il tempo passa inesorabile

Re: il tempo passa inesorabile

Marco non ti abbattere,anzi cerca con pazienza e tempo di riportarlo a caccia.
vedrai che con il tempo e avendo te a fianco piano piano riprendera' fiducia e andrete di nuovo a caccia insieme.un grande in bocca al lupo
 
Re: il tempo passa inesorabile

Forza Marco, quello che hai scritto è bellissimo, portalo con te qualche volta e continuate a vivere appieno la natura e la caccia così come lui ti ha insegnato.
 
Re: il tempo passa inesorabile

Io ho cacciato con mio padre fino a che all'età di 80 anni un maledetto ictus la costretto alla sedia a rotelle, abbiamo passato giorni e anni indimenticabili, da lui ho imparato tutto. Adesso caccio con mio figlio a cui ho trasmesso questa bellissima passione e quando la sera torniamo da caccia e lo raccontiamo a mio padre, i suoi occhi si illuminano...
 
Re: il tempo passa inesorabile

Marchino bello quello che hai scritto ti auguro col cuore di riportartarlo con te tuo papa'
nn forzarlo ...stara' meglio e sara' lui a chiederti di uscire, un in bocca a lupo [eusa_clap.gif]
e con questo un piccolo pensiero:

Il cacciatore
La voglia di vivere ci prende per mano,
regalandoci ancora splendori e chimere.
Passioni nascoste ci sfiorano il cuore,
spingendoci verso intriganti avventure.
Il buon senso ci frena, camminandoci a fianco,
l'euforia ci assassina cinica e assurda.
L'uomo che caccia non vede la preda,
ma, bramoso di gloria, continua a sparare.
Ed oltre il confine della lucidità
la nebbia cancella ogni visuale.
Quell'uomo è da solo, in mezzo alla gente,
distratto e confuso cammina nel nulla.
La donna lo vede e, con fare sapiente,
furbetta e sagace sul suo seno lo culla.
Non è un amatore, quell'uomo distratto,
e quindi dal gioco rimane ammaliato.
Ma il tempo gli è amico e cancella ogni cosa,
le ferite e gli acciacchi di una vita pietosa.
 
Re: il tempo passa inesorabile

Luchy ha scritto:
Marchino bello quello che hai scritto ti auguro col cuore di riportartarlo con te tuo papa'
nn forzarlo ...stara' meglio e sara' lui a chiederti di uscire, un in bocca a lupo [eusa_clap.gif]
e con questo un piccolo pensiero:

Il cacciatore
La voglia di vivere ci prende per mano,
regalandoci ancora splendori e chimere.
Passioni nascoste ci sfiorano il cuore,
spingendoci verso intriganti avventure.
Il buon senso ci frena, camminandoci a fianco,
l'euforia ci assassina cinica e assurda.
L'uomo che caccia non vede la preda,
ma, bramoso di gloria, continua a sparare.
Ed oltre il confine della lucidità
la nebbia cancella ogni visuale.
Quell'uomo è da solo, in mezzo alla gente,
distratto e confuso cammina nel nulla.
La donna lo vede e, con fare sapiente,
furbetta e sagace sul suo seno lo culla.
Non è un amatore, quell'uomo distratto,
e quindi dal gioco rimane ammaliato.
Ma il tempo gli è amico e cancella ogni cosa,
le ferite e gli acciacchi di una vita pietosa.
[eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif]
 
Re: il tempo passa inesorabile

Qualche anno fà alla sughereta di Pomezia incontravo un vecchio cacciatore col cane vecchio quanto lui, che si portava dietro uno zainetto con l'ossigeno e i tubicini al naso, aveva insufficienza respiratoria, andava solo, i figli non erano cacciatori, spesso si fermava a scambiare qualche parola con me, mi conosceva da anni e io ero uno che lo stava a sentire, mi raccontava sempre le stesse cose di quando la zona era selvaggia ancora prima che il Duce fondasse Pomezia, era di là allora aveva 79 anni, sul posto veniva accompagnato e ripreso dalla moglie, si metteva seduto su un masso dietro un cancelletto di legno, non sparava quasi mai, eppure.....
 
