Re: Bagolaro (Celtis Australis)

un esemplare molto grande di fronte a casa !! sempre piena di storni ..
cal6mmcartucce140.jpg

ho sempre pensato che il termine bagolaro in dialetto bagola è la cacca delle pecore/capre dipendesse dalla forma dei frutti che sono palline nere simili alle bagole !! [meaculpa.gif]
 
Re: Bagolaro (Celtis Australis)

Se non mi sbaglio noi nella provinci di Vicenza la chiamiamo "besoeara", dal nome dei frutti che chiamiamo appunto "besoe".
Confermo che tordi, merli, frosoni e cesene ci pasturano alla grandissima.
 
Re: Bagolaro (Celtis Australis)

..vorrei spostare una pianta di bagolaro (rumiglia dalle mie parti) dal mio capanno..
la pianta si presenta con una circonferenza del tronco di circa 15/20cm al piede..ho cominciato a scavare, ma poi per questione di trempo, ho rimandato a mercoledì..
dite che riuscirò nel mio intento??
grazie per l'attenzione..attendo consigli..
 
Re: Bagolaro (Celtis Australis)

Io ne ho piantata una ancora 15 anni fa..è venuta bella grande ma mai una bacca..Penso quindi sia unisessuale,cosa mi consigliate di provare ad innestarla??E siccome quest'anno ne ho messe a dimora una decina anche più,come potrei fare x far si che tutte facciano le bacche..aspettare un paio di anni e innestarle tutte??
E a proposito di questa pianta la settimana scorsa in vivaio mi hanno detto che hanno creato un ibrido che fa le bacche rosse sempre di bagolaro,in autunno se riesco ne compro una!Solamente che bisogna già prenderle grandine x essere sicuri che facciano bacche,e diciamo che costano abbastanza ma alla fine cederò alla tentazione di prenderla!
 
Questa e' una pianta che mi ha sempre incuriosito molto purtroppo non se ne trova
nella liguria ovest, volevo sapere se e' una pianta che cresce velocemente, e magari
se conoscete qualche vavaio, dove le possa comprare.

Grazie/N

Era pieno di bagolari dentro la vecchia caserma PIAVE ad ALBENGA (ricordi di naja) CIAO
 
..vorrei spostare una pianta di bagolaro (rumiglia dalle mie parti) dal mio capanno..
la pianta si presenta con una circonferenza del tronco di circa 15/20cm al piede..ho cominciato a scavare, ma poi per questione di trempo, ho rimandato a mercoledì..
dite che riuscirò nel mio intento??
grazie per l'attenzione..attendo consigli..

Lascia stare ..con 15-20 cm di diametro il bagolaro fa una radice centrale fittone che va in profondità,tagliarla diventa letale .....forse con un lavoro di scasso attorno a circa 30 cm dal tronco ..fatto in due tre anni ..per poi avere poche possibilità di attecchimento ..vai in vivaio e comprane una in vaso (e gia cosi fara fatica a partire ) e risparmi tempo e sudore .. sono piante bellissime e anche buone pasture ma lente nel crescere ..quasi tutte le piante mature (se non ri-zollate periodicamente ) difficilmente si riescono a spostare con buoni risultati ..
 
Re: Bagolaro (Celtis Australis)

Io come sapete abito sul mare ed il mio capanno di ottobre è ad un paio di km dal mare con posizione molto assolata e terreno sassoso. Il bagolaro sembra la pianta che farebbe al mio caso. Secondo voi se ne acquisto un paio a settembre possono piantarle al capanno?
Altrimenti quale è il periodo migliore?

Grazie a tutti
 
Re: Bagolaro (Celtis Australis)

Ne ho piantate 5 una decina di anni fa. Quelle più rigogliose sono attorno al capanno, suolo molto profondo, terra fertile, senza problemi di siccità. Una è meravigliosa, è già alta circa otto metri (il bagolaro tende ad aprire la chioma, crece sia in altezza che in larghezza). Fruttifica già da quattro anni, ma non molto, probabilmente perchè attuo potature ogni anno per "disciplinarla" all'uso venatorio, quindi tende ad alimentare i getti più che i frutti. Sotto sono comunque spuntate alcune piantine, non saprei se da radici o da seme; ad occhio sono da seme, essendo di crescita molto lenta. Da quest'anno ci faccio arrampicare una vite di "clinton", varietà molto appetita dai tordi.
 
Lascia stare ..con 15-20 cm di diametro il bagolaro fa una radice centrale fittone che va in profondità,tagliarla diventa letale .....forse con un lavoro di scasso attorno a circa 30 cm dal tronco ..fatto in due tre anni ..per poi avere poche possibilità di attecchimento ..vai in vivaio e comprane una in vaso (e gia cosi fara fatica a partire ) e risparmi tempo e sudore .. sono piante bellissime e anche buone pasture ma lente nel crescere ..quasi tutte le piante mature (se non ri-zollate periodicamente ) difficilmente si riescono a spostare con buoni risultati ..
..grazie per la risposta che leggo in ritardo per i noti problemi..comunque la pianta l'ho spostata, spero dopo tanta fatica di vedere il risultato positivo in primavera..sperèm dai.. ciao
 
Re: Bagolaro (Celtis Australis)

pecos ha scritto:
Io come sapete abito sul mare ed il mio capanno di ottobre è ad un paio di km dal mare con posizione molto assolata e terreno sassoso. Il bagolaro sembra la pianta che farebbe al mio caso. Secondo voi se ne acquisto un paio a settembre possono piantarle al capanno?
Altrimenti quale è il periodo migliore?

