento "Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici",

- la Regione Lazio ha scelto per omogeneità di unificare la data di chiusura della caccia delle specie appartenenti alla famiglia degli anatidi;

Segue Decreto n. del

- la Regione Lazio ha limitato il carniere giornaliero a non più di dieci capi tra palmipedi e trampolieri.

Folaga (Fulica atra):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- a livello europeo la specie è attualmente considerata in buono stato di conservazione (non SPEC);

- la sovrapposizione di una decade con il periodo di migrazione prenuziale indicato nel documento "Key Concepts" è consentito dal documento "Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici";

- la Regione Lazio ha scelto per omogeneità di unificare la data di chiusura della caccia delle specie appartenenti alla famiglia dei rallidi;

- la Regione Lazio ha limitato il carniere giornaliero a non più di dieci capi.

Frullino (Lymnocryptes minimus):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- la data di inizio della migrazione prenuziale indicata nel documento "Key Concepts" coincide con la data di chiusura della caccia a tale specie;

Gallinella d'acqua (Gallinula chloropus):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- a livello europeo la specie è attualmente considerata in buono stato di conservazione (non SPEC);

- la data di inizio della migrazione prenuziale indicata nel documento "Key Concepts" coincide con l’inizio della terza decade di febbraio;

- la gallinella d’acqua è una specie per la quale può essere richiesto il posticipo della chiusura della caccia al 10 febbraio;

- la Regione Lazio, a maggior tutela degli altri rallidi, ha scelto di unificare la data di chiusura della caccia delle specie appartenenti alla famiglia dei rallidi.

Segue Decreto n. del

Germano reale (Anas platyrhynchos):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- a livello europeo la specie è attualmente considerata in buono stato di conservazione (non SPEC);

- nella "Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici" al paragrafo 2.7.12, si prevede quale valore aggiunto, l’uniformità delle date di chiusura tra le specie cacciabili appartenenti alla famiglia Anatidae in quanto ciò determinerebbe la riduzione, durante tale periodo, della pressione venatoria sulle altre specie che sono meno abbondanti del germano reale;

- le conclusioni riportate nel paragrafo dedicato alla specie nella "Guida per la stesura dei calendari venatori ai sensi della legge n. 157/92, così come modificata dalla legge comunitaria 2009, art. 42 evidenziano come "La scelta migliore consiste dunque nell’uniformare la data di chiusura della caccia al Germano con quella delle altre anatre, con il vantaggio di ridurre la pressione venatoria su queste ultime, che sono meno abbondanti.";

- l’ISPRA nel documento: "Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni" relativamente alla specie nel paragrafo: Problemi di conservazione connessi all’attività venatoria, riporta che: "Il periodo di caccia attualmente previsto dalla normativa nazionale (terza domenica di settembre-31 gennaio) non è coincidente con le indicazioni contenute nel documento ORNIS della Commissione Europea che prevederebbero una chiusura anticipata al 31dicembre. Và tuttavia osservato che il buono stato di conservazione della specie in Europa e l’elevata consistenza della popolazione svernante in Italia permettono la prosecuzione dell’attività di prelievo fino al termine previsto, senza che questo possa verosimilmente incidere in maniera significativa sullo status della popolazione stessa";

- la Regione Lazio ha scelto per omogeneità di unificare la data di chiusura della caccia delle specie appartenenti alla famiglia degli anatidi;

- la Regione Lazio ha limitato il carniere giornaliero a non più di dieci capi tra palmipedi e trampolieri.

Segue Decreto n. del

Marzaiola (Anas querquedula):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- la data di inizio della migrazione prenuziale indicata nel documento "Key Concepts" coincide con la data di chiusura della caccia a tale specie;

- la Regione Lazio ha scelto per omogeneità di unificare la data di chiusura della caccia delle specie appartenenti alla famiglia degli anatidi;

- la Regione Lazio ha limitato il carniere giornaliero a non più di dieci capi tra palmipedi e trampolieri.

Mestolone (Anas clypeata):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- la data di inizio della migrazione prenuziale indicata nel documento "Key Concepts" coincide con la data di chiusura della caccia a tale specie;

- la Regione Lazio ha scelto per omogeneità di unificare la data di chiusura della caccia delle specie appartenenti alla famiglia degli anatidi;

- la Regione Lazio ha limitato il carniere giornaliero a non più di dieci capi tra palmipedi e trampolieri.

Moretta (Aythya fuligula):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- la data di inizio della migrazione prenuziale indicata nel documento "Key Concepts" coincide con la data di chiusura della caccia a tale specie;

- la Regione Lazio ha scelto per omogeneità di unificare la data di chiusura della caccia delle specie appartenenti alla famiglia degli anatidi;

- la Regione Lazio ha limitato il carniere giornaliero a non più di dieci capi tra palmipedi e trampolieri.

Segue Decreto n. del

Moriglione (Aythya ferina):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- la data di inizio della migrazione prenuziale indicata nel documento "Key Concepts" coincide con la data di chiusura della caccia a tale specie;

- la Regione Lazio ha scelto per omogeneità di unificare la data di chiusura della caccia delle specie appartenenti alla famiglia degli anatidi;

- la Regione Lazio ha limitato il carniere giornaliero a non più di dieci capi tra palmipedi e trampolieri.

Pavoncella (Vanellus vanellus):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- ha inserito, su suggerimento dell’ISPRA, un limite di prelievo giornaliero pari a 5 capi ed un limite di prelievo stagionale pari a 25 capi;

- la data di inizio della migrazione prenuziale indicata nel documento "Key Concepts" coincide con la data di chiusura della caccia a tale specie;

Porciglione (Rallus aquaticus):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- a livello europeo la specie è attualmente considerata in buono stato di conservazione (non SPEC);

- la data di inizio della migrazione prenuziale indicata nel documento "Key Concepts" coincide con l’inizio della terza decade di febbraio;

- il porciglione è una specie per la quale può essere richiesto il posticipo della chiusura della caccia al 10 febbraio;

- la Regione Lazio, a maggior tutela degli altri rallidi, ha scelto di unificare la data di chiusura della caccia delle specie appartenenti alla famiglia dei rallidi;

Segue Decreto n. del

Volpe (Vulpes vulpes):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 18 settembre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- l’ISPRA nel documento: "Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni" relativamente alla specie nel paragrafo: Problemi di conservazione connessi all’attività venatoria, riporta che:"I metodi di stima delle popolazioni sono ben conosciuti e standardizzabili, ma vengono applicati solo in relativamente poche realtà locali e sono finalizzati a modulare le attività di controllo numerico piuttosto che il prelievo venatorio. Il periodo di caccia attualmente previsto dalla normativa nazionale risulta accettabile sotto il profilo biologico e tecnico. Il prelievo venatorio risulta complessivamente modesto ed in generale non sembra in grado di incidere sulla dinamica delle popolazioni. Le attività di controllo della Volpe, condotte dagli enti gestori ai sensi dell’art. 19 della Legge n. 157/92, sono in grado di condizionare la consistenza e la dinamica delle popolazioni solo in casi limitati, ove si concentrano in maniera intensa e su aree di piccole dimensioni";

- per limitare il disturbo alle altre specie, nel mese di gennaio l’uso dei cani da seguita, per la caccia alla volpe, è consentito soltanto a squadre autorizzate dalle Province esclusivamente nei territori ove è consentita la caccia in forma programmata o a gestione privata e non interessati dalle azioni di immissione di fauna selvatica a scopo di ripopolamento.