Re: il tempo passa inesorabile

ciao marco, non c'è cosa più bella di condividere la nostra passione con i nostri affetti più cari, per anni ho avuto la fortuna di cacciare insieme a mio padre e mio figlio (all'ora senza permesso) , nel 1998 mio padre è venuto a mancare (il primo anno di licenza di mio figlio, e qui puoi immaginare il vuoto che ha lasciato) nel 2000 una malattia mi ha costretto a non rinnovare il permesso per sei anni, dopo piano piano ho ripreso ed ora non vedo l'ora che arrivi la domenica per stare insieme a mio figlio a caccia, ti scrivo questo per darti la speranza di rivedere tuo padre col fucile in pugno perchè sicuramente lui (come lo è stato per me)se ne avrà la possibilità non rinuncerà mai nemmeno ad un minuto che possa invece condividere con te!!!!! un abbraccio e ...........in bocca al cocker!!!
 
Re: il tempo passa inesorabile

Gianni ha scritto:
Qualche anno fà alla sughereta di Pomezia incontravo un vecchio cacciatore col cane vecchio quanto lui, che si portava dietro uno zainetto con l'ossigeno e i tubicini al naso, aveva insufficienza respiratoria, andava solo, i figli non erano cacciatori, spesso si fermava a scambiare qualche parola con me, mi conosceva da anni e io ero uno che lo stava a sentire, mi raccontava sempre le stesse cose di quando la zona era selvaggia ancora prima che il Duce fondasse Pomezia, era di là allora aveva 79 anni, sul posto veniva accompagnato e ripreso dalla moglie, si metteva seduto su un masso dietro un cancelletto di legno, non sparava quasi mai, eppure.....

non per tutti è così ...............io abito in zona 2 leoni sotto i castelli romani, e molti della borgata si ricordano di LUCIANO un omino che a 82 anni andava ancora a caccia in bicicletta con un carello della spesa attaccato dietro per portare gli stampi e il capanno , ma queste sono eccezioni . ricordandolo voglio salutare questo omino che è morto a 83 dietro ad un capanno a poli aspettando i tordi [eusa_clap.gif] CIAO LUCIANO ............
 
Re: il tempo passa inesorabile

marco83 ha scritto:
stasera mi sono messo nuovamente a pulire i fucili e il solo pensare che il prossimo anno mio padre nn rinnoverà il porto d'armi mi viene un goppo in gola enorme!!
dalla prima volta che sono uscito a caccia con lui sono passati 25 anni, ho fatto sempre il cane da riporto come tutti i novelli fanno fino verso i 20 anni ,quando era più le volte che sparavo io di quelle che sparava lui e in quel momento mi decisi a spiccare il volo e prendere finalmente il porto d'armi per poter fare di testa mia e nn litigare sempre per i posti in cui andare.Da piccolo lo stressavo fino alla nausea affinche potessi essere partecipe delle sue giornate venatorie, così la domenica ogni tanto mi accontentava e andavamo a passeri e storni dietro a casa ma tutto questo solo in tarda mattinata, con il passare degli anni iniziarono le prime albe e i primi colpi,il primo fu a 7 anni e me lo ricordo come se fosse adesso, eravamo in un capanno dietro a casa,con anche quel grande cacciatore che era mio zio, una capinera ci rimise la vita ma il 12 per me era troppo grande.Cosi per natale a 10 anni arrivo il mitico 410,mia nonna quando riscuoteva la pensione mi dava sempre 50.000 e io li davo a mio padre per farmi comprare le cartucce,che tempi ragazzi!
Pensare che il prossimo nn potrò chiederli che cosa ha fatto mi deprime enormemente,
purtroppo gli anni passano anche se nn vorremmo gli acciacchi da parte sua si fanno sentire questo ultimo infarto che gli è accaduno la sera prima del raduno lo ha rallentato molto se ci mettiamo anche il diabete post operazione nn se l'è sentita di fare tutta la trafila per rinovarlo e lo capisco.ma quanto vero iddio il prossimo anno ce lo porto io come ha fatto lui con me per una vita!!!!


