Re: Ginepro (Juniperus Communis)

il mio capanno è pieno gi ginepri e i sasselli e le ce ma anche tordi ci si buttano che è un piacere
 
Re: Ginepro (Juniperus Communis)

Ciao chiedi al Vivaio Zanella di Vicenza o il Vivaio Maioli
Gli indirizzi li trovi su internet
Attento perché ci sono i maschi e le femmine
 
Oggi ho fatto un salto in montagna, non avevo mai fatto caso allo spollinare dei ginepri, oggi facevano una bella polvere gialla, mentre su altre piante i frutti sono già come i chicchi di pepe.. probabilmente maschi e femmine.. le altre pasture ancora non hanno fiorito, speriamo che la neve non venga...
 
Da noi è la pastura principale di sasselli e cesene nel periodo invernale, insieme all'edera, essendoci pochi sorbi, ma una volta vidi benissimo un tb beccare le bacche ad inizio ottobre su una pianta del capanno. Nei boschi di querce, rovere e ginepro si fanno ottimi carnieri di sasselli e cesene, nelle annate buone..
Però quest'anno mi sembrano maturate un pò troppo presto, quelle blu sono già mature, in montagna addirittura avvizzite, in pianura un pò più gonfie, mi sembrava che maturassero più tardi di solito..insieme a quelle mature, che sono in grosse quantità sulle piante che ne hanno, ci sono piccole quantità di bacche acerbe..
 
Re: Ginepro (Juniperus Communis)

Grazie Sassellino per la risposta, hai avuto anche un bel pò di cu..o/fortuna, perchè alcuni addirittura a radice quasi scoperta ti hanno attecchito, non male.
Ormai qui il terreno è tutto coperto da una coltre di neve, ma appena il terreno si scopre, è un lavoro che ho in mente di fare, per poi affiancargli i reggi gabbie.
Il terreno è poco distante da dove voglio impiantarli per aggiungere qualcuno a quelli già presenti, il problema è che da 30 anni a questa parte nessuno più manda il bestiame al pascolo e la natura si sta impossessando di tutto il terreno che una volta era prato pascolo, ideale per tutta la selvaggina, e con il crescere del bosco i biancospini e ginepri vanno a seccarsi.
Ciao
 
Re: Ginepro (Juniperus Communis)

L'anno scorso avevo provato a travasare alcune piante piccole (a dire il vero senza particolari attenzioni..con vanga e stop) ,da una zona a quella del capanno e sono tutte attaccate perfettamente nonostante la siccità di quest'anno!
Davvero una bella sorpresa[lol.gif]

Prima di vederci le bacche però credo che dovrò aspettare 10 anni...visto che sono piantine di 50cm l'una..

Era il 2012 ed ho sbagliato di poco....quest’anno Le piante trapiantate sono tutte con le bacche...ci sono voluti 5 anni ma alla fine ce l’hanno fatta

Vista la faticaccia però chiedevo se conoscete qualcuno che venda i ginepri selvatici in vasetti. Avete qualche vivaio da consigliare???
 
Re: Ginepro (Juniperus Communis)

L'anno scorso avevo provato a travasare alcune piante piccole (a dire il vero senza particolari attenzioni..con vanga e stop) ,da una zona a quella del capanno e sono tutte attaccate perfettamente nonostante la siccità di quest'anno!
Davvero una bella sorpresa[lol.gif]

Prima di vederci le bacche però credo che dovrò aspettare 10 anni...visto che sono piantine di 50cm l'una..
 
G

Guest

Ginepro (Juniperus Communis)
Famiglia:Cupressacee
Nome Volgare:Ginepro Comune

ETIMOLOGIA

Il nome del Genere ricorda il sapore intensamente acre delle bacche, il termine "communis" allude all'ampia diffusione di questo arbusto.

MORFOLOGIA

Il ginepro è una pianta arbustiva sempreverde di buon valore ornamentale che presenta un aspetto molto mutevole a seconda della zona di coltivazione. Questa pianta spinosa, dalla crescita lenta, può avere infatti, eccezionalmente, solo dove il clima È mite, l'aspetto di un piccolo albero, ma spesso forma cespugli più o meno alti, o assume un portamento prostrato, ciò accade in alta montagna, ed è un modo per difendersi dal freddo e dai venti.
Arbusto sempreverde riccamente ramoso che può raggiungere dimensioni medio grandi, sfiorando e superando i 6 mt. La corteccia si presenta rossastra e tipicamente desquamata in linee longitudinali parallele. Chioma ampia con aspetto colonnare nelle piante più grandi, piramidale conico negli altri casi.
Le foglie sottili, lineari, appuntite pungenti, riunite a gruppi di tre elementi, con la faccia superiore nettamente segnata da una linea biancastra. Si sviluppano per una lunghezza di 1-3 cm e presentano cromatismi verdi bluastri.
Trattandosi di una pianta dioica (i fiori maschili e quelli femminili sono portati da individui diversi), le infiorescenze maschili sono subsferiche giallastre, quelle femminili presentano cromatismi verdastri. La fioritura avviene nel periodo tra Febbraio e Aprile. Solo dai fiori femminili si sviluppano le bacche.
I frutti del ginepro sono bacche chiamate in botanica "galbuli", che, prima di giungere a maturazione, cambiando il colore verde in un viola scuro, con riflessi argentei, restano da due e tre anni sulla pianta. Ogni cespo presenta quindi contemporaneamente frutti maturi e frutti acerbi, ancora verdi. I galbuli presentano forma arrotondata, sono lievemente cerati, resinosi e molto aromatici.

DIFFUSIONE e HABITAT

Questo arbusto è tipico dell'area mediterranea nella quale aleggia il suo piacevole profumo; predilige un terreno ben drenato, leggero, anche arido e un po' alcalino.
Si tratta di una pianta pioniera e quindi la troviamo nelle zone più brulle e spoglie, nei prati pascoli, anche se in realtà si adatta molto bene anche al sottobosco di numerose essenze arbustive mediterranee, in particolare quelle con forte presenza di roverella, non disdegna nemmeno le zone pietrose dei sottoboschi ripopolati con pino nero. Nelle zone montane lo troviamo fino ad un massimo di 1300 metri in boschi di castagno e faggio.

IMPIANTO

I Ginepri amano posizioni ben soleggiate, ma si possono sviluppare armonicamente anche in luogo parzialmente ombreggiato. Non temono il freddo e possono sopportare anche gelate molto intense e prolungate. Si tratta di piante ed arbusti molto rustici, che difficilmente vengono rovinati da condizioni climatiche avverse.
La moltiplicazione può avvenire per semina o per talea, ambedue da effettuarsi all'inizio dell'autunno. Anche il metodo della propaggine daottimi risultati. Poiché‚ le piante possono essere maschili o femminili, per essere certi del genere della nuova pianta è necessario ricorrere alla talea.
Al momento di mettere a dimora un ginepro è bene aver cura di scegliere una specie adatta al clima locale. Il terreno d'impianto andrà concimato con un certo anticipo con un fertilizzante organico e la nuova pianta andrà irrigata regolarmente durante i primi due anni, mentre in seguito sarà necessario annaffiare solo in caso di siccità. La concimazione va sempre eseguita in autunno. I ginepri si adattano a qualsiasi terreno, purché sia ben drenato; si sviluppano anche in terreni sassosi o argillosi, adattandosi senza problemi anche nei terreni più poveri. Possono essere coltivati anche in contenitore.

USI E PROPRIETA’

Le bacche sono usate per aromatizzare arrosti, stufati e ripieni e per la preparazione di liquori; il distillato di ginepro è infatti alla base del "gin". Se, per cuocere le carni alla griglia, viene usata della legna di ginepro, questa comunica ai cibi il suo aroma.
Il periodo della raccolta è l'autunno, tra settembre e ottobre, e le bacche vanno poi fatte seccare all'ombra.
Gli steli tagliati devono venir essiccati all'ombra, in un ambiente secco e ventilato; in questo modo manterranno a lungo intatto il caratteristico stimolante profumo.
Presenta proprietà balsamiche, diuretiche, carminative, antisettiche e stomachiche. Il legno manifesta proprietà diaforetiche (favorisce la sudorazione nelle affezioni da raffreddamento). Viene usato come diuretico nella cura delle cistiti, nel passato i frutti venivano distribuiti sui carboni accesi per fumigazioni utili al trattamento delle malattie del sistema respiratorio, si prepara un decotto utile al trattamento dell'alitosi. L'uso delle foglie e delle bacche trova impiego come stimolante l'appetito e la digestione, trova utilizzi anche nel trattamento delle affezioni delle vie urinarie. L'impasto macerato di foglie e rami viene utilizzato per applicazioni locali utili al trattamento di reumatismi, dolori articolari e contusioni.
Nella medicina popolare, i frutti immaturi spremuti e uniti al burro, trovavano impiego nel trattamento dell'asma. Nell'aromaterapia l'olio essenziale di questo arbusto viene impiegato per rafforzare l'energia mentale, infondere entusiamo e combattere ansia e depressione. Steiner consigliava immersioni in acque che contenevano tra altre essenze il ginepro al fine di rinfrancare le persone particolarmente sensibili e rilassare quelle nervose. L'abate Kneipp, un tedesco dell'800 famoso per le sue cure naturali, indicava un trattamento con bacche di ginepro molto utile a curare le affezioni dello stomaco, tale terapia prevedeva la lenta masticazione di cinque bacche di ginepro che poi in sequenza giornaliera crescevano con incrementoo di una fino a quindici per poi decrescere e tornare a cinque a terapia conclusa. L'Ayurveda, medicina millennaria dell'antica India, afferma che il ruolo purificante delle bacche non si limita al solo corpo, ma agisce profondamente anche sui "corpi sottili" allontanando le influenze negative. A tale efficace ruolo di protezione credevano anche gli antichi greci che lo chiamavano "arkeuthos" che significa proprio allontanare, sempre per questi motivi veniva in passato collocato all'esterno degli abitati e durante le festività a carattere religioso venivano arsi i suoi rami raccolti in fascine votive in segno di buono auspicio.