Lepre (Lepus europaeus):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dalla terza domenica di settembre 2011 al 8 dicembre 2011, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 dicembre;

- la Lepre europea è considerata in generale una specie a basso rischio di estinzione ed è, pertanto, inserita nella categoria "Least Concern" della lista rossa IUCN;

- lo stato di conservazione della Lepre europea sul territorio regionale risente anche degli effetti della prassi gestionale che è basata principalmente sullo stato delle popolazioni locali e sul ripopolamento artificiale effettuato dalle province attraverso le Zone di ripopolamento e cattura esistenti; comunque, le Province, sentiti i Comitati di gestione degli A.T.C. interessati, in relazione a valutazioni sulle consistenze faunistiche o a particolari condizioni locali, possono anticipare, sul territorio degli A.T.C., la chiusura della caccia a tale specie;

- la Regione Lazio a maggior tutela della specie ha previsto una chiusura anticipata al 8 dicembre, ha limitato il carniere giornaliero a non più di un capo e il carniere stagionale a non più di cinque capi, quindi verosimilmente una buona parte dei

Segue Decreto n. del

cacciatori termina l’attività venatoria per il raggiungimento del limite di prelievo prima della prevista data di chiusura;

- la posticipazione dell’apertura del prelievo venatorio alla specie lepre come suggerito dall’Ispra ai primi di ottobre per favorire il completamento del ciclo riproduttivo, ha scarsissimo impatto su tale completamento in considerazione del fatto che nel bimestre settembre-ottobre (come si rileva dal grafico incluso nel parere Ispra) si verificano meno del 5 percento delle nascite;

- da ultimo, non è da sottacere che le regioni limitrofe, con le quali tradizionalmente esiste un marcato interscambio dei cacciatori, prevedono per tale specie la data di apertura alla terza domenica di settembre, coincidente con l’apertura generale della caccia. Nella gestione pratica qualora si prevedesse una apertura posticipata della caccia alla lepre nel territorio della Regione Lazio si verificherebbe una maggiore pressione venatoria su detta specie dovuta allo spostamento dei cacciatori residenti nelle regioni limitrofe che avrebbero l’opportunità di effettuare, di fatto, una seconda apertura alla lepre (prima apertura sul proprio territorio, seconda sul territorio della Regione Lazio);

- le Province escludono il ripopolamento artificiale ed il prelievo sulla lepre europea (Lepus europeanus) nelle aree importanti per la lepre italica (Lepus corsicanus) di cui vi è prova scientifica, validata da parte dell’ISPRA.

Allodola (Alauda arvensis):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 1 ottobre 2011 al 31 dicembre 2011, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 dicembre;

- la Regione Lazio ha recepito l’indicazione espressa nelle Linee guida per la stesura dei calendari venatori dall’ISPRA, che: "considera idoneo per la conservazione e la razionale gestione della specie un periodo di caccia esteso al massimo tra il 1° ottobre e il 31 dicembre".

Beccaccia (Scolopax rusticola):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 1 ottobre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- la migrazione prenuziale della beccaccia nel Lazio secondo gli studi disponibili, tra i quali si cita Aradis et al., 2006 – La beccaccia (Scolapax rusticola) nella Tenuta Presidenziale di Costelporziano. Min. Politiche Agricole, Alimentari e Forestali – Istituto Nazionale Fauna Selvatica, X: 1-XX), ha verosimilmente inizio nella terza decade di gennaio;

Segue Decreto n. del

- della considerazione che la sovrapposizione di una decade rispetto ai dati di cui sopra, è consentita dal documento "Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici" e non pregiudica lo stato di conservazione della specie;

- ha inserito un limite di prelievo giornaliero pari a 2 capi ed un limite di prelievo stagionale pari a 20 capi, inferiore al limite suggerito dall’ISPRA rispettivamente di 3 e 20 capi;

- la caccia inizia alle ore 8.00 e termina mezzora prima rispetto agli orari previsti dal calendario per le altre specie; ciò al fine di contrastare in modo ancor più efficace la pratica, peraltro vietata, della posta mattutina e serale;

