Continua dolci natalizi .le cartellate........

Ciao Mario vedi queste sono quelle che a preparato la mia signora per il natale

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Poi ci sono anche questi

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Quelle nella terza foto al centro sopra sono le famose ogive di pistola con il cioccolato, quelle in alto a sinistra sono bucce di arancio pelate della parte bianca, poi candite con lo zucchero, e immerse nel cioccolato
 

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la cosa piu' bella e' che le nostre consorti,in questi giorni sono troppo impegnate ad adornare le nostre case con odori che inebriano tutte le stanze......mentre noi siamo piu'0 liberi a dedicarci alla caccia..che belloooooooooo,ahahahahah.sto' scherzando........bravi a SASA' E TOTO''' PUGLIESI DI SANI PRINCIPI......E DOVERI......
 
Qui nella zona di Andria le chiamano anche "roselline", ottime con vino cotto o con miele, a casa mia oltre che fritte si fanno anche al forno, impastando la farina con vino bianco...ed olio di oliva......almeno ho visto fare cosi, spero di non sbagliarmi, comunque a mangiarle sono ottime.
Saluti
 
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Cartellate



Non mi chiedete l'etimologia del nome di questo dolce natalizio in uso, per quel che mi risulta, in tutta la Puglia e la Basilicata con nomi diversi e ricette diversissime, li accomuna la forma, il fatto che siano fritti ed il condimento che parte dal solo zucchero semolato aromatizzato, in alcuni casi, miele per arrivare all'apoteosi del Vincotto di Fichi o, meglio ancora, quello che consideriamo il vero, di Uva.
Cartellate al Miele
Ingredienti per una bella quantità in quanto sono leggerissime:
mezzo chilo di farina 00 - 75gr di Olio Extra Vergine d'Oliva - un pizzico di sale
un cucchiaino di zucchero - un pochino d'acqua all'occorrenza
abbondantissimo Olio di Oliva per friggere - bucce di agrumi
Fare la solita bella fontana con la farina, mettere gli altri ingredienti ed impastare ed impastare fino ad ottenere una pasta perfettamente amalgamata, che, come al solito sarà messa a riposare per almeno mezz'ora in una coppa coperta da un piatto, che non permetta passaggio d'aria, l'alternativa oggi è la solita pellicola trasparente. Per meglio lavorare con pasta sempre fresca è preferibile dividere il panetto in due o tre parti.
Stendere uno dei panetti di pasta, per questo può andar bene anche la macchina per fare le lasagne o meglio un classico mattarello, ottenendo delle fasce lunghe di medio spessore e della larghezza di trenta centimetri circa da cui ottenere, tagliandole con la rotella ondulata, delle lasagne larghe meno di due dita circa, non di più, non manterrebbero la forma, le lasagne, che, opportunamente pizzicate ed arrotolate daranno origine alla cartellata.




Ci si può divertire a farne di molto più piccole e di molto più grandi, pensando a qualche impiattamento particolare, basta fare fasce più corte e più lunghe ed essere pronti a superare difficoltà in frittura.
Procedere alla frittura in olio profondo, mettendole a friggere di piatto a faccia in su, in modo che rigirate, ben dorate e cotte, saranno tolte dall'olio in una posizione che ne faciliti lo svuotamento. Porle a scolare in un capiente scolapasta.
In quasi tutte le fritture di dolci si usa aggiungere nell'olio bollente qualche pezzo di buccia di arancia, mandarino o anche limone, specialmente in fase di riscaldamento. Questa aggiunta aromatizzerà l'olio e renderà meno sgradevole l'odore che si diffonde nell'aria, ammesso che si sia capaci o si abbia voglia di considerare sgradevole l'odore del cibo in cottura.

Cartellate fritte e ben scolate pronte ad accogliere il miele o il vincotto

Per ben condirle porre a scaldare il miele o il vincotto rendendoli sufficientemente fluidi ed irrorare le cartellate con l'uno o l'altro, servendosi di un semplice cucchiaio. Si può completare l'opera spruzzandoli con i coriandoli colorati e/o frutta secca tritata.
Questa è la maniera classica ma si possono fare anche altri addobbi, ho sempre pensato che, trattandosi di un impasto non decisamente dolce, si presterebbe anche a qualche preparazione salata. Chi sa!

 
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