Sei un grande veramente [eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif]
 
Re: il tempo passa inesorabile

Caro Marco, prima di tutto faccio gli auguri a te e soprottutto a tua padre, il mio papà è del 31, quindi siamo ad 80 anni, due stagioni fà mi aveva detto di essere intenzionato a non rinnovare, la cosa mi ha molto colpito, in tutte le maniere ho cercato di dissuderlo, finalmente ci sono riuscito, ma è più le volte che rinuncia che quelle che viene, io non lo forzo perchè capisco che alzarsi all'alba non è più nelle sue possibilità, anche lui non viene per il carniere ma soltanto per stare insieme a me ed i miei amici, difatti quando (quelle poche volte) viene ci mettiamo nel capanno insieme, fatti raccontare da Erchiappetta quando lo ha conosciuto, Achille si è rivolto a lui con il classico " SOR GIANCA'" (mio padre si chiama Giancarlo), lui si gira e gli dice a me "SOR GIANCA'" NUN ME CE CHIAMI...ME FA' SENTI' VECCHIO [rire.gif] , credo che quello che stai facendo per il tuo papà è ammiravole, e presto o tardi toccherà a tutti noi fare la stessa cosa.

UN GROSSO I.B.A.L AL TUO PAPA' ED UN ABBRACCIO A TE
 
Re: il tempo passa inesorabile

non ti scoraggiare magari quando si è ristabilito un giro al capanno insieme lo fate, e passerete delle giornate favolose ugualmente anche se lui non spara +
abbi pazienza la vita è anche questo...

ciao ross78
 
Re: il tempo passa inesorabile

Ciao Marco , non ero a conoscenza dell'evento spiacevole , ne approfitto per porgere i miei piu sentiti auguri di pronta guarigione al tuo papà.
Marco posso darti un consiglio?????
Non mollarlo , spronalo in continuazione , fallo sentire come se non fosse accaduto nulla!
A 43 anni ebbi anche io il "coccolone" una mattina di settembre a caccia, ero solo e in quel momento non riuscivo a capire cosa mi stesse accadendo , ebbi solo la forza di chiamare mia moglie che fortunatamente sapeva dove ero.
Una settimana in terapia intensiva , ne uscii distrutto psicologicamente più che fisicamente , non me ne facevo una ragione.
Mi sentivo maledettamente limitato , avevo paura di allontanarmi e di uscire da solo, per questo decisi di mollare la caccia per 2 anni.
La famiglia in particolar modo, e gli AMICI di tante avventure, con tanto amore e tanta pazienza sono riusciti a farmi ritornare quello che ero prima di quella MALEDETTA mattina di settembre.
Il tuo papà , presumo , sia più grande di me , ma spesso in questi casi incide anche il fattore psicologico , non è facile da digerire per chì , magari fino a poco tempo prima, era abituato alle classiche e bellissime levataccie ai km macinati nei boschi.
Stagli vicino , fallo sentire come era prima ,inverti le parti questa volta , portalo con te.... se ti chiede di uscire un 'ora più tardi accontentalo , se ti chiede di rientrare prima fà altrettanto.
Vedrai, pian pianino riuscirai a convincere il tuo babbo :D (come dite voi toscani) a rinnovare.
Fidati...... sarà ancora il tuo compagno di caccia!
Un abbraccio Marco a te el tuo papà! :wink:
 
Re: il tempo passa inesorabile

Credo che la caccia sia stata per tutti noi motivo di crescita,aggregazione,educazione,una forma di rapporto con babbi e nonni che altrimenti potremmo non aver avuto e che riempie di ricordi ed episodi a volte struggenti..io come te sono cresciuto tra cacciatori..gli anni passati a fare il cane da riporto,le prime fucilate di nascosto,il porto d'armi,tante tantissime giornate che,se non fossi stato cacciatore,non avrei condiviso con mio padre e ora con mio fratello,zio e cugino.
Tutto questo per dirti di sfruttare la caccia come motivazione per tuo padre,come momento da vivere,come obiettivo da riconquistare....non farlo mollare...portalo con te appena la sua salute lo permetterà,fai che ne parli,ne legga,la sogni....ma non fargliela abbandonare.
Sono passato per una situazione simile con mio padre...la passione per la caccia lo ha sempre sostenuto...i suoi occhi brillavano quando mi raccontava di quella volta...di quella lepre...sapevo a memoria tutte le sue avventure ma era bello farsele raccontare ancora...
Coraggio Marco!
 