- è stata introdotta la disposizione che obbliga il cacciatore ad annotare immediatamente il capo abbattuto (disposizione che normalmente è riservata alle specie stanziali);

- l’ISPRA nel documento: "Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni" per questa specie rileva: "Fenologia della migrazione: la migrazione post-riproduttiva ha inizio alla fine di agosto e termina in novembre, con lo sviluppo massimo da metà ottobre a tutto novembre; la migrazione di ritorno ai quartieri riproduttivi ha luogo tra febbraio e la metà di aprile…;

- il territorio della Regione Lazio non è generalmente interessato dalla condizione "ondata di gelo", fattore climatico a cui la beccaccia risulta molto sensibile durante lo svernamento, infatti il Protocollo per la salvaguardia delle popolazioni svernanti della Beccaccia in occasione di eventi climatici avversi, elaborato dall’ISPRA, stabilisce i seguenti criteri per la definizione di "ondata di gelo":

? brusco calo delle temperature minime (<10°C in 24 ore);

? temperature medie giornaliere inferiori a quelle della norma stagionale;

? temperature minime giornaliere molto basse;

? temperature massime sottozero (tali da impedire il disgelo);

? estensione minima del territorio interessato su base provinciale;

? durata dell’ondata di gelo stimata in 6-7 giorni.

Cesena (Turdus pilaris):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 1 ottobre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- a livello europeo la specie è attualmente considerata in buono stato di conservazione (non SPEC);

- la Regione Lazio ha recepito l’indicazione espressa nelle Linee guida per la stesura dei calendari venatori dall’ISPRA, che: "considera idoneo per la conservazione e la razionale gestione della specie il posticipo dell’apertura della caccia al 1° ottobre".

Segue Decreto n. del

- i dati forniti dall'Ispra nella pubblicazione " Spina F. & Volponi S., 2008 - Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia. 2. Passeriformi. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Tipografia SCR-Roma. pag 222", evidenziano nella terza decade di gennaio il massimo dell'abbondanza delle ricatture, verosimilmente coincidente con l'inizio della migrazione prenuziale;

- i dati forniti dall’INFS (ora ISPRA) nella pubblicazione "Atlante della distribuzione geografica e stagionale degli uccelli inanellati in Italia negli anni 1980-1994" pag. 182, Biologia e conservazione della fauna, volume 103, 1999, evidenziano il picco di catture per questa specie nella terza decade di gennaio;

- l’ISPRA nel documento: "Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni" per questa specie riporta (pag.146): "Fenologia della migrazione: la migrazione post-riproduttiva avviene tra ottobre e dicembre, con massima concentrazione tra novembre e metà dicembre; quella pre-riproduttiva si sviluppa tra la fine di gennaio e la metà di aprile, con picco a febbraio-metà marzo."

- la bibliografia citata nella "Relazione tecnico-scientifica sull’individuazione delle decadi riferite all’Italia nel documento "Key concepts of article 7(4) of directive 79/409/EEC" a cura di Andreotti A., Serra L., Spina F. INFS 2004 ; in tutti gli otto lavori, citati alle pagg. 49-50, tratti dalla letteratura venatoria italiana, viene riportato che la migrazione prenuziale ha inizio a partire dal mese di febbraio ;

- dei dati riportati nella "Ricerca nazionale sulla migrazione dell’avifauna Sky-way project – Analisi statistica per l’anno 2007" pag. 48 . Tali dati evidenziano come il massimo del ripasso coincida con il mese di febbraio avviandosi nella prima decade con intensificazione nella seconda decade di febbraio.

