Chi sara' il nuovo capo di stato italiano?

Il nome di Prodi è venuto fuori per unire il PD non certo l'Italia...ancora una volta il PD si compatta non per qualcosa di buono, ma contro qualcuno...tuttavia è sempre una tregua armata...ex DC ed ex PCI son sempre l'un contro l'altro armati....................fin'ora il presidente della repubblica è stato sempre più o meno condiviso con una certa ampiezza...se passa Prodi solo con i voti PD più una manciata di una diecina di raccogliticci, sarebbe un modo tutto inedito di elezione del capo dello stato, con le censeguenze del caso...non prevedibili al momento.
Comunque non si può dare niente per scontato...ci possono essere ancora tanti "colpi di scena".
 
DON ANDREA GALLO @DonAndreaGallo
Continua lento e indolore il processo di progressiva "eutanasia" della repubblica nata dalla resistenza antifascista

purtroppo credo abbia ragione..

Io invece credo che oramai chiunque si senta in diritto di parlare a vanvera.
Abbiamo un presidente della Repubblica ex-comunista che ha battuto un altro ex-comunista, ma chi vorrebbero??? Maduro?????????
 
Magariiiiiiiiiiii.....................fabio :d

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A vuoto il terzo scrutinio. Ora il quarto tentativo: Pdl e Lega: "Non partecipiamo". Il professore
teme imboscate. I grillini promettono "praterie" per l'esecutivo se anche il Pd sosterrà il giurista​




A vuoto la terza votazione, la quarta alle 15,30 a maggioranza semplice. Dopo il flop di Marini, il Pd prova a ricompattarsi su Romano Prodi, nome che però scatena la rivolta del centrodestra. Il Pdl pensa a proteste eclatanti e con Scelta civica lancia Anna Maria Cancellieri. I Cinque stelle "chiamano" il Pd: "Votate anche voi Rodotà e si apriranno praterie per il governo"
 
Mah penso che non abbiano paura di niente e di nessuno.... puntualmente x far contenti gli italiani hanno messo in scena un bel teatrino come sempre ognuno fa la sua parte poi quando il pesce ha abboccato all esca tutto come prima..... cambiano solo i c@zzi ma i culi son sempre quelli!!!

io invece son convinto che qualche cosa stia cambiando....poi un pò di ottimismo non guasta, sempre meglio che la bancarotta e l'invasione dei tedeschi prevista per l'autunno dal pagliaccio !!!
 
Inciucio...inciucino ecc. ecc....una delle tante cretinerie che grillo va biascicando...la costituzione italiana, secondo il modo di sragionare di grillo, sarebbe nata da un grande inciucio...essendo essa nata attraverso un grande compromesso tra DC - PCI - Partito d'azione - liberali...ecco quello che ha chiesto Napolitano con il suo discorso...visto che siamo in un momento così difficile per i tanti motivi che conosciamo...trovate un grande compromesso tra tutte le forze politiche per portare il Paese fuori dalle sabbie mobili..............capisco che per grillo e i grillini questo è un ragionamento complicato per il loro limitato comprendonio, ma è l'unica strada possibile dopo il loro rifiuto di collaborazione col PD...praticamente l'inciucio di cui parlano a sproposito lo avrebbero provocato loro stessi con il loro atteggiamento irresponsabile...attenzione che quando parte la reazione, poi, non discerne gli uni dagli altri...e quando si cavalca la tigre............................................
 
Il pd (o meglio quello che ne rimane) ha chiesto a Napolitano la disponibilità alla rielezione....altro che frutta, qui siamo all' ammazzacaffè
 
Ahahahhaha...mi fai morire!!
Certe volte ti contraddici come un pivello alle prime armi, criticando le faziosità!!
Mi cade il mito!;)
Nei "ravanatori" di **** hai omesso "Il Giornale" e "Libero" che certamente non scrivono la "Divina Commedia".

Se ti vai a rileggere alcuni miei post, scoprirai che i giornali italiani li metto tutti sullo stesso piano...detto questo io mi chiedo qual'è il beneficio che porta al popolo italiano quel giornale???...forse quello di destabilizzare il nostro paese per farlo precipitare ancora di più???...dove vogliono andare a parare???...forse vorrebbero sostituirsi alla magistratura facendo da accusatori e carnefici saltando la fase processuale???...tu che hai un grande cervello, pensi che costoro, quand'anche, per miracolo, scomparisse la **** non sarebbero capaci di crearla ad arte per ravanarci dentro???...per cosa poi???...se non anche loro, come tutti, per i loro sporchi guadagni.
Gli altri giornali, ognuno per la propria parte, hanno almeno il pudore di usare un linguaggio più sobrio, cercando di non esacerbare gli animi oltre il dovuto...che differenza c'è tra quel giornale e grillo???...per me nessuna...entrambi non amano la democrazia, ma la usano...fino a quando??????????????????????
 
Parte la quinta votazione a Montecitorio ma l’esito appare scontato con le forze politiche in attesa di capire dove porta il vento che soffia fortissimo sulle ceneri del Pd dopo la votazione di ieri che ha impallinato di fuoco amico Romano Prodi e polverizzato i democratici, fino alla capitolazione del segretario Bersani che in questi minuti è a colloquio con Giorgio Napolitano. Il Pd, ancora sotto choc, ha annunciato scheda bianca. Stessa scelta per la Lega e per Scelta Civica che non vuol bruciare il proprio candidato ufficiale, Anna Maria Cancellieri che Monti è tornato a perorare in una lunga conferenza stampa. Il Pdl ha annunciato di stare fuori dall’aula, in posizione attendista e defilata ma interessata a rendere più visibili le drammatiche difficoltà del centro sinistra allo sbando. Le opzioni in campo e le dichiarazioni di voto vedono Sel convergere sul candidato della prima ora, Stefano Rodotà, sul quale si materializza compatto il voto dei Cinque Stelle. Su questo nome, in assenza di colpi di scena, si concentrerà l’attenzione. I voti incassati dal giurista sono il termometro della febbre a sinistra, già in crescitanella votazione di ieri (250 voti). Tentativi in corso per convincere Napolitano a restare ma l’ultimo a escludere questa possibilità è stato Monti riferendo di un colloquio con l’inquilino del Colle che ha confermato di non volerci restare. Alle 12 incontro tra Monti e Bersani. Intanto Matteo Renzi torna a parlare dopo le furibonde polemiche sui 101 franchi tiratori. Dalla sua pagina Facebook benedice le dimissioni del segretario (“inevitabili e sagge”) e chiede lo stop “ai disgustosi giochini di ieri”.

11.31 – Anche Berlusconi da Napolitano
Dopo Bersani anche il leader del Pdl sale sul Colle per incontrare Napolitano. Con il Cavaliere anche Gianni Letta.
11.10 - Bersani incontra Napolitano al Quirinale
A riferirlo sono fondi del Partito democratico. Il segretario dimissionario è a colloquio con il capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Alle 12 è invece previsto il faccia a faccia tra Bersani e Mario Monti.
10.40 - Fonti Colle: “Napolitano bis? Non rincorriamo le chiacchiere”
“Non rincorrere tutte le chiacchiere”. E’ l’invito che arriva da ambienti del Colle, in merito alle voci sempre più insistenti sull’intenzione delle forze politiche di lanciare un appello a Giorgio Napolitano per un secondo mandato. Un invito che ricorda la posizione più volte ribadita dal Capo dello Stato
 
Quando le istituzioni inizieranno a rispettare il popolo (cioé mai) il popolo (forse) inizierà a rispettare le istituzioni!!!!

Forse ignori che "istituzione" non è una persona fisica.....
Infatti ho scritto che se proprio non si vuole rispettare la persona ( Napolitano ) SI DEVE rispettare ciò che rappresenta.....almeno finchè esiste questo ordinamento costituzionale...
E se non lo si vuole fare x le persone che oggi occupano i principali ruoli costituzionali LO SI DEVE FARE almeno x rispetto di tutte quelle persone che hanno lavorato e anche pagato con la loro vita per avere il ns ordinamento costituzionale.
Detto questo poi mi piacerebbe sapere da te e da tutti quelli che dicono sempre "no" a tutto cosa si doveva fare in un momento come questo....e non dirmi che i politici sono inguardabili o ignobili xchè lo so e xchè lo diciamo da anni....ma spiegami quale strada si poteva percorrere diversa da quelle che si è percorsa,andando oltre i nomi....
Per esempio secondo te Rodotà cosa poteva fare di tanto diverso da quello che ha fatto o sta facendo Napolitano?
 