Re: il tempo passa inesorabile

Non conosco personalmente ne' te ne' il tuo babbo, ma per incoraggiarlo a ritornare a caccia, digli di me. Io ho 62 anni. Un giorno d'ottobre del 2009 (credo che fosse il 22 o il 23) ho avuto un infarto mentre ero a caccia di anatre. Non era uno di quelli tremendi e fulminanti, ma pur sempre un infarto, con dolore al petto, palpitazioni, sudore freddo, ecc. Pero', non avendo mai avuto una cosa del genere, l'ho attribuita a un'indigestione o un dolore di stomaco, o qualcosa del genere, e ho continuato a sgambare nel fango, con schioppo e saccone degli stampi, cartucce, accessori in spalla--un peso notevole--fino al capanno. Dopo essermi seduto nel capanno per un po', il dolore passo', e non ci pensai piu'. Ma al ritorno ricomincio' e mi sentivo il cuore battere furiosamente in gola. Il giorno dopo, dopo una nottata insonne per via di un'aritmia pazzesca e palpitazioni, sono andato a vedere un medico. Dopo un elettrocardiogramma mi ha immediatamente mandato al pronto soccorso per stabilizzarmi. Voleva che partissi quella stessa sera per Anchorage, dove c'e' un chirurgo/cardiologo e un ospedale attrezzatissimo. Pero' ho rifiutato, perche' mi sentivo in dovere di preparare lezioni e compiti per una settimana per il supplente. Cosi' passai una serata a scuola, sentendomi sempre peggio, preparando il tutto. La mattina dopo partii in aereo. Ero uno straccio, il petto mi faceva un male cane, e non avevo la forza di camminare (ma rifiutai la sedia a rotelle e l'accompagnatore medico). Ricoverato il pomeriggio e operato la mattina dopo (due coronarie occluse, una al 90% e l'altra al 60%) con sonda dalla coscia, senza anestesia totale (ho visto tutto in TV mentre il chirurgo lavorava), e angioplastia doppia con "stints" (i tubetti di metallo per tenere le arterie aperte) inseriti nelle coronarie. Notte in ospedale, visita la mattina dopo, in piedi il pomeriggio, in aereo la sera, a casa per il rimanente della settimana, e al lavoro il lunedi'. Poi, il sabato seguente, a caccia di cervi--da solo--dove ho preso una bella cerva e l'ho trascinata fino alla strada e messa nel camioncino, sempre da solo. E l'autunno seguente a caccia di cervi e anatre di nuovo, sempre da solo.
Non sono un Maciste ne' un fegataccio. Ma Dio ci ha dato soltanto un numero stabilito di albe, e col cavolo che ne voglio sprecare una a letto quando la posso ancora passare nel bosco o in palude. Sono anzi sicuro che se smettessi di andare a caccia mi passerebbe la voglia di vivere e morirei prima del dovuto. Finche' posso camminare, finche' ci vedo, finche' respiro, la caccia non me la toglie nessuno!
Di' al tuo babbo che non deve abbattersi e che la caccia e' la migliore medicina. Che non facesse come il mio, di babbo, che smise di cacciare, rimpianse la caccia per qualche anno, e poi mori' senza esserci piu' andato--sebbene lo volesse tanto.
Un abbraccio fraterno a tuo padre, e uno paterno a te. perche' noi cacciatori siamo tutti una grande famiglia.
Ciao,

