Dell'intento dei Forconi riesco a condividere solo l'avversità verso il "sistema" che ci governa, ma non riesco a condividere il modo coercitivo col quale hanno imposto il loro dissenso ad altre categorie di lavoratori; quì nel mio paesello, hanno imposto la chiusura di tutte le attività commerciali, farmacie e sale scommesse a parte (e per queste ultime è tutto dire), dal 9 all'11 dicembre, mandando in giro "squadriglie di vigilanza", agguerrite, pronte ad intimare la chiusura agli esercenti che per un motivo o per un altro avessero aperto battenti. Non sono mancate le classiche situazioni dove si calca la mano inutilmente, contro gente che aveva la colpa, di tentare di salvare il salvabile. Per di più, in molti dei paesi limitrofi, dello sciopero non c'era nemmeno l'ombra. Inoltre, altre categorie di lavoratori, come medici, avvocati e professionisti vari, han lavorato come sempre, in contrapposizione ad una chiusura irreale di tutte le attività commerciali......! Le conclusioni che riesco a trarre sono le seguenti: per tre giorni, onesti (e meno onesti) commercianti e lavoratori, hanno visto ridurre le proprie già risicate entrate per effetto della crisi (nel caso dei verdurai han dovuto buttare le merci deperibili); i cittadini che più necessitavano dei beni di consumo, han pensato bene di mettersi in macchina e fare scorte nei paesi vicini, regolarmente attivi, mentre un corteo di persone si esasperate, si motivate, ma anche con le idee confuse, ha marciato per il corso principale come un gregge di pecore condotto da non si sa quale pastore! Dubito che il report di questi 3 giorni del mio paese, sia giunto ai palazzi come segnale da leggere con inquietudine, dato che la fiducia a Letta è stata confermata per l'ennesima volta, che le questioni sollevate dai forconi son rimaste tutte disattese e che, colmo dei colmi, visto al tg5, uno dei ministrucoli leggeva in parlamento da un foglio, il suo focoso e coraggioso monito contro i fomentatori del disordine pubblico e bla bla bla (avrei voluto vederlo pronunciare le stesse parole al centro di una piazza sotto assedio), prendendo anche in giro chi ha seguito la protesta perchè stanco delle loro inezie.
Allora, sulla scia dei commenti meno populisti e più profondi su quest'argomento, di osservatore romano, di pecos, di massimiliano, di sipe48, perchè rischiare sommosse popolari, a nostro discapito, a discapito dei nostri figli, quando basterebbe un'azione semplicissima da mettere in atto, gli italiani tutti all'unisono, non paghino più un centesimo di tasse, si chiamino IVA, Irap, Ires, Imu, Tares, ecc. ecc. , riallacciandomi al discorso di Brako, togliendo alla casta politica il loro sostentamento, riducendo alla fame anche loro, così da provare che significa stare mesi e mesi senza certezze, senza soldi, senza dignità di lavoratori (termine generoso nel loro caso). Dubito Equitalia riesca a notificare pignoramenti a tutta Italia, così in modo meno rischioso per noi stessi (almeno fisicamente) ma più astuto e certamente efficace, godremmo della scena di una flotta di onorevoli disonorati e senza stipendio.
Sarà una visione poco d'insieme la mia, ma credo sia il dispetto peggiore che si possa fare ai parassiti per indurli a cambiare lido e lasciare spazio a linfa nuova, ma a pieni poteri per davvero, senza compromessi, siano Renzi, Grillo o altri, purchè non i politicanti di basso rango.
Togliamoli potere, togliendo loro i soldi, puro e semplice.