[h=1]Ecco perché il PD non vuole #Rodotà[/h]Scritto da: Pierpaolo Farina 20 aprile 2013 in Enrico Berlinguer, Il Rompiballe, Politica

di Pierpaolo Farina“Ma io mi domando perché il Pd non vuole Rodotà? Cos’è, non si fidano? Forse perché Rodotà è stato deputato del Pci, ministro ombra di Occhetto, co-fondatore, presidente e parlamentare europeo del Pds? Più di così cosa doveva fare? Fare da scudo umano a Togliatti nell’attentato del 1948?”Le parole di Maurizio Crozza interpretano alla perfezione il sentimento di almeno il 60% del popolo italiano. Quello che, nonostante 57mila firme e manifestazioni di piazza, pare non essere minimamente considerato dai cosiddetti suoi rappresentanti di casa PD. Sì, perché, qualora se lo fossero dimenticato, stando all’art.67 ciascun deputato rappresenta tutta la Nazione, non solo i propri elettori.Sul perché il PD non voglia Stefano Rodotà io una teoria ce l’ho. E ho anche qualche fatto a suo sostegno. Ma spero di essere velocemente smentito. Tutto ha inizio nel 1991, quando esce un libro di Gianni Barbacetto ed Elio Veltri, “Milano degli Scandali”, che smontava il mito di Milano capitale morale del paese ben prima dell’arresto di Mario Chiesa. La prefazione a quel libro era firmata da Stefano Rodotà, da poco presidente del neonato PDS, il quale scriveva:“Spero almeno che qualcuno, leggendo questo libro, si vergogni, non dico si ravveda. E molti altri comincino a rendersi conto che proprio da qui deve cominciare una reazione. Che la ricostruzione della moralità pubblica è, oggi, il più ricco dei programmi politici, e la più grande delle riforme.”In quel libro veniva anche messa sotto accusa la gestione migliorista del PCI di Milano, cosa che avrebbe portato poi il PDS alla prima piccola vendetta contro il suo presidente così poco malleabile e indipendente: il 3 giugno 1992 gli preferì Giorgio Napolitano, capo dei miglioristi, alla presidenza della Camera. Sono fatti così, i post-comunisti: compagni e fratelli un minuto prima, ma se gli fai notare che stanno sbagliando, ti linciano senza troppi complimenti.Ventidue anni dopo quel libro e quella prefazione, abbiamo potuto amaramente constatare che nemmeno l’avvento al governo degli eredi di Enrico Berlinguer ha portato alla “ricostruzione della moralità pubblica”, anzi, per certi versi ha aggravato la situazione. Per usare le parole di Enzo Biagi poco prima di quel 27 marzo 1994 che avrebbe sancito la nascita della Seconda Repubblica:“Tutto dovrebbe cambiare: però, di solito, nel nostro paese, mutano di posto i suonatori, ma la musica resta sempre la stessa. C’è stato un tale rimescolio di candidati, dalle vecchie liste ai nuovi simboli, con un tripudio di conversioni da sinistra a destra e viceversa, che la via di Damasco, se facesse parte della topografia nazionale, dovrebbe essere gremita come Piccadilly Circus la notte di Capodanno.”Dunque, quello che non piace all’attuale dirigenza del PD, per metà ex-pci e per l’altra metà ex-dc, è la sua indipendenza e la sua intransigenza morale: non è tipo da piegarsi ai ricatti, anche perché non ha scheletri nell’armadio che possano piegarlo.Ma penso che quello che non gli sia stato perdonato è stato mettere per iscritto, in un piccolo libretto, le seguenti parole a proposito di Enrico Berlinguer e della Questione Morale:“Quando gli ex comunisti, invece di riflettere seriamente sulla loro storia, cominciarono a chiedere scusa a destra e a manca, omisero di fare le loro scuse proprio a chi aveva colto questo rischio mortale per la democrazia italiana: Enrico Berlinguer. In quella sua tesi, associata com’era ad una richiesta di austerità, si volle vedere un’idea triste della politica, in contrasto con la spensieratezza dell’incipiente “Milano da bere”; e la rivendicazione di una diversità del Pci come una mossa d’orgoglio che rivelava la pretesa di essere comunque migliori degli altri. Interpretazioni entrambe riduttive, appiattite com’erano su contingenza e convenienze, mentre oggi possiamo cogliere il vero nocciolo di quella proposta: la sottolineatura del carattere proprio di un partito soprattutto per renderlo consapevole della responsabilità che gli spettava, come una indicazione volta ad evitare che si consolidasse quella che appariva come una pericolosa anomalia italiana. Nessun discorso nostalgico, allora, ma la presa d’atto dell’accantonamento colpevole di un tema politico centrale, causa non ultima della crisi di cui siamo vittime.“Ecco, secondo il mio modestissimo parere, Stefano Rodotà paga queste parole sulla Questione Morale e su Enrico Berlinguer. Potrò sbagliarmi, ma di altri motivi sensati non ne vedo.P.S. Intanto siamo a quota 57mila per Rodotà Presidente. Continuate a firmare.

- - - Aggiornato - - -

purtroppo no...e'un ''rompi********'' anche per loro..fuori dagli interessi di partito...
qui secondo me sotto sotto sta lavorando baffino



Mario.... Baffino è il regista non tanto occulto di questa farsa!
 
Forse ignori che "istituzione" non è una persona fisica.....
Infatti ho scritto che se proprio non si vuole rispettare la persona ( Napolitano ) SI DEVE rispettare ciò che rappresenta.....almeno finchè esiste questo ordinamento costituzionale...
E se non lo si vuole fare x le persone che oggi occupano i principali ruoli costituzionali LO SI DEVE FARE almeno x rispetto di tutte quelle persone che hanno lavorato e anche pagato con la loro vita per avere il ns ordinamento costituzionale.
Detto questo poi mi piacerebbe sapere da te e da tutti quelli che dicono sempre "no" a tutto cosa si doveva fare in un momento come questo....e non dirmi che i politici sono inguardabili o ignobili xchè lo so e xchè lo diciamo da anni....ma spiegami quale strada si poteva percorrere diversa da quelle che si è percorsa,andando oltre i nomi....
Per esempio secondo te Rodotà cosa poteva fare di tanto diverso da quello che ha fatto o sta facendo Napolitano?

Il capo dello stato e le istituzioni vanno sempre rispettate, sin quando svolgono i loro compiti appieno...,Napolitano quando ha dato mandato a Monti poteva chiedere una legge elettorale nuova e migliore, un buon punto di partenza, da li tutto il resto, tagli di fondi pubblici ai partiti, soldi alle piccole imprese che arrancano o falliscono e chi piu' ne ha piu' ne metta........ma nulla di tutto questo, poteva dire prima delle elezioni del nuovo capo dello stato che avrebbe proseguito per sei mesi od un anno, per dare una mano visto che non sono stati capaci nemmeno di formare un nuovo governo... ma nulla.........qui tutti mangiano alle spalle di noi poveri cittadini ..........e' difficile per loro mollare l'osso....
 
Tutti coloro che criticano e fanno i processi alle intenzioni (perchè di questo si tratta) visto che il governo non è ancora stato fatto e, di conseguenza, non sta ancora operando...perchè non fanno loro una proposta alternativa e percorribile nell'ambito democratico???...mi sa che quì e come quando gioca la nazionale di calcio tutti diventano CT anche se non ne capiscono un *****.
 
Io mi chiedo come mai i partiti che non andavano d'accordo per la formazione del governo non abbiano proposto anzitempo a napolitano di continuare per un anno o due per sistemare un attimo le cose, e nemmeno capisco perche' napolitano non si sia proposto personalmente in tal senso...........cmq andiamo avanti

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[h=1]Napolitano rieletto, i giornali incensano. “Bis storico”, “sacrificio personale”[/h][h=2]Titoli e commenti entusiasti per Re Giorgio che resta al Quirinale. Salutato quasi all'unanimità come il salvatore della patria, ringraziato "con stima e gratitudine". Come l'unico che può "riparare il motore imballato" della politica (Eugenio Scalfari). Vietato parlare di "inciucio". Alessandro Sallusti conclude: "Ha vinto Berlusconi"[/h]
 
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