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I FICHI


Con i fichi l’estate si chiude in dolcezza: dolci e profumati, i fichi sono tra i frutti più golosi della stagione estiva. Squisiti i settembrini, ma anche quelli che possono tenerci compagnia per tutto il resto dell’anno…

Origine dei fichi

I fichi nascono dal ficus carica, appartenente alla famiglia delle moracee e originario del Medio Oriente. Menzione se ne fa in dipinti risalenti all’antica Grecia, come “frutto degli dei”, in epoca anteriore alla fondazione di Roma e nei più antichi testi ebraici. In Italia si coltivano per lo più nel Cilento, nel Cosentino e in Sicilia, ma tutto il centro-sud ne è ricco. Le piante che lo producono si dividono in bifere e unifere: le prime fruttificano due volte l’anno, mentre le seconde una sola.

I fichi: le varietà

I fichi si dividono in fioroni che maturano a maggio, forniti che maturano da luglio e tardivi che maturano a settembre. In commercio esistono diverse varietà di fichi, a buccia verde e nera. Ecco le più commercializzate:

Brogiotto nero: è una tra le varietà più pregiate. Il frutto è di grossa pezzatura, con la buccia di color nerastro e polpa dolcissima. Ottimo per il consumo fresco, matura da agosto a settembre.
Fico Dottato: il frutto è di media pezzatura con la buccia di color verde chiaro. Ha una polpa molto dolce. Buono da mangiare fresco, è però la varietà più adatta per l’essiccazione. Matura a settembre.

Fico Portogallo: è di forma allungata e grossa pezzatura. La buccia è rossastra e la polpa molto zuccherina. Ottimo per il consumo fresco, matura in giugno-luglio.

Fico Verdino: è senza dubbio la varietà più diffusa in Italia. I frutti sono di media pezzatura e la buccia di color verde brillante; la polpa è rossiccia e dolcissima. Matura da giugno a settembre.

Fico Albachiara: sono tra i più belli e gustosi della specie. Sapore delicato e dolce. Ottimi per il consumo fresco. Tardivi, maturano a settembre.

Fico San Giovanni: sono grossi e tondi, la polpa non è granulosa, il sapore dolce, ma non mieloso.

Come scegliere e conservare i fichi

Il fico è estremamente delicato. La buccia che trattiene la polpa è molto sottile ed è sufficiente una leggera pressione per comprometterne l’integrità della forma e il sapore. Il fico maturo al punto giusto si può riconoscere dalla buccia, che deve essere opaca e morbida, ma anche esercitando una lieve pressione con le dita: se affonderanno leggermente, vuol dire che è pronto per essere staccato dalla pianta e mangiato.

Una volta colto dall'albero va conservato in frigorifero e consumato nei due, massimo tre giorni successivi.

I fichi secchi

In conserva, confettura, oppure essiccati, i fichi ci deliziano anche d’inverno. Il processo di essiccazione permette la consumazione di questo frutto per tutto l’anno.
I frutti vengono divisi a metà ed esposti al sole, o essiccati in appositi forni. Tra i fichi secchi più noti in Italia e non solo, spiccano quelli di Carmignano, un piccolissimo borgo in provincia di Prato.

Raccolti tra la fine di agosto e settembre, i dottato vengono spaccati longitudinalmente, mantenendo unita la base, quindi lasciati essiccare al sole e infine “riaccoppiati”, dopo essere stati profumati con semi di anice, che conferiscono a essi un aroma tipico e inconfondibile. I fichi secchi di Carmignano compaiono tra i 365 prodotti tipici da salvare della Toscana; dal 2001 hanno un proprio disciplinare e sono presidio dello Slow Food. Squisiti, però, anche quelli secchi e ripieni, preparati in tutto il sud, in particolare per il periodo natalizio.
 
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