Per quanto sopra riportato è evidente che l’inizio del periodo di migrazione prenuziale prevalentemente indicato per l’Italia ricade tra l’ultima decade di gennaio e le prime di febbraio. Pertanto pur prendendo a riferimento la terza decade di gennaio, la sovrapposizione di una decade rispetto ai dati di cui sopra, consentita dal paragrafo 2.7.2 del documento "Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici", permette la chiusura del prelievo venatorio al 30 gennaio non pregiudicando lo stato di conservazione della specie;

Segue Decreto n. del

Colombaccio (Columba palumbus):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 1 ottobre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- a livello europeo la specie è attualmente considerata in buono stato di conservazione (non SPEC);

- la data di inizio della migrazione prenuziale indicata nel documento "Key Concepts" coincide con l’inizio della terza decade di febbraio;

- il colombaccio è una specie per la quale può essere richiesto il posticipo della chiusura della caccia al 10 febbraio;

- la Regione Lazio ha limitato il carniere giornaliero a non più di dieci capi.

Cornacchia grigia (Corvus corone cornix):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 1 ottobre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- a livello europeo la specie è attualmente considerata in buono stato di conservazione (non SPEC);

- la cornacchia grigia è una specie per la quale può essere richiesto il posticipo della chiusura della caccia al 10 febbraio;

- l’ISPRA nel documento: "Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni" relativamente alla specie nel paragrafo: Problemi di conservazione connessi all’attività venatoria, riporta che: "Il prelievo venatorio risulta complessivamente modesto ed in generale non sembra in grado di incidere sulla dinamica delle popolazioni. Il periodo di caccia attualmente previsto dalla normativa nazionale risulta accettabile sotto il profilo biologico e tecnico; il prelievo anticipato al primo di settembre, nella modalità da appostamento fisso o temporaneo, ai sensi art.18, comma 2 della Legge n. 157/92 può essere ritenuto accettabile".

Segue Decreto n. del

Gazza (Pica pica):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 1 ottobre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- a livello europeo la specie è attualmente considerata in buono stato di conservazione (non SPEC);

- la gazza è una specie per la quale può essere richiesto il posticipo della chiusura della caccia al 10 febbraio;

- l’ISPRA nel documento: "Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni" relativamente alla specie nel paragrafo: Problemi di conservazione connessi all’attività venatoria, riporta che: "Il prelievo venatorio risulta complessivamente modesto ed in generale non sembra in grado di incidere sulla dinamica delle popolazioni. Il periodo di caccia attualmente previsto dalla normativa nazionale risulta accettabile sotto il profilo biologico e tecnico; il prelievo anticipato al primo di settembre, nella modalità da appostamento fisso o temporaneo, ai sensi art.18, comma 2 della Legge n. 157/92 può essere ritenuto accettabile".

Ghiandaia (Garrulus glandarius)

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 1 ottobre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- a livello europeo la specie è attualmente considerata in buono stato di conservazione (non SPEC);

- la ghiandaia è una specie per la quale può essere richiesto il posticipo della chiusura della caccia al 10 febbraio;

- l’ISPRA nel documento: "Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni" relativamente alla specie nel paragrafo: Problemi di conservazione connessi all’attività venatoria, riporta che: "Il prelievo venatorio risulta complessivamente modesto ed in generale non sembra in grado di incidere sulla dinamica delle popolazioni. Il periodo di caccia attualmente previsto dalla normativa nazionale risulta accettabile sotto il profilo biologico e tecnico; il prelievo anticipato al primo di settembre, nella modalità da appostamento fisso o temporaneo, ai sensi art.18, comma 2 della Legge n. 157/92 può essere ritenuto accettabile".

Segue Decreto n. del

Tordo bottaccio (Turdus philomelos):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 1 ottobre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- a livello europeo la specie è attualmente considerata in buono stato di conservazione (non SPEC);

- la Regione Lazio ha recepito l’indicazione espressa nelle Linee guida per la stesura dei calendari venatori dall’ISPRA, che: "considera idoneo per la conservazione e la razionale gestione della specie il posticipo dell’apertura della caccia al 1° ottobre".