Giovanni 'o Merecano
 
Re: il tempo passa inesorabile

Carissimo Marco,sai benissimo in questi momenti di sofferenza le persone non reagiscono alla stessa maniera,c'e chi si adagia e come una sconfitta non accetta assolutamente la malattia,ma c'e' chi fortunatamente si rialza e con grande forza d'animo affronta le avversita' della vita.Ricordi il nostro stato d'animo di quel episodio capitatoci in Puglia vero..?..specialmente il mio....come una cane bastonato e' stato per me un momento terribile,in un attimo ricoverato in un ospedale a 1000 km dalla mia famiglia dal mio paese,ricoverato con una diagnosi importante,con a fianco al letto quel defribillatore che uso io in ambulanza....sono passati quasi 4 anni,ma quando ne parlo ancora mi agito...!!..questo per dirti Marco stai vicino a tuo padre come hai fatto con me,anche se sono sicuro che non serve ricordartelo,perche'hai una sensibilita', sebbene giovanissimo,che non ha eguali,stagli vicino, la tua allegria,la tua spensieratezza,la tua forza dara' a tuo padre quella medicina che non si trova nelle ricette del medico,ma che sicuramente potra', appena ristabilito, essere il tuo primo compagno di caccia di sempre...ciao un abbraccio Davide..
 
Re: il tempo passa inesorabile

Ti capisco Marco, anch'io ho iniziato così. Adesso mio padre si accinge a compiere 79 anni ha 2 bypass
ed è diabetico insulitodipendente, per lui è dura uscire a caccia ma non ha mai mollato, anche nell'anno dell'intervento al cuore, in un paio di mesi si è rimesso.
Certo non si allontana molto da casa, ed io gli dico di andare sempre in compagnia, ma per lui la sua compagnia sono io, pultroppo sono lontano da lui 1300 km, per questo faccio di tutto per passare almeno un paio di settimane, nel periodo di ottobre, giù da lui ed in quei pochi giorni di uscita insieme,
lo vedi che ringiovanisce. Certo i riflessi non sono più quelli di una volta però passiamo delle belle giornate insieme.
Se tuo padre non se la sente di rinnovare la licenza fa niente, portatelo con te, la caccia non è solo sparare ma soprattutto condividere un'esperienza, vedrai che gli torneranno a luccicare gli occhi e passerete delle belle giornate.
Auguroni!!!
 
Re: il tempo passa inesorabile

Ciao Marchino, anche se ti conosco virtualmente, ti abraccio e auguro al tuo papà, il tempo più breve per una rimessa in carregiata. Si hai ragione quando dici che quest'anno lo porterai a caccia con te. Portalo, la caccia per qielli come noi è un'ottima terapia, più forte delle medicine. Come dice cecchino, trattalo come se non fosse successo nulla, abbi sempre un sorriso per lui, sfottilo ogni tanto :mrgreen: . A lui farà piacere, ma soprattutto stagli vicino, da padre ti posso dire che la forza che danno i figli, non la da nessuno.
 
Re: il tempo passa inesorabile

Ciao Marco, dispiace tantissimo anche perchè io sono in una situazione simile... Perchè l'anno prossimo mio nonno non rinnoverà dopo oltre 60 anni di PDA, per vari problemi di salute. Anche a me solo a pensarci mi fa rabbrividire, ma continuerò ad andare con mio padre e magari portiamo anche a lui. E' triste pensarlo anche perchè come facevi tu con tuo padre, anch'io quando ero più piccolo andava sempre insieme a mio nonno.
Forza e coraggio.
 
Re: il tempo passa inesorabile

Ciao Marchino, che dire, sono cose che ti lasciano l'amaro in bocca; purtroppo però è una ruota che gira e tu ne fai parte.
Ora spetterà a te prenderti cura venatoriamente parlando di lui, portarlo con te a caccia quando sarà il momento.

SOno certo che il vostro rapporto ne trarrà giovamento.

In bocca al lupo per tuo babbo!
 
Re: il tempo passa inesorabile

so cosa si prova, ci sto passando anch'io e tanti prima di noi ci sono passati, viviamoci i nostri genitori in maniera serena.......e tiriamoci su....
un grande abbraccio!
 
Re: il tempo passa inesorabile

Marco capisco tuo padre, e devi capirlo anche tu, aiutalo a capire che un'episodio non può essere motivo di questa decisione drastica, ti voglio anche dire che per noi toscani con ordine del questore dice che è obbligatorio fare almeno le visite mediche per chi detiene fucili in casa, informati perchè almeno quelle le deve fare obbligatoriamente.

dai su incoraggialo e vedrai che riparte più forte di prima.
Un'abbraccio padellone a te e tuo padre
 
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