G

Guest

Ciliegio Selvatico (Prunus Avium)
Famiglia: Rosaceae
Nome Volgare: Ciliegio selvatico, Ciliegio dolce

ETIMOLOGIA

Prunus, genere della grande famiglia delle Rosaceae che comprende anche albicocchi, prugni, mandorli, ecc, è un termine latino che deriva dal greco Proynos e Proyne = Pruna
avium, genitivo plurale del sostantivo latino avis = uccello e, quindi = degli uccelli

MORFOLOGIA

Albero deciduo dal portamento slanciato, con chioma ovato espansa, in grado di superare i 20 metri di altezza; rami giovani con corteccia chiara, liscia e glabra, a tratti lucida, grigio-rossastra, con evidenti lenticelle orizzontali; il tronco, invecchiando, assume tonalità più brunastre e si producono delle lacerazioni orizzontali sulla corteccia che tende a sfaldarsi arricciandosi; i rami sono rigidi e piuttosto fragili.
Le foglie alterne, lunghe fino a 12 (15) cm, con numerose nervature; margine seghettato o crenato ed apice acuminato; pagina superiore glabra e di colore verde intenso; pagina inferiore più chiara e finemente pubescente; picciolo lungo 2-:-5 cm., generalmente provvisto di 2 o al più 3 ghiandole nettarifere rossicce posizionate in prossimità della base foliare.
I fiori, ermafroditi, profumati, l’impollinazione avviene ad opera di insetti (entomogama); raggruppati in fascetti di 2-6, posti alla base di una corona di brattee con lamina a forma di cucchiaio e con margine ciliato, sono portati da lunghi peduncoli; ricettacolo ben evidente, glabro, urceolato; calice 5-mero con sepali verdi, oblunghi, glabri e riflessi in piena antesi; corolla 5-mera con petali mediamente di 12-:-15 mm in diametro, obovati, con apice ottuso o smarginato, bianchi o delicatamente rosati; stami numerosi, spesso oltre 20, con antere gialle; ovario 1-carpellare, glabro, stilo singolo, stigma capitato. Fiorisce, generalmente anticipando un po' la foliazione, in Marzo-Aprile e, alle quote più elevate, anche in Maggio.
I frutti sono drupe di colore rosso, globose, succose e dolci, graditissime agli animali, in particolare uccelli; diametro attorno ai 10 mm, sono lungamente peduncolate e contengono un solo nocciolo.
Girando nei boschi si incontrano dei ciliegi inselvatichiti:
P. avium, allo stato selvatico, possiede frutti (=ciliegie) di colore rosso, che generalmente non superano 12 mm di diametro; molto succosi e zuccherini, possiedono scarsa polpa; inoltre le foglie sono generalmente pendule.
P. cerasus è pianta diversa con frutti più piccoli, amarognoli e foglie erette che a volte possono presentare ghiandole nettarifere: in passato era suddiviso nelle seguenti varietà, che ora vengono considerati soltanto dei sinonimi:
P. cerasus var. caproniana (L.) Gaudin = amarene: drupa rosa pallida con succo incolore;
P. cerasus var. marasca (Host.) Viv. = marasche: foglie ovate poco crenate, stipole maggiormente persistenti, drupa più lungamente peduncolata, pendente, rosso viva.
P. cerasus var. austera L. = visciole, griotte: drupa porporino scura con succo rosso sanguigno, rami allungati, fiori più penducolati, nocciolo che si stacca più facilmente dal gambo .

DIFFUSIONE e HABITAT

Verosimilmente originaria del Medio Oriente, la specie è stata propagata, da tempi remotissimi, praticamente in tutta Europa e Africa nord-occidentale; in Italia viene considerata spontanea in tutte le Regioni, eccetto Umbria, Marche e Calabria dove è naturalizzata.
Cresce spontaneo dalla pianura fino a 1500 metri slm, preferendo esposizioni soleggiate.

IMPIANTO

Le cure colturali sono estremamente ridotte, gli alberi raggiunta la maturità non richiedono potature regolari e periodiche per non alterarne l’aspetto naturale. Nel caso fosse necessario ricorrere ad interventi cesori è preferibile ricorrere alla potatura verde eseguita dopo la fioritura (nei mesi di maggio-giugno) eliminando le cime più sviluppate con alcuni tagli di ritorno.
Annaffiare solo sporadicamente, circa una volta ogni 9-10 giorni, lasciando il terreno asciutto per un paio di giorni prima di ripetere l'annaffiatura; quando si annaffia si consiglia di evitare gli eccessi, ma di bagnare bene il substrato.
Si consiglia, per il periodo primaverile, una concimazione ricca in azoto, da ripetersi frequentemente, ogni 8-10 giorni, utilizzando un concime specifico per piante verdi, in dose dimezzata; in alternativa si può utilizzare del concime a lenta cessione, da applicare una sola volta ogni 4 mesi.

USI e PROPRIETA’

Il frutto fresco, la ciliegia, è particolarmente apprezzato: ricco di zuccheri ma con un basso apporto calorico è consigliato nelle diete ipocaloriche.
Le cilegie possono venire conservate sotto spirito e da esse si possono ricavare marmellate e sciroppi, sorbetti e dessert di vario genere.
Dall’infusione dei frutti in alcool si ottiene un liquore, il Maraschino, tipicamente italiano e nato nei conventi durante il Medio Evo; altri liquori che si ricavano dalla ciliegia sono il Cherry, il Kirsch e la Ratafià.
Foglie rami e semi sono in qualche misura tossici poiché producono Glicoside Cianogenico ed è quindi opportuno evitarne l’ingestione.
I peduncoli sono ricchi di tannino e sali di potassio e vengono utilizzati per preparare lozioni utili a lenire pelli arrossate e screpolate. Anche la polpa fresca dei frutti si può usare come astringente e rinfrescante, sulla pelle irritata e in caso di capillari dilatati.
Il frutto contiene un enzima presente anche nella nostra saliva, l’amilase, che ha effetti digestivi. Contiene anche una buona percentuale di potassio, importante nel controllo dell'ipertensione arteriosa, e di acidi organici efficaci per l'equilibrio acido-basico nel corpo.
Dalle foglie si ricava una tintura di colore verde.
Il legno è solido, compatto e di bella grana: al tornio se ne ricavano strumenti, oggetti per la casa e mobili di qualità.
In passato si utilizzava la resina gommosa, che fuoriusciva dalle ferite del tronco e dei rami, per farne una eccellente colla, usata soprattutto per la carta.

MALATTIE

In primavera questa pianta necessita di un trattamento preventivo con insetticida ad ampio spettro e con un fungicida sistemico, in modo da prevenire l'attacco da parte degli afidi e lo sviluppo di malattie fungine, spesso favorite dal clima fresco e umido.

COME PASTURA

Sebbene siano precoci i suoi frutti possiamo trovarne ancora sulla pianta a Settembre, sempre che non siano passati prima Beccafichi, Capinere, Storni, Merli, Passeri, Rigogoli, Tordele e Ciuffolotti a farne man bassa!!!
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto