Re: Angolo del Grifone 2012/2013
I manifesti per strada annunciano la partita. Sono ovviamente mezzi rossi e mezzi blu. Genoa contro … Non importa. Gioca il Genoa. Si va al campo. Appuntamento con tutti gli altri all’Operosi. Alle 11. Via Isonzo angolo Corso Europa. Sciarpa al collo o legata al polso o qualcuno alla coscia. Due tre dieci bandiere. Ci siamo tutti? Si va. Partiamo in 10, in 20, in trenta. Si sale sul 17 già stracolmo e si scende all’incrocio di Via Tolemaide Corso Torino. E poi si entra in Corso Sardegna. Macchine impazzite che cercano posteggi improbabili. Mancano ancora due ore e mezzo ma tutti corrono. Tutti sono frenetici. L’arrivo in Piazza Carloforte ti da i brividi. Eccolo il Ferraris. Le sue inferriate celesti intorno all’elicoidale della sud sono il primo impatto visivo. Prima ti lasci sulla sinistra le biglietterie dei distinti/sud, poi passi davanti alla Tribuna e le sue biglietterie coperte con le ringhiere nere che regolano la coda e intravedi la scala che ti porta giù, dentro alla Tribuna. I “strassabiggetti” sono già lì con la loro fascia rossoblu al braccio, come capitani di una squadra. Passi oltre ed arrivi davanti alla Nord. Una fiumana di gente si accalca per entrare e spinge. Ogni tanto qualche pivello riesce ad infilarsi fra le transenne azzurre all’interno ed entra a babbo. Altri scavalcano direttamente le inferriate appuntite e salgono direttamente al secondo piano dell’elicoidale per poi correre a perdifiato e sparire nella pancia della Nord. Sotto, nel muro sono incastonate le biglietterie. Altre sono sulla sponda del Bisogno. E’ tanta la gente che si accalca che per dire parlare col bigliettaio devi mettere la testa dentro. Ogni tanto qualcuno infila la mano e cerca di fregarsi il blocchetto intero !!! Col tuo prezioso tagliando entri. Chi sale per l’elicoidale, secondo me perde la cosa più bella in assoluto. Passare sotto la curvetta ed entrare nella Nord. Pelle d’oca ed un momento in apnea. Ti lasci Napoleone ed il suo improbabile baracchino sulla sinistra e sei nel parterre. Ti giri a destra, verso il campo, e senti l’odore dell’erba (non lo stesso odore di erba che senti oggi…) vedi Callaghan appoggiato alla ringhiera dietro la porta che parla. Ti giri a sinistra e guardi in alto. Mamma mia quanto è immensa. Mamma mia quanto è bella. La Gradinata Nord. Prendi posto e inizia il rituale. La partita dei ragazzini del NAGC. La gente che li incita. Poi finita la loro partita arrivano gli “omini” con i cartelloni pubblicitari. Quelli che legano ai pali della porta e quelli che montano la “tenda” pubblicitaria a centrocampo. Il riscaldamento non si fa in campo. Si fa sotto i distinti. Sull’asfalto. La gente si affaccia e osserva. I terrazzi di Corso De Stefanis si riempiono. I poggioli pure. Guardi fuori. Anche a Castello Mac Kenzie c’è il tutto esaurito. I distinti si popolano. I genoani con il loro cuscino di gommapiuma rossoblu con il fondo nero da piegare a fine partita e quelli con il cuscino di carta straccia e paglia comprato allo stadio. La tribuna con le sue panche di legno sarà l’ultima a riempirsi.L’altoparlante ci informa che “E’ NATO UN NUOVO GENOANO” e poi “mia nonno vestiva da mauri, mio padre veste da mauri, io che sono giovane vesto da mauri” è il momento delle formazioni, numeri dall’uno all’undici. In panchina sono 3. Solo uno potrà entrare. C’è il portiere, ci sono i terzini, c’è il libero, lo stopper, il mediano la mezzala, il tornante, l’ala ed il centravanti. Ad inizio campionato i pantaloncini sono blu, alla fine quasi azzurri, sbiaditi. Il pallone è a scacchi bianco e neri. L’arbitro in completo nero. Non esistono divise fosforescenti. Sai con che divisa giocheranno gli avversari, le sai a memoria. Sai la formazione della tua squadra. L’hai imparato ad Agosto e rimarrà quella. Entra la bandiera “americana”. Ci si alza. Si tifa. Il Ferraris è un catino ribollente. Piove? Ci si bagna. C’è freddo. Si canta e si salta. E al fischio finale mentre la radio ci dice “la tua squadra ha vinto? brinda con stock 84…..” la fascia sotto i distinti è un cumulo di cuscini di paglia ed in Gradinata qualcuno improvvisa un piccolo falò, la stragrande maggioranza si esce dal Ferraris e si dirige a casa. Non prima di una sosta da Gomez per “mille lire di pizza” …RIDATEMI QUEL CALCIO !!!!!