Vedi l'allegato 44891lunedi zona Monti Berici, Vicenza, seconda beccaccia.
Bosco di castagno-faggio,mt.350, piuttosto verde, piante di una decina d'anni e con molto sporco.
Il cane mi precede in una valletta. Lo indirizzo verso un crinale di acacie con sottobosco di pungitopo, perchè mi sembra un "buon posto".
Non faccio a tempo a finire il pensiero che sento un frullo pauroso, ma non vedo niente. Penso ad un colombaccio,perchè le piante sono piene di edera, e la beccaccia non l'ama tanto.
Ma non ho visto nulla e resto col dubbio.
Scollino e mi ritrovo in una seconda valletta , uguale alla prima.
Il cane costeggia il bordo del bosco sulla sx, ed entra. Io resto in mezzo alla valletta, perchè sento dei tordi e mi auguro che il cane li smuova.
Invece sento il campano del cane che smette di suonare.
Non mi allaramo, perchè non si allontana mai troppo da me, e tante volte si ferma solo per sentire dove sono.
Faccio un breve fischio ma non riparte. STRANO!!!!!!!
Un'attesa di una decina di secondi e un seconto frullo da sotto le piante mi fa gelare il sangue.
Compare dalle chiome una beccaccia lanciatissima, che in un primo momento mi sembra un falchetto perchè tende al rosso.
Ma si sa, i falchetti non frullano!!!!!!
E' lontana, decisamente lontana e alta. E io ho il 20!!!!!
Imbraccio, miro e sparo la prima. Niente!!!!
Sono gli istanti in cui già inizi a bestemmiare, per aver fallito il primo colpo, sai che te ne rimane un altro solo e senti che hai poche chances. Pensi che hai avuto la sfortuna che la beccaccia l'hai vista nervosa, che non ti ha aspettato come al solito, che non la ritroverai mai dove si rimette. Pensi insomma di aver perso l'occasione della giornata, della settimana, e ti stringi ancora di più al calcio per la seconda ed ultima botta.
BAM!
Guardi la reazione. E la beccaccia si accartoccia.
NOOOOOOOOOOO.Colpitaaaaaaaa.
Si va a schiantare sulla chima di un'altra pianta di una decina di metri dall'altra parte della valletta, e resta ferma lì sopra.
Penso già a dove ho la motosega e l'albero nella mia mente è già per terra se non scende.
Invece, in un ultimo frammento di vita, si muove. E con una serie di fortunati rimpalli tra una fronda e l'altra si posa a terra.
Sono questi gli attimi in cui credo, e ne sono certo, che qualcuno, lassù, ha voluto questo per me. E lo ringrazio. Magari i nonni, cacciatori anche loro, che si guardano la scena dall'alto.
Corro a prenderla prima ancora dell'arrivo del cane. Ammiro la bellezza di questo animale stupendo, e mi compiaccio con me stesso per il tiro (ho contato 50 passi dal punto dello sparo!!!!!).
Non sono nemmeno le 9.
Ma sono talmente soddisfatto e rilassato che metto il fucile in spalla e me ne torno alla macchina. Per me la giornata è conclusa.