- i dati forniti dall’INFS (ora ISPRA) nella pubblicazione "Atlante della distribuzione geografica e stagionale degli uccelli inanellati in Italia negli anni 1980-1994" Biologia e conservazione della fauna, volume 103, 1999, evidenziano, come riportato nel testo, che"…l passo di ritorno ha luogo a partire dal mese di febbraio." (pag. 183);

- i dati forniti dall'Ispra nella pubblicazione " Spina F. & Volponi S., 2008 - Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia. 2. Passeriformi. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Tipografia SCR-Roma. pag 230", evidenziano nella terza decade di gennaio il massimo dell'abbondanza delle ricatture, verosimilmente coincidente con l'inizio della migrazione prenuziale;

- l’ISPRA nel documento: "Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni" per questa specie riporta (pag.153): "Al riguardo, si osserva un massimo stagionale nell’ultima decade del mese e nella prima di febbraio. A ciò segue un progressivo calo, fino alle fasi più avanzate e conclusive della migrazione primaverile……a fenologia della migrazione risulta fortemente diversificata su base regionale."

- la bibliografia citata nella "Relazione tecnico-scientifica sull’individuazione delle decadi riferite all’Italia nel documento "Key concepts of article 7(4) of directive 79/409/EEC" a cura di Andreotti A., Serra L., Spina F. INFS 2004 ; nei sedici lavori citati alle pagg. 42-45, tratti dalla letteratura venatoria italiana, in tre viene individuato l’inizio della migrazione prenuziale nella fine del mese di gennaio mentre in tredici lavori la migrazione prenuziale viene collocata a partire dal mese di febbraio;

- i dati riportati nella "Ricerca nazionale sulla migrazione dell’avifauna Sky-way project – Analisi statistica per l’anno 2007" pag. 51, evidenziano come il massimo del ripasso coincida con il mese di marzo avviandosi nella seconda decade di febbraio;

Segue Decreto n. del

Per quanto sopra riportato è evidente che l’inizio del periodo di migrazione prenuziale prevalentemente indicato per l’Italia ricade tra l’ultima decade di gennaio e le prime di febbraio. Pertanto pur prendendo a riferimento la terza decade di gennaio la sovrapposizione di una decade rispetto ai dati di cui sopra, consentita dal paragrafo 2.7.2 del documento "Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici", permette la chiusura del prelievo venatorio al 30 gennaio non pregiudicando lo stato di conservazione della specie;

Tordo sassello (Turdus iliacus):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 1 ottobre 2011 al 30 gennaio 2012, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 gennaio;

- a livello europeo la specie è attualmente considerata in buono stato di conservazione (non SPEC);

- la Regione Lazio ha recepito l’indicazione espressa nelle Linee guida per la stesura dei calendari venatori dall’ISPRA, che: "considera idoneo per la conservazione e la razionale gestione della specie il posticipo dell’apertura della caccia al 1° ottobre".

- i dati forniti dall'Ispra nella pubblicazione " Spina F. & Volponi S., 2008 - Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia. 2. Passeriformi. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Tipografia SCR-Roma. pag 238", evidenziano nella prima decade di febbraio il massimo dell'abbondanza delle catture, verosimilmente coincidente con l'inizio della migrazione prenuziale;

- l’ISPRA nel documento: "Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni" per questa specie riporta (pag.158): "Fenologia della migrazione: la migrazione post-riproduttiva ha luogo tra la fine di settembre e gli inizi di dicembre, con un picco collocabile tra la fine di ottobre e novembre. La migrazione pre-nuziale inizia a febbraio e si protrae fino ad aprile.";

- la bibliografia citata nella "Relazione tecnico-scientifica sull’individuazione delle decadi riferite all’Italia nel documento "Key concepts of article 7(4) of directive 79/409/EEC" a cura di Andreotti A., Serra L., Spina F. INFS 2004; in tutti i dieci lavori, citati alle pagg. 47-48, tratti dalla letteratura venatoria italiana, viene riportato che la migrazione prenuziale ha inizio a partire dal mese di febbraio;

- i dati riportati nella "Ricerca nazionale sulla migrazione dell’avifauna Sky-way project – Analisi statistica per l’anno 2007" pag. 54, evidenziano come il massimo del ripasso coincida con il mese di marzo avviandosi nella prima decade di febbraio.

