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Generale Lee
Leggo varie notizie di province e regioni che vogliono suddividere ulteriormente il territorio creando nuovi ATC, io la vedo come una cosa assolutamente negativa.
Porto l'esempio della mia provincia Savona 1545 Km quadrati di territorio diviso in 3 ATC ed un CA. Personalmente farei un unico ATC, e anche il CA data la modestissima estensione dovrebbe sparire, il mio ATC SV3 non copre nemmeno tutta l'esensione del comune di Cairo Montenotte, in più tutte le sponde del fiume sono riserva e ci è preclusa la caccia alle anatre, poi nella zona di Rocchetta e stata istituita un Oasi, prima c'erano animali in abbondanza ora ci sono solamente nocivi (volpi, corvi, faine ecc. e non chiamiamoli opportunisti, se avete un pezzo di terra con l'orto, due piante da frutta e magari degli animali da cortile sapete bene che chiamarli nocivi è riduttivo). Sono anni che i rifugi non vengono ruotati come dovrebbe accadere ogni massimo 5 anni, insomma cacciamo in condizioni di gestione pessime e temo che il proliferare incontrollato di nuovi ATC porti questo scempio anche in altre regioni finora molto meglio gestite. Io imporrei di varare una modifica alla 157/92 che imponga un limite congruo ed invalicabile di superficie minima di un ATC, e nell'ambito dello stesso di non superare il 10% di aree protette e la tassativa rotazione delle stesse ogni 5 anni, ed inoltre un limite alla superficie massima dei rifugi in quanto le grosse estensioni favoriscono solamente il proliferare dei nocivi, mentre zone limitate nei pressi di attività, abitazioni ecc. rendono meno incisiva l'azione dei nocivi e garantiscono delle zone tranquille di riproduzione agli animali senza dover ricorrere ad inutili e dispendiosi animali pronta caccia.
Porto l'esempio della mia provincia Savona 1545 Km quadrati di territorio diviso in 3 ATC ed un CA. Personalmente farei un unico ATC, e anche il CA data la modestissima estensione dovrebbe sparire, il mio ATC SV3 non copre nemmeno tutta l'esensione del comune di Cairo Montenotte, in più tutte le sponde del fiume sono riserva e ci è preclusa la caccia alle anatre, poi nella zona di Rocchetta e stata istituita un Oasi, prima c'erano animali in abbondanza ora ci sono solamente nocivi (volpi, corvi, faine ecc. e non chiamiamoli opportunisti, se avete un pezzo di terra con l'orto, due piante da frutta e magari degli animali da cortile sapete bene che chiamarli nocivi è riduttivo). Sono anni che i rifugi non vengono ruotati come dovrebbe accadere ogni massimo 5 anni, insomma cacciamo in condizioni di gestione pessime e temo che il proliferare incontrollato di nuovi ATC porti questo scempio anche in altre regioni finora molto meglio gestite. Io imporrei di varare una modifica alla 157/92 che imponga un limite congruo ed invalicabile di superficie minima di un ATC, e nell'ambito dello stesso di non superare il 10% di aree protette e la tassativa rotazione delle stesse ogni 5 anni, ed inoltre un limite alla superficie massima dei rifugi in quanto le grosse estensioni favoriscono solamente il proliferare dei nocivi, mentre zone limitate nei pressi di attività, abitazioni ecc. rendono meno incisiva l'azione dei nocivi e garantiscono delle zone tranquille di riproduzione agli animali senza dover ricorrere ad inutili e dispendiosi animali pronta caccia.