Marche radar e infrarossi contro i cinghiali

Alberto 69

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Lunedì 04/11/2013

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ANCONA - Gli incidenti stradali causati da animali selvatici costano alle Marche 1,5 milioni di euro all’anno. «L»a sola segnaletica non può rappresentare la soluzione al problema». E’ quanto afferma la Coldiretti dopo la presentazione in Regione, ad Ancona, del progetto sperimentale basato su tecnologia radar e infrarossi per evitare il passaggio in strada di animali e allertare gli automobilisti dell’eventuale pericolo.

Il fenomeno degli incidenti stradali è legato alla crescita del numero di selvatici, a partire dai cinghiali, e la sistemazione di allarmi sulla rete viaria può rappresentare un aiuto efficace per gli automobilisti, ma non può rappresentare un alibi per la pubblica amministrazione rispetto alla necessità di risolvere una volta per tutte il problema. Tra l’altro una sentenza della Cassazione ha confermato che spetta proprio alla Regione la responsabilità degli incidenti stessi.

La verità, secondo Coldiretti, è che la pressione della fauna selvatica sul territorio regionale si è fatta insostenibile sia per la sicurezza stradale che per il normale svolgimento delle attività economiche. Le aziende agricole continuano ad essere devastate, con un bilancio di 3 milioni di euro di danni, senza che la politica sia riuscita a fare qualcosa nel corso degli ultimi anni. Al contrario, recenti scelte, a partire da quella del posticipo dell’avvio della caccia, hanno confermato come al momento gli unici interessi davvero tutelati siano quelli dei cosiddetti cinghialai, con le campagne trasformate in allevamenti a cielo aperto.


fonte:ilmessaggero.it
 
Il problema e' il parco del conero!!!! di notte escono e prima che faccia giorno rientrano . Durante la notte devastano le campagne e provocano incidenti , quindi si devono fare le battute dentro il parco per contenerli !!!!! finche' non capiranno questo la situazione sara' sempre peggio e noi paghiamo con l' aumento della tassa del atc (75€ an1) .
 
Un sistema basato su tecnologia radar e infrarossi, che attraverso centraline di segnalazione e messaggi luminosi e sonori, eviti il passaggio in strada di animali selvatici e allerti gli automobilisti dell’eventuale pericolo.
E’ la sintesi del progetto sperimentale presentato in Regione Marche da Annette Martens, project manager dell’iniziativa finanziata nell’ambito del programma europeo Life Strade, finalizzato alla tutela della biodiversità e della sicurezza.
Durante l’incontro è stata offerta anche una panoramica del quadro normativo vigente in materia e portate diverse esperienze a livello nazionale.
Hanno partecipato infatti esperti e tecnici oltre che di Marche e Umbria - leader del progetto - della Toscana, del Piemonte e della Provincia autonoma di Bolzano.
Le infrastrutture viarie - è emerso durante l’incontro - costituiscono uno degli elementi portanti dell’attuale sistema economico e sociale ma rappresentano anche una minaccia alla conservazione della biodiversità.
In tutta Europa si stima vengano uccisi dai veicoli ogni anno un numero compreso tra 10 e 100 milioni di uccelli e mammiferi.
Solo nel nostro paese si calcola che in ciascuna provincia oltre 15mila animali vengono travolti ogni anno, con una tendenza che è in continua crescita.
Inoltre gli incidenti stradali causati dagli ungulati costituiscono motivo di preoccupazione sia per gli automobilisti, sia per le ricadute economiche legate agli indennizzi che gli enti sono tenuti a pagare.
La proposta progettuale presentata intende quindi riportare l’attenzione sulla biodiversità e su come l’impatto delle infrastrutture possa essere mitigato, attraverso la messa in opera di misure che riducano la mortalità della fauna selvatica in seguito a collisione con i veicoli.
 
siamo i fenomeni delle seghe mentali.... basterebbero un pò di palle in più.... ma vuoi i posticipi, vuoi i ricorsi e vuoi gli amici degli amici come in tutte le cose non si arriva mai a nulla!
 
Finchè i politici locali prima di fare i calendari guardano quanti praticano la caccia al cinghiale per accaparrare voti non si caveranno i branchi che alloggiano in aziende faunistiche , fondi chiusi e parchi vari e poi da li fanno danni dappertutto !
 
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