Segue Decreto n. del

Pertanto pur prendendo a riferimento la migrazione prenuziale a partire dalla terza decade di gennaio, la sovrapposizione di una decade rispetto ai dati di cui sopra, consentita dal paragrafo 2.7.2 del documento "Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici – Direttiva Uccelli selvatici", permette la chiusura del prelievo venatorio al 30 gennaio non pregiudicando lo stato di conservazione della specie;

Cinghiale (Sus scrofa):

la Regione Lazio intende consentire il prelievo dal 2 novembre 2011 al 30 gennaio 2012 e prevede che: le Province, nell’ambito del regolamento di cui all’articolo 34, comma 13, della L. R. n. 17/1995, possono anticipare l’esercizio venatorio alla specie cinghiale (Sus scrofa) a partire dal 1 ottobre 2011 compreso, nel rispetto dell’arco temporale di cui all’articolo 18 commi 1 e 2 della Legge n.157/1992.

- la normativa vigente prevede il periodo 1 novembre-31 gennaio con la possibilità di anticipare al 1 ottobre nel rispetto dell’arco temporale;

- l’ISPRA nel documento: "Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni" relativamente alla specie nel paragrafo: Problemi di conservazione connessi all’attività venatoria, riporta che: "Il periodo di caccia previsto dalla normativa nazionale risulta accettabile sotto il profilo biologico e tecnico per questa specie, se la caccia viene praticata in battuta o braccata".

Starna (Perdix perdix):

la Regione Lazio intende consentire

il prelievo dal 1 ottobre 2011 al 30 novembre 2011, in quanto:

- la normativa vigente prevede l’arco temporale terza domenica di settembre-31 dicembre;

- la Regione Lazio ha recepito l’indicazione espressa nelle Linee guida per la stesura dei calendari venatori dall’ISPRA: "Un periodo di caccia compreso tra il 1° ottobre ed il 30 novembre risulta accettabile sotto il profilo biologico e tecnico e compatibile con il periodo di fine della riproduzione e dipendenza definito dal documento Key Concepts" (3° decade di settembre)";

- ha limitato il carniere giornaliero a non più di un capo e il carniere stagionale a non più di cinque capi, quindi verosimilmente una buona parte dei cacciatori termina l’attività venatoria per il raggiungimento del limite di prelievo prima della prevista data di chiusura;

Segue Decreto n. del

- a maggiore protezione della specie ha limitato fortemente le aree dove è possibile il prelievo introducendo le seguenti disposizioni infatti la caccia alla starna è possibile:

- nelle aree ove le Province accertano l’avvenuta stabilizzazione di popolazioni reintrodotte e, attraverso un costante monitoraggio, dimostrino la sostenibilità del prelievo venatorio, che comunque non deve superare il 15% della consistenza autunnale stimata, anche in relazione con il successo riproduttivo annuale di ogni popolazione ed il relativo piano di conservazione;

- nelle aree oggetto di interventi di gestione attiva secondo le previsioni dei piani di prelievo proposti dagli Ambiti Territoriali di Caccia o dalle Aziende Faunistico Venatorie approvati dalla Provincia, condizionati dall’esistenza e consistenza, in ciascuna area o distretto, di densità comunque in grado di garantire la sostenibilità del prelievo stesso,

- la caccia alla starna è comunque vietata nelle aree con attuale presenza di residue popolazioni ancora capaci di autoriprodursi (compresa una fascia di rispetto circostante di circa 10 km, da prevedersi anche nel caso in cui la medesime popolazioni siano localizzate entro il perimetro di aree protette), nonché nelle aree oggetto di piani di reintroduzione finalizzati alla costituzione di popolazioni stabili, fino ad avvenuta stabilizzazione.
 
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