Grazie a tutti

L'autunno è il periodo migliore per mettere a dimora tutte le piante, forse meglio ottobre che settembre, però ho trovato scritto che questa pianta fruttifica solo quando è adulta per cui ti consiglio di prendere delle piante non troppo piccole ed almeno di 5-6 anni.
ciao
 
Re: Bagolaro (Celtis Australis)

Qui ad arezzo l'hanno presa in simpatia e infatti ne hanno piantate a centinaia nel parcheggio del cinema 8 sale e anche nelle zone verdi di alcune lottizzazioni.
mi sà che se passano i tordi devo fare il capanno tra le macchina parcheggiate!
oggi sono andato a roma e c'erano tantissime piante enormi nella zona dei castelli.
lo chiamano spacasassi penso che cresca bene nei terreni sassosi.
ciao
 
Re: Bagolaro (Celtis Australis)

ulderico ha scritto:
ottimo,peccato che fruttifica bene ad anni alterni!!

Dipende dalla grandezza della pianta di solito fruttifica un'anno sulle punte un'anno sui rami bassi,almeno le mie che ho a casa si comportano così.
Confermo che sono micidiali per frosoni, merli, tordi, storni garantito
 
Re: Bagolaro (Celtis Australis)

i miei amici x il compleanno me ne han regalata una di sei metri..bella grossa,per piantarla cosa mi consigliate?tipo di fare un bel drenaggio sotto con dei ghiaia e poi mettere un pò di terra buona e un pò di quella del strato originale o si può mettere anche solo terra buona?e avevo sentito tempo fa da un tipo,che quando la si toglie dal vaso,di tagliare gli ultimi 5/10 cm(di terra sul fondo del vaso)con la motosega tipo in modo che se la radice principale è curvata tagliandola poi dovrebbe andar giù diritta invece che magari poi crescere di lato invece che i profondità.....e ultima cosa(scusate le tante domande..ma è una pianta che costa e nn vorrei morisse :-( )devo tipo fermarla in qualche modo come si fa con le piante piccole o basta il peso che ha delle radiici e la terra sopra x star ben ancorata??!! grazieeeeee
 
Re: Bagolaro (Celtis Australis)

Ne ho assaggiati di questi fruttti da piccolo avendone tante piante vicino a casa e ora finalmante so anche come si chiama...grazie roberto..
 
Re: Bagolaro (Celtis Australis)

scusate se faccio una domanda per voi scontata, ma su questo bagolaro,che specie di uccelli si pasturano? da noi é più comume il biancospino, e poi c'é un'arbusto, che fa dei grappoli di bacche color dell'uva, ma se le schiacci macchiano di viola intenso,qui le chiamiamo amaranto, ma non so se é il suo vero nome,quelle per i tordi e i sasselli sono una bomba.
..sul bagolaro si pasturano tordi, merli, frosoni, storni ecc.ecc. per quanto riguarda l'amaranto dai un'occhiata qui: http://www.migratoria.it/forum/showthread.php?6124-Fitolacca-(Phytolacca-americana)/page41 grande lavoro degli amici forumisti.. ciao:)
 
Re: Bagolaro (Celtis Australis)

Questa e' una pianta che mi ha sempre incuriosito molto purtroppo non se ne trova
nella liguria ovest, volevo sapere se e' una pianta che cresce velocemente, e magari
se conoscete qualche vavaio, dove le possa comprare.

Grazie/N
 
Re: Bagolaro (Celtis Australis)

scusate se faccio una domanda per voi scontata, ma su questo bagolaro,che specie di uccelli si pasturano? da noi é più comume il biancospino, e poi c'é un'arbusto, che fa dei grappoli di bacche color dell'uva, ma se le schiacci macchiano di viola intenso,qui le chiamiamo amaranto, ma non so se é il suo vero nome,quelle per i tordi e i sasselli sono una bomba.
 
G

Guest

Bagolaro (Celtis Australis Linnaeus)
Famiglia Ulmacee
Nome Volgare:Olmo bianco, Spaccasassi

ETIMOLOGIA

L'epiteto generico dal nome greco di un albero che Linneo ha dato a questo genere quando si è creato, significa albero dai frutti dolci, il nome specifico indica i luoghi d’origine: Europa, Africa sett., Asia orientale e, si contrappone all’altra specie Celtis occidentalis. Il termine bagolaro deriva probabilmente dal latino" bacula" = piccola bacca, Spaccasassi invece indica la peculiartà delle robuste radici di frangere i sassi.

MORFOLOGIA

Albero alto fino a 25 metri, con tronco corto e diritto, allargato alla base come una zampa da elefante; ha una ramificazione poderosa, dove si distinguono i rami secondari che sono corti e ricadenti (nelle alberate dei viali vengono tagliati) mentre i rami principali sono eretti e tendono a formare una chioma globosa ed espansa, anche se non molto densa.
La corteccia è liscia, colore grigio-topo luminoso, con qualche rugosità sparsa con l’età.
Le foglie sono decidue, alterne, ovato - allungate con lunga punta, con 3 nervature principali e nervature secondarie fittamente reticolate, margine seghettato, pagina superiore verde, pagina inferiore più chiara.
I Fiori bisessuali o unisessuali, sulla stessa pianta, lungamente peduncolati ma poco appariscenti, hanno stami gialli e l’ovario che termina con due caratteristici “baffi” piumosi. Fioritura: aprile-maggio con le foglie.
I frutti sono piccole drupe, lungamente peduncolate, con grosso seme e poca polpa; colore dapprima verde, poi giallo ed infine nero, molto appetiti dagli uccelli nella stagione invernale, quando il cibo scarseggia.

DIFFUSIONE e HABITAT

Originaria del Bacino del Mediterraneo, è diffusa dalla Spagna meridionale fino al Caucaso e all'Asia occidentale. In Italia è abbastanza comune fino ai 600-700 metri s.l.m.
E' spesso coltivato come pianta ornamentale e alberature stradali grazie anche al suo rapido accrescimento. Specie eliofila, frugalissima, vive in ambienti aridi ,su terreni calcarei, sassosi, dove l'apparato radicale, robusto e assai sviluppato, penetra nelle fessure delle rocce favorendone lo sgretolamento: da ciò deriva un altro nome volgare, molto usato, "spaccasassi". E' elemento costitutivo delle boscaglie di latifoglie termofile, fino a 800 m di altitudine, consorziandosi con querce, aceri, noccioli, carpini e orniello. Sopporta male i freddi intensi e i geli tardivi; molto longevo, raggiunge 500 anni di età. Si utilizza infine per rimboschimenti su terreni sassosi e ingrati.

IMPIANTO

Questa pianta è completamente rustica nella nostra penisola, non teme né il freddo, né il caldo.
Va piantato nelle zone calde in terreno profondo, fertile e ben drenato scegliendo zone in pieno sole o in ombra parziale. Nei climi freddi preferisce terreni asciutti e in pieno sole.
Come suggerisce uno dei suoi nomi comuni, spaccasassi, questa pianta ama i terreni sassosi, molto ben drenati, calcarei, anche poveri; quindi si sviluppa senza problemi nella maggior parte dei terreni da giardino, purché; siano molto ben drenati. Questa pianta non è molto esigente, quindi solitamente si accontenta dell'acqua fornita dalle piogge, è comunque consigliabile annaffiare abbondantemente la pianta nei periodi particolarmente siccitosi. In autunno interrare del concime organico ben maturo ai piedi della pianta.
Moltiplicazione: in autunno seminare i semi contenuti nei frutti, avendo cura di mantenere i semenzai in luogo protetto, le nuove piantine vanno poste a dimora dopo almeno due anni, poiché; gli esemplari giovani non sopportano le gelate persistenti. In autunno e in primavera è possibile praticare talee semilegnose.

USI e PROPRIETA’

Viene spesso utilizzato come albero ornamentale per parchi, giardini e soprattutto nelle alberature stradali perché offre una gradevole ombra ed è molto resistente alle malattie ed all’inquinamento cittadino. Il legno del Bagolaro, bianco-verdognolo o grigiastro, non ha alburno distinto, è duro, compatto, pesante ed elastico; è ricercato per farne parti di macchine, ruote, stanghe, basti e lavori di tornio; un impiego speciale lo trova nella fabbricazione delle fruste in considerazione della sua grande elasticità. Come combustibile è ottimo per legna e carbone.
Il frutto del Bagolaro è mangereccio e il seme oleoso. La corteccia è tintoria (giallo) e il fogliame costituisce un ottimo foraggio pensile

MALATTIE

Questa pianta molto rustica non soffre dell'attacco di parassiti e di malattie.

CURIOSITA’

Sembra che il suo nome derivi dalla parola bagola, termine dialettale del nord Italia che significa “manico”, per la sua conosciuta bontà nell'utilizzo del suo legno per manici di fruste.
Questa pianta è conosciuta anche con il nome spaccasassi, dovuto al suo forte apparato radicale.
Ma ha anche un nome più dolce e gentile: "Albero dei rosari". Infatti i suoi semi erano utilizzati per costruire il rosario.

COME PASTURA

Il Bagolaro è frutto ambito da tutti i Turdidi, nonché da storni, frosoni, peppole, verdoni e passeri.
 
Re: Bagolaro (Celtis Australis)

Nelson64 ha scritto:
Questa e' una pianta che mi ha sempre incuriosito molto purtroppo non se ne trova
nella liguria ovest, volevo sapere se e' una pianta che cresce velocemente, e magari
se conoscete qualche vavaio, dove le possa comprare.

Grazie/N

Per la crrescita non sò dirti ma sicuramente i vivai della tua zona o le hanno oppure non hanno problemi ad ordinartele e fartele avere in pochi giorni.
ciao
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto