Voi come puntate il bersaglio con occhio chiuso o entrambi aperti ?

Ciao a tutti. È innegabile che sparare con entrambi gli occhi aperti dona un vantaggio evidente nell'azione di sparo. A parità di condizioni fisiche - rispetto a chi chiude un occhio - chi spara con gli occhi aperti ha a disposizione un maggior campo visivo, una più nitida percezione del bersaglio e della distanza è una più rapida esecuzione dei colpi successivi.
Infati la stragrande maggioranza dei tiratori più forti del mondo spara con entrambi gli occhi aperti.

Io purtroppo sono partito dalla situazione peggiore: ho imparato a sparare con l'occhio sx chiuso ed ho l'occhio dominante sx pur essendo destro.

Dopo anni di prove al tav, tante delusioni ma anche tanta voglia di farcela - insistendo nel concentrarmi a guardare con l'occhio destro - ho abituato piano piano il mio cervello a considerare questo occhio come dominante.

Confermo che il mio occhio dominante è sempre il sx, tuttavia con entrambi gli occhi aperti oggi riesco ad ottenere risultati soddisfacenti tanto al tav che a caccia.

I tiri più difficili con gli occhi aperti c'è l'ho sui piattelli o sui selvatici lenti - dove per il maggior tempo a disposizione, la vista indugia troppo sul bersaglio - con la conseguenza che mi si sdoppia l'immagine. A quel punto se non chiudo l'occhio... addio.

Sui piattelli e sui selvatici veloci tipo i tordi allo spollo, dove l'azione mi costringe ad essere veloce, - imbraccio aggredisco il target e sparo, - ottenendo una soddisfacente percentuale di centri, ma soprattutto doppiando il secondo colpo con una velocità - che quando sparavo con l'occhio chiuso - non avevo nemmeno a 20 anni.

Oggi, malgrado gli anni verdi siano solo un ricordo - tutto sommato mi contento, - e pur avendo il braccio sinistro con un handicap motorio piuttosto importante - con un po di esperienza e tanta fortuna - con mia grande soddisfazione qualche bel tiro ancora mi riesce.

un saluto

Maurizio
 
Io solitamente i tiri vicini e i tiri veloci con gli occhi aperti, i tiri lunghi e seguiti socchiudo un pochino l’occhio.. ma non ti preoccupare poi ti verrà naturale!
 
Adesso ho intuito cosa volevi dire: "con la pratica (tanta), si spara senza metterci coscienza" Centro, siamo entrati in un percorso minato, anche perché siamo fuori argomento. Quindi seconde te, sparare senza coscienza vuol dire che la coscienza deve diventare incoscienza, nel senso di inconscio? Potrebbe essere anche fattibile mettere d'accordo il conscio con l'inconscio, non è cosa facile e non è da tutti, anche sparando migliaia di colpi all'anno, è difficile andare oltre la tecnica, perché l'inconscio non ti fa pensare neanche alla tecnica appresa. La tecnica appresa diventa inappresa. In poche parole per concretizzare questa tua teoria devi andare oltre la tecnica. Di quale tecnica stiamo parlando? ognuno ha la sua, anche se per me e per te è ritenuta sbagliata, rimane comunque una tecnica e i risultati si possono raggiungere anche nel modo sbagliato, sono i fatti a dirlo. Qualche volta avrò sicuramente scritto che l'ultima cosa di cui preoccuparsi è il bersaglio, qualsiasi tipo di bersaglio. Ho anche scritto che il tiratore deve fare centro su se stesso, questo perché ad un certo livello (non è il mio) il tiratore e il bersaglio non sono due cose separate messe una difronte all'altra, diventano una cosa sola, se sono diventate una sola cosa diventa lui il bersaglio quindi deve fare centro su se stesso. Per ottenere una condizione del genere il tiratore deve essere staccato da se stesso. Parliamo di come fa il cacciatore ad inforcare a luce spenta le ciabatte davanti al letto quando si alza la mattina. Rimaniamo con i piedi per terra nella ciabatte. Già bisogna discute sull'istinto non istinto di chiudere l'occhio, adesso se entriamo nel campo dell'intuizione, ci bannano.
 
Cosi, come ha spiegato Giovanni riusciamo a capire meglio, altrimenti dobbiamo studiare per capire che cos'è la "saggezza trascendentale" Nel tiro non si possono fare lunghe considerazioni, non abbiamo tempo di riflettere, altrimenti la famosa inconsapevolezza (che inconsapevolezza non è) di tirare il grilletto va perduta, per che si incomincia a ragionare. "azione no pensiero" é una fase fatta che in alcuni ambienti viene utilizzata spesso. Come fatta è la frase "le cose migliori si fanno quando non si pensa" Senza pensare non si fa niente. Quindi per adesso è più conveniente lasciare il tiro a piattello nella sua posizione sportiva in cui si trova. Se iniziamo dall'allenamento muscolare i risultati man mano vanno migliorando. Oltre all'allenamento, muscolare si deve lavorare sul coordinamento muscolare, questo è importante per qualsiasi specialità di tiro. Appena ho un poco di tempo, cercherò di parlare del coordinamento muscolare, che è quello che porta il tiratore a raggiungere il bersaglio con poco sforzo e senza interessarsi eccessivamente al bersaglio.
 
Oserei dire che anche il sesso viene meglio quando lo si fa in maniera spontanea, senza pensarci, senza ossessionarsi con la performance, senza intellettualizzarlo., ma lasciando fare al corpo quello che il corpo sa fare da centinaia di migliaia di generazioni. Se uno ci pensa, si arrovella a farlo meglio, ad applicare tecniche apprese da qualche rivista o da Internet, invece di sesso diventa masturbazione con un(a) partner, cervellotica, fredda, senza passione e spesso di infima qualita'. Immagina il Furio di Carlo Verdone a letto con la moglie, o in pedana al TAV, o ad anatre... Sai che frana!?
 
Quando dico che per sparare non bisogna metterci coscienza, intendo dire che la mente deve trovare un particolare "stato di grazia" che sia in grado di lasciar scivolare via i pensieri (di qualsiasi tipo), senza alcun tentavo di controllarli.
questo è ciò che intendevo quando parlavo di "far prevalere l'istinto". Quello che io chiamavo "l'istinto" è, analogamente, lo "stato di grazia" di cui si parla qui.
 
Io credo che in linea generale si puo tirare bene sia utilizzando un occhio che due, ma se vogliamo perfezionarci dobbiamo saper utilizzare entrambe le tecniche a seconda del tipo di bersaglio e dalla nostra eta.
Faccio un esempio, al percorso se non siamo piu giovanissimi conviene tirare con un occhio quei piattelli lenti molto vicini specie gli entranti, mentre per tutti gli altri bersagli meglio sparare ad occhi aperti ( compresi i lanci delle altre specialita)
 
Non è che non condivido la definizione è che vorrei comprendere perché credo che solo il tiro di stoccata sia istintivo.Su un forum esiste il contraddittorio proprio per approfondire le conoscenze.
Saluti
ok, una volta appurato che non era un commento malizioso e meschino (ho letto che vai a caccia da 40 anni quindi mi sembrava strano che chiedessi definizioni, tutto qui ;) ), rispondo al tuo commento originale:
1. I vecchietti sono gli anziani. Nessuno si senta offeso se ho usato queste parole un pò spicciole.
2. magari non è proprio la definizione precisa perfettissima del manuale, ma personalmente considero "tiro istintivo" qualunque azione di sparo/tiro in cui l'istinto prevalga sull'azione pensata, ergo, appunto, il tiro a volo (sfido chiunque a dirmi che quando spara al selvatico in movimento è perfettamente cosciente di star vedendo chiaramente la tacca di mira e il mirino...). A sostegno della mia tesi, se hai letto qualche post qui sopra, c'è chi non ricorda nemmeno come/quando/quanti occhi chiude nel momento in cui spara (e vanno a caccia da anni!). Il tutto a dimostrazione che si tratta di mosse che il cervello mette in pratica "in automatico"... ovvero istintivamente. Non vedo quindi il motivo per non chiamarlo "Tiro istintivo".
Saluti! :)
 
Quanti anni hai?
ah io son giovane ancora, sparo con un occhio chiuso ma penso che molto dipenda dall'istinto. Riguardo al post che hai messo, dubito che un vecchietto si metta a fare questi ragionamenti e calcoli illustri nel momento in cui comincia a padellare. E proprio a quel punto il suo cervello farà esattamente quello che tu hai scritto, ma sarà una cosa istintiva. Da qui parte proprio il mio ragionamento circa quello che ho scritto sopra. Non a caso il tiro a volo è a volte appellato come "tiro istintivo"...
 
Io non ne ho idea non ci ho mai fatto caso..
a lepri e fagiani soprattutto gli tiro di stoccata anche perché partono quasi sempre con effetti sorpresa.. per tutto il resto non me ne accorgo se sparo con uno, due occhi chiusi oppure ad occhi aperti...presumo che al massimo accompagno ma sparo con occhi aperti anche perche per sparare con un occhio chiuso divento veramente lento lento...

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ah io son giovane ancora, sparo con un occhio chiuso ma penso che molto dipenda dall'istinto. Riguardo al post che hai messo, dubito che un vecchietto si metta a fare questi ragionamenti e calcoli illustri nel momento in cui comincia a padellare. E proprio a quel punto il suo cervello farà esattamente quello che tu hai scritto, ma sarà una cosa istintiva. Da qui parte proprio il mio ragionamento circa quello che ho scritto sopra. Non a caso il tiro a volo è a volte appellato come "tiro istintivo"...

giovane pure io :D

quando ci penso perchè ho il tempo di accompagnare un animale in entrata (raro perchè le mie cacce sono abbastanza "movimentate" ultimamente) o tiro a fermo, l'occhio lo chiudo sicuro.
Quando non ho il tempo...non mi ricordo.
Mi ricordo solo che, in genere, cade.
Ma quando non cade, stesso discorso, so solo che qualcosa non ha funzionato :D
 
ah io son giovane ancora, sparo con un occhio chiuso ma penso che molto dipenda dall'istinto. Riguardo al post che hai messo, dubito che un vecchietto si metta a fare questi ragionamenti e calcoli illustri nel momento in cui comincia a padellare. E proprio a quel punto il suo cervello farà esattamente quello che tu hai scritto, ma sarà una cosa istintiva. Da qui parte proprio il mio ragionamento circa quello che ho scritto sopra. Non a caso il tiro a volo è a volte appellato come "tiro istintivo"...

Invece se non facciamo certi ragionamenti paghiamo bollette su bollette , percio grazie a certe conoscenze teoriche, possiamo rimediare mettendole in pratica. (Conoscenze che purtroppo hanno molti tiratori e pochi cacciatori).
Io stesso ho sparato per una vita con due occhi, ma ho dovuto imparare a sparare anche con uno solo quando serve. Sepessi quanto mi rode......
 
questo è ciò che intendevo quando parlavo di "far prevalere l'istinto". Quello che io chiamavo "l'istinto" è, analogamente, lo "stato di grazia" di cui si parla qui.

Ale, per fare quello che ho scritto interpretando "si spara senza metterci coscienza" scritto da Centro67 bisogna essere Santi, bisogna andare molto, ma molto oltre la normalità. Noi non ricordiamo se tiriamo con un occhio o due occhi perché in quel momento stiamo pensando a qualcosa di più importante. Quando tu spari per istinto e pensi di non pensare stai pensando, quando imbracci per istino è rinunci al tiro perché hai visto una persona, hai pensato. Certo che non facciamo ragionamenti complessi, ma pensiamo.
 
ah io son giovane ancora, sparo con un occhio chiuso ma penso che molto dipenda dall'istinto. Riguardo al post che hai messo, dubito che un vecchietto si metta a fare questi ragionamenti e calcoli illustri nel momento in cui comincia a padellare. E proprio a quel punto il suo cervello farà esattamente quello che tu hai scritto, ma sarà una cosa istintiva. Da qui parte proprio il mio ragionamento circa quello che ho scritto sopra. Non a caso il tiro a volo è a volte appellato come "tiro istintivo"...

Gradirei sapere chi è per te vecchietto e dove e chi definisce il tiro a volo come tiro istintivo. Le mie sono curiosià che mi portano ad approfondire le mie conoscenze e ti sarei grato se mi spiegherai.
 
2. magari non è proprio la definizione precisa perfettissima del manuale, ma personalmente considero "tiro istintivo" qualunque azione di sparo/tiro in cui l'istinto prevalga sull'azione pensata, ergo, appunto, il tiro a volo
Personalmente ognuno è libero di pensare quello che più gli piace. Ogni azione deve essere per forza pensata, (anche gli animali pensano e valutano) Senza il movimento e i famosi riflessi, con il solo istinto non si va da nessuna parte. Il movimento giusto o sbagliato non ha importanza, i risultati nel tiro si possono raggiungere anche nel modo sbagliato. L'ultima beccaccia che il cane mi ha servito sul piatto d'oro, non sono riuscita a tirarla per mancanza di riflessi e di movimento, io caccio con gli springer. Ti assicuro che l'istino è come quello che avevo 35/40 anni fa, quello che mi incomincia a mancare sono i riflessi e i movimenti, specialmente dopo 4/5 ore di caccia. Al piattello questo "istinto" che istinto non è, conoscendo l'uscita, la direzione, e la velocità del piattello, diventa un tiro dinamico, dove il cervello è più facilitato ad elaborare perché ha già memorizzato molti degli elementi utili. A skeet ho visto tirare ad occhi bendati, conoscendo velocità e direzione del piattello, gli bastava impostarsi il pedana e ascoltare il rumore della macchina, allo sgancio del piattello, imbracciavano e tiravano nella zona. Non rompevano il 100% ma un 30/40% li rompevano. Però come ho già detto ognuno può pensare quello che ritiene giusto, il mondo è bello anche perché vario, se non lo fosse sarebbe solo noia, e queste discussioni non avrebbero modo di esistere.
 
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