Olivello Spinoso (Hippophae Rhamnoides)

Re: Olivello Spinoso (Hippophae Rhamnoides)

Mi è stato richiesto ma credo che a Aldo manchi anche il Mirto, l'ulivo, il corbezzolo ecc. Non si puo' avere tutto dalla vita.
Roby
 
Re: Olivello Spinoso (Hippophae Rhamnoides)

ah ah bravissimo..mi mancano!!!dovrò darmi da fare..ma mi sa che per certe piante devo spianare la mia montagna..... [up.gif]
 
Re: Olivello Spinoso (Hippophae Rhamnoides)

duel ha scritto:
ah ah bravissimo..mi mancano!!!dovrò darmi da fare..ma mi sa che per certe piante devo spianare la mia montagna..... [up.gif]


Questo si trova abbastanza facilmente...ma non fa per noi montanari....
 
Re: Olivello Spinoso (Hippophae Rhamnoides)

di queste piante ce n'e' un bel boschetto vicino al mio capanno nel bolognese, ma non c'ho mai visto sopra una mosca,o e' perche vicino c'e' tanto biancospino e lo preferiscano, oppure perche' matura piu' tardi [26]
 
Re: Olivello Spinoso (Hippophae Rhamnoides)

....io ho alcune piante piantate da me da circa 3 anni, grandi circa 2 mt. ma fruttificano pochissimo e ad agosto mi cadono tutte le pochissime bacche.
Non riesco a capire il motivo.....
 
Re: Olivello Spinoso (Hippophae Rhamnoides)

duel ha scritto:
ah ah bravissimo..mi mancano!!!dovrò darmi da fare..ma mi sa che per certe piante devo spianare la mia montagna..... [up.gif]
oltre che a spianare devi prevedere l'impianto di riscaldamento sotterraneo altrimenti gelano le radici
 
G

Guest

Olivello Spinoso (Hippophae Rhamnoides)
Famiglia: Eleagnaceae
Nome Volgare: Olivello Spinoso

ETIMOLOGIA

Il nome della pianta deriva da hippos = cavallo e phaos = uccido, in quanto si pensava che il frutto fosse velenoso. Rhamnoides deriva da Rhàmnos = che è il termine che identifica alcuni cespugli spinosi e Ides = con aspetto di.

MORFOLOGIA

Arbusto di media grandezza, con foglie caduche, originario dell'Europa e dell'Asia; ha crescita abbastanza rapida e può raggiungere i 3-4 metri di altezza. Il fusto è eretto, molto ramificato, i rami sono muniti di lunghe spine; gli esemplari giovani hanno chioma disordinata, che tende a divenire tondeggiante o ad ombrello con il passare degli anni. Le foglie sono opposte, lineari, lunghe 5-8 cm, di colore verde-grigiastro sulla pagina superiore, più chiare, quasi biancastre, sulla pagina inferiore. Si tratta di arbusti dioici, quindi i fiori maschili e quelli femminili sbocciano su piante separate, ed è quindi necessario avere almeno due esemplari, uno per sesso, di hippophae per ottenere i frutti. i fiori sono giallo-verdastri, poco decorativi, sbocciano prima che appaiano le foglie, in marzo-aprile. In estate gli esemplari femminili producono i frutti, molto simili ad olive, ma di colore giallo aranciato; i frutti di olivello spinoso si dispongono lungo i rami, sono commestibili, pur avendo un sapore abbastanza acido e si possono utilizzare per produrre sciroppi.
Da non confondere con qualche salice (Salix eleagnos) a cui mancano le spine

DIFFUSIONE e HABITAT

L’ olivello selvatico è diffuso soprattutto in vaste aree europee come le Alpi, i Carpazi, il Danubio, il Mar Baltico, il Mar del Nord, anche se altre varietà si possono trovare in Asia centrale, in alcune regioni dell’Himalaya, in Cina e in Mongolia.
Queste piante vengono utilizzate per siepi decidue o anche come esemplari singoli; la loro capacità di consolidare il terreno, con un apparato radicale ben sviluppato, e la presenza nelle loro radici di batteri azoto fissatori rende gli olivelli spinosi molto adatti anche per consolidare terreni franosi, o anche nelle aiole ai bordi delle strade.

IMPIANTO

Esposizione: porre a dimora in luogo soleggiato, o comunque molto luminoso; non temono il freddo e sopportano molto bene anche l'inquinamento e la presenza di sale marino nel terreno e nell'acqua di irrigazione. si sviluppano senza problemi in qualsiasi terreno, anche nella comune terra da giardino, purché non sia eccessivamente arido. Gli olivelli spinosi necessitano di annaffiature abbastanza regolari, soprattutto durante i mesi più caldi dell'anno; non sopportano periodi di siccità prolungati.La moltiplicazione avviene per seme, in primavera, oppure per talea, in primavera o a fine estate.

USI e PROPRIETA’

La particolare denominazione deriva dal suo tronco, che presenta, appunto, delle spine. Ma la vera particolarità sono indubbiamente le bacche, che rimangono sui rami per tutto l’inverno. Di colore giallo-aranciato, talvolta tendente al rosso, sono caratterizzate da un alto concentrato vitaminico al loro interno: non solo Vitamina C, come sopra ricordato, ma anche Vitamina A, E, P e numerose altre del gruppo B. Inoltre posseggono in quantità numerose flavonoidi e diverse sostanze minerali, come ferro, calcio, magnesio e rame.
Sicuramente è meglio ingerirle tramite sciroppi o decotti che, pur conservandone le proprietà terapeutiche, ne camuffano in parte lo sgradevole sapore. Basti pensare che un tempo erano utilizzato nelle vigne, per tenere lontani “i morsi degli animali e la mano degli uomini”, come ci racconta la tradizione. E quando il noto illuminista francese Jean Jacques Rousseau, esperto naturalista, scrisse “Sogni di un solitario passeggiatore”, raccontò di aver mangiato delle bacche di olivello spinoso così amare da temere che fossero mortali. Eppure le proprietà di questi frutti sono numerose e davvero sorprendenti. In Europa settentrionale, soprattutto, erano note da tempo le virtù terapeutiche delle “olivelle”. Nella seconda metà del Cinquecento un medico tedesco ne prescrisse l’uso contro il mal di mare e i disturbi allo stomaco, perché capaci di togliere la sete e di svolgere un effetto purgante. I Paesi Scandinavi conoscevano ed usavano tali bacche già secoli prima, non solo nella medicina popolare, ma anche in cucina, dove venivano impiegate nella preparazione di marmellate, di composti di frutta secca con miele e di condimenti, conservandole, in quest’ultimo caso, sotto sale o aceto.

MALATTIE

In genere non vengono attaccati da parassiti o da malattie.

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