MALATTIE

I Ginepri temono la cocciniglia, che spesso si annida nella parte inferiore delle foglie; in genere non vengono attaccati da altri parassiti o malattie.

CURIOSITA’

Secondo una leggenda popolare ligure quando la Madonna era in fuga dai soldati grammi e sensa cô (cattivi e senza cuore) che volevano prenderle il Bambino per consegnarlo a Erode, cercò un nascondiglio dietro un albero di ginepro ma le foglie la punsero ed allora impulsivamente esclamò "Possa tu scoppiare!". Ma lì accanto c'era una pianta di rosmarino che,essendo molto rigogliosa,nascose egregiamente la Madonna senza arrecarle danno. Allora lei,rivolta alla buona pianta aromatica promise:"Ad ogni mia festa sarai fiorita!"Così avvenne e praticamente tutto l'anno sono presenti i profumati e azzurri fiori. Un tempo, il decotto di questo arbusto trovava impiego per la pulizia delle botti, tra una stagione vinicola e la successiva.

COME PASTURA

Durante gli inverni rigidi con forti nevicate spesso è possibile trovare le cesene che pascolano in pastura tra i boschi di ginepro in cerca delle preziose bacche.
 
Re: Ginepro (Juniperus Communis)

Era il 2012 ed ho sbagliato di poco....quest’anno Le piante trapiantate sono tutte con le bacche...ci sono voluti 5 anni ma alla fine ce l’hanno fatta

Ciao, in che periodo hai eseguito il trapianto, e circa quanto " pane " gli hai lasciato intorno alla pianta quando le hai tolte ?
Perchè io solo anlcuni che sono 30 cm circa mi hanno attecchito, e se tutto va bene forse li vedranno alti un metro i miei nippoti; ci sono persone che riescono a trapiantare anche piante già discretamente adulte, boh non ci capisco niente
Grazie per la risposta
 
Re: Ginepro (Juniperus Communis)

Era il 2012 ed ho sbagliato di poco....quest’anno Le piante trapiantate sono tutte con le bacche...ci sono voluti 5 anni ma alla fine ce l’hanno fatta

Ciao, in che periodo hai eseguito il trapianto, e circa quanto " pane " gli hai lasciato intorno alla pianta quando le hai tolte ?
Perchè io solo anlcuni che sono 30 cm circa mi hanno attecchito, e se tutto va bene forse li vedranno alti un metro i miei nippoti; ci sono persone che riescono a trapiantare anche piante già discretamente adulte, boh non ci capisco niente
Grazie per la risposta


Ovvio...il pane intorno più ne lasci è meglio è! Io feci il lavoro lasciandone il più possibile ma ricordo alcune piante quasi a radice scoperta , che hanno attecchito uguale!

La cosa fondamentale secondo me è:
1) metterle nello stesso tipo di terreno da dove si tolgono
2) fare il lavoro a fine autunno o inizio inverno e non a primavera.

Ciao
 
Re: Ginepro (Juniperus Communis)

Era il 2012 ed ho sbagliato di poco....quest

sassellino scusa se mi faccio i cazzi tua ma....perché vuoi comprarli? ;)
Perché trapiantarli significa 1) trovarli delle giuste dimensioni, 2) spaccarsi la schiena ( che è già messa male ) X toglierli da dove sono 3) spaccarsi la schiena X metterli dove li
voglio mettere.

Trovandoli in un vivaio invece risolverei il punto 1 e 2 e mi resterebbe solo il punto 3
Dovrei spendere si dei soldi ma se mi faccio male di nuovo lì spendo uguale di dottore e comunque non è che andare in giro a cercarli e stare ad ore a toglierli da dove sono (rischiando di far male il lavoro) sia gratis...
 
Ginepro (Juniperus Communis)

Per completare la scheda ecco le sottospecie:

Juniperus Communis

Compressa Arbusto nano con crescita lenta
Depressa Arbusto prostrato con rami rivolti all' insù con foglie striate di bianco
Depressa Aurea Arbusto espanso con rami semieretti con foglie giallo dorate che diventano color bronzo in inverno
Hiberica Arbusto colonnare molto vigoroso con crescita fino a 20 cm ad anno
Prostrata Arbusto vigoroso prostrato con fogliame verde
Sentinel Simile al compressa ma più vigoroso
 
Re: Ginepro (Juniperus Communis)

Perché trapiantarli significa 1) trovarli delle giuste dimensioni, 2) spaccarsi la schiena ( che è già messa male ) X toglierli da dove sono 3) spaccarsi la schiena X metterli dove li
voglio mettere.

Trovandoli in un vivaio invece risolverei il punto 1 e 2 e mi resterebbe solo il punto 3
Dovrei spendere si dei soldi ma se mi faccio male di nuovo lì spendo uguale di dottore e comunque non è che andare in giro a cercarli e stare ad ore a toglierli da dove sono (rischiando di far male il lavoro) sia gratis...

A pensarci bene il discorso non fa una grinza...... nonostante tu sia Pisano!!! ;) ;) un salutone
 
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