Fauna umana dei nostri Pronto Soccorso

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Non l'ho scritto io, ma è talmente veritiera che la lascio alla vostra lettura e commento.



La Malautenza


Sono certa che ciascuno di voi avrebbe da raccontarmi un sacco di episodi, diretti o differiti, di casi di Malasanità, vera o presunta. Qualora foste tra i fortunati a non averne mai avuto prova, i mezzi di comunicazione non si fanno mai scappare l’occasione di denunciare, quasi quotidianamente, casi allarmanti e scandalosi. Poco importa quanto siano veri o attendibili. A dare del delinquente assassino ad un operatore sanitario non ti sbagli mai.

La Malasanità esiste ed è giustamente denunciata, anche se avrei qualcosa da ridire circa la fondatezza di certe affermazioni e la leggerezza di certe pubbliche diffamazioni, ma ciò di cui vorrei parlarvi, oggi, è un fenomeno altrettanto comune, ma totalmente sconosciuto ai non addetti ai lavori: la Malautenza. Per Malautenza (neologismo inventato da me, abbiate pazienza), intendo tutti quei pazienti che si rivolgono agli operatori del Sistema Sanitario Nazionale in modo aggressivo, volgare e arrogante, in una parola: scorretto.

Per dare una parvenza scientifica a questo post bilioso direi che potremmo dividere i pazienti rappresentanti la Malautenza in gruppi: i presuntuosi arroganti, i puzzoni, i diffidenti e, categoria outsider, gli psichiatrici e tossicodipendenti. Questi ultimi vanno a sè perchè la patologia stessa li porta a comportamenti antisociali, ma vi assicuro che sono i più difficili da gestire.

Prima di passare all’analisi vorrei fare una premessa fondamentale: se sei ammalato e hai bisogno di cure, quindi di un ospedale e di operatori sanitari, per quanto questo sia doloroso o sconvolgente, non è colpa nostra. Noi siamo qui per lavorare, con te e su di te. Scaricare su di noi rabbia, dolore e frustrazione non solo è inutile, ma pure controproducente.

Ma procediamo.

Gli arroganti presuntuosi sono forse la categoria più comune. Arrivano al Pronto Soccorso o negli ambulatori con l’espressione di chi ha appena mangiato una ****. Partono già da casa con la convinzione che, solo per il fatto di essere un Servizio Pubblico, all’interno lavorino ritardati e emarginati. Gente che nella vita non ha saputo fare di meglio che accontentarsi di uno stipendio mediocre, pur di garantire cure a tutti. Dottor Google è il loro più fedele alleato. Quando ti approcci a loro, per anamnesi e visita, ti fanno domande a trabocchetto, completamente fuori contesto, tirando fuori dal cilindro termini scientifici random, convinti, realmente, di poter discutere di medicina, con te, da pari. L’atteggiamento migliore, in questi casi, è ignorarli. Conosco un medico che, in questi casi, alla fine della valutazione diagnostica, consegna il foglio dicendo: “Guardi, questa è la mia opinione in merito alla sua patologia, lei è libero si seguirla, di riferirsi ad un altro medico o di curarsi da solo. Decida liberamente. Buona giornata.” A quel punto di solito abbassano le ali, ma a volte se ne vanno indignati. Pazienza.

A questa categoria appartengono i Pago-Pretendo. Di solito li vedi solo al Pronto Soccorso, perchè per tutte le patologie di routine vanno a pagamento o nelle Cliniche Private. Va benissimo, sono loro sia la pellaccia, sia i soldi, li portino un po’ dove vogliono. Nell’urgenza, però, arrivano da noi, pensando, però, di essere in un Centro Benessere. Ovviamente parlo dei casi in cui non siano in pericolo di vita, lì è tutta un’altra storia. Ricordo un signore che arrivò una notte con una gamba malamente rotta:

“Non voglio stare qui, voglio andare alla Clinica X, dove opera il mio Ortopedico di fiducia.”

Bene, allora firmi il foglio di dimissione volontaria, contro il parere del Sanitario curante, poi, o vai con i tuoi mezzi, o paghi un’ambulanza privata che ti porti.

“No, mi dovete portare voi, adesso.”

No, ciccio, non hai capito. Qui fuori c’è scritto Pronto Soccorso, non Servizio Taxi.

“Ma io pago!”

Ma noi non ti portiamo lo stesso.

Sgomento. Pagare non basta. Sono proprio tutti sciroccati qui dentro.

Anche in questo caso, di solito, mollano il colpo, ma qualcuno se ne va davvero. E forse è meglio così.

I puzzoni sono anch’essi parecchio diffusi. Ora, io posso capire che, se ti capita un incidente, tu possa arrivare in Ospedale sudato, nè fresco di doccia, nè profumato e magari, se sei femmina, con la depilazione da ritoccare. Ma, porca miseria, se sai da due settimane che devi fare un intervento, durante il quale degli sconosciuti ti spoglieranno e ti toccheranno anche nei posti meno nobili, come diavolo fai a non lavarti prima? A non tagliarti le unghie? A non depilarti? A non mettere della biancheria, non dico pulita, ma almeno non stantia di una settimana?

Ecco, su questi, se potessi, farei obiezione di coscienza. Perchè noi ci facciamo un culo così per avere ambienti sterili, procedure aziendali rigorose, abbiamo quasi tutti la dermatite alle mani, a furia di disinfettarle, e tu arrivi come un cinghiale selvatico. Sei ancora tu che attacchi qualcosa agli strumenti chirurgici, non il contrario, maiale.

I diffidenti sono quelli che entrano in ambulatorio con una sola, granitica certezza: tu li accopperai.

Di solito è solo una maschera per la paura, ma è assai faticoso conquistare la loro fiducia e convincerli del fatto che le terapie che prescrivi non sono veleno, che l’intervento non è mortale al 100% e che tu sei il primo ad augurarti che sopravviva alle tue cure. Una fatica infernale.

Gruppo a parte sono i pazienti psichiatrici e i tossicodipendenti, da alcool e droghe.

I loro accessi in Pronto Soccorso sono sempre cataclismatici.

I tossicodipendenti, se non arrivano in coma, dopo poco diventano incontenibili. Gridano, insultano, gironzolano per il Pronto in cerca di qualcosa da rubacchiare, o della cassaforte degli stupefacenti. Se sono sieropositivi non è raro che ti minaccino: ”Guarda che ti sanguino in giro” o che, con una lesione sanguinante, cerchino di sporcarti. Non tutti i tossicodipendenti sono così, ma vi posso giurare che non sono nemmeno Lord inglesi. Se sono in fase up, oppure in astinenza, spesso cercano la provocazione e lo scontro fisico. Sentirsi dire: “*******, figlio di ****, vaffanculo ti ammazzo” non è, poi, così raro, solo che bisogna fare molta attenzione. Noi siamo pubblici ufficiali nell’esercizio delle nostre funzioni. Non possiamo per nessun motivo reagire con aggressione fisica. Inoltre sono nostri pazienti, affidati alle nostre cure. Così ti ritrovi a mettere una flebo ad uno stronzo che ti chiama **** e ti sputa addosso. Io stessa, mentre infilavo una sonda da lavanda gastrica ad una intossicata, sono stata morsicata a sangue ad una mano, perchè lei voleva morire e io glielo stavo impedendo. Vi posso assicurare che il “Ma muori e vaffanculo!” ti esce dal cuore, ma mentre lo dici ti sistemi un cerotto e vai avanti con la terapia.

Gli psichiatrici sono altra cosa ancora. Io vi auguro di non assistere mai ad una crisi psicotica acuta. E’ una manifestazione così violenta e incontenibile del dolore dell’anima da lasciare sbalorditi. Negli anni ho visto ragazzini minuti, tenuti a fatica da 6 uomini adulti, avere ancora la forza di acchiappare e strappare i capelli a una infermiera. Ho somministrato dosi sovrumane di sedativo con scarsa risposta. E gli insulti e le bestemmie e i calci e i pugni. Uomini e donne che cercano di schivare colpi violenti e incontrollati, per proteggersi e per proteggere il paziente da se stesso, finchè il sedativo non arriva, finchè la violenza non cede al sonno.

Io non so come potervi descrivere l’animale uomo fuori controllo, ma le botte che ho visto volare in Pronto le conosco bene. Se conoscete qualcuno che ci lavori chiedete pure, così vedrete che non vi racconto cazzate.

Negli ospedali piccoli non c’è il Questurino interno. Nei casi di situazioni incontrollabili facciamo riferimento ai Carabinieri. Ovviamente non li chiamiamo nelle crisi psichiatriche o per il tossico che sputa sangue, ma solo nei casi in cui la stessa presenza del paziente metta a repentaglio l’incolumità nostra e degli altri pazienti.

