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Purtroppo Michele ha toccato un tasto che evidenzia subito una grande realtà: qui i rischi possono diventare "situazioni difficili da gestire" dovuti proprio sia alla presenza di selvatici tanto pericolosi che di cani da pastore molto aggressivi a salvaguardia dei numerosi greggi di pecore-capre (fanno fin troppo bene il loro dovere, povere bestie): d'altra parte siamo "in casa loro"... questo è il motivo per il quale non ci siamo ancora premuniti di un cane da caccia. E' da molo tempo che stiamo accarezzando questa idea: forse in seguito ci procureremo un Cocker "mingherlino" di misura contenuta abituandolo cacciare "attaccato ai piedi" (unica soluzione): inoltre essendo piccolo lo potremo prendere in braccio per fuggire insieme in caso di pericolo... se fosse necessario difenderci noi siamo armati, ma lui no.... Alcuni cani da pastore razza Ciobanesc (Carpatici o Caucasici d'importazione) muscolosi, molto coraggiosi e "pestiferi" possono superare facilmente 80>90kg. di peso ..... non ci si può certo scherzare: quando capita che c'imbattiamo (sono loro che da molto lontano vengono contro di noi !) prima accendiamo alcuni petardi tipo "magnum", poi urliamo e fischiamo sparando colpi di avvertimento affinchè il proprietario li richiami: non vogliamo alcuna "conflittualità" con i Pastori... è la loro fonte di vita che dev'essere rispettata ad ogni costo ! Ma talvolta questi sono ben lontani dai loro cani, ed allora succede nostro malgrado che se non riusciamo allontanarci in tempo utile, si è costretti spararci contro (dapprima con tiri lunghi e pallini piccoli: poche volte per fortuna è accaduto di doverne abbattere qualcuno a 5-6 mt. con nostro sommo rammarico, con profondo dispiacere perchè siamo Cacciatori, non killer, e ben sappiamo che addestrare un cane di quel tipo è molto difficile, impegnativo, costoso, non è solamente una questione affettiva..... sicuramente dispiace più a noi che al Pastore . Dopo, al di là del nostro dispiacere pur pagando il cane, sono comunque storie e polemiche). La selvaggina qui c'è e la si alza con i piedi senza tanti problemi: sarebbe indubbiamente entusiasmante poter vedere un nostro "ausiliario" lavorare esprimendo il massimo delle sue potenzialità, fuori discussione, e sarebbe un'enorme soddisfazione anche a noi, ma è una condizione di "sacrificio" che dobbiamo accettare fintanto che non verranno approvare e varate altre normative che tutelino nella reciprocità gli interessi di entrambe le parti.