PAGELLE:
Marc Marquez è il primo pilota a tagliare il traguardo dopo una gara disputata in maniera impeccabile. Il week-end per il giovane
rookie di casa Honda comincia bene già dalle prove libere. Tra sabato e domenica mattina conquista una sessione di prove libere, la pole position e nel warm up lancia chiaramente il suo urlo di battaglia. In gara parte male e si trova pure dietro ad Espargarò, ma è solo l’unica nota “negativa” della sua prestazione che durerà giusto il tempo di 6 giri. Infatti Marquez decide di fare sul serio e al settimo giro si lascia dietro tutti dando anche l’impressione di essere “leggermente” più veloce degli altri, stimolando così la voglia di Rossi e Crutchlow di non lasciarlo scappare. Ma è solo un’illusione da cui gli inseguitori dovranno liberarsi perché il debuttante spagnolo non ha nessuna intenzione di cedere né alla foga né all’inesperienza e con un’impennata che ricorda le grandi vittorie dei tempi andati, va a tagliare il traguardo per primo sotto la bandiera a scacchi. Una vittoria forse condizionata come dichiarato da lui stesso, ma resta il fatto che Marquez era l’unico superstite spagnolo tra i top rider e ha saputo conquistare una vittoria che lo fa pure
svettare in cima alla classifica mondiale.
E’ ancora immaturo? Forse si… ma vincere al Sachsenring dopo un week-end in cui la clinica mobile era più affollata di una posta durante il giorno delle pensioni (finire in piedi questo GP non è stato per nulla semplice), è decisamente una prova rimarchevole.
VOTO 10
Cal Crutchlow ha dovuto correre per l’ennesima volta con i postumi di una caduta rimediata il venerdì e a fine stagione se dovesse mettere all’asta le tute stracciate dai suoi crash, potrebbe pure ritirarsi dal mondo delle corse e vivere di rendita. Cal però non è certo il tipo che vuole stare davanti alla tv a vedersi le corse, così, dopo una buona qualifica, parte in gara con un’abrasione alla mano che potrebbe creargli decisamente qualche problema, ma i problemi sono per gli altri in realtà che vedono l’uomo nero sbucare ovunque. Crutchlow è un vero spauracchio per chi se lo trova dietro e a 10 giri dal termine fa alzare l’audience e le “chiappe ” dalla sedia degli spettatori che increduli vedono il distacco da Marquez scendere sensibilmente. Lotterà fino alla fine dando tutto e di più, ma nonostante lo sforzo disumano nell’ultima parte per cercare di agguantare l’unica cosa che gli manca in questa stagione (la vittoria), deve per così dire “accontentarsi” del secondo posto. Cal è il pilota che più di ogni altro in questa stagione, si sta meritatamente guadagnando la stima e la simpatia di molti tifosi, e a vederne le sue gesta in pista (e fuori), non è difficile immaginarne il perché.
VOTO 9,5
Valentino Rossi era reduce dalla bella vittoria in Olanda, conquistata contro ogni pronostico, ma vincere porta con sè sempre delle conseguenze sia positive che negative. In qualifica riesce persino a riconquistare una prima fila che mancava dalla gara di Le Mans del 2010… un’eternità, ma è stato comunque un segnale che il dottore in questa stagione vuole riappropriarsi di quella scena che ormai manca da molto tempo. Parte benissimo, chiudendo la prima curva davanti a tutti, ma dura poco perché il pilota del team LCR vuole dimostrare davanti al suo pubblico che è in grado si sorpassare anche un 9 volte campione del mondo. Rossi riesce comunque a chiudere 20 tornate sul passo dei più veloci, ma quando dall’angolo sbuca l’uomo nero, comincia sensibilmente a perdere terreno e chiuderà con un distacco troppo alto per gli standard della sua
M1. Ottiene un podio su una pista che conosce molto bene, ma i dieci secondi accusati sulla bandiera a scacchi, e un compagno di marche “privato” acciaccato molto avanti a lui, non sono i giusti presupposti per meritarsi un elogio. Un podio che lui stesso vede come un risultato buono per metà:
VOTO 7
Il pilota di casa Stefan Bradl, comincia bene il week-end del Sachsenring conquistando anche una sessione di prove libere; sono segnali di una netta crescita in casa
Cecchinello che con il pilota tedesco sta cominciando ad intravedere la strada giusta in questo campionato. Bradl è decisamente in forma in questo Gran Premio e lo dimostra in molti frangenti dei tre giorni in Germania. Al via parte bene e chiude il primo giro in testa dopo aver superato Valentino Rossi; guiderà la gara per 5 giri, poi deve lasciare spazio ai tre piloti che si giocheranno il podio. Nonostante ciò giungerà sul traguardo non molto lontano da Valentino Rossi e nel complesso, visti i mezzi, Bradl esce dal Sachsenring con un risultato decisamente buono.
VOTO 8
Andrea Dovizioso è il primo pilota Ducati a giungere sul traguardo, ma riesce a collezionare un ritardo di 30 secondi su un kartodromo di appena 3.700 metri… la parabola Ducati sembra aver invertito la direzione perché dopo un avvio di stagione con buoni spunti di miglioramento, si trova a metà stagione a collezionare posizioni che sarebbero mediocri anche per una CRT. Chiude la gara dietro a
Bautista (voto7) e
Bradley Smith (voto 7,5) e la spunta nel finale per soli 3 decimi su Aleix Espargarò. Davvero un brutto periodo per Andrea e la casa di Borgo Panigale che non riescono a risolvere un rebus forse complesso, ma che necessita seriamente di una soluzione.
VOTO 5,5
Aleix Espargarò è stata sicuramente una delle sorprese più gradite di questo week-end in Germania. Ottiene un buon quinto posto in griglia di partenza dopo una qualifica furibonda e in gara parte benissimo, tenendo anche se solo per pochi giri la terza posizione. La sua CRT è sicuramente ad un livello superiore rispetto alla concorrenza, ma resta pur sempre una CRT e dopo l’avvio arrembante è costretto a “rientrare” nelle posizioni in cui ha lottato in questa prima parte di stagione. Il campionato di Espargarò è un campionato a parte, ma che spesso si infila tra quello dei top rider e in qualifica, come in gara, si è dimostrato tale.
VOTO 9
Nicky Hayden è un pilota che ha spesso fatto bene su questo tracciato, ma la caduta nel warm up del mattino ha condizionato pesantemente la sua prestazione. Il pilota statunitense è costretto a correre con la seconda moto con cui non mostra sin da subito un buon feeling. In Germania evidenzia comunque in prova un buon potenziale e un passo sufficiente per poter stare almeno con i primi 5, ma chiuderà invece soltanto 9° appena davanti a
Pirro (VOTO 6) con un ritardo (46 sec.) che definire imbarazzante è riduttivo. Peccato per l’occasione persa perché il potenziale c’era…
VOTO 5