A volte accade che il paziente, già di per sè alterato, venga accompagnato da una combriccola peggio di lui. Sono noiosi, arroganti, cercano guai e non vedono l’ora di trovarli. Nell’ospedale di prima e, ancora peggio, in quelli delle metropoli, può anche capitare che arrivino in Pronto i feriti di una rissa con la ghenga di amici e che decidano di risolvere la questione nella sala d’attesa. Se non sei veloce ad avvertire la Polizia ti ritrovi, in men che non si dica, con il Pronto Soccorso sfasciato e con lavoro di assistenza fino al mattino. Oltre a rischiare di prenderle.

Tutto questo solo per dire una cosa assai banale. Ormai noi operatori sanitari pubblici siamo sempre meno, quasi in estinzione, provate a trattarci come i Panda: con rispetto e simpatia.

Perchè magari quelli che hai davanti non sono poi così male e, prima di mandarli affanculo, roba che ci succede ogni turno prova a vedere cosa sanno fare.

Perchè magari, quei poveri stronzi, potrebbero anche salvarti la vita.
 
Pronto Soccorso......il Bronx.
Se parliamo di professionalità e competenza, sono doti che si trovano o che latitano in qualsiasi settore
Certo... sbagliare una pratica o una diagnosi sicuramente non sono la stessa cosa,ma non me la sento di demonizzare più di tanto la categoria dei medici.
La vita in pronto soccorso per gli operatori ,non è delle più semplici , spesso è la vita del pronto soccorso che li forgia.
Rendendoli freddi ...scontrosi ...poco umani.... dando anche l'impressione di essere dei mediocri professionisti che non hanno a cuore la salute dei loro pazienti.
Quei medici .... quelli del pronto soccorso , quelli che scherzosamente definisco(mio nipote è uno di questi) medici in prima linea... al fronte e.. carne da macello per tutti noi.
Quelli che con la loro freddezza....poca umanità e superbia , ma con tanto intuito e professionalità , fanno attendere... accompagnato dalle ire dei parenti un fratturato ad una gamba , per dare priorità ad un barbone con un "banale" mal di spalla "trasformatosi "poi in infarto.
Ecco io a questi professionisti non posso fare altro che dire grazie , per quello che fanno e nelle condizioni in cui sono costretti a farlo.
Siamo tutti sotto lo stesso cielo .....e quando il cielo ti chiama , non guarda nel tuo portafogli.
Nonostante un medico mi abbia ammazzato mio padre.... una diagnosi sbagliata purtroppo ci sta .....un intervento idem...ma grazie a Dio rimango del parere che il grado di professionalità dei nostro medici è elevatissimo.
Certo.... se anche noi collaborassimo....sarebbe un bene per tutti!
 
Pronto Soccorso......il Bronx.
Se parliamo di professionalità e competenza, sono doti che si trovano o che latitano in qualsiasi settore
Certo... sbagliare una pratica o una diagnosi sicuramente non sono la stessa cosa,ma non me la sento di demonizzare più di tanto la categoria dei medici.
La vita in pronto soccorso per gli operatori ,non è delle più semplici , spesso è la vita del pronto soccorso che ti forgia.
Ti rende freddo ...scontroso ...poco umano.... ricevendo anche l'impressione di un mediocre professionista che non ha a cuore la tua salute.
Quei medici .... quelli del pronto soccorso , quelli che scherzosamente definisco(mio nipote è uno di questi) medici in prima linea... al fronte e.. carne da macello per tutti noi.
Quelli che con la loro freddezza....poca umanità e superbia , ma con tanto intuito e professionalità , fanno attendere... accompagnato dalle ire dei parenti un fratturato ad una gamba , per dare priorità ad un barbone con un "banale" mal di spalla "trasformatosi "poi in infarto.
Ecco io a questi professionisti non posso fare altro che dire grazie , per quello che fanno e nelle condizioni in cui sono costretti a farlo.
Siamo tutti sotto lo stesso cielo .....e quando il cielo ti chiama , non guarda nel tuo portafogli.
Nonostante un medico mi abbia ammazzato mio padre.... una diagnosi sbagliata purtroppo ci sta .....un intervento idem...ma grazie a Dio rimango del parere che il grado di professionalità dei nostro medici è elevatissimo.
Certo.... se anche noi collaborassimo....sarebbe un bene per tutti!

Sono parole sante te lo dice uno che è stato medico di ps per 35 anni.
 
Armando ha postato questa analisi a mio parere molto realistica di cio' che si vive in un Pronto Soccorso, a volte surreale, inconsueta, aggiungerei comunque, che ultimamente tutti gli operatori del settore, chi lavora nell' emergenza-urgenza, ma anche nei reparti, viene oppressa, tormentata, moralmente e materialmente da chi gestisce questo apparato, con continui spostamenti degli operatori, con la politica del privato, con scelte politiche azzardate e a volte inutili, con turni massacranti, vi sono una miriade di situazioni imbarazzanti dove tutti i giorni ci si trova ad affrontare, addirittura anche con la mancanza di materiale da usare, non lavoriamo con la serenita' di un tempo, tutto questo a mio avviso ed inevitabilmente da adito ad erogare le prestazioni a favore dei pazienti in modo non ottimale, intendiamoci questo dal lato umano, non di qualita' di prestazione ovvio quello dipende dalla professionalita' dell'operatore. Il confrontarci con pazienti di tutti i tipi, elencati nell'articolo, dal psichiatrico, al tossicodipendente, dall'arrogante all'ubriaco siamo costantemente "martellati" e chi lavora nell'emergenza spesso agisce come chi, con devozione, svolge il proprio compito.........Davide Ferretti, dipendente Az. Ospedaliera, S,Anna di Ferrara,autista ambulanza 118 da 32 anni, 53 di eta', logorato dai turni e stanco del sistema........ciao......
 
Io osservo solo i dati di fatto e l'Italia è la seconda nazione in cui si vive di più al mondo quindi i medici e gli ospedali tanto male non sono...
Ma sicuramente tra i brontoloni siamo i numeri 1...
 
Mia mamma è stata operata per i calcoli alla cistifelea, ha detto non una ma 5 o 6 volte che è allergica alla pennicillina, indovinate cosa gli hanno dato? Pennicillina così è diventata rossa e gonfia per la reazione allergica e menomale che il dosaggio era basso, altrimenti sarebbe in un altro posto.
 
Ho a che fare con il 118 e 6 volte su 10 gli interventi sono per stronz...e di una portata impressionante, nel senso che la gente chiama per le sciocchezze più inimmaginabili.
Sarei molto propenso a far pagare un tiket salato per i codici bianchi...quelli che mi fanno incazzare sono gli ubriachi e tossici, a cui farei pagare anche 1000€
Capisco benissimo quello che provano i sanitari spesso in servizio presso ps/fronte, e tocco spesso con mano la realta del 118 strettamente collegata.
Ovvio che non mancano i disservizi, ma spesso sono ingigantiti dalle pretese più assurde.
 
Quadro perfetto dell'utenza quasi perfetto! mancano i rassegnati... quelli che aspettano per ore ed ore e non fanno una piega!!! ovvero la stragrande maggioranza!!!! che sotto sotto inveisce ma che paziente aspetta il proprio turno..
Sono reduce da un lungo giorno al p.s..... ho avuto prova di medici ed infermieri che fanno il loro lavoro dimostrando tutta la loro umanità passione e professionalità.....ed altri che non sanno nemmeno vedere da una lastra una frattura di un anca!!!
..che l'avrebbe vista pure Schettino!!! e quello era l'illustrissimo dott...................
 
Come al solito la verità sta nel mezzo....massimo rispetto per chi pratica un lavoro tanto delicato quanto prezioso, ma per esperienza personale ho purtroppo anche avuto a che fare anche con persone la cui umanità era rasente allo zero (ci sarebbe da dire anche sulla professionalità).
 
Capisco lo sfogo dello scrivente e lo condivido. Venerdi scorso mi sono sentito male e dopo aver provato a sopportare un pò i dolori alla fine sono andato al Pronto Soccorso. Dopo alcuni esami e visite mi è stata diagnosticata una appendicite prossima alla peritonite e quindi di volata in sala operatoria. Personalmente non posso che parlare bene di tutto il personale sanitario che nelle varie fasi (P.S., operazione, degenza) si sono occupati di me. Sono stati TUTTI molto professionali e, soprattutto, umani.
E' verò però che mentre ero al P.S. ho assistito a delle scene piuttosto surreali, molto simili a quelle descritte nella lettera. Ho commentato alcuni episodi con gli infermieri e i medici che mi assistevano e il loro, unanime, commento era: "E stasera non è nulla!"
Quindi do una grandissimo abbraccio a tutti gli operatori sanitari che svolgono il loro lavoro con serietà, professionalitaà e umanità augurandogli di trovarsi sempre meno di fronte a persone arroganti ed egoiste.
 
Secondo me non si deve generalizzare. In tutto c'è il pro e il contro. Si trovano medici di pronto soccorso che sono stupendi, che vantano tanti salvataggi in estremis. Ci sono medici che la lurea.......(Vedi università di Messina) che contano sulla coscienza vere disgrazie (se così si possono chiamare). Fortunatamente però, sono spesso individuati e messi in posti ove non possono nuocere.
Poi ci sono i pazienti, quelli intelligenti, quelli ignoranti, quelli violenti, quelli sporchi, quelli prevenuti (grazie all'informazione) e via dicendo e che comunque sempre di pazienti si tratta, con patologie anche pschiatrici o se volete con disturbi mentali, irriconiscibili a prima vista.
Quindi ragazzi è proprio il caso di dire....che Dio ce la mandi buona.
 
Avete tutti scritto delle sante verità.
Quello che la gente non capisce quando ci inveisce in sala d'attesa e che dentro noi magari abbiamo un malato che non respira, un ictus, un dolore toracico e un tizio con un dito a penzoloni e che la zecca sulla coscia da 15 giorni o la pustolina sulla schiena da 5, possono, ripeto POSSONO, aspettare... e pure urlare quanto vogliono.
Invece nei Pronto la PROPRIA malattia qualunque essa sia, vera o presunta, è SEMPRE dico SEMPRE e costantemente ritenuta più grave ed importante di quella dell'altro, chiunque esso sia, qualunque urgenza esso abbia.
 
Mia mamma è stata operata per i calcoli alla cistifelea, ha detto non una ma 5 o 6 volte che è allergica alla pennicillina, indovinate cosa gli hanno dato? Pennicillina così è diventata rossa e gonfia per la reazione allergica e menomale che il dosaggio era basso, altrimenti sarebbe in un altro posto.


E questo cosa c'entra con quello di cui stiamo parlando ?
Siamo parlando di P.S. non di malasanità !
 
Beh credo che il post in questione altri non sia che un'attenta e veritiera disanima da parte d'una fonte che tocca quotidianamente con mano quell'insieme d'umane miserie e qualche slancio di nobilta' d'animo che puo' esser il pronto soccorso d'un grande nosocomio magari d'una grande citta'!Io avendo svolto per vari anni quello che nel post viene citato come il "questurino interno"....manco tanto "questurino",perche' da tale epiteto traspare quantomeno una parvenza di qualifica nell'esercizio delle proprie funzioni,cosa che una guardia particolare giurata,nei pronti soccorsi come in qualsiasi altro servizio non si puo' nemmeno sognare d'avere!

Cmq questo per dire che mi son trovato davanti,quasi senza alcun titolo, a trans d'un metro e ottanta con vena recisa da un collo di bottiglia che innaffiava di sangue sieropositivo gli astanti,psicopatico nudo e ricoperto dai propri escrementi in fuga dall'ambulanza,"spogli".... ovvero recupero e consegna ai parenti di effetti personali dai corpi di povera gente coinvolta in incidenti che poi hanno avuto un esito tragico,pazzi e tossicodipendendi d'ogni possibile sostanza,risse piu' o meno violente tra opposte fazioni,messa in salvo del personale medico da un intera comunita' rom che l'accusava della morte d'un loro congiunto.....ecc.ecc.!Quindi tutto vero.....tutto confermato!

L'unica amara considerazione che mi vien da fare,condividendo appieno quello ch'e' stato l'intervento di Gianluca (Brakoniere) e' che, in questo che e' il personale "Vietnam" di tutti coloro che per vocazione o loro malgrado ci lavorano quotidianamente o c'hanno prestato cmq servizio, ci si possa trovare qualche povero cristo che il destino ha portato quel giorno ad avere bisogno realmente ed improvvisamente di cure mediche!Ricordo che li identificavo subito.....stavano sulla lettiga,in silenzio,composti anche se sofferenti,qualche volta con un parente vicino composto anche lui......mentre guardavano attoniti il circo delle umane miserie fare il suo show intorno a loro !Un saluto.
 
E' un quadro piuttosto veritiero di noi utenti...e se solo provassimo a metterci almeno un pochino nei panni dei poveri operatori ("poveri" perché spesso devono sopportare maleducazione, frustrazione e lamentele infinite di noi utenti) forse capiremmo che non si meritano di essere trattati male a priori. C'è anche da dire che capita anche di trovare operatori poco umani, che non capiscono la sofferenza di chi si rivolge a loro e che sono i primi ad essere maleducati. Ma per fortuna ci sono anche medici favolosi, come ci sono utenti gentilissimi. Se fossimo disposti venirci tutti un po' più incontro faremmo già un gran passo avanti.
 
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